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Appignano, approvata la modifica del regolamento in tema di gioco d'azzardo

Appignano, approvata la modifica del regolamento in tema di gioco d'azzardo
Raccontare alla cittadinanza e ai media un confronto, ormai iniziato nei primi giorni di ottobre, che ha condotto a una revisione del regolamento del Comune di Appignano in merito al gioco d'azzardo automatizzato. Un incontro durante il quale le parti coinvolte hanno scambiato riflessioni a volte contrapposte e a volte vicine, tutte comunque utili a comprendere il fenomeno sfaccettato e complesso dell'offerta del Gioco d'azzardo nel territorio, le sue problematiche e i possibili interventi.
 
Un discussione vivace caratterizzata in un primo momento da due posizioni: quella degli esercenti dei locali di Appignano insieme ai rappresentanti del settore azzardo nelle Marche, Paolo Gioacchinie Walter Scipioni; e quella dell'Amministrazione con il rappresentante del Dipartimento Dipendenze Patologiche Area Vasta 3 ASUR Marche Paolo Nanni.
 
Esercenti e rappresentanti hanno cercato di far capire il loro punto di vista durante il dibattito, elencando una serie di criticità riscontrate nel regolamento. Ad esempio, hanno spiegato che l'impatto delle slot, non è quello che si crede, non solo a livello locale ma anche nazionale, poiché il suo utile è in calo rispetto ad altri giochi d'azzardo. Per di più gli eventuali giocatori dipendenti andrebbero curati e, se non fosse il gioco il loro sfogo, sarebbe comunque un'altra dipendenza. Difficile dire, per di più, se un esercente, dopo le mille incombenze a cui deve badare durante il suo turno di lavoro, si ricordi di applicare le fasce orarie e, ancora più difficile, è stabilire se il giocatore accetti la restrizione imposta. Sarebbe più corretto, invece, effettuare una campagna di sensibilizzazione, piuttosto che tali misure, in quanto il regolamento è valido solo a Appignano, quindi, basterebbe spostarsi di pochi chilometri per continuare a giocare e si tornerebbe punto a capo.
 
Mentre l'Amministrazione e il referente del DDP, dal canto loro, hanno contrapposto a queste istanze argomenti di diverso stampo. Secondo loro le slot, nonostante il calo rispetto ad altri giochi, rappresentano ancora oltre il 50% del fatturato dell'azzardo complessivo, dal momento che hanno raccolto comunque più puntate rispetto all'anno precedente, e per via del suo gameplay veloce e compulsivo costituisce il gioco a cui si legano di più i giocatori problematici e dipendenti. E ancora, i giocatori possono effettivamente spostarsi e continuare a giocare, ma proprio per questo motivo l'azione dell'Amministrazione di Appignano e del DDP non finisce con il regolamento comunale ma continua per portare uguali regole nelle zone limitrofe. Riguardo l'efficacia di orari di spegnimento e distanze dai luoghi sensibili, questi sono punti cardine nella legge regionale, e si basano sull'assunto scientifico che è utile nella prevenzione ridurre l'esposizione ai fattori di rischio, poiché il record del 2016 è di 96 miliardi di euro giocati. Per cui gli orari di spegnimento vanno assunti non solo per obbligare alla pausa le persone che giocano, ma anche e soprattutto come messaggio d'avviso per quelle che non giocano, specie soggetti fragili e giovani, a cui deve arrivare un chiaro segnale da tutto il contesto sociale. Bisogna, anche, tenere conto che esiste una strategia complessiva del marketing dell'azzardo che vuole abituare la mente dei giovani al gioco compulsivo, ad esempio portando anche nelle scommesse gameplay con risposta immediata. L'obiettivo è quello di armonizzare il territorio a un'azione educativa più complessiva che già sta avvenendo così come suggerito, con azioni nella scuola e nelle associazioni che si stanno in questi anni moltiplicando. 
 
In una seconda fase il confronto ha raggiunto un terreno comune, con la volontà espressa dell'Amministrazione di non voler vessare il lavoro degli esercenti e quella espressa dagli esercenti di voler contribuire a promuovere un messaggio utile alla salute pubblica e soprattutto ai giovani. Un terreno di incontro favorito anche dal recente accordo nazionale Stato-Regioni sull'azzardo, che individua in 6 ore massime lo spegnimento degli apparecchi per il gioco. Un accordo che fissa nel mese di ottobre l'arrivo di un decreto attuativo e tale scadenza ha indotto alcuni esercenti e rappresentanti e chiedere una sospensione del regolamento fino ai primi di novembre. L'Amministrazione non ha ritenuto accettabile la sospensione, bensì si è impegnata a ridurre le fasce e la durata complessiva dello spegnimento, orientandola soprattutto nel pomeriggio/sera e accogliendo un eventuale accordo degli esercenti all'interno della seconda parte del giorno.  
 
La modifica che infine è stata approvata è la seguente:

Orario di disattivazione delle Slot e VLT: 

dalle ore 14.00 alle ore 18.00
dalle ore 20.00 alle ore 22.00
Rimangono invariati gli altri punti approvati nella precedente delibera di consiglio:
-FORME PREMIANTI a favore degli esercenti che decideranno di togliere tutte le apparecchiature e congegni per il gioco d'azzardo ed altro materiale di gioco:
azzeramento del tributo comunale TARI per 10 anni e donazione di "giochi sani" (biliardino o giochi da tavolo);

-individuazione di altri luoghi sensibili. In virtù della L.R. n.3/2017 le sale da gioco devono essere collocate ad una distanza non inferiore a mt.300 dai luoghi sensibili.

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