L'associazione Territori di Incontro – la rinascita delle valli ha scritto al presidente del Consiglio dei ministri, al capo dipartimento della Protezione Civile, al commissario straordinario ricostruzione sisma 2016 e ai deputati e senatori eletti nelle Marche, per chiedere un decreto che modifichi urgentemente le legge 229 su “Interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici del 2016”.
Prioritariamente "si chiede che il “cratere”, composto da 138 Comuni di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, sia diversificato in base al danno riscontrabile sul territorio, in funzione dell’applicazione delle misure legate alla ricostruzione post sisma, ma soprattutto delle agevolazioni e delle misure finanziarie necessarie per la rinascita e la ripresa di tutte le attività sociali, culturali ed economiche nei Comuni distrutti e maggiormente colpiti dal sisma. Si richiedono altresì alcune modifiche riguardanti il superamento dell’emergenza, nonché la semplificazione e l’accelerazione della ricostruzione". In particolare l'associazione chiede di "modificare l’art.8-bis (salva Peppina), ad oggi difficilmente applicabile; di prorogare i termini di presentazione delle perizie giurate Aedes e dei termini di presentazione dei progetti di edifici con danni lievi e gravi; di dare la possibilità ai privati di installare temporaneamente manufatti ad uso magazzino e deposito fino al ripristino dell’agibilità del fabbricato danneggiato; di poter modificare, nelle aree sottoposte a vincolo paesaggistico e nel rispetto della volumetria preesistente, la sagoma dei fabbricati nel caso di demolizione e ricostruzione; di estende le normative regionali sul piano casa alla sanatoria delle difformità edilizie, nei limiti volumetrici e di superficie già previsti nei rispettivi ordinamenti, ricomprendendo anche la sanatoria paesaggistica e strutturale".
Sicurezza al centro dell'incontro tra le forze di opposizione del consiglio comunale di Porto Recanati. Hanno partecipato all'incontro Giovanni Giri per Città Mia, Pigini Sauro per il M5S, Stimilli Stefania per Porto Recanati a Cuore e Loredana Zoppi per Uniti per Porto Recanati. Oltre a loro, ogni gruppo aveva presenze rappresentative dei movimenti, tra gli altri Montali, Rovazzani, Riccetti e Di Martino. In quella occasione ogni gruppo ha suggerito delle proposte per risolvere il problema sicurezza, "che è diventato assolutamente prioritario per la città". All'atto di salutarsi "abbiamo stabilito, di comune accordo, di allargare il tavolo anche alle forze politiche prive di rappresentanza consiliare - sottolineano i promotori dell'iniziativa - ognuno potrebbe lavorare ad una proposta e abbiamo fissato per la settimana dopo Pasqua un nuovo incontro dove trovare una sintesi. Nell'ottica del massimo coinvolgimento probabilmente l'iniziativa verrà estesa anche alle associazioni e non escluso alla stessa maggioranza, come proposto dal gruppo di Pac. Ogni rappresentante si è fatto carico di rendere note le conclusioni dell'incontro al proprio gruppo. Il comunicato di Città Mia apparso in questi giorni probabilmente non teneva conto della riunione a cui il loro rappresentante n consiglio ha partecipato. Nonostante tutto riteniamo che l'argomento trattato abbia priorità sulle questioni attinenti al rapporto di leale collaborazione fra forze politiche, pertanto comunque ci rendiamo sin da ora disponibili a sederci ad un tavolo, dovunque lo si voglia posizionare, dove portare il nostro apporto. Auspichiamo solamente che data e luogo del nuovo incontro siano convenuti al più presto e di concerto fra tutti i soggetti interessati dato che la città non può aspettare oltre".
Il Rotary Club di Macerata e l’Università per Tutte le Età promuovono un ciclo di tre conferenze «a favore del cittadino». L’obiettivo è porre l’attenzione e diffondere alcune buone pratiche grazie alle quali mantenere un’elevata qualità della vita e un alto livello di benessere fisico ed emotivo anche in età più avanzata.
I primi due appuntamenti saranno incentrati sull’importanza e sui benefici dello sport e di una vita attiva: mercoledì 4 aprile, il protagonista dell’incontro d’esordio sarà il dottor Alberto Massarini, mentre martedì 10 aprile il relatore sarà il dottor Giorgio Mancini per parlare di come l’attività fisica costante e moderata sia “un’assicurazione per la salute psico fisica”
Concluderà il trittico, martedì 24 aprile, la conferenza dal titolo “Pet Therapy, un amore senza tempi”, nel corso della quale il dottor Rossano Luconi illustrerà quella che è la cura più efficace contro la solitudine, uno dei mali del nostro secolo: l’amore di un cane.
Tutti e tre gli incontri avranno luogo nella Sala Castiglioni della Biblioteca comunale a Macerata p.zza Vittorio Veneto con inizio alle ore 17.30.
Ultime 21 casette consegnate oggi agli abitanti di Ussita nell'area Pieve.
"Si restituisce una casa fatta con qualità e dignità - ha commentato il presidente della Regione Luca Ceriscioli accolto dal accolto dal commissario straordinario del Comune Mauro Passerotti - e che serve per accompagnare i cittadini ad un percorso di uscita dall'emergenza per la ricostruzione. "Nel luglio scorso - ha ricordato il presidente - mi trovavo in questa area mentre le imprese stavano realizzando lavori di sbancamento per allestire le casette: oggi veder consegnare le ultime mi riempie di soddisfazione". "Ci sono risorse importanti - ha aggiunto Ceriscioli - che riguardano tanti aspetti della vita della comunità per farla ripartire e siamo convinti che serva più semplificazione". "Presto - ha concluso - ci sarà un nuovo Governo, per noi indispensabile, con il quale ci interfacceremo per avere delle risposte soprattutto sulle questioni urgenti".
(Fonte Ansa)
Roberto Fiore alla carica. Il segretario di Forza Nuova e candidato premier per Italia agli Italiani interviene sugli ultimi episodi di cronaca chiedendo, da un l'atto l'abbattimento dell'Hotel House, dall'altro un'ispezione ministeriale alla Procura di Macerata. "L'Hotel House va abbattuto, i suoi residenti espulsi immediatamente e, visti gli scempi disumani consumati al suo interno e la presenza di resti umani, un sacerdote dovrebbe benedire i terreni sottostanti - commenta Fiore - In quei posti sono stati commessi crimini inenarrabili, molte Pamela hanno trovato lì la propria morte; inoltre in quelle zone ormai le mafie sono al potere e non permettono a nessuno di entrare".
E ancora: "Vogliamo coinvolgere tutta la popolazione maceratese e marchigiana contro quella che può essere considerata una delle ferite più gravi che siano mai state inflitte al nostro territorio. Ma purtroppo la Procura di Macerata sembra non vedere quel che succede; senza contare che, assurdamente, non ha ancora accusato i nigeriani di Pamela di omicidio.A fronte di questo, è doveroso che il ministero debba urgentemente iniziare indagini contro i magistrati per le incredibili omissioni".
Il tecnico formatore regionale dell’accademia nazionale di autodifesa “Io mi difendo", Emanuele Viola, annuncia la data del prossimo corso che si terrà alla sala del Centro Giovanile in via Roma 2 a Porto Recanati, il 21 aprile con tre sessioni orarie disponibili. L'associazione rende noto che è possibile l'iscrizione anche per chi vuole diventare tecnico formatore per le province di Pesaro-Urbino, Fermo, Ascoli Piceno, Macerata e Ancona. L'iscrizione alla Accademia consente di accedere ad un corso di autodifesa che prevede preparazione psicologica alla aggressione umana o animale durante le sue tre fasi, insegnamento di tecniche di difesa personale realmente efficaci tramite simulazione; insegnamento delle principali nozioni legali fondamentali su tutti gli strumenti di difesa personale; spiegazione dettagliata suill’ uso della pistola al peperoncino “Guardian angel 2”.
Quest’ultima rimane in dotazione a fine corso, con relativo manuale d’istruzione sulla sicurezza che aiuta a prevenire casi di violenza e furti (ampliamente spiegati durante il corso). Tale manuale viene anche inviato telematicamente consentendo la fruizione in qualsiasi momento.
Anas comunica che, per lavori di potatura degli arbusti presenti su un tratto della strada statale 361 “Septempedana”, da martedì 3 aprile saranno istituite alcune limitazioni al traffico, in provincia di Macerata.
Nel dettaglio, tra il km 57,300 e il km 57,800, ad eccezione dei giorni festivi, sarà istituito il senso unico alternato. La fine degli interventi è prevista per venerdì 13 aprile.
Anas, società del Gruppo FS Italiane, raccomanda prudenza nella guida e ricorda che l`evoluzione della situazione del traffico in tempo reale è consultabile sul sito web www.stradeanas.it oppure su tutti gli smartphone e i tablet, grazie all`applicazione “VAI” di Anas, disponibile gratuitamente in “App store” e in “Play store”. Inoltre si ricorda che il servizio clienti "Pronto Anas" è raggiungibile chiamando il numero verde gratuito, 800 841 148.
Dopo la consegna di 6 scuole tra Marche e Umbria, continua l’impegno della Fondazione Francesca Rava – NPH Italia Onlus per i bambini del Centro Italia colpiti dal terremoto. Lunedì 6 aprile, alle 14,30, in via Ugo Betti si svolgerà la cerimonia di posa della prima pietra della nuova scuola per l'infanzia di Pieve Torina.
Il progetto tecnico architettonico e la direzione artistica della scuola materna definitiva sono a cura dell’Università di Camerino - Scuola di Architettura e Design. Il progetto sarà realizzato grazie al contributo dei partner strategici Alleanza delle Cooperative Italiane (Agci-Confcooperative-Legacoop), Cgil, CIsl e Uil.
La Fondazione Francesca Rava ringrazia per il loro prezioso contributo l'Accademia nazionale dei Lincei Premio Antonio Feltrinelli, Moncler; "grazie anche a tutti gli altri donatori, tra i quali Fondazione Milan, Unicredit, Global Giving, DLA Piper, Piaget, Iren e Marina Militare. Alla realizzazione contribuisce anche il Comune di Pieve Torina per le fondamenta".
Alla posa della prima pietra seguirà una merenda con i bambini per tutti coloro che parteciperanno.
Verrà inaugurata sabato 31 marzo, alle 17, la mostra personale dell’artista Emilia Pieroni.
Allestita nei locali dell’ala est del Castello della Rancia, l’esposizione presenta le opere di questa pittrice, famosa anche come decoratrice, realizzate nel corso degli ultimi anni. Infatti la mostra intitolata “La Luna al Castello” ripercorre la produzione artistica di Emilia Pieroni, segnata da simboli e tratti grafici come la luna che, in particolare, sta caratterizzando le sue ultime opere.
La mostra rimarrà aperta fino al 29 aprile e sarà visitabile negli orari di apertura del Castello della Rancia.
Emilia Pieroni si è diplomata all’Accademia delle Belle Arti di Macerata. Ha lavorato come grafica ed illustratrice per poi dedicarsi completamente alla decorazione d’interni in collaborazione con importanti architetti. Ha partecipato a numerose mostre collettive e le sue opere fanno parte di diverse collezioni d’arte private. In questo ultimo periodo ha allestito importanti personali e antologiche a Tolentino, Porto San Giorgio, San Severino Marche e a Macerata. Infatti l’Accademia delle Belle Arti ha dedicato a questa poliedrica artista una importante mostra personale.
“La vicenda dei resti umani occultati nei pressi di un casolare vicino all’ormai tristemente famoso Hotel House di Porto Recanati e rinvenuti nei giorni scorsi sta assumendo dettagli sempre più sconvolgenti che, come per Pamela Mastropietro, farebbero pensare ad atti di indicibile violenza verso una ragazzina: Cameyi Mossamet, scomparsa da casa 8 anni fa”.
Così Paolo Arrigoni, neo eletto questore al Senato e responsabile per la Lega nelle Marche, commenta le notizie di cronaca per le quali la provincia di Macerata è tornata ad essere nuovamente oggetto dell’interesse nazionale.
“Da circa 10 anni l’Hotel House è luogo di spaccio, immigrazione clandestina che porta a scippi, furti, faide e regolamenti di conti; uno stato nello Stato e una bomba che aspettava solo di esplodere, come d’altra parte Matteo Salvini aveva denunciato già nel maggio del 2015 portando la struttura alla ribalta nazionale”.
“Oggi – continua il senatore Arrigoni – assistiamo alla macabra scoperta che l’Hotel House non è solo una centrale della droga che rifornisce di eroina tutte le Marche, ma anche una discarica abusiva di corpi umani! Una vergogna nazionale che negli anni ha visto anche il passaggio di tre cellule terroristiche islamiche”.
“A parte 10 italiani, le 2000 persone, tra cui 600 bambini, che risiedono all’Hotel House sono tutti extracomunitari appartenenti a 21 diverse etnie. Ai residenti censiti all’anagrafe comunale si aggiungono però almeno 500 persone ospitate abusivamente; e durante l’estate, con il commercio illegale di merce contraffatta nelle spiagge, il totale degli occupanti cresce fino a 3000/3500”.
“A questi numeri, suddivisi tra 480 appartamenti (molti pignorati) di un enorme palazzo di 16 piani, si aggiungono 30 attività commerciali e uno spazio adibito a moschea”, commenta ancora Arrigoni facendo il quadro della situazione. “Una minima percentuale dei residenti paga i servizi condominiali e questo ha portato a una situazione disperata per quanto riguarda i problemi di agibilità, sicurezza e igiene: gli appartamenti non sono infatti collegati all’acquedotto ma ad un pozzo abusivo di acqua non potabile, le vasche di accumulo dei reflui fognari non vengono svuotate da mesi e nessuno degli impianti antincendio e degli 8 ascensori è funzionante! Inoltre, da quando non è più attivo il servizio di portineria, non è più possibile nessun tipo di controllo degli accessi allo stabile”.
“La piccola Porto Recanati è il terzo comune d’Italia per percentuale di stranieri residenti: un vero e proprio esperimento sociale di integrazione clamorosamente fallito. Le ultime amministrazioni comunali hanno scaricato questo peso su tutti i cittadini, stranieri e non, favorendo un degrado che non è più sostenibile; mentre la Regione, a guida PD, fino ad oggi ha dormito, avallando di fatto la presenza di un ghetto nel suo territorio e pensando di nascondere la polvere sotto il tappeto!”.
“Non è più tollerabile che nel nostro Paese ci siano luoghi off-limits – conclude il senatore della Lega – lo Stato deve far sentire la propria presenza per riportare la legalità con soluzioni immediate: il ripristino del servizio di portineria che non può essere lasciato ai volontari, un presidio 24 ore delle forze dell’ordine e l’intervento diretto del ministero dell’Interno”.
L'Amministrazione comunale ha deliberato, nella seduta della Giunta comunale del 27/03/2018 n. 109, la revoca dell'atto deliberativo relativo alla proposta di project financing per la realizzazione di un impianto di cremazione delle salme da collocare all'interno del cimitero civico di Civitanova Alta.
Sull'argomento già si era espresso in maniera negativa il comitato appositamente costituitosi per la sensibilizzazione della cittadinanza, in particolare i residenti della Città Alta.
I partiti di centrodestra, che rappresentano l'attuale maggioranza, durante la campagna elettorale avevano espresso la volontà di annullare gli atti adottati dalla precedente Amministrazione, con il sindaco Corvatta, che in occasione di diverse assemblee pubbliche, tenutesi nella delegazione municipale, fu duramente criticato da numerosi cittadini.
L'attuale Giunta, sulla base degli impegni assunti, ha provveduto ad annullare l'atto deliberativo confermando le agevolazioni atte ad incentivare l'estumulazione delle salme tumulate da oltre 30 anni.
“Su questo progetto dell'ex Giunta ci siamo a lungo confrontati coi cittadini durante la campagna elettorale – ha commentato Ciarapica. Non avevamo dubbi su passi da fare, per questo esprimo la mia soddisfazione per la revoca della delibera del 2015. Una vicenda, questa del crematorio, gestita nelle segrete stanze di qualche ex assessore e dello stesso ex sindaco, senza un minimo di coinvolgimento della cittadinanza”.
Mercoledì 4 aprile scadono i termini per la presentazione delle offerte per la realizzazione dell'area camper da realizzare nel lungomare sud in prossimità del tiro a volo (nell'apposito bando sono indicati i requisiti di partecipazione per l'aggiudicazione dell'appalto).
Come già comunicato, la gara verrà espletata con il metodo della valutazione dell'offerta economicamente più vantaggiosa. L'area andrà ad occupare un appezzamento di terreno in prossimità del tiro a volo della superficie 2900 mq con capienza pari a 24 posti. L'importo delle opere a carico dei soggetti privati ammonta a circa 148 mila euro.
La durata della concessione è fissata in 20 anni, decorrenti dalla stipula della convenzione, e il contratto potrà essere prorogato di altri 5 anni.
Lavori, opere e impianti effettuati (area, impianti, pavimentazioni, servizi igienici, etc.) rimarranno proprietà del Comune.
Possono partecipare persone fisiche, imprese, associazioni sportive e culturali, società costituite a tale scopo.
“L'Amministrazione comunale – ha spiegato l'assessore ai Lavori pubblici Ermanno Carassai – allo scopo di implementare la l'offerta turistica ha messo in atto diverse iniziative per differenziare l'accoglienza nel territorio comunale. Oggi siamo finalmente arrivati all'iter definitivo, con la speranza che gli operatori diventino parte attiva dello sviluppo della città”.
Per eventuali informazioni ci si può rivolgere all'ufficio tecnico comunale o scaricare il materiale dai siti della Stazione unica appaltante e dal sito Internet dell'Amministrazione comunale: http:\\www.comune.civitanova.mc.it
Come già annunciato, sarà chiusa da mercoledì 4 aprile la galleria di accesso agli ascensori di collegamento tra i giardini Diaz e il centro storico, per consentire l’avvio dei lavori di restyling dei percorsi pedonali del parcheggio Centro storico.
L’intervento durerà per circa 30 giorni, durante i quali sarà introdotta una parziale e provvisoria riduzione dell’orario di vigenza della ZTL con accesso da via Don Minzoni, allo scopo di favorire la mobilità nel cuore della città. L’ordinanza è stata emessa stamattina dal comandante della Polizia municipale e consente all’utenza di accedere liberamente con le auto al centro storico dalle 12 alle 15 e dalle 18 alle 20 nei giorni che vanno dal lunedì al venerdì. Inalterata la vigenza 0-24 della ZTL il sabato e la domenica, giorni in cui non si potrà transitare. Il periodo in cui saranno in vigore le nuove disposizioni va dal 4 al 30 aprile.
Inoltre, gli utenti del parcheggio Centro storico potranno raggiungere il centro utilizzando la Circolare della città che ogni 15 minuti parte dal terminal dei Giardini Diaz per piazza della Libertà. Per la mobilità pedonale verso il centro si potranno utilizzare le scale centrali della Terrazza dei Popoli o quelle laterali vicino alla giostra, nei pressi dei giardini Diaz, che rimarranno aperte 24 ore su 24 o in alternativa l’accesso su via Mugnoz; l’uscita dal tunnel su viale Puccinotti/giardini Diaz sarà chiusa per un più ridotto numero di giorni.
Le opere di restyling riguardano la ristrutturazione degli intonaci, della pavimentazione, dell’illuminazione e una riqualificazione ad alto contenuto dello spazio urbano artistico sullo stile di quanto fatto con il sottopasso di piazza Garibaldi e il murales di via Mugnoz dedicato ai 50 anni dello Sferisterio. Con i lavori, l’uscita su via Crescimbeni verrà resa più fruibile con la demolizione del tramezzo che si trova tra gli impianti di risalita e l’uscita/ingresso e verrà arricchita con pannelli che identificano il luogo e che conterranno anche le attrattive che l’utente può trovare in città.
Ultimo tassello dell’intero progetto che sta riguardando l’area dei Giardini Diaz e il parcheggio Centro storico saranno i sistemi di infomobilità grazie all’installazione di nuovi pannelli elettronici nelle principali vie di accesso a Macerata che consentiranno di individuare in tempo reale i posti disponibili nei parcheggi dislocati nelle varie zone della città. I lavori sono eseguiti in collaborazione con l’Apm, nell’ambito del nuovo piano della mobilità urbana #MacerataFacile. (ap)
Il Comune di San Severino Marche ha attivato la procedura di mobilità esterna volontaria per la copertura a tempo indeterminato e pieno presso l’Area Urbanistica
di un posto di categoria D1 con profilo di istruttore direttivo tecnico e di un posto di categoria C1, con profilo di istruttore amministrativo, presso i Servizi Culturali e Turistici, sempre a tempo pieno e indeterminato.
Le domande di ammissione alle selezioni, redatte in carta semplice, vanno indirizzate all’Ufficio Protocollo del Comune di San Severino Marche, sito in piazza del Popolo n. 45, entro e non oltre il termine delle ore 13 del giorno 26 aprile. Per ulteriori informazioni ci si può rivolgere al Servizio Personale del Comune ai numeri di telefono 0733 641296 oppure 641228.
Gli avvisi sono consultabili online ai seguenti indirizzi http://www.comune.sanseverinomarche.mc.it/concorsi-cms/avviso-di-mobilita-esterna-volontaria-per-la-copertura-di-n-1-posto-di-categoria-c1-con-profilo-di-istruttore-amministrativo-servizi-culturali-e-turistici-presso-larea-amministrat/ e
http://www.comune.sanseverinomarche.mc.it/concorsi-cms/avviso-di-mobilita-esterna-volontaria-per-la-copertura-di-n-1-posto-di-categoria-d1-con-profilo-di-istruttore-direttivo-tecnico-presso-larea-urbanistica/
Si è tenuto a Macerata il convegno organizzato dalle Acli provinciali sul tema:“La sfida del cambiamento al tempo della Riforma del Terzo Settore”. Si è trattato di un incontro informativo e formativo sulla Riforma del Terzo Settore che, entrata in vigore nell’agosto 2017, modificherà profondamente molte delle norme attualmente vigenti in materia di associazionismo di promozione sociale e di volontariato.
L’incontro, che ha visto la partecipazione attenta e interessata dei presidenti dei Circoli e dei responsabili delle associazioni specifiche delle ACLI maceratesi, è stato introdotto dalla presidente provinciale delle Acli, Roberta Scoppa, che nel suo intervento ha sottolineato l’importanza “oggi più che mai c’è bisogno di mettere insieme le forze dell’Associazione per offrire solidarietà e costruire una comunità a cui fare riferimento”.
Sono intervenuti: Marco Galdiolo, responsabile nazionale ACLI allo Sviluppo Associativo, che ha sottolineato la necessità per le Acli di muoversi in una triplice direzione: valorizzare lo spirito di appartenenza, riscoprire la propria identità comunitaria e rilanciare il proprio ruolo di Associazione di promozione sociale.
Stefano Tassinari, membro della Presidenza nazionale ACLI con delega al Terzo Settore, ha analizzato la Riforma del Terzo Settore sia per gli aspetti giuridici che per quelli contabili e fiscali. Tassinari ha concluso il suo intervento evidenziando che se da un lato la Riforma del Terzo Settore sottopone le Associazioni di Promozione sociale a nuovi obblighi che potrebbero creare difficoltà ai piccoli Circoli, dall’altro offre anche nuove opportunità a chi saprà organizzarsi e strutturarsi per coglierle.
Dall’incontro è emerso che le Acli maceratesi sono pronte ad affrontare la sfida della Riforma grazie ai loro servizi: l’Acli Service Macerata convenzionata con il CAF Acli per tutta l’attività di sostegno e consulenza per le associazioni più piccole, molto diffuse nella nostra provincia; il Patronato ACLI ed il Punto ACLI Famiglia per l’attività di promozione e di formazione di tutti coloro che da volontariintendono impegnarsi nella difesa e tutela dei diritti dei lavoratori e di tutti i cittadini in difficoltà.
"Pasquetta sarà giorno di ordinaria apertura in molti esercizi commerciali delle Marche. Terra generosa, quella marchigiana, che offre mare pulito, borghi medievali e prati verdi, ma che vedrà di scena per Pasqua l’apertura dei grossi centri commerciali ubicati nelle periferie. Colossi incastonati fra gli stabili delle zone industriali e commerciali faranno quindi a gara per richiamare quel turismo mordi e fuggi che da sempre è il nostro biglietto da visita per la stagione estiva".
Si esprimono così i Sindacati Lavoratori Marche.
"Nulla a che fare dunque con le aperture finalizzate a supportare il turismo, dietro il quale è facile nascondersi, ma semplice richiamo al consumo fuori dai centri abitati magari per alzare di qualche spiccio i fatturati dell’anno.
E’ la scelta degli IperSimply del gruppo Sma, degli ipermercati La Grande i di Pesaro e Macerata, di alcuni ipermercati Oasi del gruppo Gabrielli, degli Eurospin, del Carrefour, ma anche di tanti operatori specializzati quali Ikea, Unieuro, Bricocenter dove gli acquisti possono e debbono essere differiti in altre giornate. E in gioco c’è sempre il lavoro di tanti addetti che se da un lato possono rivendicare il diritto ad astenersi dal lavoro festivo, dall’altro sono destinatari dei tanti escamotage che i datori di lavoro dal 2012 (anno della liberalizzazione delle aperture) ad oggi hanno adottato. C’è chi inserisce la festività di Pasquetta nell’orario settimanale, come se fosse orario ordinario, costringendo l’addetto che vuole godere della festività a farne specifica richiesta al suo superiore, o chi, come Carrefour, che nella periferia di Ancona inserisce tra le attività del giorno di Pasquetta gli inventari annuali; una prestazione che normalmente consente la chiamata allo straordinario per la conta delle rimanenze.
L’obiettivo è chiaro: aggirare l’ostacolo della volontarietà delle prestazioni festive ed aprire i battenti con il maggior presidio possibile, anche se alla fine magari i fatturati non saranno quelli aspettati e l’apertura si rifletterà in termini negativi anche sui risultati dell’esercizio.
La corsa a non perdere quote di mercato è la giustificazione più gettonata nei pochi tavoli di confronto che siamo riusciti ad aprire in questi giorni con le aziende della Federdistribuzione, troppo abituate a fare da sé, risolvendo con forzature e ricatti il problema dei presidi.
Futili ragioni che però riconducono ad una questione innegabile. Il decreto “Salva Italia” di Monti che ha dato il via alla apertura domenicale e festiva senza limiti, ha fallito miseramente il suo obiettivo. Il mercato non è in grado di autoregolamentarsi riducendo le aperture in base ai flussi turistici della regione e le aperture straordinarie non hanno prodotto occupazione aggiuntiva, ma solo maggiori carichi di lavoro per chi già un lavoro ce l’ha.
Occorre riaprire il tema della disciplina degli orari e riportare la competenza alle Regioni perché nulla hanno a che fare le aperture domenicali e festive con il diritto alla libera circolazione dei servizi sancito dalla direttiva Bolkstein che a dicembre 2017 ha compiuto ben 11 anni di vita.
Serve l’azione di tutti, della politica, dei cittadini e degli stessi addetti del settore. La posta in gioco è alta si chiama etica del lavoro: un lavoro che nel 2018 non può disconoscere il tempo del riposo, della festa e della famiglia.
La nostra sarà una guerra silente fatta di un semplice no, grazie al lavoro in Pasquetta dei lavoratori del settore e di una rinuncia all'acquisto a cui richiamiamo tutti i cittadini delle nostre belle città".
Partiranno a fine maggio i lavori in via Mugellini, nel centro storico del quartiere Monte Santo. Riguarderanno il rifacimento dei sottoservizi e del manto stradale per un importo di oltre 340 mila euro. I lavori saranno totalmente a carico dell’Astea ed inseriti, grazie ad un accordo con l’Amministrazione Comunale, nel programma di interventi di adeguamento ed ammodernamento degli impianti del territorio potentino per una somma complessiva di circa un milione di euro.
Nel corso di un’assemblea pubblica svoltasi al Teatro Mugellini i tecnici progettisti (Simone Baioni e Giampiero Percossi), unitamente al Sindaco Francesco Acquaroli e all’Assessore ai Lavori Pubblici Luisa Isidori, hanno illustrato il progetto ed il cronoprogramma degli interventi recependo le istanze dei commercianti, della Pro loco e dei residenti. L’obiettivo è quello di creare una sinergia con tutti i soggetti interessati in modo da prevenire o attenuare gli inevitabili disagi derivanti da 6 mesi di lavori necessari per il completo rifacimento delle linee fognarie, idriche e del gas, oltre alla sistemazione del selciato in pietra, riutilizzando per quanto possibile i sanpietrini esistenti. Si procederà in tre fasi: il primo cantiere partirà a fine maggio dal piazzale antistante la Chiesa Collegiata, seguirà il tratto di via Mugellini per concludere con Piazzale Garibaldi (ex piazzetta delle Erbe). I lavori dovrebbero essere ultimati entro il prossimo mese di novembre.
Sono quattro le proposte d’aiuto finanziate a San Severino Marche, per un importo complessivo di 135mila euro, dal Comitato Sisma Centro Italia creato da Confindustria e dalle segreterie generali di Cgil, Cisl e Uil per dimostrare la vicinanza alle popolazioni colpite dal terremoto da parte dei lavoratori e delle imprese italiane attraverso un programma di interventi pensato per sostenere e rilanciare iniziative pubbliche, associative e imprenditoriali.
I progetti accolti, presentati dal Comune di San Severino Marche, dall’Unione Montana Potenza, Esino e Musone, dalla Caritas vicariale e da un’associazione di promozione sociale, riguardano l’implementazione dei servizi presso il Centro diurno per persone svantaggiate “Il Girasole”, l’inserimento o il reinserimento lavorativo delle famiglie in difficoltà economica, l’acquisto di un mezzo dei trasporto e la sperimentazione di un sistema di mobilità sociale innovativa, economica e sostenibile.
Tramite l’ufficio Servizi alla Persona il Comune ha deciso di implementare le attività del Centro “Il Girasole” con l’obiettivo principale di offrire una sempre migliore risposta a chi presenta una maggiore fragilità sociale. L’Amministrazione comunale sta infatti realizzando una nuova struttura di accoglienza per persone svantaggiate e con disabilità che siano uscite dal percorso scolastico dove è prevista la creazione di specifici laboratori e attività di socializzazione diversificati in base all’età degli utenti, alle attività, alla tipologia di handicap. Oltre a una nuova sede si sta pensando di realizzare anche un progetto parallelo per avere una soluzione abitativa di tipo residenziale che possa offrire ospitalità a soggetti con disabilità grave ma privi del sostegno familiare.
La Caritas vicariale, invece, proseguirà nel progetto sociale “Dignità e lavoro” che è volto a favorire l’inserimento o il reinserimento lavorativo delle famiglie in difficoltà economica. Cassa integrazione, occupazioni saltuarie e lavoro nero, rischiano infatti di rendere estremamente difficile per molte persone e famiglie coprire le necessità, anche più elementari, del quotidiano.
Due, infine, i progetti che riguardano la mobilità. L’aiuto di Confindustria e delle segreterie generali di Cgil, Cisl e Uil permetterà di acquistare un nuovo mezzo all’Unione Montana e dare vita a un progetto di mobilità assistita rivolta alla popolazione del Comune di San Severino Marche che per difficoltà oggettive non è in grado di poter utilizzare in autonomia i mezzi pubblici, problema assai amplificato a causa delle conseguenze del sisma. Tutti i progetti sono stati patrocinati dall’assessorato ai Servizi Sociali del Comune.
“Da avvocato aspetto di vedere le carte, perché non posso affidarmi a sole indiscrezioni giornalistiche e la cautela è un dovere professionale. Da zio, invece, dico che noi non cerchiamo per forza un colpevole, ma vogliamo che il colpevole, o i colpevoli, siano assicurati alla giustizia. Perché chi ha fatto tutto questo a Pamela è una bestia feroce” – Sembra voler ricorrere alla “compartimentizzazione” lo zio di Pamela Mastropietro, l’avvocato Marco Valerio Verni. E commenta così, sia sotto il profilo professionale che sotto quello dei sentimenti, la notizia secondo cui nell’appartamento di via Spalato, a Macerata, è stato trovato solo il dna di Innocent Oseghale e nessuna traccia, invece, di Lucky Desmond e Awelima Lucky, gli altri due in carcere per l’omicidio di Pamela Mastropietro.
“In carcere –afferma l’avvocato – ci sono tre persone e tutti gli indizi sembrano confermare un collegamento tra loro e la barbara morte di Pamela. Se, poi, questi indizi si trasformeranno in prove è presto per dirlo. Non è solo questione di tracce o di dna. Ho letto anche io la notizia secondo cui nell’appartamento di via Spalato sarebbero state trovate solo tracce di Oseghale e non degli altri due, ma devo dire che in questi mesi sulla morte di Pamela è stato detto di tutto, verità e invenzioni, e, pur concedendo il beneficio dell’attendibilità, non posso certo commentare, come avvocato, qualcosa che non ho verificato o accertato attraverso lo studio delle carte. Ho fiducia massima, come più volte ribadito, nel lavoro degli inquirenti e sono certo che nulla sarà lasciato al caso o affrontato con superficialità”.
Nessun commento, quindi, solo cautela e fiducia nella giustizia, con Marco Valerio Verni che, poi, mette da parte la toga per reindossare i panni di chi quella ragazza ammazzata e fatta pezzi l’ha avuta sulle sue ginocchia da bambina. E parla da zio: “Quello di Pamela non è un semplice omicidio – dice – E’ una storia allucinante che ha avuto per protagoniste delle bestie feroci. Noi non vogliamo uno o più colpevoli contro cui sfogare il nostro dolore, noi vogliamo che sia trovato il colpevole o i colpevoli. E ci sembra più che sacrosanto, perché chi ha fatto tutto questo a Pamela è una bestia feroce che deve marcire nelle nostre galere. Abbiamo, quindi, il dovere di tenere alta l’attenzione per rendere giustizia a Pamela sul piano specifico, ma anche, più in generale, per stimolare un’analisi sociale approfondita e concreta su questioni che l’Italia non può più sottovalutare”.
Inevitabile, dunque, un collegamento con i recenti fatti di Porto Recanati dove, in un terreno a pochi metri dall’Hotel House, sono stati trovati resti umani (https://picchionews.it/cronaca/tra-i-resti-anche-il-frammento-di-un-cranio-si-continua-a-scavare-all-ombra-dell-hotel-house).
“Sto seguendo con attenzione questo nuovo fatto di cronaca che interessa la provincia di Macerata – aggiunge l’avvocato Marco Valerio Verni – non voglio assolutamente cedere a facili strumentalizzazioni su analogie o fantomatici collegamenti con l’omicidio di Pamela e sul tessuto sociale del Maceratese. Sarebbe, ad oggi, inutile e prematuro. Oltre che ingiusto nei confronti delle persone di un territorio che con noi si sono rivelate straordinarie. Mi dispiace che in questo territorio, dopo l’omicidio di Pamela, sta venendo fuori di tutto, restituendo all’esterno un’immagine che non è certamente quella del tessuto sociale della provincia. Dai maceratesi, per quanto ci riguarda, abbiamo ricevuto sempre grandissimo calore, affetto, solidarietà e del territorio possiamo dire solo cose buone. Delusioni, quando ne abbiamo provate, sono arrivate dalla politica, non certo dalla gente”.
Il presidente dell’Unione Montana Potenza, Esino e Musone di San Severino Marche, Matteo Cicconi, ha indirizzato una richiesta di parere al responsabile dell’Ufficio speciale per la ricostruzione della Regione Marche, ingegner Cesare Spuri, dopo una serie di riunioni istituzionali tra la stazione unica appaltante dello stesso ente comunitario, le Amministrazioni locali e i tecnici dei Comuni in merito alle procedure per l’avvio delle varie attività amministrative legate agli interventi su immobili ricompresi nel piano delle opere pubbliche a seguito del terremoto.
Sono molteplici le criticità segnalate dalle Amministrazioni di fatto che comportano indecisioni e rallentamenti nell’avvio della pratiche legate alla ricostruzione.
Fra le priorità segnalate quelle di definire le parcelle da porre a base di gara e i livelli di progettazione e poi l’inserimento di alcuni costi, come ad esempio quelli delle indagini esterne, all’interno delle somme previste per gli incarichi di progettazione. Poi la richiesta se gli interventi debbano portare sempre all’adeguamento sismico dell’immobile o, eventualmente, quali criteri si dovranno valutare per il livello minimo di miglioramento. All’Ufficio speciale per la ricostruzione è stato anche chiesto, insieme ad altre questioni, un chiarimento in merito ad eventuali limitazioni nell’ammissibilità a finanziamento di finiture interne ed esterne legate al successivo utilizzo degli immobili pubblici danneggiati dal sisma.
La stazione unica appaltante dell’Unione Montana Potenza, Esino e Musone ha organizzato, con il supporto di vari tecnici comunali, due tavoli di lavoro che stanno predisponendo bandi tipo relativi a gare di progettazione da avviare sia con procedura negoziata, per interventi su edifici esistenti, che mediante concorso di progettazione, per i nuovi edifici.