Avviato ieri negli spazi del nido l’Aquilone QUIsSI CRESCE!, il nuovo progetto biennale di rivalutazione delle aree verdi dei cinque nidi comunali di Macerata messo in campo dal Comune in collaborazione con l’associazione Les Friches. “Si tratta di una progettazione partecipativa che coinvolge educatori, genitori, amministratori e tecnici dei servizi Scuola e Ambiente. QUIsSI CRESCE significa approcciarsi in maniera diversa all’uso degli spazi esterni – interviene l’assessore alla Scuola, Stefania Monteverde - liberandoli dalle eccessive strutturazioni e progettandoli insieme secondo l’uso reale che ne fanno sia i bambini sia le educatrici tenendo in considerazione le potenzialità che il luogo suggerisce. Tutto questo significa ripensare i giardini in una forma nuova, più accogliente”. Un progetto complesso che mira a riconsiderare insieme l’ambiente esterno, outdoor, come contesto educativo importante che assume la valenza di “un'aula”, e che, oltre ad essere un luogo in cui si apprende, offre l'opportunità di potenziare il senso di rispetto per l'ambiente naturale e consente ai bambini di esprimere numerosi linguaggi: ludico, motorio, emotivo affettivo, sociale, espressivo e creativo. La primissima tappa di questo lungo e complesso progetto è stata ieri con un incontro di presentazione del progetto insieme alle diverse realtà coinvolte. Incontro finalizzato alla riflessione condivisa su alcune tematiche centrali del percorso tra sicurezza, spazio verde didattico, outdoor education e molto altro. Attraverso la modalità del world cafè, ieri i partecipanti, una quarantina circa tra comitato di gestione dei genitori, educatrici, assessore alla Scuola e vicesindaco Stefania Monteverde e Giovanni Romagnoli dell’ufficio Ambiente, si sono confrontati su delle parole chiave che erano state indicate, cercando di tirare fuori suggestioni suscitate dal termine seguendo una connessione tematica. L’associazione Les Friches, ideatrice del progetto, ha studiato infatti dei termini che potessero essere iniettori ideali per stimolare nei partecipanti un meccanismo di associazione di idee congeniali al fine del progetto. Una modalità semplice e snella per capire, in base a concatenazioni di parole, la visione di ciascun gruppo in merito alle specifiche aree tematiche dei tavoli. Successivamente sono stati letti insieme i risultati di questo passaggio e si è riflettuto sulle dinamiche scaturite. Il percorso partecipativo che vedrà la sua conclusione nel dicembre del 2017 parte tastando il terreno dei primi gruppi coinvolti, pensando, alla luce dei risultati ottenuti in questa fase, di conoscere poi nello specifico e con più ampia partecipazione la realtà e le esigenze di ciascun nido comunale. L’avvio del progetto ha dato risultati più che positivi e questo dimostra quanto sia alta l’esigenza da parte di tutti i soggetti coinvolti di ragionare in maniera nuova, guardando prima di tutto al bambino e alle sue esigenze di crescita e sviluppo senza lasciarsi vincolare troppo da dinamiche personali e limitanti. In base ai dati raccolti e rielaborati dall’associazione Les Friches e alla luce dell’osservazioni fatte dalle educatrici in ciascun singolo contesto verrà poi strutturato il prossimo passo. Un progetto comune, condiviso, che non mira solo a ripensare gli spazi ma a mettere in discussione le parti in causa grazie ad una dinamica partecipativa che rende tutti elementi centrali di questo percorso che guarda verso il futuro, un futuro fatto di dialogo e confronto per una comunità partecipe e responsabile.
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