Oggi 21 giugno 2019 è il solstizio d'estate ed è anche il giorno più lungo dell’anno, almeno per tutte le zone a nord dell’Equatore: sarà infatti il giorno più breve per le aree della Terra a sud dell’equatore, dove rappresenterà il solstizio d’inverno.
Ecco il tempo previsto nelle Marche per i prossimi giorni, secondo il bollettino della Protezione Civile della Regione Marche.
Il rapido transito di una debole perturbazione nella giornata di sabato determinerà un temporaneo peggioramento seguito subito da un miglioramento già dal pomeriggio di domenica.
Sabato 22 giugno il cielo sarà inizialmente poco nuvoloso con aumento delle nubi cumuliformi dalla tarda mattinata e nuvoloso nel pomeriggio, per quanto riguarda le precipitazioni, dal pomeriggio rovesci e temporali sparsi localmente di forte intensità in particolare sul settore collinare e costiero. Le temperature previste: minime in lieve aumento e massime in diminuzione.
Le previsioni previste per domenica 23 giugno.
Il cielo sarà irregolarmente nuvoloso al mattino lungo la fascia collinare e costiera per nubi cumuliformi in rapido dissolvimento. Prevalenza di sereno per il resto della giornata con attività cumuliforme limitatamente ai rilievi appenninici.Per quanto riguarda le precipitazioni ci saranno degli isolati rovesci o temporali durante le ore notturne in esaurimento nelle prime ore del mattino. Nel pomeriggio rovesci o isolati temporali sulle zone appenniniche.Temperature: in diminuzione in particolare nei minimi.
I venti previsti : di brezza tesa dai quadranti settentrionali con raffiche fino a vento teso, il mare sarà mosso.
Lunedì 23 giugno.
Il cielo sarà sereno o poco nuvoloso con addensamenti cumuliformi sui rilievi appenninici e senza precipitazioni.Le temperature: minime stazionarie e massime in aumentoVenti: settentrionali di brezza tesa o moderati lungo la costa, il mare risulterà mosso.
Prima della sentenza del Tar, i sindaci previdenti e lungimiranti, che ogni anno riservano risorse per stipulare Polizze Assicurative a tutela del Patrimonio immobiliare Pubblico, si ritrovavano penalizzati rispetto a quelli che non avevano assicurato niente.
"Grande soddisfazione per la Sentenza del TAR LAZIO sulla destinazione dei ristori assicurativi riscossi da una quarantina di Comuni Marchigiani" - commenta l’allora Presidente della Commissione ANCI Terremoto Franco Capponi da poco rieletto Sindaco di Treia (seppur sospeso a causa dell’applicazione della Legge Severino) promotore allora del ricorso insieme a molti altri Sindaci.
"Molti Sindaci virtuosi tra i quali Treia, Apiro, Camerino, Cingoli, Colmurano, Corridonia, Esanatoglia, Fiastra, Gualdo, Macerata, Mogliano, Monte San Giusto, Morrovalle, Pioraco, Pollenza, Sarnano, Serrapetrona, Serravalle del Chienti, Valfornace ed altri Ascolani e Fermani che avevano asscicurato i loro beni contro il danno da sisma, si sentirono allora beffati dall’ordinanza del Commissario per la Ricostruzione De Micheli (ORDINANZA N. 43 del 15 Dicembre 2017), in special modo da una norma contenuta all’Art. 5 ora completamente cassata, che prevedeva la decurtazione del finanziamento delle Opere Pubbliche finanziate dalla legge sulla ricostruzione delle somma percepite dai Comuni come ristoro dei danni subiti dal Sisma al proprio patrimonio pubblico - prosegue Capponi -. In pratica circa 60/70 milioni di Euro che venivano confiscati ai comuni senza tener conto che avevano sostenuto anche il costo delle polizze assicurative. A niente inoltre erano serviti gli incontri e le proposte di modifica avanzate dalla Commissione ANCI terremoto al Commissario della ricostruzione. Praticamente, i sindaci contestavano che le amministrazioni venivano beffate in quanto i primi cittadini previdenti e lungimiranti, che ogni anno riservano risorse per tutelare il patrimonio pubblico, si ritrovavano penalizzati rispetto a quelli che non avevano assicurato niente."
"Beffati, ma solo per due anni, perché ora è arrivata la giustizia - ha proseguito Capponi -. Il Tar del Lazio ha dato ragione a questi Sindaci, dichiarando nulla l'ordinanza del dicembre 2017 del Commissario del Governo per la ricostruzione nei territori interessati dal sisma del 24 agosto 2016 nella parte in cui stabiliva che, in relazione agli interventi previsti ed ammessi a contributi pubblici, l'entità del contributo stesso fosse da considerarsi al netto dell'indennizzo assicurativo o di altri contributi pubblici percepiti per le stesse finalità. Certo, sarebbe stato meglio non dover ricorrere, perdendo così tempo e risorse, ma alla fine la vittoria è totale, visto che il Tar ha pure stabilito che le spese processuali spettano al Governo. Una sentenza molto articolata, di oltre 20 pagine che fa scuola e chiude una querelle in cui tornano a sorridere i sindaci più previdenti come ad esempio Treia, Sarnano, Amandola, Fermo, Servigliano, ed altri. Importante inoltre perché stabilisce un altro principio e cioè la necessità di una collaborazione stretta e concorde tra Commissario, regione ed Enti locali soprattutto quando trattasi di ricostruzione pubblica."
"La famosa INTESA sulle Ordinanze e sulle principali decisioni dei Commissari, ora azzoppata dal governo, doveva essere estesa anche alla rappresentanza dei COMUNI (ANCI) e non ridimensionata con l’esclusione, invece, addirittura delle REGIONI" ha concluso Capponi.
È stato presentato questa mattina, presso Palazzo Conventati, il nuovo Comandante della Polizia Locale di Macerata, Danilo Doria. 40 anni, nato a Fermo e residente a Porto Recanati, il Comandante Doria prenderà servizio presso la stazione del capoluogo a partire dal 1° luglio.
Presenti, oltre al nuovo Comandante, il Questore di Macerata Antonio Pignataro, il Sindaco del capoluogo a Romano Carancini, l’Assessore alla Polizia Municipale Marco Caldarelli, e i rappresentanti del Corpo della Polizia Municipale la Dottoressa Maura Castellucci e il Dottor Fiorenzo Fiorani. Presenti alla conferenza stampa anche la Dottoressa Maria Raffaella Abbate, Capo della Mobile e Nicoletta Pascucci, Dirigente della Digos.
Il primo cittadino ha ringraziato “chi ha guidato il Corpo della Polizia Municipale fino ad oggi, il Dottor Michele D’Alfonso. Grazie inoltre al Corpo della Polizia Municipale che, in questi nove anni, ha fatto uno sforzo incredibile in relazione alla sfida che l’Amministrazione gli ha posto davanti.”
“Oggi voglio fare anche un po’ di autocritica – ha proseguito Carancini -: penso che la Polizia Municipale avrebbe meritato una maggiore attenzione da parte del Sindaco, soprattutto dopo l’uscita della Comandante Roberta Pallonari. Oggi voltiamo pagina e iniziamo una nuova storia. Ho scelto il Comandante Doria personalmente perché mi hanno colpito la sua straordinaria motivazione e le sue caratteristiche di umanità non consuete.”
“La presenza oggi del Questore, il Dottor Pignataro, è un segnale molto forte – ha concluso il primo cittadino – che ci indirizza verso l’incremento delle misure di prevenzione, come la videosorveglianza, e il rapporto con la comunità. Il Comandante sarà certamente capace di mettere insieme rigore e serietà e soprattutto sarà capace di adottare un sistema di prossimità con i cittadini, sempre improntato al buonsenso.”
“Oggi abbiamo voluto dare un segnale forte alla Città, con la mia presenza e quella delle Dottoresse Abbate e Pascucci – ha aggiunto il Questore Pignataro -. Con il Comandante Doria credo si sia fatta la scelta migliore per la comunità perché sono certo che saprà rappresentare in maniera eccezionale il Corpo. Doria infatti, con il quale abbiamo già collaborato a Recanati, si è saputo conquistare la stima sul campo con la sua continua voglia di lavorare e mettersi al servizio dei cittadini: sono certo che le sue qualità faranno bene a Macerata. Chi svolge funzioni pubbliche deve farlo con disciplina e onore, doti che appartengono al nuovo Comandante Doria: noi possiamo cambiare il tessuto connettivo della Città e sono certo che, lavorando in stretta sinergia, sarà così.”
“Questo arrivo ci apre certamente a nuove prospettive – ha commentato la Dottoressa Castellucci – e ci dà modo di proseguire con i progetti che abbiamo già avviato. Siamo molto contenti della scelta dell’Amministrazione.” Un sentimento positivo espresso anche dal Funzionario Fiorani .“Il fatto di avere una nostra guida è molto importante perché credo un corpo organizzato rende meglio il servizio che ogni giorno svolgiamo per i cittadini”.
“Sono onoratissimo di ricoprire questo ruolo e ho già respirato aria di positività in ufficio – sono state le prime parole del nuovo Comandante, che disporrà di 40 agenti di Polizia Municipale -. Avere qui oggi anche il Questore Pignataro per me è davvero un regalo e sono convinto di poter contare su molti professionisti e su valorosi collaboratori.”
“Macerata dovrò scoprirla come dovrò scoprire le esigenze dei cittadini – ha proseguito il Comandante -. Credo che le divise debbano stare il più possibile tra la gente e debbano, allo stesso tempo, avere un rapporto anche critico, ascoltando le esigenze della comunità. Il tutto nel rispetto delle leggi e in sicurezza, con la massima collaborazione costante con le forze di Polizia. Il mio obiettivo è di applicare sicurezza urbana e sicurezza integrata, non dimenticando quindi mai la prossimità e avvalendomi della videosorveglianza, uno strumento che ritengo molto valido e fondamentale per il nostro lavoro.”
“Spero di essere supportato e sopportato – ha concluso Doria -. Dietro la divisa c’è sempre una persona e io vorrei poter cogliere sempre quel valore aggiunto nei miei colleghi. Utilizzando questi metodi nel corso degli anni ho ottenuto molti risultati e spero sarà così anche a Macerata.”
CHI È DANILO DORIA
Nato a Fermo il 28 febbraio 1979 e residente a Porto Recanati, Danilo Doria si è laureato in Comunicazione Istituzionale all’Università di Macerata con una tesi su “Indicatori sociologici di Sicurezza in Area Urbana. La percezione di sicurezza veicolata dalle figure di prossimità".
Discussa con l'Ex Magnifico rettore Alberto Febbrajo, la tesi disquisisce su vari aspetti della sicurezza e della sua relatività, nonché dell'utilità della polizia di prossimità.
Sempre conciliando studio e lavoro, ha poi conseguito un Master MaPS - Management sulle Politiche Integrate di Sicurezza Urbana all'Università Carlo Bo di Urbino, organizzato dall'Università, dalla Regione Marche e dal FISU Forum Italiano sulla Sicurezza Urbana.
La tesi " L'occhio sulla città di Fermo: analisi e percezione della sicurezza fornita dai sistemi di videosorveglianza" ha avuto come nucleo centrale un'indagine su un campione dei residenti della città, sull'utilità della videosorveglianza e ha poi analizzato come in un quartiere in particolare, Lido tre Archi, l'insieme di opere, interventi urbanistici, illuminazione, la creazione di parchi pubblici, hanno migliorato la qualità della vita. Questo per dare concretezza al C.P.T.E.D., ovvero la prevenzione del crimine attraverso la progettazione ambientale.
A conclusione del Master ha partecipato a un corso di specializzazione sulla videosorveglianza a Rotterdam, organizzato dal Forum Europeo per la Sicurezza Urbana, poichè crede moltissimo nella videosorveglianza come strategia di prevenzione e deterrenza ma anche come strumento utilissimo nella fase successiva delle indagini a seguito di accadimenti di qualsiasi genere.
Doria proviene dal Comune di Recanati dove dal 2012 è in servizio al corpo di Polizia Locale prima come funzionario poi come vice comandante, carica che ha ricoperto dal febbraio 2013 al luglio 2018 (Comuni di Recanati e Montelupone), poi come comandante, dal 15 luglio 2018 ad oggi.
Dal 2007 è anche responsabile della Polizia Locale del Comune di Massa Fermana.
Indossa la divisa della Polizia Locale dal 2000. Ha iniziato la carriera prima a Porto Recanati per un breve periodo, poi a Monte Urano dove è rimasto fino al dicembre 2012. Durante questo periodo ha svolto servizio a tempo determinato, anche nei servizi di Polizia Locale dei Comuni di Fermo, Massa Fermana, Monte Vidon Corrado e Francavilla D'Ete, prima di passare al Comune di Recanati.
Dal punto di vista personale, Danilo Doria si definisce persona dinamica e sportiva, che ama viaggiare e conoscere nuove culture. Appassionato di motociclismo, ciclismo e Formula 1, è sempre predisposto ad aggiornare le proprie conoscenze soprattutto in campo professionale.
Il Presidente della Cooperativa sociale "il Nodo" Francesco D'Ulizia è intervenuto in merito alla lettera di licenziamento fatta pervenire ai due dipendenti , ed in seguito al botta e risposta dei giorni scorsi tra il consigliere di minoranza Stefano Ghio e l'assessore Barbara Capponi.
“Comunichiamo che – a seguito di intese raggiunte con l’Amministrazione Comunale di Civitanova Marche – abbiamo provveduto a revocare in data odierna i due licenziamenti per i quali avevamo avviato le procedure di legge - afferma in una nota - . Il tutto in attesa di un incontro con il Sindaco Ciarapica che dovrebbe avvenire il prossimo 26 giugno e nel corso del quale verranno esaminate tutte le possibili strategie e soluzioni per il mantenimento dei livelli occupazionali della Cooperativa. Ringraziamo l’Assessore Barbara Capponi - continua - per la fattiva collaborazione. Ringraziamo anche tutti coloro che hanno manifestato solidarietà alla Cooperativa Sociale Il Nodo con la speranza che alle dichiarazioni seguano fatti concreti. Per questo siamo a disposizione e ci rivolgiamo a chiunque voglia dare una mano alla Cooperativa per assicurare continuità alla funzione sociale svolta dal Nodo da oltre 25 anni a beneficio di tutta la Comunità e del territorio" - conclude il presidente della Cooperativa "Il Nodo"- .
Presso il Ristorante “Villa Anton” di Recanati, a breve distanza dall’evento sulla Riforma dell’MCC, si è tenuto un altro convegno promosso dalla Banca di Credito Cooperativo di Recanati e Colmurano - Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea - sul tema “Finanza sostenibile e responsabile: il doppio valore degli investimenti”.
A condurre i lavori è stato il nuovo Vice Direttore Generale della Banca, il Dottor Davide Celani che dapprima ha colto l’occasione per presentarsi e per fare un breve excursus sui suoi trascorsi nel mondo del Credito Cooperativo e successivamente ha fatto conoscere ai presenti i componenti dell’Area Retail della BCC di Recanati e Colmurano che quotidianamente operano in stretto raccordo con le Filiali.
A seguire, ha preso la parola il Presidente della BCC, ing. Sandrino Bertini che, nel ringraziare e salutare i presenti, ha sottolineato l’importanza del tema “sostenibilità” anche in un ambito come quello finanziario-bancario, questione alla quale una Banca locale ed attenta alla tutela, alla difesa ed alla salvaguardia del territorio in cui opera come è la BCC di Recanati e Colmurano non può che essere estremamente sensibile.
Il Presidente ha poi lasciato la parola al dott. Emanuele Micheletti, importante esponente di BCC Risparmio & Previdenza, la società della Capogruppo ICCREA specializzata nella gestione dei risparmi, il quale nel ringraziare la Direzione della Banca per l’occasione e per la perfetta organizzazione dell’evento, si è rallegrato per l’ampia partecipazione.
Sul tema oggetto del convegno, la folta platea ha poi avuto il piacere di assistere all’atteso intervento del Dott. Fabio Cappa, Senior Relationship Manager della Raiffeisen Capital Management, un esperto di Finanza oltreché grande appassionato di natura, ambiente e sviluppo sostenibile.
Il relatore ha illustrato l’importanza dello scegliere di investire in aziende che abbiano determinati requisiti in tema di sostenibilità e che siano in grado di garantire attenzione per l’ambiente, totale estraneità riguardo ad attività in settori ritenuti eticamente non apprezzabili ed il rispetto dei diritti umani relativamente ai rapporti di lavoro con maestranze e collaboratori.
Ed ha parlato di “doppio valore degli investimenti” poiché oltre a queste prerogative di interesse collettivo, è dimostrato che tali investimenti fanno registrare migliori performance rispetto a quelli ritenuti “tradizionali” perché le aziende che hanno attenzione alla sostenibilità sono aziende che presentano migliori prospettive di sviluppo e di redditività e minori rischi.
Il dott. Cappa ha quindi spiegato ad una numerosa e quanto mai interessata platea, le aree di valutazione del grado di sostenibilità: in fatto di ambiente, con l’attenzione all’innalzamento della temperatura del globo causato dalle emissioni di CO2 ed al consumo di preziose risorse naturali (acqua, flora, ecc..); in tema sociale, con il rispetto dei diritti dell’uomo ed in particolare dell’adolescenza ed anche dell’infanzia.
Entrando nel dettaglio del Fondo Raiffeisen Bilanciato Sostenibile il relatore, nel ricordare i 30 anni di storia di questo che viene considerato il perno della gamma dei fondi sostenibili di Raiffeisen Capital Management, ha poi sottolineato come lo stesso si sia aggiudicato il primo premio nella categoria dei “bilanciati-flessibili” agli SRI Awards di novembre 2017 e 2018 e sia uno dei pochi cui Morningstar ha attribuito il massimo punteggio sia in termini di performance che di sostenibilità.
Un Fondo la cui componente azionaria è molto diversificata e investe in aziende che guardano al futuro con rispetto per le future generazioni e che, anche per questo motivo, possono vantare una situazione finanziaria solida ed un crescente sviluppo degli utili; mentre vengono escluse quelle che operano in settori quali la produzione di armamenti, di energia atomica e quelle che violano i diritti dei lavoratori ed i diritti umani in genere.
A conclusione del suo intervento un invito a tutti a pensare al futuro ricordando che “Non ereditiamo la terra dai nostri padri ma la prendiamo in prestito dai nostri figli”.
L’evento si è concluso con un light dinner molto apprezzato da tutti i partecipanti.
La segnalazione era arrivata lo scorso 18 giugno dai Carabinieri Forestali della Stazione di Recanati che avevano individuato un abbandono incontrollato di rifiuti "anche pericolosi, tra cui materiali contenenti amianto presso l'area ubicata in Località Scossicci." I militari hanno subito avvisato il Comune di Porto Recanati invitandolo a emettere una apposita ordinanza per la messa in sicurezza dell'area ai fini di igiene e tutela della salute pubblica, nonché di ordine e sicurezza pubblica.
Una nota dell'Arpam dello stesso giorno comunicava la necessità di effettuare "una adeguata copertura di rifiuti presenti nell'area al fine di evitare la dispersione delle fibre di amianto."
Il proprietario del terreno dove risultano abbandonati e depositati in maniera incontrollata i rifiuti "si identifica - si legge nell'ordinanza a firma del primo cittadino - nella società Residenziale Sole & Mare Srl, con sede legale a Fermo." Il Sindaco Roberto Mozzicafreddo ha ordinato quindi alla società di "provvedere nel più breve tempo possibile e comunque entro e non oltre 5 giorni dalla notifica dell'ordinanza a effettuare adeguate coperture dei rifiuti presenti nell'area al fine di evitare la dispersione delle fibre di amianto, previa richiesta ed ottenimento del dissequestro dell'area interessata."
L'ordinanza prevede di provvedere "nel più breve tempo possibile e comunque entro e non oltre 60 giorni, previa richiesta ed ottenimento del dissequestro dell’area interessata, dalla notifica dell'ordinanza, alla rimozione attraverso Ditta Specializzata [...] che provvederà a presentare, [...] piano di lavoro all’organo di vigilanza, almeno 30 giorni prima dell’inizio dei lavori per le determinazioni di competenza dei rifiuti abbandonati contenenti amianto presso l’area sita in Località Scossicci di Porto Recanati, [...] e alla rimozione ed allo smaltimento, in base alla tipologia del rifiuto e ai sensi dell’art. 192 del D.lgs 3 aprile 2006 n 152, dei rifiuti abbandonati presso l'area sita in Località Scossicci [...] e al ripristino dello stato dei luoghi."
Lo chef del Tiglio in vita Enrico Mazzaroni chiude la sua esperienza a Porto Recanati. Era arrivato nella cittadina balneare perché il terremoto del 2016 aveva distrutto l’insegna originale, il Tiglio, a Montemonaco in provincia di Ascoli, da qui la decisione di aprire il ristorante "il Tiglio in vita" il 10 giugno 2017. Poco più di due anni dopo, il 18 giugno 2019, la chiusura.
Ha detto Mazzaroni: «Chiudo con Porto Recanati in pieno accordo con la famiglia Guazzoti, proprietaria della struttura. Non ci sono vere motivazioni; forse la mia stanchezza e la voglia di tornare da dove sono venuto che sempre mi sono portato nel cuore. Ovviamente la decisione è stata sofferta ma alla fine è maturata avendo la possibilità di tornare da dove ero venuto e lasciando così l’imprenditore Luigi Guazzoti libero di poter portare il suo ristorante verso mete più alte e più ambite. Dunque mi troverete al Tiglio a Montemonaco dove già da diversi mesi opera Andrea Cingolani. E visto che ho lavorato fianco a fianco con lui per quasi due anni, la sintonia sarà perfetta. Con la speranza che nascano menu e piatti davvero interessanti».
Notizia dell’ultimo minuto. Alessio Costantini, il Consigliere Comunale di San Ginesio con deleghe all’ambiente, protagonista di un nostro articolo, proprio a seguito di questo ha deciso di scrivere una lettera al sindaco rinunciando alle deleghe assegnategli.
Le parole di Archeri Barbara, Presidente del comitato per la tutela Ambientale dell’Alta Fiastrella, hanno colpito l’Amministratore Unico della Gea Italiana srl. Colpito al punto da scegliere di abbandonare la carica che gli era stata data presso il Consiglio Comunale di San Ginesio.
Il giovane Costantini si è auto sospeso e ha rimesso le deleghe al Primo Cittadino, il quale dovrà decidere se accettare o meno la sua decisione.
Ai posteri l’ardua sentenza.
Mentre il consiglio nazionale dell’Anci approvava all’unanimità l’ordine del giorno proposto dal Presidente di Anci Marche Maurizio Mangialardi in qualità anche di Coordinatore Nazionale dei Presidenti delle Anci regionali messo a punto a seguito dell’incontro del 3 giugno a Teramo con i presidenti delle 4 Anci regionali coinvolte nel sisma del 2016, è arrivata la notizia che l'approvazione delle norme di modifica del Codice Appalti contenute nel Decreto Sbloccantieri appena pubblicato in Gazzetta Ufficiale non può applicarsi ai Comuni del cratere in quanto soggetti alla normativa "speciale" di cui alla legge 189/2016.
Nell’Ordine del Giorno si chiedeva al Presidente Decaro e ai presidenti delle Anci regionali coinvolte nel cratere di richiedere un immediato incontro al Presidente Conte alla presenza dei governatori delle 4 regioni per rivedere il sistema di governance che, dopo aver di fatto defenestrato le stesse Regioni, ha prodotto ulteriori e inaccettabili rallentamenti in una ricostruzione già di fatto ferma. Su questo era anche in programma di convocare i parlamentari eletti nelle 4 regioni coinvolte nel sisma per lunedì 1 luglio.
“Il punto – dice Mangialardi - è che la norma che rende facoltativo e non più obbligatorio per i Comuni non capoluogo rivolgersi ad una Centrale Unica di Committenza per gli affidamenti di lavori e servizi (progettazione), non può applicarsi ai Comuni del sisma in quanto soggetti alla normativa "speciale" di cui alla legge 189/2016 che invece continua a prendere l'obbligo di servirsi delle CUC regionali per tutte le fasi delle procedure ad evidenza pubblica”.
“Tale interpretazione rallenterà di molto la ricostruzione- tuona Mangialardi – ed è paradossale che un Decreto tanto atteso per accelerare finalmente la ricostruzione di fatto invece la blocchi temo definitivamente”.
“E’ evidentemente indispensabile estendere l’efficacia delle norme di semplificazione dello Sbloccantieri ai Comuni delle aree colpite dal terremoto che vivono una drammatica emergenza sociale ed economica che altrimenti noi Sindaci non controlliamo più” – ha concluso.
A causa degli eventi sismici iniziati nell’agosto 2016, il Comune di Tolentino ha dovuto fronteggiare l’emergenza legata all’inagibilità di alcuni edifici scolastici e delle strutture sportive ad essi legati. Il Programma Triennale delle Opere Pubbliche del Comune di Tolentino comprende l’intervento di realizzazione della nuova palestra presso la Scuola "G. Lucatelli" per un importo complessivo risultante dallo studio di fattibilità pari a Euro 700mila.
A seguito di richiesta da parte dell’Amministrazione Comunale, trasmessa anche dall’Ufficio Speciale per la Ricostruzione e dal Commissario del Governo per la Ricostruzione, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ha trasmesso al Comune di Tolentino il Decreto del Direttore generale per interventi in materia di edilizia scolastica, per la gestione dei fondi strutturali per l’istruzione e per l’innovazione digitale, che dispone a favore del Comune di Tolentino il finanziamento dell’importo di € 1.200.000,00 per la realizzazione di strutture modulari da destinare alla scuola “A. Grandi” ed alla palestra della scuola “G. Lucatelli”.
L’intervento è quindi caratterizzato dall’emergenzialità e lo stesso Decreto di finanziamento nelle premesse richiama la normativa emanata a seguito degli eventi sismici, come i Decreti-Legge e le relative Leggi di conversione, oltre alle Ordinanze della Protezione Civile e del Commissario Straordinario del Governo per la Ricostruzione. Tale normativa, avendo l’obiettivo di consentire una rapida ripresa delle attività, in particolare di quella scolastica, consente la deroga alla normativa urbanistica e di settore.
Come sottolineato nello Studio di fattibilità relativo all’intervento di realizzazione della nuova palestra presso la scuola “Lucatelli”, il nuovo impianto sportivo permette di sopperire alle strutture sportive danneggiate dal sisma. Il comune di Tolentino si trova, infatti, in una grave carenza di spazi che interessa anche il proseguimento delle attività sportive per gli alunni dei vari edifici scolastici che sono risultati inagibili a seguito del sisma e il cui adeguamento sismico richiederà ancora del tempo. L’intervento è stato realizzato in prospettiva dell’adeguamento sismico del fabbricato attualmente sede della Scuola “G. Lucatelli” e la nuova palestra ha trovato ubicazione nella sede dell’attuale campetto sportivo all’aperto.
Tale nuovo edificio permette di raggiungere una serie di obiettivi sia nel breve che nel lungo periodo: la possibilità di delocalizzare le attività didattico-sportive durante le fasi di adeguamento sismico del complesso esistente (che comprende quindi anche la palestra già disponibile); la possibilità di fornire un polo sportivo di supporto agli altri edifici scolastici distribuiti nel centro della città di Tolentino e che hanno riscontrato l’inagibilità delle proprie palestre; la possibilità di riqualificare l’area adibita a campetto esterno ma attualmente in disuso; l’utilità di avere un ulteriore polo sportivo che può essere fruito anche dalle varie associazioni sportive del territorio, che attualmente utilizzano l’impianto esistente ed altri impianti attualmente danneggiati dal sisma e che saranno oggetto di lavori di miglioramento/adeguamento (come ad esempio la Palestra della Vittoria).
L’intervento di costruzione della nuova palestra per la scuola "G. Lucatelli" è stata prevista nell’area in cui c’era il campetto esterno della Scuola “G. Lucatelli”. La nuova struttura affianca la palestra esistente tutt’ora in uso e che non riesce a soddisfare la grande richiesta per lo svolgimento regolare dell’attività.
La superficie su cui insiste il nuovo fabbricato risulta pavimentata ed è inserita in un contesto ambientale privo di elementi di disturbo, lontana da discariche, industrie inquinanti, sorgenti di radiazioni elettromagnetiche; l’area è considerata sicura poiché recintata, non tangente a percorsi di grande traffico o tracciati ferroviari, e non collocata in zona urbana degradata.
Nell’area contigua si trova la sede principale dell’istituto Comprensivo “G. Lucatelli” ed ospita al suo interno la scuola primaria e secondaria di primo grado, per un totale di circa 900 ragazzi.
Precedentemente al sisma del 2016 l’edificio è stato oggetto di un intervento di miglioramento antisismico che gli ha permesso di fronteggiare le scosse di agosto e ottobre 2016. Per tal motivo in questo fabbricato sono confluite anche classi di altri edifici scolastici attualmente in parte inutilizzabili a causa dei danni causati dal recente terremoto. La crisi sismica del 24/08/2016 e seguenti ha in parte compromesso la struttura dell'immobile, classificato “B – Edificio temporaneamente inagibile (tutto o in parte) ma agibile con provvedimenti di pronto intervento” da scheda AeDes. Gli interventi urgenti sono stati realizzati nell’immediato post-sisma, ma si procederà entro breve ad un adeguamento sismico dell’edificio come da ordinanze in termini di ricostruzione, comprendendo anche l’attuale palestra che sarà non utilizzabile per le normali attività scolastiche e pomeridiane.
La nuova palestra è posizionata in aderenza alla palestra esistente del plesso scolastico. La palestra rientra nell’area recintata del complesso scolastico "G. Lucatelli".
L’edificio realizzato ha una struttura in acciaio, materiale che ha il vantaggio di unire la possibilità di realizzare grandi luci con elevate prestazioni di leggerezza e resistenza nei confronti delle azioni sismiche, nonché tempi di esecuzione più veloci e possibilità di eventuale smontaggio in caso di dismissione. La tamponatura esterna è stata realizzata con pannelli sandwich esterni e contropareti interne in cartongesso. Tutti gli ambienti sono controsoffittati.
L’accesso all’area dall’esterno avviene dall’attuale ingresso della palestra esistente su Viale della Repubblica e costeggiando tale edificio dal lato della Scuola si raggiunge l’ingresso principale.
Gli utenti della scuola, per poter raggiungere l’ingresso della palestra, utilizzeranno la rampa di collegamento posta sul lato nord della scuola.
Il plesso scolastico comprende, internamente alla propria area, delle zone destinate a parcheggio anche per utenti diversamente abili.
Nel caso di utilizzo della nuova struttura da parte di associazioni sportive, come nell’attuale impiego della palestra esistente si prevede l’utilizzo dei parcheggi pubblici.
L’impianto sportivo è dotato nelle vicinanze di aree destinate a parcheggio dei mezzi di trasporto per gli utenti che vengono individuati come segue: n. massimo spettatori: 99; n. atleti e personale: 27.
Per la sosta vengono utilizzate aree parcheggio, già presenti e destinabili a tale funzione, lungo la carreggiata di Viale della Repubblica, di Viale Giacomo Brodolini e nell’area parcheggio limitrofa.
I mezzi di soccorso accederanno direttamente nella zona antistante l’ingresso della palestra esistente.
L’accesso all’edificio avviene tramite l’ingresso posto sul fronte sud.
Nell’ambito delle opere di sistemazione esterna, è stata realizzata la pavimentazione della zona di accesso all’ingresso principale della nuova struttura.
Il nuovo edificio è composto da due corpi: il corpo principale costituito dallo spazio per l’attività sportiva e lo spazio per gli spettatori; un corpo secondario, collocato sul fronte sud verso il plesso scolastico, per i servizi e la zona di ingresso, con annesso un locale adibito a centrale termica.
Lo stabile si sviluppa per un’area pari a 635 mq. L’altezza complessiva del corpo principale è di 8,90 m, mentre l’altezza complessiva del corpo secondario è di 3,65 m. Il corpo principale ha una lunghezza di 26,53 m ed una larghezza di circa 18,15 m, per un’impronta di circa 480 mq. L’altezza netta interna è pari a 7,00 m. Il volume totale del corpo principale è pari a circa 4.272 mc. Il corpo secondario ha una lunghezza di 29,44 m ed una larghezza di circa 5,00 m, oltre la centrale termica, per un’impronta di circa 154 mq. L’altezza netta interna dei locali principali è pari a 2,70 m. Il volume totale del corpo secondario è pari a circa 562 mc.
Il nuovo edificio è composto da due volumi di cui uno di altezza maggiore (corpo principale) e l’altro collocato sul fronte sud verso il plesso scolastico di altezza minore. Il corpo principale accoglie, all’interno dell’unico volume a doppia altezza, lo spazio per l’attività sportiva e lo spazio per gli spettatori; comprende inoltre una zona di distribuzione per gli spogliatoi, l’infermeria e l’ingresso.
L’area di gioco ha una dimensione di 24,00 x 15,00 m; all’interno di tale area rientra la dimensione del campo regolamentare da pallavolo (18,00 x 9,00 m).
Verrà disposta una balaustra mobile per la separazione dell’area di gioco dall’area spettatori, che prevede l’installazione di una tribuna di tipo fisso o retrattile.
Nel corpo secondario sono collocati: la zona di ingresso per l’accesso all’area di gioco ed allo spazio di distribuzione dei locali di servizio ed ai servizi igienici per gli spettatori: i servizi igienici per il pubblico, costituiti da antibagno con lavabo, due locali WC (separati per sesso) ed un servizio igienico fruibile da parte di utenti diversamente abili; due locali spogliatoio per arbitri, ciascuno dotato di servizio igienico fruibile da parte di utenti D.A. e doccia sempre accessibile; due spogliatoi atleti, ciascuno dotato di antibagno con lavabo, WC, servizio igienico accessibile anche da parte di utenti diversamente abili, quattro docce, di cui una accessibile anche da parte di soggetti su sedia a ruote; un locale medico / infermeria, dotato di servizio igienico accessibile e antibagno con lavabo; la centrale termica con ingresso separato.
Il progetto è stato redatto tenendo conto della normativa vigente, per l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici.
Il Prefetto di Macerata, Iolanda Rolli, ha ricevuto oggi, 20 giugno 2019, in visita di presentazione il console generale della Repubblica Popolare Cinese in Firenze, WangWengang.
Durante l'incontro, il Console, ha mostrato ampio apprezzamento per il contesto territoriale maceratese, noto alla popolazione cinese per aver dato i natali a padre Matteo Ricci, riconosciuto come uno dei più grandi missionari della Cina.
Nell’occasione sono stati affrontati temi di interesse comune relativi alla comunità cinese presente nella provincia ed è stata approfondita la conoscenza delle peculiarità storiche, artistiche culturali ed economiche del territorio.
I programmi di sviluppo congiunto di attività culturali e scientifiche, la presenza di una cospicua comunità di cittadini cinesi in provincia di Macerata, i loro rapporti con le popolazioni locali e le molteplici attività svolte nella realtà socio-economica della provincia, sono stati gli ulteriori temi affrontati nel corso dell'incontro in Prefettura.
L’azienda, leader nel settore della manifattura additiva, punta a raccogliere da 1 a 3 milioni di euro. Oggi il lancio della campagna su www.nextequity.it. Gli obiettivi: potenziare la capacità produttiva di prototipi e progetti complessi e conquistare un posto da protagonista nella costruzione di parti in 3D impiantabili nel corpo umano.
Modelli tridimensionali che ricostruiscono l’anatomia degli organi malati, progettati amisura di paziente e studiati per far crescere le cellule staminali. Supporti realizzati con una miscela di idrossiapatite e policaprolattone: un composito di due materiali bioriassorbibili e biocompatibili, ben tollerato dal corpo umano e capace di dissolversi nel giro di pochi anni.
Prosilas, Pmi innovativa di Civitanova Marche, leader in Italia e in Europa nel settore della manifattura additiva, si prepara ad entrare in sala operatoria con la stampa in 3D. In fase di studio c’è un progetto all’avanguardia, la produzione di “scaffolds”, frutto della lavorazione di materiali difficili, con i quali l’azienda, in collaborazione con alcune Università ed istituti ospedalieri, si propone di ricreare nei pazienti malati le parti danneggiate da lesioni o tumori.
La volontà di evolversi nel comparto biomedicale, ma anche negli altri settori in cui l’utilizzo della stampa in 3D offre vantaggi chiave ha spinto la visionaria impresa, fondata nel 2003 dall’ingegner Giulio Menco ed oggi amministrata dalla figlia Vanna Menco, ad avviare una campagna di equity crowdfunding per raccogliere capitali sul web. Questa mattina l’evento di lancio dell’operazione, affidata alla piattaforma www.nextequity.it.
La sfida è di raccogliere da un minimo di 1 milione fino a un massimo di 3 milioni di euro per rafforzare la ricerca in campo medico ed aprire alla produzione di massa di progetti complessi, unici e futuristici, da sviluppare nei tanti settori in cui Prosilas vanta un’esperienza decennale. Dall’automotive all’illuminotecnica, dall’aerospaziale al fashion, sino all’arredamento, al design e ai giocattoli.
“Puntiamo sul crowdfunding – ha affermato Vanna Menco, amministratore unico di Prosilas – per restare con le spalle più forti sulla cresta dell’onda. I servizi della stampa in3D sono sempre più richiesti e noi vogliamo riuscire a raggiungere tutti. Contemporaneamente intendiamo consolidare il lavoro avviato nel biomedicale, il più innovativo e quello su cui scommettiamo maggiormente. Sinora abbiamo sostenuto la ricerca da soli, ma credo sia arrivato il momento di portare avanti questi progetti corposi con un’attrezzatura più idonea”.
Presenti all’evento di lancio della campagna il sindaco di Civitanova Marche, Fabrizio Ciarapica, il direttore di Confindustria Macerata, Gianni Niccolò, e il presidente della Banca di Macerata Ferdinando Cavallini. Tutti hanno sottolineato come Prosilas, orgoglio marchigiano ed azienda all’avanguardia, valorizzi il territorio, offrendo valore aggiunto, innovazione e prospettive professionali di altissimo livello.
Soddisfazione è stata espressa da Domenico Formica, fondatore di Next Equity, il portale on line al quale Prosilas si è appoggiata per la raccolta di capitali: “Ciascun investitore –ha spiegato - potrà versare un importo minimo di 10 mila euro e beneficiare della detrazione fiscale al 40%”. La cifra è in linea con le performance dell’azienda che, con 500 clienti all’attivo, nel 2018 ha registrato un volume di fatturato di circa 3 milioni di euro, con un utile netto del 10%.
Con il conseguimento del target minimo, Prosilas provvederà ad ampliare il parco macchine con tecnologie in fortissima evoluzione e ad investire in pubblicità, partecipazione a fiere e nel miglioramento del posizionamento del proprio brand. Investimenti che, secondo le stime, porteranno ad un raddoppio del fatturato entro il 2022.
Una raccolta di capitali superiore al milione consentirebbe all’azienda di dotarsi di una camera bianca, un ambiente sterile adatto a proseguire sulla strada della medicina in tre dimensioni.
"Nessuna sostanza inquinante nell’acqua", revocato il divieto di utilizzo. Il provvedimento di divieto dell’uso dell’acqua dei pozzi in zona ex Fornace era stato adottato l’8 giugno scorso in via esclusivamente precauzionale a seguito dell’individuazione da parte dell’Arpam di sostanze inquinanti nell’ex cava Smorlesi. Il Comune aveva sin da subito sollecitato Arpam e Asur affinché verificassero immediatamente le falde acquifere per capire se fossero state interessate dallo stesso inquinamento riscontrato dall’Arpam sulle operazioni di ritombamento della cava e di volta in volta aveva fornito aggiornamenti sull’evolversi della situazione.
Oggi, dopo le comunicazioni dell’Arpam, il sindaco Leonardo Catena ha revocato l’ordinanza di divieto di emungimento e utilizzo dell’acqua dei pozzi limitrofi all’ex cava Smorlesi e ha assunto nuovi provvedimenti. Dagli accertamenti è infatti emerso che: "non ci sono sostanze inquinanti nell’acqua dei pozzi analizzati; in tutti i pozzi, tranne uno, è stata trovata la presenza di nitrati (legati alle attività agricole) per cui è vietato solo il consumo potabile e non gli altri usi; in un solo pozzo a monte della ex cava indicato nell’ordinanza e per cause da individuare e non attribuibili alla ex cava Smorlesi è stata trovato il tetracloroetilene, sostanza che rende inutilizzabile l’acqua. L’Arpam ripeterà le analisi a distanza di tre mesi."
"Ogni abitazione – ha spiegato il primo cittadino – deve essere dotata di approvvigionamento di acqua potabile o allacciandosi all’acquedotto pubblico ove possibile o dotandosi di sistemi di depurazione domestici. Gli Uffici stanno facendo l’istruttoria per avviare il procedimento di rimozione/bonifica del materiale utilizzato per ritombare una parte della ex cava e nel frattempo si emanerà una nuova ordinanza affinché la cava venga coperta provvisoriamente affinché le piogge non causino un potenziale dilavamento". Il sindaco Catena ha poi aggiunto: "Siamo tutti rassicurati dai risultati delle analisi. Abbiamo sempre seguito con la massima attenzione la vicenda, dispiace che anche in questa occasione ci sono stati alcuni esponenti politici locali della destra che abbiano approfittato di una situazione delicata per la solita becera propaganda che anche questa volta si ritorce contro i diffusori nostrani di paure."
Venerdì 21 giugno, alle ore 11:00, presso il Museo Pontificio Santa Casa di Loreto verrà siglata un’intesa tecnica tra l’Aeronautica Militare italiana e la Delegazione Pontificia per il Santuario della Santa Casa, per il coordinamento e la promozione di eventi in occasione del centenario dalla proclamazione della Madonna di Loreto patrona “ degli aeronauti”.
La cerimonia, presieduta dal Comandante del Centro Formazione Aviation English di Loreto, Col. Davide Salerno e dall’Arcivescovo Delegato Pontificio di Loreto, Mons. Fabio Dal Cin., vedrà la partecipazione dell’Assessore Regionale alla Cultura e al Turismo, Moreno Pieroni, del Sindaco di Loreto, Paolo Niccoletti, e dei rappresentanti dell’Associazione Arma Aeronautica Marche, dell’Associazione Arma Aeronautica Loreto e dell’Avioclub di Ancona.
Si tratta del primo di una serie di eventi e attività che vedranno la partecipazione dell’Aeronautica Militare e che, già a partire dalla fine di questo anno, si svolgeranno nel corso del 2020.
La Beata Vergine Lauretana venne ufficialmente proclamata patrona dell’aviazione da Papa Benedetto XV nel 1920 e, dal 28 marzo 1923, anno in cui l'Aeronautica Militare, fu fondata quale Forza Armata, si cominciò a venerare la Madonna di Loreto in tutti i suoi enti.
Il Cen.For.Av.En. dipende dal Comando Scuole /3^ Regione Aerea di Bari e si occupa della formazione e dell’accertamento delle competenze linguistiche del personale dell’Aeronautica Militare, e dell’accertamento e insegnamento dell’inglese aeronautico "Aviation English" ai controllori di volo e personale aeronavigante dell'Aeronautica Militare, ma anche di quello delle altre forze armate e dicasteri.
Inoltre provvede alla formazione del personale appartenente a precise specialità che, in accordo a normative europee di settore, impongono un adeguato livello di conoscenza tecnico-linguistica per il conseguimento della “licenza di manutentore aeronautico”.
Nel pomeriggio di ieri, presso il Palazzo del Governo, il Prefetto di Macerata Iolanda Rolli e il Sindaco di Potenza Picena Noemi Tartabini, alla presenza dei vertici della Questura, dei Carabinieri della Guardia di Finanza e dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Civitanova Marche, hanno firmato il protocollo d’intesa “Spiagge sicure – Estate 2019”, finalizzato alla realizzazione di progettualità tese a dare un forte e rinnovato impulso all’azione di prevenzione al contrasto dell’abusivismo commerciale e della contraffazione.
Il patto si ricollega all’iniziativa del Ministero dell’Interno che per l’anno 2019, destina una quota pari al 14 per cento delle risorse del Fondo per la sicurezza urbana - istituito dall’art. 25-quater del decreto legge 4 ottobre 2018 n. 113, convertito, con modificazioni, dalla legge 1° dicembre 2018 n. 132 - ai comuni litoranei individuati in base alle presenze negli esercizi ricettivi nel 2018, secondo i dati ISTAT e che non abbiano già usufruito di contributi per iniziative analoghe promosse dal Ministero dell’Interno.
Il piano di intervento proposto dal comune di Potenza Picena prevede il potenziamento dei servizi di sorveglianza per prevenire e contrastare l’abusivismo commerciale su area pubblica e a tal fine è previsto l’incremento del controllo del territorio con la presenza di operatori della Polizia Locale aggiuntivi. Saranno, inoltre, poste in essere una serie di iniziative per la promozione della cultura della legalità e la crescita della percezione di sicurezza dei cittadini.
Il progetto dell’Amministrazione comunale firmataria, che ha superato con esito positivo il vaglio del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica, è diretto principalmente all’assunzione a tempo determinato di personale della Polizia Locale, all’acquisto di mezzi e attrezzature da fornire al personale per contrastare efficacemente l’abusivismo commerciale e la contraffazione di merci e, non ultimo, alla realizzazione di campagne di sensibilizzazione mediante la realizzazione di opuscoli informativi, la pubblicazione sul sito web del Comune delle attività del progetto sul territorio, l’installazione di segnaletica sul litorale che comunichi le azioni di contrasto e la realizzazione di un incontro pubblico al termine del progetto al fine di illustrare i risultati raggiunti.
Il Prefetto Rolli, nel sottolineare i brillanti risultati già conseguiti durante la passata stagione estiva, ha espresso soddisfazione per i finanziamenti erogati anche quest’anno in favore di un Comune della costa maceratese, che consentiranno di dare un forte e rinnovato impulso all’azione di prevenzione e di contrasto dell’abusivismo commerciale e della contraffazione delle merci, in sinergia con le Forze dell’Ordine operanti in provincia.
Si è svolto ieri, all'Hotel Cosmopolitan di Civitanova Marche, il Seminario di Formazione 231/07 Antiriciclaggio, organizzato dalla Saev Srl in collaborazione con FIAIP e con l'Università degli Studi di Camerino. Durante l'incontro sono intervenuti la Professoressa Tiziana Croce, della Scuola di Giurisprudenza dell'Università di Camerino e Presidente dell’associazione Lia tra Saev srl e UNICAM e uno dei massimi esperti di antiriciclaggio nelle agenzie immobiliari, il Prof. Avv. Ranieri Razzante - Docente di Legislazione Antiriciclaggio all'Università di Bologna, Presidente AIRA, Consulente della Commissione Parlamentare Antimafia e del Prefetto Antiracket, Direttore Centro Ricerca su Sicurezza e Terrorismo.
VIDEO-INTERVISTE AI PROTAGONISTI DEL CONVEGNO:
L’Amministrazione Comunale di Caldarola, sempre attenta al tema del recupero degli edifici danneggiati dal sisma, ha disposto importanti provvedimenti dopo alcuni incontri fatti nelle ultime ore con l'Ufficio Speciale Ricostruzione che hanno permesso di deliberare la riapertura di gran parte della zona rossa. Concretamente si sta lavorando su due differenti fronti: la riapertura di quasi tutto il centro storico e la perimetrazione per tutte le frazioni e le aree nei pressi della “bretella” in corso di costruzione.
Dopo la messa in sicurezza di diversi Immobili della cosiddetta “zona rossa” l'Amministrazione comunale martedì ha deliberato di ripristinare in via sperimentale la viabilità a senso unico alternato in via Roma, in attesa di ultimazione di un tracciato stradale alternativo al passaggio nelle anguste vie del centro storico, consentendo la riapertura di molte vie e la possibilità per i residenti degli immobili del centro storico risultati agibili di rientrare all'interno delle loro abitazioni.
I settori Urbanistica, Lavori Pubblici, Edilizia Privata hanno provveduto alla revisione delle aree da perimetrare sulla base dell'istruttoria effettuata dall’USR, (Ufficio Speciale per la Ricostruzione) e pertanto le aree da sottoporre a perimetrazione, ai sensi dell'ordinanza 25/2017 e successive, vedono l’eliminazione di via Faleriense, via Fiorenzuola, Largo Fiorenzuola e via Conce, in quanto la realizzazione di una viabilità alternativa consente di mettere in sicurezza l’abitato senza la previsione di interventi di carattere edilizio urbanistico.
Le previsioni di innesto della viabilità alternativa in corrispondenza dell'area industriale rende non strettamente necessario un intervento di carattere urbanistico edilizio, escludendo quindi dalla perimetrazione anche le seguenti strade: Via Piandassalto, via Aldo Moro, viale Umberto I, viale Matteotti, via Rimessa e l’area limitrofa a via Fonte dei cavalli.
Una notizia positiva e molto attesa dai cittadini di Caldarola che, appunto, potranno rientrare nelle loro abitazioni non particolarmente danneggiate dal sisma e potranno tornare a vivere il centro storico. I continui incontri di giunta e le udienze presso l'ufficio ricostruzione permetteranno quindi di ridurre il più possibile i disagi che i cittadini stanno vivendo ormai da quasi 3 anni.
Riparte l'attività della piscina del Parco Pegaso, a Trodica di Morrovalle, e lo fa in grande stile con la nuova gestione targata Rossi-Montemarani. L'apertura è fissata per oggi pomeriggio (giovedì 20) mentre la grande festa per l'inaugurazione si terrà sabato sera.
Abbiamo incontrato Omar Rossi durante gli ultimi frenetici preparativi, ed è molto contento del lavoro fatto. "Sta andando tutto alla grande - ci confida soddisfatto -, la piscina è bellissima, c'è la possibilità di fare qualsiasi tipo di evento, ed ho già compleanni e feste di lauree in programma nonostante debba ancora aprire".
Venticinque anni da compiere ad ottobre, il giovane gestore del Sea.Son Drink & Pool vanta già una grande esperienza nel settore, iniziata all'età di sedici anni, quando ancora studente ha iniziato a lavorare come cameriere e da li non si è più fermato, specializzandosi nel settore bar negli ultimi anni, lavorando in molti locali, anche importanti, e frequentando corsi e collezionando diplomi e attestati. L'ultimo in ordine di tempo è quello di sommelier che sta seguendo attualmente.
L'attività della piscina, aperta al pubblico dalle 9 alle 19, vedrà al mattino la presenza di colonie e campi estivi, con bambini e ragazzi dai 4 ai 15 anni. Nel pomeriggio, con orari ancora da definire, sarà la volta dei corsi di acquagym per arrivare alle 19, quando, chiusa la piscina, il Sea.Son cambierà veste e proporrà un ricco aperitivo a bordo vasca, immersi nello splendido scenario del parco circostante. A completare l'offerta del locale, ci saranno cene a tema ma soprattutto feste e serate musicali, organizzate con la direzione artistica dei ragazzi del Fat Fat Fat Festival.
I programmi sono ambiziosi ma Omar, al quale facciamo un grosso in bocca al lupo per questa avventura, ha la stoffa e la grinta necessarie per realizzarli.
Riceviamo e pubblichiamo la lettera-denuncia di Archeri Barbara, Presidente del comitato per la tutela Ambientale dell’Alta Fiastrella.
"La lunga estate calda o le cronache di Narnia? Sono molto indecisa quale titolo dare a questo articolo perché sembra impossibile, ma a distanza di 9 anni esatti siamo ancora qui, in piena estate, a parlare di un non ben dichiarato progetto di impianto rifiuti. Ancora? Già, così come quest’anno l’estate è arrivata all’improvviso con tutto il suo calore e la voglia di stendersi in spiaggia e non pensare a nulla, allo stesso modo si è affacciata, sulla valle del Fiastrella, nel Comune di San Ginesio, che ricordo fa parte dei Borghi più belli d’Italia e ha la Bandiera Arancione, l’ombra di un progetto per trattamento rifiuti. Naturalmente ad oggi sono solo chiacchere da bar… ma si sa che se si sente tuonare, da qualche parte c’è un temporale che potrebbe rovinare le tanto agognate vacanze estive… e qui verrebbe utile l’armadio di Narnia per cambiare dimensione e magari ritrovarsi in un Paese dove non esistono conflitti di potere e l’ingordigia dei soldi che ha ormai pervaso la nostra società. Anche l’anno scorso giravano chiacchere da bar riguardanti un nuovo progetto per una nuova cava in località Santa Croce che, come d’incanto, si è materializzata proprio là dove le malelingue indicavano."
"Ma ora veniamo al centro della questione. Lunedì 17 giugno 2019 sono stata quasi catapultata ad un incontro che si è tenuto presso il teatrino parrocchiale di Pian di Pieca per esporre ai presenti la situazione di cui ero venuta a conoscenza da qualche tempo, ma più che altro per chiedere lumi alle Autorità locali. Alle 21,35 circa entriamo nella saletta che ci ospita, prepariamo le panche, il tavolo, poi un ex Assessore ricorda a tutti che nel luogo in cui si stava svolgendo l’incontro è stata celebrata la Messa e quindi di averne rispetto e mi cede la parola. Mi presento: 'Buona sera a tutti, forse molti di voi già mi conoscono, mi chiamo Archeri Barbara e rappresento il Comitato per la tutela Ambientale dell’Alta Fiastrella…' non faccio in tempo a finire la presentazione che il sig. Federico Ciabocco mi chiede: 'ma è lei il Presidente?' 'Certo che lo sono', rispondo, ma tra me penso che il signore in questione mi conosce molto bene perché ci siamo incontrati almeno due volte in conferenza dei servizi quando, ai tempi del progetto della Bioenergia srl, era coinvolta una cava che fa parte del gruppo Ciabocco srl e credo che da allora non mi abbia più scordato. Ma si sa, la serata era calda, l’argomento da dover affrontare riscaldava ulteriormente gli animi, così il sig. Ciabocco, forse preso da un irrefrenabile prurito, scatenato dalla voglia di far polemica nella speranza di mettere i presenti contro la sottoscritta, insiste nel chiedermi informazioni che riguardano gli iscritti al Comitato, semplicemente rispondo che già ho dato sia a lui che al suo avvocato la risposta alla sua domanda. Infatti, tempo fa, ho ricevuto due raccomandate, una da lui e dopo un po’ di tempo un’altra dal suo avvocato, che chiedevano la stessa cosa e alle quali ho risposto puntualmente e quindi è chiaro che il sig. Ciabocco conosce anche il mio indirizzo ed il ruolo che ricopro. All’insistenza del sig. Ciabocco nell’interrompere la riunione è partito dai presenti un tifo da stadio che gridava: 'Vergogna! Vergogna!' L’ex assessore presente ha minacciato di chiamare i Carabinieri ma una provvidenziale telefonata ci ha privato della presenza del sig. Ciabocco… pazienza, ce ne siamo fatti una ragione."
"Finalmente ho potuto esporre le poche cose di cui ero venuta a conoscenza e cioè del fatto che un Consigliere Comunale con deleghe all’ambiente ed al COSMARI di nome Alessio Costantini è Amministratore Unico di una ditta di nome GEA ITALIANA srl, in cui il secondo socio è il sig.Costantini Fabrizio, che poi ho saputo essere il Presidente della Pro Loco. Ho riferito che dalla visura camerale della ditta risulta il G.E.I.E. (Gruppo Europeo di Interesse Economico) e che forse, non avendo avuto tempo e modo di approfondire la cosa, potrebbe essere equiparato a Consorzi Internazionali o Joint Venture, per le quali, in caso di dispute, bisogna forse rivolgersi al Tribunale del Lussemburgo. Nonostante il caldo, ho visto la gente in sala raggelarsi quando ho letto l’oggetto sociale di tale ditta che elenco qui molto brevemente: La società ha per oggetto l’attività diretta di produzione e commercio di prodotti biologici, biodinamici e biodegradabili per tutti i trattamenti in agricoltura e settori collegati, oltre che per i settori della zootecnica, della mangimistica e della farmaceutica e la produzione e vendita; di fertilizzante che ne deriva; potrà altresì produrre ogni tipo di fertilizzante organico, chimico e inorganico (…); smaltimento di rifiuti speciali, e speciali non pericolosi, residui solidi urbani provenienti da depuratori pubblici e privati e di raccolta e smaltimento di fanghi agroalimentari (…); rifiuti e residui di qualsiasi genere e specie. In sala ho notato la presenza di due Assessori e due Consiglieri Comunali di opposizione e a tutti loro ho chiesto di allertarsi in caso di presentazione di un qualsiasi progetto che rientra in questo ambito. Come già detto in altri incontri, ho sottolineato il fatto che il Comitato non è mai stato contro alcun progetto a prescindere ma che da sempre chiede il rispetto dei diritti dei cittadini. Ho fatto presente che le varie voci indicano come sito del possibile progetto un terreno che si trova lungo la strada che, dalla provinciale 78, gira per Gualdo. Ho poi chiesto agli Assessori presenti la veridicità o meno di queste voci. Si è alzato l’Assessore Daris Belli che ha ammesso di aver sentito queste voci ma che lo ha sorpreso il fatto che c’è una società già costituita."
"Vi lascio immaginare le domande e le pressioni dei cittadini presenti che chiedevano di non ridurre i nostri bei luoghi ad ancora maggiore devastazione e che hanno spinto l’Assessore a dire che è disposto a dimettersi piuttosto che far passare un tale progetto. Più di una persona presente ha chiesto che al Consigliere Costantini vengano tolte le deleghe all’ambiente ed al COSMARI e questo ci sembra una piccola risposta che potrebbe ridare fiducia ai cittadini di San Ginesio. Ho ricordato che, viste le passate esperienze, in genere questi progetti vengono presentati tra Luglio ed Agosto e ho spronato le Autorità presenti a far valere la famosa delibera N. 14 del 29-06-2012 sul principio di precauzione, concertazione e celerità votata all’unanimità e tenuta fino ad oggi in un cassetto. Così, più o meno è finito questo incontro, concentrato e ricco di sfumature, con la speranza che chi di dovere tenga conto che i cittadini sono tanti e che devono essere rispettati i diritti di tutti."
La strada che costeggia il Torrente Asola, e che praticamente collega per la via più breve Montelupone con Porto Potenza sud e con Fontespina, verrà riattivata in tempi brevi. Si tratta, nell’immediato, di sanare la frana che interessa il ponte ovest e di tappare le tante buche che rendono impossibile il transito di ogni tipo di veicolo.
C’è, inoltre, la reale intenzione di attuare poi un intervento radicale, che contempla il rifacimento di tutta la strada. E non solo: con una aggiunta di 200mila euro, si potrà avere una pista ciclabile “mare-collina” che unirà Montelupone a Porto Potenza zona Lido Bello. I costi saranno a carico dei due Comuni e del Consorzio di Bonifica.
Le buone news ci sono state riferite dal vicesindaco di Potenza Picena, dottor Giulio Casciotti, che lo scorso 18 giugno ha partecipato all’incontro tra le amministrazioni comunali di Potenza Picena e di Civitanova Marche, guidate dai rispettivi sindaci, i rappresentanti della Provincia di Macerata e il presidente del Consorzio per la Bonifica avvocato Netti.
“La strada dell’Asola”, o “strada dei dossi” come la chiamano in molti, ha una storia lunga e intricata. Costeggia la riva del torrente Asola, che nasce a Montenovo di Montelupone e, fino al mare che raggiunge dopo una quindicina di chilometri, funge da confine tra i Comuni di Potenza Picena e di Civitanova.
Il percorso, che è del Consorzio di Bonifica, negli anni ’90 doveva risalire dal mare fino a Montenovo, ma non se ne fece nulla per l’opposizione dei Verdi.
Negli anni a cavallo del 2000, il Cosmari, che gestiva la discarica provinciale di Potenza Picena, inserì tra i benefit a favore di tale Comune l’asfaltatura della strada, dal mare fino alla confluenza con la strada provinciale 101 Potentina, alle porte di Montelupone.
Ma, chi era, e chi è, il titolare della strada dell’Asola? In prima battuta, il Comune di Potenza Picena cercò di “donarla” alla Provincia, che però rispose picche. Idem in data odierna, perché, anzi, la Provincia “dimezzata” sta trasferendo ai Comuni le proprie strade. In pratica, ancora oggi la strada dell’Asola è del Consorzio della Bonifica che, in verità, ha ben altre missioni.
Quindi, verrà riaperta, sì, ma con divieto di transito, quindi a rischio e pericolo di chi la percorrerà per andare al mare o per andare al lavoro.
Quando verrà rifatta completamente, affiancata peraltro dalla pista ciclabile, è probabile che sarà presa in carico dai Comuni di Potenza Picena e di Civitanova Marche.