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Burocrazia che uccide, da Fiastra la storia di Roberta: "Tre mesi per un permesso"

Burocrazia che uccide, da Fiastra la storia di Roberta: "Tre mesi per un permesso"

Prima il terremoto la lascia senza lavoro, ora la burocrazia non le permette di far crescere la sua attività. Norme, cavilli, tempistiche che uccidono più di quanto non abbia fatto il terremoto.

La storia arriva da Fiastra ed ha per protagonista Roberta Blanchi. Una ragazza che, prima che il sisma la lasciasse senza casa e senza lavoro, gestiva un B&B proprio nel piccolo comune sui Sibillini.

"La struttura è danneggiata - racconta Roberta - e l'attività non poteva essere delocalizzata. Contestualmente la signora che gestiva il bar di Fiastra ha deciso di lasciare la sua attività di proprietà del Comune che ha quindi emanato un bando per la nuova gestione. Sono riuscita ad aggiudicarmela. La struttura, un container, è diventato a tutti gli effetti il mio lavoro: un bar tabacchi nel comune di Fiastra".

Un'attività che, però, Roberta vorrebbe ampliare avendo a diposizione poco spazio. Ed ecco qua che, ancora una volta, la burocrazia si mette di traverso, facendo, di fatto, più danni di quelli già disastrosi che ha fatto il sisma.

"Per i tavoli - continua - ho a disposizione solo 10 metri quadrati e questa cosa è parecchio limitante perché non mi permette di lavorare, e crescere, come vorrei. Per questo motivo ho deciso di costruire una pensilina prefabbricata provvisoria per la quale ho presentato regolarmente tutte le pratiche necessarie: sismica e paesaggistica. I termini per il parere della sovrintendenza per l'autorizzazione paesaggistica sono scaduti il 21 maggio, da quel giorno l'Unione Montana Marca di Camerino ancora non si decide a inviarmi l'autorizzazione. Si tratta di una struttura prefabbricata, di soli 20mq, presentata con la procedura che denominano paesaggistica semplificata, ma dal 21 maggio ancora non si muove nulla.

Amarezza e rabbia perchè chi non si é arreso alla forza devastante della natura, combatte ora tutti i giorni contro chi, invece, dovrebbe essere alleato.

"La scorsa settimana - conclude Roberta - mi avevano promesso che avrei avuto i documenti il 31 o al massimo il 1 giugno, oggi richiamo e niente, non si sa ancora quando potrò avere. Nel frattempo la stagione sta iniziando e a me, questa struttura serve per lavorare, come l'aria per respirare. Rischio di dover chiudere in piena stagione estiva e sto già perdendo dei soldi perché, sapendo che l'autorizzazione sarebbe arrivata entro pochi giorni, ho dovuto comunicare ai Monopoli la chiusura della tabaccheria. Così ho già perso un giorno di incasso e chissà quanti ne perderò..."

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