Civitanova, "Cluana Urban Nature" vince il contest del WWF: nuovo percorso naturalistico al "Da Vinci"
Questa mattina è stato inaugurato il nuovo percorso naturalistico nel cortile dell'Istituto di Istruzione Superiore Leonardo Da Vinci, che rimarrà aperto a tutti con possibilità di visite guidate su prenotazione.
Il percorso fa parte del progetto pluriennale “Cluana Urban Nature” (Cluana è l’antico nome di Civitanova) e nasce con gli alunni e le alunne della classe 3^C Liceo Scientifico nel 2018 e continua con la 3^M, Liceo Scientifico - Opzione Scienze applicate, a partire dall'Anno Scolastico 2019/20.
Le classi, guidate dal prof. David Fiacchini, hanno iniziato il percorso seguendo gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU, approfondendo nello specifico i «goals» 11, 13 e 15 (Città e comunità sostenibili, azioni per mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici, tutela della diversità biologica anche in ambito urbano).
Questo progetto si associa anche alla "Citizen Science", la scienza collaborativa e partecipata con i cittadini "comuni": raccogliere e condividere dati per quella parte della comunità scientifica che si occupa di studiare flora e fauna su scala locale e regionale, utilizzando la piattaforma iNaturalist.
Dopo aver avviato il progetto si è aperta l'opportunità di partecipare al concorso nazionale del WWF Italia "Urban Nature" vincendo la terza edizione 2020, un premio che ha permesso di installare due bat-box e quattro cassette nido, due “bee-hotel” per insetti impollinatori e 20 piante vegetali.
Ma un sogno rimane ancora nel cassetto: l'adozione dell'area incolta di proprietà comunale lungo via Nelson Mandela (tra l'Istituto e la scuola media "Annibal Caro"), per la realizzazione di un "parco scientifico-naturalistico" liberamente fruibile da tutti.
Alla conferenza di presentazione hanno partecipato la Dr.ssa Cannizaro – Preside IIS Da Vinci, il professor Vespasiani – presidente dell’ufficio scolastico di Macerata, il consigliere provinciale Rosella Ruani, Marco Pietroni – presidente del WWF Ancona, Giorgia Belforte - Legambiente Civitanova e gli alunni coinvolti nel progetto.
“Oggi è una giornata speciale - annuncia la preside Cannizaro -: si è scelta questa data per l’inaugurazione del percorso naturalistico perché l’assemblea generale delle Nazioni Unite ha voluto che il 22 maggio si celebrasse la mozione sulla convenzione sulla biodiversità. La scuola si fa portavoce di un importante messaggio: rispettare l’ambiente circostante significa rispettare noi stessi. Sono i giovani che dovranno conservare e preservare questo ambiente perché altrimenti non andremo a finire bene”.
“Mi piace immaginare che i nostri ragazzi siano quelli che dovranno portarsi sulle spalle il nostro mondo - afferma il dirigente scolastico Vespasiani -, un mondo con delle delicatezze che spesso non vengono colte; sapere che in un istituto scolastico del nostro paese si studia la sostenibilità ambientale in maniera curriculare fa pensare che i nostri giovani cresceranno avendo una maggiore percezione del luogo che abitano. Parlando con uno di questi giovani mi sono ricordato il detto 'quando un uomo con la cravatta incontra un giovane con i jeans strappati, l’uomo con la cravatta ha i giorni contati' ed io mi ci ritrovo dentro: il tempo lo avete voi davanti ragazzi, siete voi i custodi del nostro mondo".
"Il progetto in questione ha delle valenze formative irrinunciabili per la coscienza dei giovani - aggiunge il professor Vespasiani -; mi auguro che voi siate promotori di questi valori e che questi valori per alcuni di voi possano diventare l’occupazione della vita: la scuola difatti ha anche questo ruolo nascosto, di proiettarvi in un possibile futuro progetto di vita, qualcuno farà l’avvocato, qualcuno lo storico ma qualcuno si porterà dentro il bello che questa esperienza potrà dare.”
“L’associazione WWF si occupa di biodiversità e natura in generale - sottolinea Marco Pietroni -; spesso organizza delle raccolte fondi, le più conosciute sono per l’orso bianco, la tigre, i rinoceronti, il leone africano, ma non ne vediamo i risultati pratici. Oggi invece vediamo un risultato: il premio che hanno vinto i ragazzi.”
Il prof. Fiacchini conclude, prima di dare spazio ai ragazzi: “abbiamo lavorato quasi per un anno con l’attuale 4^M e prima ancora con la 5C, quindi sono 4 anni abbondanti che stiamo lavorando su questo tema. Questo periodo vissuto a singhiozzo non ci ha reso facile lavorare ma i ragazzi si sono impegnati molto e li ringrazio vivamente. Non siamo riusciti a fare delle uscite sul territorio e speriamo di recuperare il prossimo anno, va bene lavorare a scuola ma è giusto anche andare a parlare di persona con chi si occupa di ambiente e tutela del territorio.”
Maria Albulescu, 4M, conduce la visita guidata e spiega fluentemente come è composto il percorso: ci sono 5 stop, ognuno con una tabella didattica esplicativa.
Il primo stop riguarda la biodiversità. “In questo progetto ci siamo concentrati sulla biodiversità, è importante avere un ecosistema vario e mantenerlo. Abbiamo scelto piante autoctone, non alloctone (non della zona ndr): possiamo vedere un prunus ornamentale che produce delle bacche che non sono commestibili per l’uomo e la ginestra gialla, che fiorisce in questo periodo e ha un profumo molto intenso.”
Il secondo stop è quello delle piante officinali, dove ci sono varie piante comuni che sono lì dal 2006 (quando è stata costruita la seconda parte del liceo ndr): la lavanda, il mirto, il rosmarino.
Un quadrato di studio permanente non è stato tagliato per studiare come la flora e la fauna si comportano quando non vengono toccate dall’uomo e si comportano al loro stato selvaggio e come la dominanza delle varie specie si comporta in questo quadrato: si riconoscono facilmente le piante d’avena, 4 tipi diversi di tarassaco, il quadrifoglio bianco dei prati, le graminacee e la pianta della senape.
La terza tappa è quella dedicata alla fauna, molto presente anche in un ambiente urbano come lo è il cortile della scuola: “abbiamo due bee hotel posizionati in modo da non dar fastidio a nessuno, due bat box per i pipistrelli, 4 casette-nido di varie dimensioni in ambienti climatici diversi per attrarre più specie possibili; le nuove non sono ancora state utilizzate ma le controlleremo costantemente, mentre quelle più vecchie hanno residui di escrementi e fasci d’erba”.
Gli animali più facilmente osservabili sono il Geco Comune, la Lucertola Comune, la Cinciallegra, la Cavolaia minore e maggiore, il Codirosso comune, la Rigatella, la Crisomela, il Riccio Comune, le Nutrie.
La quarta tappa è quella delle siepi: “con un’alternanza di tamerici, biancospino e aguzzino vogliamo creare una siepe multifunzionale ed estenderla per tutto il perimetro ovest, infatti fuori dal cancello ci sono i parcheggi per alunni e corriere e una siepe creerebbe la barriera naturale antivento e antismog, molto utile per la nostra salute e per l’ecosistema.”
“Stiamo lavorando sull’impianto di irrigazione, che non arriva ancora dappertutto, utilizziamo annaffiatoi tradizionali e tubi con prolunghe e ci occupiamo di innaffiare le piante di solito durante le ore di scienze o chiedendo quindici minuti ad altri prof, che acconsentono quasi sempre.” aggiunge Maria.
La visita finisce nel giardino limitrofo all’ingresso, dove troviamo un percorso letterario dedicato a una professoressa di letteratura che è venuta a mancare a causa di un tumore e il manifesto simbolo del sogno del cassetto per ampliare il progetto: "Un parco per via Mandela", ovvero costruire un parco scientifico naturalistico nell’area incolta di proprietà del Comune, da cui ancora però non è arrivata risposta.
L’inaugurazione si conclude con un banchetto, pasticcini, pizza e dell’ottimo succo di melograno!
(Foto di Lucia Montecchiari)
Commenti