Acquaroli ultimo nel Governance Poll, la replica del presidente: "Conta il voto dei cittadini"
Il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, è finito sotto i riflettori a seguito della pubblicazione del Governance Poll di Noto per il Sole 24 Ore. Secondo questo sondaggio, Acquaroli occupa l'ultimo posto nella classifica dei governatori regionali, con un consenso sceso al 43% rispetto al 49,1% registrato il giorno della sua elezione. A margine della seduta del Consiglio regionale, il presidente ha risposto ai cronisti, commentando con chiarezza la sua posizione sui risultati di questo sondaggio.
"Penso che il sondaggio più importante lo abbiamo fatto un mese fa", ha dichiarato Acquaroli, riferendosi ai recenti risultati elettorali. Per il presidente, le elezioni amministrative e quelle europee hanno mostrato un gradimento che riflette non solo il governo nazionale e i rispettivi partiti, ma anche il governo regionale. Acquaroli ha sottolineato come il governo regionale sia stato rafforzato dai risultati delle elezioni amministrative, riuscendo non solo a confermare molte amministrazioni uscenti, ma anche a conquistarne di nuove".
Riflettendo sui risultati elettorali dal 2020 in poi, Acquaroli ha ricordato come nelle elezioni politiche del 2022, nelle europee del 2024 e nella stragrande maggioranza delle amministrative, il riscontro sia stato positivo. Questo, secondo il presidente, è un segnale confortante. "Questo è un segnale che ci conforta," ha sottolineato, aggiungendo che i recenti sondaggi mostrano una discrepanza, con alcuni che lo posizionano agli antipodi rispetto al Governance Poll di Noto.
Acquaroli ha concluso la sua risposta ai cronisti evidenziando l'importanza di leggere i sondaggi con attenzione ma di dare maggior peso al voto dei cittadini. "Io l'ho sempre ripetuto, i sondaggi sicuramente sono un dato da osservare con attenzione ma lasciano il tempo che trovano perché poi la cosa più importante è quello che esprimono gli elettori quando vanno al voto” ha detto il presidente, invitando a considerare i sondaggi come uno strumento utile ma non definitivo.
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