Per consentire i lavori di montaggio gru nei pressi del civico, n ° 30 di via Roma, il comando della polizia locale di Tolentino ha emesso una ordinanza con la quale, il prossimo mercoledì 24 maggio dalle ore 8:30 alle ore 17:30 e comunque fino al termine di lavori, nella stessa via - dall’intersezione con piazza della Libertà fino all’intersezione con via San Salvatore, in piazza Mazzini e in via San Salvatore - viene istituito il divieto di transito veicolare.
“Nello stesso giorno e negli stessi orari è fatto divieto di sosta con rimozione forzata a tutte le categorie dei veicoli nel tratto di via Roma tra piazza della Libertà e via San Salvatore, in piazza Mazzini e in via San Salvatore. Il transito pedonale dovrà essere garantito – si legge nell’ordinanza- adottando tutti gli accorgimenti necessari affinché avvenga in sicurezza”.
“Il transito veicolare proveniente da via nazionale con direzione viale Bruno Buozzi – Terme Santa Lucia, seguirà il percorso alternativo con deviazione in viale Cesare Battisti”.
Il comune di Treia è stato interessato dalla forte perturbazione che da lunedì sera sta interessando tutto il territorio maceratese. La situazione è costantemente monitorata, soprattutto quella riguardante il fiume Potenza, che desta non poca preoccupazione, come spiega anche il sindaco Franco Capponi: "Sulla zona della Chiusa, a Passo Treia, a ridosso di una centrale Enel, le acque sono arrivate al limite e c’è il reale rischio della fuoriuscita dall’alveo, per questo stiamo controllando continuamente l’evolversi della portata del fiume. Se, come auspichiamo, il maltempo si calmerà nelle prossime ore dovremmo riuscire ad affrontare l’emergenza senza ulteriori problematiche".
Su tutto il territorio sono al lavoro i volontari della Protezione civile, operai e dipendenti degli uffici comunali per controllare diverse zone. Si sono registrati piccoli smottamenti e caduta di alberi. La polizia locale, al contempo, sta effettuando controlli di pulizia rurale sulla regimazione delle acque meteoriche da parte dei conduttori di terreni agricoli. Questa mattina al Consorzio di Bonifica sono state inviate segnalazioni a causa di alberi, piante e detriti che stanno ostruendo il percorso delle acque.
Il parco Pegaso avrà presto un “gemello” sul lato ovest della provinciale. Sta andando avanti, infatti, la progettazione del nuovo bosco urbano lungo il torrente Trodica, un nuovo parco fluviale che renderà il quartiere lungo la Val di Chienti sempre più green.
Il progetto, al quale sta lavorando la Morelli & Ruggeri Architetti dopo aver ultimato lo studio di fattibilità, prevede un’area di intervento complessiva di 35 mila metri quadrati, con spazi a prato e un’area boschiva con 240 nuovi alberi di 17 specie diverse.
Per il resto, ad arricchire il parco ci saranno un “teatro verde”, ovvero un anfiteatro all’aperto da circa 400 posti a sedere dalle molteplici funzionalità, uno specchio d’acqua, un percorso salute che si snoderà lungo tutto il parco con 15 stazioni immerse nel verde e un parcheggio scambiatore da 40 posti auto con postazioni per bici e bikesharing.
L’area sarà collegata al parco Pegaso attraverso due accessi che attraverseranno la strada provinciale, ma verrà realizzato anche un ponte pedonale sul Trodica, di modo da collegare il nuovo bosco urbano con il giardino di via Mameli, sulla sponda sud del corso d’acqua, creando di fatto una superficie verde unica tra questi i tre spazi verdi.
«È una delle opere caratterizzanti il nostro programma elettorale, ma soprattutto un’opera che contribuirà a rendere ancora più attrattiva la nostra città – sottolinea il sindaco Andrea Staffolani – vogliamo dare ulteriore respiro al parco Pegaso con un’area maggiormente legata alla natura e al verde. Sarà un parco per ogni fascia d’età, vogliamo che sia uno spazio dinamico, vissuto da tutti».
«L’idea è quella di avere una superficie interconnessa anche con i due assi ciclopedonali principali che vedono la città protagonista: quello della valle del Chienti e quello che collegherò con il centro storico. Un nuovo polmone verde non solo per Trodica, ma per tutta la valle del Chienti».
"L’intensità e l’eccezionalità delle precipitazioni di questi giorni hanno causato gravi e diffusi danni alla rete stradale provinciale. I tecnici della provincia, che ringrazio per l’intenso lavoro, si sono attivati immediatamente per attenuare i disagi e scongiurare ulteriori situazioni di criticità, ma tutto questo potrebbe non bastare visto che il maltempo sembra perdurare".
Il presidente della provincia, Sandro Parcaroli, spiega come dopo l’eccezionale ondata di maltempo che ha colpito il Maceratese negli ultimi due giorni, l'ente si sia mosso per chiedere l’intervento della Regione e del Governo a sostegno dei territori colpiti e lo stato di emergenza. Al momento nessuna strada provinciale risulta chiusa al traffico, ma sono diverse le frane e gli smottamenti rilevati dai tecnici dell’Ufficio viabilità.
Smottamenti sono stati registrati sulla Sp 22 Castelraimondo-Camerino; Sp 113 Sant’Angelo-Monte San Martino; Sp 34 Corridoniana; Sp 67 Macina-Monte San Giusto; Sp 2 Apirese; Sp 36 Corridonia-Petriolo; Sp 41 Divina Pastora; Sp 53 Gioacchino Murat; Sp 108 Rotelli; Sp 162 Pollenza-Casette Verdini; Sp 117 Sant’Urbano.
Frane hanno interessato, invece, la Sp 113 Sant’Angelo-Monte San Martino; la Sp 55 Gualdo-Santa Croce dove si è verificata anche la spaccatura della strada, la Sp 98 Polverina-Fiastra e la Sp 61 Loro-Macina, dove si è verificato anche il distaccamento di un cordolo.
Si sta intervenendo, invece, per eliminare il fango sulla strada presente sulla Sp 22 Castelraimondo-Camerino, sulla Sp 103 Rambona-San Giuseppe e sulla Sp 111 San Faustino. Sulla Sp 23 Cervidone (Cingoli), inoltre, si è verificata una spaccatura della strada.
"Nei prossimi giorni provvederemo a una stima dei danni e i tecnici della Provincia continueranno gli interventi per garantire la sicurezza sul territorio - conclude il Presidente Parcaroli -. Nel frattempo invito tutti alla massima attenzione sulle strade perché le criticità sono ancora molte".
Anche strada statale 210 "Fermana Faleriense" è temporaneamente chiusa in entrambe le direzioni in località Monte San Martino (km 41,700) in provincia di Macerata, a causa di una frana. Il traffico è deviato con indicazioni sul posto. Il personale Anas è intervenuto al fine di valutare tutti gli interventi necessari per ripristinare la circolazione nel più breve tempo possibile.
Prove di gemellaggio tra Civitanova e Risør, città costiera della Norvegia del sud. Dopo l'incontro avvenuto nei mesi scorsi con Barbara Cacciolari vice presidente di Unionturismo, il sindaco Fabrizio Ciarapica ha ricevuto a Palazzo Sforza, accompagnati dalla Cacciolari, il console onorario di Norvegia in Italia per l'Emilia Romagna e le Marche, Gianni Baravelli, e il responsabile della sede italiana del Forum Commerciale Italiano in Scandinavia, Luca Maini.
"Stringere un rapporto di amicizia e di collaborazione con una città come Risør - ha detto il sindaco Fabrizio Ciarapica - una tra le mete balneari più ambite della Norvegia del sud, è una grande occasione di crescita culturale, turistica e commerciale per Civitanova ma anche educativa, soprattutto per i giovani. Ringrazio il console Baravelli, Luca Maini e Barbara Cacciolari per questa opportunità di dialogare e crescere in una sorta di scambio reciproco con Risør".
Primo passo, sul quale si sta lavorando, è infatti quello di organizzare scambi scolastici tra gli istituti delle due città. “Sono contenta e orgogliosa - ha detto la Cacciolari - di avviare ufficialmente questo percorso tra queste due grandi città di mare molto amate dai turisti. Risør è conosciuta in tutta Europa per il festival annuale della barca a vela a cui partecipano anche italiani”.
E italiano è anche il direttore artistico del festival internazionale di musica da camera 'Risør kammerfest', Alessandro Pace. "L'industria offshore IMS - continua - ha collaborato per decenni con Fincantieri e ha lavorato anche ad Ancona e conosce bene il territorio marchigiano. Vicino a Risør c'e la produzione innovativa di combustibile verde 'biosin' ("biozina") e la produzione di batterie verdi senza agenti inquinanti 'Morrow Batteries' “.
“Il liceo di Risør 'Risør vgs' - puntualizza il presidente del forum italiano in Scandinavia Andrea Maini che ha prestato servizio come console onorario della Repubblica Italiana della Norvegia del Sud fino al 2021 e ora anche politico norvegese - offre agli allievi l'insegnamento della lingua italiana e ha, tra gli altri, un ottimo indirizzo di studi incentrato sull'accoglienza turistica, gestione di agenzie di viaggio e di servizi”.
“Sono certa che questo progetto di condivisione tra Civitanova e Risør – ha concluso la Cacciolari - porterà risultati positivi per la nostra comunità e, soprattutto, per i nostri giovani. Anche io ringrazio il console Baravelli, Luca Maini e il Forum commerciale italiano in Scandinavia che ci faranno da apripista in terra norvegese".
Poste Italiane ha comunicato la chiusura dell’ufficio postale di Treia dal 19 maggio per 45 giorni circa, a causa di lavori per la realizzazione del progetto “Polis - Casa della Cittadinanza”. Durante questo periodo resteranno a disposizione gli uffici postali di Passo Treia e di Chiesanuova dal lunedì al venerdì 8.20 -13.45; il sabato 8.20-12.45.
«La decisione di Poste Italiane di ristrutturare dei servizi offerti può essere considerata una notizia positiva soprattutto perchè la nuova piattaforma tecnologica di cui l’Ufficio postale centrale di Treia disporrà, consentirà di erogare nuovi servizi. Detto ciò, la scelta dell’ufficio del centro storico non è stata dell’Amministrazione comunale, ma esclusivamente delle Poste che sono del tutto autonome – precisa il sindaco - L’ufficio del centro storico, infatti, è stato scelto proprio da Poste Italiane come ufficio principale per il progetto “Polis – Casa della Cittadinanza”».
«L’amministrazione – spiega ancora Franco Capponi - ha rappresentato le criticità che potevano crearsi con una sospensione per il riassetto dei servizi e della struttura dell’ufficio di Treia, invitando a trovare una soluzione specie per coloro che non sono autonomi. Vista la non disponibilità di Poste Italiane a porre in essere servizi sostitutivi, per superare eventuali criticità, soprattutto per le persone anziane, l’Amministrazione comunale ha deciso di attivare alcune soluzioni di sostegno con il coinvolgimento delle due iniziative sociali di Anteas CISL e Auser CGIL che potranno accompagnare chi non dispone di un mezzo per raggiungere gli altri due uffici postali di Passo Treia o Chiesanuova».
I lavori in programma consentiranno di rafforzare i servizi postali con canali fisico-digitale e la banda ultralarga già esistente sul Comune di Treia, tra cui: il rilascio di certificazioni anagrafiche, certificazioni ISEE, gestione dei contratti finanziari, pagamenti on line e servizi digitali di cui tutte le Pubbliche Amministrazioni si sono dotate. Questa iniziativa di Poste Italiane contribuisce al raggiungimento degli obiettivi che l’Unione Europea e l’Italia si sono date con il piano Next Generat EU.
«Tali lavori inoltre – conclude il sindaco – fanno parte di un progetto nazionale e coinvolgerà anche altri uffici postali per ogni Comune scelto dalle Poste Italiane. A tal proposito abbiamo segnalato ad Anci Nazionale le difficoltà create al servizio pubblico e ai cittadini con l’auspicio che quanto messo in campo dai Comuni possa essere quantomeno riconosciuto e rimborsato».
Ha rassegnato le dimissioni per entrare a pieno titolo nell'organico del Comando di polizia locale di Bergamo l'agente Alessandro Amaolo, da tempo in forze al comando di Macerata.
Vincitore del concorso indetto del comune lombardo, ha indossato per la prima volta la divisa della città padana il primo maggio, data di insediamento imposta dal contratto.
Laureato in giurisprudenza, classe '75, ha ricoperto l'incarico alle dipendenze del comandante Danilo Doria sino al 30 aprile, presso l'ufficio anagrafe del Comune di Macerata, dove era stato trasferito dal servizio operativo proprio per la sua preparazione.
Assegnato alla squadra di pronto intervento e viabilità del comando bergamasco, si è già distinto per la preparazione e la professionalità frutto anche dell'esperienza nel capoluogo maceratese.
Gli operatori dell’Ufficio Tecnico, gli agenti della polizia locale e i volontari del gruppo comunale della Protezione civile di Tolentino, nella mattinata, sono intervenuti per alcuni smottamenti e accumuli di acqua piovana derivante dai flussi non regimentati nei campi nelle strade e in diverse zone di campagna. Lo fa sapere il Comune.
“Inoltre a causa delle intense e continue precipitazioni verificatesi nelle ultime ore, si è creato uno stato di pericolo lungo la strada comunale Piane Di Chienti dall’intersezione con la strada provinciale (Piane di Chienti) fino al km 1,00, determinato dall’allagamento di buona parte del fondo stradale e dalla presenza di fango”.
"I tecnici dell’area lavori pubblici e manutenzioni hanno effettuato nel pomeriggio odierno un sopralluogo nei luoghi e hanno rilevato la necessità di chiudere al traffico veicolare la circolazione in questa strada comunale”.
“Pertanto attraverso ordinanza – fa sapere il Comune - è stata vietata la circolazione di tutti i veicoli lungo la strada in questione fino al km 1,00, con esclusione dei frontisti, fino al ripristino delle condizioni di sicurezza".
"L’Ufficio Tecnico Comunale è incaricato di apporre la necessaria segnaletica stradale verticale ed orizzontale". Disagi sono stati segnalati, nella giornata di oggi, sulla superstrada e nella zona adiacente all’uscita di Sforzacosta - Macerata, in località Abbadia di Fiastra, a causa di alcuni allagamenti.
Intanto la Protezione Civile Marche ha diramato una nuova allerta meteo idraulica e idrogeologica per l’intera giornata di giovedì 17 maggio 2023, che riguarda Tolentino. Il Comune consiglia “di porre la massima attenzione nel transitare sulle strade con i mezzi dove potrebbero crearsi pozze di acqua che potrebbero produrre situazioni di pericolo”.
++ AGGIORNAMENTO 18 MAGGIO ++
La circolazione sulle strade di campagna rimane difficoltosa per via degli smottamenti e degli accumoli di acqua. È stata riaperta al traffico la strada Piane di Chienti. "Si prega di prestare la massima attenzione", fa sapere l'amministrazione comunale in una nota.
Il comandante della polizia locale Danilo Doria ha emesso un’ordinanza per la regolamentazione temporanea della circolazione stradale in occasione della manifestazione “International Street Food” in programma in piazza Mazzini dal 19 al 21 maggio.
Il provvedimento prevede: divieto di sosta con rimozione forzata in piazza Mazzini, negli stalli di sosta riferiti alla fila centrale dell’area di parcheggio in concessione all’Aom SpA, con validità dalle ore 8:00 del 19 maggio (inizio manifestazione per montaggio strutture) fino alle ore 10:00 del 22 maggio (fine manifestazione e smontaggio strutture), eccetto veicoli necessari per l’organizzazione dell’evento e per le operazioni di carico e scarico.
Durante lo svolgimento della manifestazione, dalle 8:00 del 19 maggio alle 23:59 del 21 maggio, saranno attuati i seguenti provvedimenti: divieto di transito veicolare in piazza Mazzini, sull’area interessata dalla manifestazione, con posizionamento di idonei sbarramenti come previsto dal paino di sicurezza eccetto mezzi di soccorso, pubblica utilità e organizzazione; obbligo di direzione a sinistra in via Crispi per tutti i veicoli in uscita da vicolo Degli Orti.
Nuova allerta meteo arancione emessa dalla Protezione civile regionale. L’avviso per il rischio idrogeologico, valido dalla mezzanotte di oggi fino a tutta la giornata di domani, riguarda la zona centro settentrionale della regione (compreso il Maceratese).
“La permanenza della depressione attualmente presente sul Tirreno, infatti, darà luogo ancora a rovesci e precipitazioni per la giornata di mercoledì, con fenomeni in attenuazione nel corso del pomeriggio. Successivamente, pur in assenza di una configurazione stabile, si assisterà ad un miglioramento con precipitazioni confinate alle zone montane e di debole entità”, si legge in una nota della Protezione civile regionale.
Nel dettaglio le precipitazioni saranno diffuse e persistenti, anche a carattere di rovescio, con fenomeni in graduale attenuazione nel pomeriggio. Per quanto concerne le temperature, le minime saranno in lieve aumento mentre le massime presenteranno in diminuzione.
“Le criticità segnalate a inizio giornata sono in diminuzione e in fase di superamento, ma permane l’onda lunga della coda del maltempo specialmente a Senigallia, dove la situazione viene costantemente monitorata e dove sono in arrivo, oltre a squadre della protezione civile regionale, anche quelle dei Vigili del fuoco che stanno rafforzando la presenza operativa” – spiega l’assessore alla Protezione civile Stefano Aguzzi – .
“Tutto l’impegno, in questo momento, è rivolto a scongiurare un’onda di piena a Senigallia, anche in vista del prolungamento dell’allerta a seguito delle previsioni meteo disponibili. Dalle altre realtà provinciali emerge invece una situazione sotto controllo, sulla base delle indicazioni pervenute durante la riunione dl Cor”.
Nel Pesarese viene segnalata la chiusura di sette strade provinciali, con 25 interventi effettuati dai Vigili del fuoco, 77 in coda (meno urgenti) e altri 420 differiti alle prossime ore (non urgenti). Nell’Anconetano, sempre i vigili del fuoco, hanno segnalato, nella prima parte della mattinata, interventi concentrati nella parte sud della provincia (territori di Osimo, Filottrano e Jesi), per poi concentrarsi nel Senigalliese, in previsione di un’evoluzione negativa della situazione lungo l’asta del Misa.
"Per quanto sembri una frase di circostanza, sono davvero felice di essere qui a Macerata. Per me questo è un secondo ritorno a casa, dopo il primo quando fui richiamato a Roma". Così ha esordito questa mattina il nuovo questore di Macerata, Luigi Silipo, nel primo incontro con la stampa locale. "Sono cresciuto nelle Marche, ho passato la mia infanzia a Sant’Elpidio a Mare, dove ancora oggi risiedono alcuni parenti e mia sorella".
Subentrato a Vincenzo Trombadore, dal 15 maggio in servizio come questore di Ragusa, Silipo giunge al suo primo incarico istituzionale all’età di 55 anni, al termine di una lunga e onorata carriera nel corpo di Polizia.
Laureato in giurisprudenza presso “La Sapienza”, entra in servizio attivo nel 1992 a Reggio Calabria, dove ricopre vari incarichi fra cui Vice Dirigente del Reparto Mobile, Vice Dirigente del Commissariato di Bovalino, Dirigente del Commissariato di Polistena, Dirigente della Volanti, Dirigente del Commissariato di Siderno. Nel 1999 viene assegnato alla Squadra Mobile, dove permane per altri 10 anni dirigendo dapprima la Sezione Antiracket, quindi la Sezione Criminalità Organizzata, fino a ricoprire l’incarico di Vice Dirigente della stessa Squadra Mobile.
“Ho avuto la fortuna di fare della mia passione il mio lavoro - spiega Silipo - vengo da una famiglia di medici ma ho scelto la strada della polizia perché credo che, più che un lavoro, sia un vero stile di vita, un donarsi sempre agli altri. Nei tanti anni di servizio ho imparato che un poliziotto nella sua carriera vive tante vite, entrando a contatto con tutto lo spettro dell’umano ed esperendolo sulla propria pelle”.
Nel corso degli anni svolge numerose attività investigative che consentono la cattura di latitanti di massima pericolosità delle cosche di ‘ndrangheta De Stefano, Alvaro, Pelle, Cordì, Cataldo, e numerose operazioni che consentono di disarticolare le più importanti ‘ndrine del reggino.
Tra tutte, le indagini sull’omicidio del Vice Presidente del Consiglio Regionale Franco Fortugno, le indagini sulla faida di San Luca tra le cosche Nirta/Strangio e Pelle/Vottari, la strage di Duisburg e l'operazione “Il Crimine”, che ha permesso di ricostruire la struttura e l’organizzazione della ’ndrangheta a livello mondiale, individuando "locali" anche in Australia e Canada.
Promosso Primo Dirigente nel 2011, assume la dirigenza della Squadra Mobile di Torino. Anche in questa sede continua l’attività di contrasto alle organizzazioni mafiose. Nel capoluogo piemontese dirige inoltre le indagini sulla piazza di spaccio del quartiere San Salvario, nonché su vari omicidi tra cui l’assassinio del Consigliere Comunale Alberto Musì, occorso nel 2012 nel centro di Torino, che consentono di individuare e trarre in arresto il responsabile del delitto che sconvolse il capoluogo piemontese.
"Conosco bene il significato della parola ‘Squadra’ - prosegue il neo questore - e so che al suo interno non può esserci spazio per individualismi inutili. Nella squadra che voglio formare comprendo anche e soprattutto i cittadini, ai quali rivolgo il mio appello per la massima collaborazione. Non c’è vergogna nell’essere vittime e l’unica soluzione e aprirsi e denunciare. Sarò il questore della gente".
Trasferito nel 2015 presso la Questura di Roma, assume la dirigenza della Squadra Mobile capitolina dirigendo numerose attività sulla criminalità organizzata autoctona, in particolare sulle famiglie Spada di Ostia e Casamonica. Le operazioni “Eclisse” e “Noi proteggiamo Roma”, costituiscono le indagini che, per la prima volta, dimostrano l’esistenza di associazioni mafiose autoctone facenti capo, la prima, al clan Spada e la seconda alla famiglia sinti Casamonica. L’attività si snoda attorno al contrasto alle mafie tradizionali - con la cattura di diversi latitanti ricercati dome Fausto Pellegrinetti - e al traffico di sostanze stupefacenti.
"Il primo ritorno a casa, quando sono tornato a Roma per 6 anni a dirigere la squadra mobile, ha rappresentato la massima soddisfazione della mia prima vita - racconta Silipo - Questo è l’inizio di un capitolo completamente nuovo, di una seconda vita che nulla ha a che fare con la precedente".
Particolarmente impegnato al contrasto alla violenza di genere, dirige numerose indagini su atti persecutori, violenza su minori e sui drammatici fatti che portarono alla morte di Sara Di Pietrantonio e Desire Mariottini, attività queste che hanno consentito di individuare i responsabili dei due efferati delitti.
Promosso Dirigente Superiore nel 2021, dopo sei anni e mezzo lascia la Squadra Mobile per la Direzione Centrale della Polizia Criminale ove permane come Consigliere Ministeriale fino al maggio 2023, quando arriva la nomina a questore di Macerata.
"Macerata è una città sicura e tranquilla, ma dovremo prestare molta attenzione alla criminalità che il più grande cantiere d’Europa attirerà (e ha già attirato). La criminalità organizzata è vigliacca per antonomasia: si insinua laddove la gente è più in difficoltà, sfruttando sofferenze e debolezze e ritarandosi quando arriva qualcuno di più forte - conclude il questore di Macerata -. Effettueremo controlli serrati per prevenire infiltrazioni e sviluppare nuove indagini, anche grazie alla grande sinergia istituzionale qui presente".
La fine del periodo pandemico e la speculazione hanno portato, soprattutto nelle grandi città italiane, una fortissima crisi immobiliare legata agli affitti di camere e abitazioni per studenti. Sono giorni, infatti, che nelle piazze di Milano, Roma, Firenze, Pavia, Padova, Venezia, Bologna, Perugia, Bari, Torino e Cagliari i giovani universitari si sono sollevati per denunciare la situazione, accampandosi con le tende di fronte agli atenei e avanzando proposte per risolvere la crisi.
A portare l’attenzione sul tema, più che le tendopoli allestite dagli studenti, è stato il ministro all’istruzione Valditara che ha deciso di puntare il dito contro le amministrazioni di centrosinistra, dimenticando che la crisi abitativa sta colpendo anche città governate dalla maggioranza.
“Noi di Officina ci impegniamo su questo tema a Macerata almeno dal 2017 – sottolinea il coordinatore Lorenzo Di Nello - e nessuna amministrazione ci ha mai ascoltato. Serviva il caso nazionale per attirare l’attenzione sulla questione anche a livello locale”.
Dalla sterile polemica esplosa a palazzo Chigi dopo le dichiarazioni di Valditara, ha preso il via la misura proposta dalla ministra dell’università Bernini che, sbloccando i 660milioni di euro previsti nel 2022 per l’emergenza-abitativa, renderà disponibili diversi immobili inutilizzati in accordo con il demanio.
Macerata, nella sua ristretta dimensione di piccola città universitaria, non è esclusa dal problema. Fra la scarsa reperibilità dei locali e l’aumento dei prezzi, sempre più studenti lamentano difficoltà e meccanismi contorti fra privati ed istituzioni.
A fotografare la situazione maceratese è il coordinatore di Officina Universitaria, Lorenzo Di Nello: “Per quanto Macerata sia in linea con il resto d’Italia, bisogna tenere conto del sisma e delle sue conseguenze”.
“Macerata ha un prezzo accessibile rispetto a molte altre città universitarie, motivo che spinge molti studenti a sceglierla a monte, come dimostra l’altissimo numero di ‘no tax area’ (esentati dal pagamento di tasse universitarie). Gli incrementi economici qui si sono avvertiti in misura minore, con le singole che sono passate da un costo medio di 170 euro ad un minimo di 200”.
“Il vero problema di Macerata - spiega ancora Di Nello - sta nella reperibilità delle case: il terremoto ha dato un duro colpo alla disponibilità di alloggi in centro, con moltissimi edifici oggi in ristrutturazione per effetto di bonus ricostruzione e 110%. Il centro storico è il luogo più abitato da studenti e la ridotta disponibilità ha influito anche sui costi in crescita”.
"Va anche considerato che la quota di borsisti Erdis aventi diritto all’alloggio (ente regionale per il diritto allo studio delle Marche ndr) è molto più alta dei locali effettivamente disponibili: chi rimane senza casa ha poi diritto al rimborso dell’affitto di un alloggio privato, che deve essere trovato autonomamente dal borsista entro un mese dall’uscita delle graduatorie - aggiunge -. Per non perdere il contributo d’affitto lo studente è quindi costretto a trovare e firmare un contratto di almeno 10 mesi. Dato, però, che di solito le graduatorie vengono pubblicate a ottobre e che i maceratesi non affittano a studenti ad agosto per il turismo estivo, si instaura un meccanismo contorto che penalizza ulteriormente gli studenti”.
"La scarsità di alloggi è la prima causa contingente: per quanto Camerino abbia subito danni ben più ingenti, i finanziamenti ricevuti hanno sopperito bene con il nuovo campus. A Macerata invece ci sono ancora molte strutture universitarie chiuse e i tanti locatori privati non bastano a coprire la mancanza di alloggi Erdis - conclude Di Nello -. Bisognerebbe effettuare una ricognizione accurata degli edifici privati abitabili, con la collaborazione costante di Università, Comune e privati cittadini, così da capire l’effettiva disponibilità di case a Macerata anche fuori dal centro. Si potrebbe ad esempio lavorare sui collegamenti fra quartieri periferici, come le Vergini, e il centro storico, così da non escludere a priori chi non è dotato di un’auto. Troppo si fa ancora per passaparola sui social, sarebbe necessario mettere tutto in regola e trovare il modo migliore per gestire la situazione”.
Le Marche strette nella morsa del maltempo. Il bollettino meteo della Protezione Civile prevede, dalle 13:00 di oggi e sino alla mezzanotte di domani, un'allerta meteo di livello arancione valida su gran parte del territorio regionale (compreso il Maceratese) per rischio idraulico e idrogeologico.
"Una depressione sull'Italia meridionale attiverà intense correnti instabili di Scirocco. Ciò determinerà precipitazioni diffuse e persistenti anche a carattere di temporalesco, forti venti dai quadranti orientali e possibilità di mareggiate", si legge nella nota previsionale rilasciata dalla Protezione Civile.
Le precipitazioni saranno diffuse in particolare nella prima parte della giornata. Venti inizialmente nord occidentali in rapida rotazione dai quadranti orientali già dalle prime ore della giornata con intensità di vento moderato lungo la costa con raffiche fino a burrasca e con generale diminuzione dell'intensità nella seconda parte della giornata. Mare molto mosso. Le condizioni non miglioreranno sino a giovedì.
"Dopo il messaggio di allertamento - spiega l’assessore regionale alla Protezione civile, Stefano Aguzzi - è scattata subito la fase di preallarme. A partire da questa notte verrà rafforzato il personale della Soup (Sala Operativa Unificata Permanente). È prevista inoltre l'attivazione delle Soi (Sale Operative Integrate) di Pesaro-Urbino e di Ancona ed è convocato il Cor (Centro Operativo Regionale), in collegamento con tutte le Prefetture – Utg regionali alle ore 18 del 15 maggio pertanto tutti gli strumenti a disposizione".
"Sono stati messi in campo per attenzionare e monitorare nella maniera più puntuale possibile l’evolversi della situazione meteorologica. Nelle prossime ore quindi si raccomanda sempre la massima attenzione e seguire le indicazioni dei comuni", conclude Aguzzi.
"Perdere la mamma è già un fatto doloroso. Perderla come è successo a me, lo è ancora di più". Così una figlia, Savina Trillini, ha scelto di far fluire in una lettera tutti i propri pensieri a seguito della perdita della madre, Settimia Piercamilli, di Grottaccia di Cingoli.
Di seguito il contenuto integrale della lettera inviata alla nostra redazione, il modo scelto dalla donna per ricordarla proprio nel giorno della festa della mamma, e di quello che era anche il giorno del suo compleanno. Un modo per stringerla a sé un'ultima volta, mettendo in fila i suoi ultimi giorni, non senza una nota di amarezza:
"Inizio con ringraziare il chirurgo Simone Castiglione che aveva tanto creduto in questo intervento ma che purtroppo non è riuscito a eseguirlo, la dottoressa Lombardello e tutto lo staff del reparto Hospice 'Il Glicine' dove mia mamma è stata trasferita dopo un lungo ricovero in un reparto di medicina.Partiamo dal giorno due ottobre, quando è stato richiesto l’intervento del 118 per un malessere improvviso di mia mamma. I dottori del Pronto Soccorso le hanno tempestivamente scoperto un tumore e mi hanno detto che il giorno seguente sarebbe venuto un chirurgo per spiegarci come muoversi. Abbiamo aspettato 5 giorni in un lettino senza mangiare.Dopo aver perso la pazienza, a seguito delle mie proteste è stata trasferita al reparto Medicina Oncologica per 40 giorni che porterò per sempre impressi nella mia mente.Mamma mangiava e camminava. Basta pensare che il giorno prima del ricovero era andata a fare una gita a Santa Rita. In ospedale è stata immobilizzata a letto e senza mangiare anzi a volte glielo portavano ma, appena ero pronta per darglielo, veniva inspiegabilmente portato via. Perché? Ancora devo avere una risposta.Solo in seguito ho capito che poteva tranquillamente mangiare, seguendo una dieta adeguata ma ormai aveva perso l'uso della deglutizione e non riusciva più a mangiare normalmente. Non ho potuto assistere mia mamma, pur essendo un mio diritto perché rientrava nella legge 104 (comma 5 art. 11 del 02 marzo 2021), come disabile. Mi sono sentita dire che, per avere tale agevolazione, doveva stare in una camera singola.
Volevamo tanto capire cosa stesse succedendo ma purtroppo siamo riusciti in 40 giorni a parlare con un dottore al massimo 5 volte in corridoio, e sempre di fretta.Mi sono sentita dire dal personale sanitario che i familiari creano fastidio e confusione. È fare confusione quando una figlia chiede le dovute risposte per sapere della salute della madre o perché vuole assisterla?Premetto che fin dall'inizio mi sono sempre espressa contro un eventuale accanimento terapeutico. Dopo molte richieste di riportarla a casa, mia madre esce dall'ospedale ma viene spostata per fare riabilitazione a Cingoli.
La prima sera va tutto bene, mangia regolarmente, ma il giorno dopo le sale la febbre alta e viene scoperta una grave infezione al sangue causata da un batterio al catetere intravascolare, nota come CVC.Riportata urgentemente a Macerata, viviamo due settimane da incubo. Mamma viene salvata dell'infezione ma il risultato finale è che da allora non è più riuscita né ad alzarsi né a mangiare. Voglio fare queste riflessioni, augurandomi che vengano ascoltate da chi di dovere per non ripetere eventi come questi.Non ci possiamo soffermare solo nel seguire i protocolli e perseguire i pazienti con accanimenti terapeutici che producono sofferenza e dolore. Se questa è la “cura”, come Sistema Sanitario si è fallito prima di iniziare. Non si ha a che fare con un “numero”, come spesso ho sentito chiamare mamma, ma con un nome che ha una dignità, una storia, che va rispettata. Vi invito ad aprire il cuore davanti a queste persone fragili e impotenti.Adottare procedure sanitarie in maniera dogmatica a volte può solo accelerare e peggiorare il corso di una malattia. Cito una famosa e triste frase: il malato è guarito, ma è morto…In più di un’occasione mi sono espressa sul fatto che non preferivo la durata ma l'intensità della vita che rimaneva a mia mamma. Mi rivolgo infine ai familiari che si trovano nella mia stessa situazione: fate valere i vostri diritti.Non abbiate paura, perché la paura rende noi impotenti e gli altri onnipotenti. Fatelo per voi e per i vostri cuori, non mollate e combattete per avere chiarezza e informazioni sulle possibili opzioni che si hanno a disposizione.Scusami mamma, potevo fare di più. Oggi è la festa della mamma e del tuo compleanno: auguri, che la terra ti sia lieve".
Chiuso tratto della A14, Bologna-Taranto, per consentire l'attività di demolizione degli attuali impalcati dei cavalcavia posizionati al km 232+870 e al km 235+050, nelle due notti di martedì 16 e mercoledì 17 maggio, con orario 21-7.
Il tratto interessato è quello compreso tra Ancona sud e Loreto, in entrambe le direzioni, Pescara/Bari e Ancona/Bologna. Di conseguenza, saranno inaccessibili le aree di servizio "Conero ovest" e "Conero est", fa sapere Autostrade.
In alternativa, si consigliano i seguenti itinerari. Verso Pescara/Bari: dopo l'uscita obbligatoria alla stazione di Ancona sud, percorrere la viabilità ordinaria e rientrare sulla A14 a Loreto; verso Ancona/Bologna: dopo l'uscita obbligatoria alla stazione di Loreto, percorrere la viabilità ordinaria e rientrare sulla A14 ad Ancona sud.
Acqua, foreste, biodiversità, in una parola natura, da coniugare insieme a benessere. Prende il via a Pieve Torina il corso sul forest bathing lungo il sentiero delle acque, che ha visto e vedrà protagonisti, da ieri e per tutto il mese di maggio, una ventina di partecipanti provenienti anche da fuori regione, ma con interesse a sviluppare attività nel territorio dell’alto maceratese.
“È un’opportunità di crescita personale e professionale quella che stiamo offrendo a questi giovani grazie a fondi messi a disposizione dalla strategia nazionale delle aree interne”, sottolinea il sindaco Alessandro Gentilucci, presidente dell’Unione Montana Marca di Camerino soggetto capofila della strategia.
"Sfiorare l’acqua, respirare l’aria dei boschi ricca di monoterpeni, scoprire quanta energia può donarci un ambiente sano e rigenerante e riuscire a trasformare tutto ciò in valore turistico e, dunque, economico è la sfida che attende questi nostri luoghi".
"Il forest bathing è una disciplina legata al benessere che sta prendendo sempre più piede, prosegue Gentilucci, e il fatto di poter ospitare qui un corso per formare operatori in tale ambito, affidato a professionisti del settore, rappresenta un fiore all’occhiello per il nostro territorio".
"Noi sindaci- conclude Gentilucci - stiamo investendo molto in queste iniziative per restituire ai visitatori l’immagine di una realtà viva, dinamica, desiderosa di superare le criticità che ancora ci derivano dal sisma”.
“Per consentire l’installazione di un cantiere per effettuare la demolizione e la ricostruzione di un edificio di viale Vittorio Veneto, a Tolentino, viene resa necessaria la modifica della viabilità ordinaria per permettere l’esecuzione dei lavori e pertanto è stata emessa un’ordinanza valida dalle ore 7:00 del 15 maggio 2023 alle ore 24:00 al giorno 30 dicembre 2024.
“È vietata la sosta ed è disposta la rimozione forzata dei veicoli nella porzione di piazzale maestro Piero Ciarapica situata alla sinistra del senso di marcia dei veicoli che entrano in detto piazzale dal viale Vittorio Veneto per raggiungere il parcheggio adiacente alla ferrovia”.
“È istituito il doppio senso di circolazione nel primo tratto di piazzale maestro Piero Ciarapica per consentire la circolazione veicolare dal parcheggio adiacente la ferrovia al viiale Vittorio Veneto".
"I veicoli in uscita dal piazzale maestro Piero Ciarapica hanno l’obbligo di arrestarsi e cedere la precedenza ai veicoli in circolazione in viale Vittorio Veneto”.
Salgono a 18 le Bandiere Blu conquistate dalle Marche per questo 2023 grazie alla new entry Porto San Giorgio in provincia di Fermo. La cerimonia di consegna è avvenuta oggi, venerdì 12 maggio, a Roma, alla presenza del ministro del Turismo Daniela Santanchè.
"Continua a crescere di anno in anno il numero di bandiere blu conquistate - commenta il presidente della Regione Francesco Acquaroli – e di conseguenza aumenta anche la nostra soddisfazione. Le Marche si confermano solide nella parte altissima della classifica nazionale e questo testimonia il grande lavoro che è stato svolto per la tutela dell'ambiente e la cura dei nostri litorali, un tema sul quale la giunta regionale è particolarmente attenta e attiva".
"Accogliamo quindi con entusiasmo questo importante certificato dello stato di salute delle coste marchigiane che ci sprona ad andare avanti con rinnovato slancio sulla scia di una strategia virtuosa che ritiene la sostenibilità un fattore di crescita responsabile ed intelligente anche nel turismo”.
"Il mare pulito e le spiagge attrezzate con il massimo dei comfort e dei servizi di qualità, sapranno infatti rendere ancora più competitiva l’offerta balneare e sempre più esclusive le vacanze per tutti coloro che scelgono le Marche".
La bandiera blu è un riconoscimento che viene conferito da ben 37 anni dalla Fee (Foundation for Environmental Education) alle località costiere europee che soddisfano severi criteri di qualità relativi a parametri delle acque di balneazione e al servizio offerto, tenendo in considerazione ad esempio la pulizia delle spiagge e gli approdi turistici.
I Comuni marchigiani che nel 2023 sventolano la Bandiera Blu sono: Gabicce Mare, Pesaro, Fano, Mondolfo-Marotta, Senigallia, Ancona-Portonovo, Sirolo, Numana, Porto Recanati, Potenza Picena, Civitanova Marche, Porto San Giorgio, Fermo, Altidona, Pedaso, Cupra Marittima, Grottammare e San Benedetto del Tronto.
"È sempre un'emozione - ha detto il sindaco di Civitanova Fabrizio Ciarapica - e ritirarla di persona lo è ancora di più. Sono orgoglioso di poter condividere questo prestigioso riconoscimento, ottenuto per 20 volte consecutive, con la mia Città. La soddisfazione è grande perché ottenerla è sempre più difficile in quanto ogni anno la FEE alza il livello dei servizi che la città deve garantire”.
“Un ringraziamento dovuto e sentito, quindi, alla nostra squadra di dipendenti, agli operatori, alle associazioni e a tutti coloro che hanno contribuito al raggiungimento di questo obiettivo. Continueremo a lavorare per rendere la nostra città sempre più bella, fruibile, sostenibile ed inclusiva".
Il questore Vincenzo Trombadore saluta Macerata dopo due anni e mezzo. L'annuncio è arrivato questa mattina nel corso di un incontro con la stampa in cui il questore ha voluto anche congedarsi dalla città. "Ho conosciuto una collettività fatta di persone operosissime - ha affermato -, gente lavoratrice la cui dignità si tocca con mano. Per me è stato un onore poter essere utile in questa provincia".
Ad attendere Trombadore c'è una nuova destinazione, in Sicilia, sua terra d'origine: "Sono stato chiamato dal Governo a essere utile in un altro contesto, con la nomina a questore di Ragusa. Mi troverò a fare i conti con la gestione del fenomeno migratorio, visto che Ragusa è tra le aree di primissima accoglienza dei migranti. Si tratta di un incarico gravoso, ma al contempo importante", spiega.
Nelle parole di saluto del questore particolare importanza rivestono l'ascolto definito come un "dovere per le forze di polizia", visto che "solo così si comprendono le esigenze dei cittadini" e la cooperazione: "Abbiamo sempre agito come un gruppo, e operato in stretta sinergia anche con l'Arma dei carabinieri come in occasione - ricorda Trombadore - dell'arresto del responsabile della folle violenza avvenuta a Civitanova Marche lo scorso 8 agosto, pochi giorni più tardi l'omicidio di Alika".
Il questore ricorda con particolare fervore anche le collaborazioni intessute con le università di Macerata e Camerino, presso la cui sede ha tenuto un ciclo di seminari sul diritto: "È stato un piacere condividere con il mondo cattedratico quelle che sono le estrinsecazioni delle forze di polizia - dice -. Un'idea che mi venne durante un colloquio avuto con mia figlia e che ha avuto una risposta entusiastica da parte degli studenti".
Sull'Hotel House "abbiamo continuato un'attività dedicata a quel contesto - aggiunge -. Non si tratta soltanto di un problema di sicurezza, ma anche a livello sociale. Non abbiamo abbassato la guardia". "Porto con me anche un grande arricchimento culturale, mi sono ritrovato in una terra d'arte e con piacere ho fatto visitare il territorio maceratese, che prima non conoscevo, a quante più conoscenti possibili", conclude Trombadore.
Terminati i lavori di consolidamento e restauro dell’arco della principale porta d’accesso alla città di Treia. L’intervento è stato realizzato in abbinamento a quello di palazzo Broglio – Rainaldi per un importo complessivo di 350mila euro. L’arco collega il palazzo al teatro comunale.
Nello specifico l’intervento di recupero del dissesto, avvenuto a seguito del sisma 2016, ha previsto il rafforzamento mediante cuciture elicoidale d’acciaio e il consolidamento in mattoni oltre al restauro dell’intera porta che è tornata così all’antico splendore. Proprio in questi giorni sono stati tolti gli ultimi teli dalla facciata della porta che è tornata così a mostrarsi alla città e ai visitatori.
«Un recupero davvero bellissimo e naturale, che ha ridato al principale ingresso della città il suo antico splendore, preservandone le caratteristiche originali – ha detto il sindaco Franco Capponi - Anche questo è un segnale di ciò che stiamo facendo per rendere una città sempre più bella e fruibile, come dimostra anche l’intervento che abbiamo deciso di realizzare su un’altra porta».
Nel frattempo, infatti, sono iniziati i lavori di restauro di un’altra porta d’accesso al centro storico di Treia: Porta Roma. Essa si colloca sul lato est del centro ed è utilizzata, secondo la viabilità attuale, come uscita dal medesimo. «La volontà di eseguire questo intervento nasce dall’intenzione di dare continuità a quelli eseguiti dal privato sull’edificio, che è un’abitazione privata e che hanno compreso anche il restauro della facciata» ha spiegato il primo cittadino.
La struttura della porta è realizzata principalmente in muratura di mattoni pieni sia per quanto riguarda i paramenti murari sia per la volta a botte sia per l’arco a sesto acuto su cui in passato era effettivamente installata la porta. Un intervento per l’importo di 21mila euro.