Macchinista aggredito a Civitanova, l'UGL attacca: "Nessuna vigilanza in stazione"
In merito a quanto accaduto a Civitanova all'interno della stazione ferroviaria dove è stato aggredito un dipendente delle Ferrovie dello Stato che si stava dirigendo ad Ancona per prendere servizio in quanto macchinista, l'UGL trasporti interviene, tramite il Segretario Regionale Salvatore Zizzi, lo stesso asserisce che il lavoratore aggredito è un proprio iscritto e lamenta che nel luogo dell'aggressione non vi è sicurezza su un posto che invece avrebbe bisogno di vigilanza costante o dalle forze dell'ordine o da personale armato di istituti privati di vigilanza coinvolgendo in termini economici le Ferrovie dello Stato.
“Faccio presente che durante l'estate dopo il passaggio dell'ultimo treno e poi al primo treno che passa il giorno successivo i locali vengono chiusi e poi riaperti da un istituto di vigilanza privata, in inverno questo non accade pare per dare la possibilità a eventuali senza dimora di sostare all'interno e avere un posto caldo , umana decisione - continua Zizzi - ma non può essere, a maggior ragione, lasciato incustodito durante queste ore sapendo che può essere punto di ritrovo di persone con problemi di varia natura, ubriachi o tossicodipendenti”.
“Sappiamo che l'organico delle Forze dell’Ordine Carabinieri e Polizia di Stato è sempre sotto proporzionato specialmente a Civitanova – prosegue il segretario regionale - , sappiamo pure che la Polizia Locale potrebbe dare una mano costituendo pattuglie miste ma a tutt'oggi le donne e gli uomini del corpo dei vigili urbani di Civitanova non ha l'arma in dotazione e pertanto non può effettuare servizio notturno.
É incredibile che una città come Civitanova, la quale è per numero di abitanti e snodo di traffico importante, essendo luogo di villeggiatura che supera nel periodo estivo oltre gli 80.000 abitanti, non abbia i propri vigili urbani armati e che in parte potrebbero sopperire o essere di supporto alle altre forze dell'ordine e di conseguenza dare sicurezza a chi per motivi di lavoro, anche di notte, deve transitare in luoghi pubblici”.
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