Il caffè di prima mattina ti dà davvero la giusta carica?
Il caffè si colloca in assoluto tra una delle bevande più consumate al mondo. Che mattina sarebbe senza un buon caffè a inaugurarla? Per molti di noi italiani, questo gesto è diventato un vero e proprio rito. Per alcuni è addirittura inconcepibile iniziare la giornata senza tenere tra le mani una fumante tazza di caffè.
La caffeina contenuta in esso è un potente stimolante a cui questa bevanda deve la sua popolarità e che l'ha resa famosa anche nel mondo dello sport. In commercio si trovano integratori per obiettivi fitness di ogni genere, e la stragrande maggioranza include questa sostanza perché è in grado di dare a corpo e mente la carica di energia giusta per rendere al massimo delle tue possibilità e potenzialità durante la performance.
Tuttavia, nell'ultimo periodo in tanti hanno criticato la buona abitudine di bere il caffè di prima mattina: in una teoria che ha trovato notevole riscontro sui social, ad esempio, si sostiene che questa pratica sia la prima causa di torpore pomeridiano e che interrompa il naturale ritmo circadiano del corpo poiché influisce sui livelli di adenosina e dell'ormone cortisolo.
Oggi scopriamo insieme in che modo la caffeina influisce effettivamente sull'orologio biologico.
Buona lettura!
La caffeina e i suoi effetti
Presente in natura nei chicchi di caffè, originariamente questo alcaloide fungeva da scudo proteggendo la pianta dai parassiti. L'effetto che esercita sugli insetti, infatti, è letale. Per gli esseri umani, invece, è letale solo se questa sostanza allo stato puro viene assunta in dosi superiori a 10 g, poiché si lega ai recettori dell'adenosina.
Sulla base di alcune delle più recenti teorie in circolo in merito alla sua assunzione, c'è chi sostiene che bere caffè di prima mattina blocchi tali recettori causando un accumulo di adenosina. Una volta che la caffeina, però, termina il suo effetto, l'adenosina si attacca ai recettori causando stanchezza e torpore.
In realtà, c'è da dire che i livelli di adenosina aumentano in modo esponenziale poco dopo il risveglio; ciò significa che quando sistemi la caffettiera sul fuoco, il tuo cervello e l'adenosina sono praticamente già diventati una cosa sola!
Qual è l'effetto della caffeina sui livelli di cortisolo?
La caffeina influenza anche i livelli di cortisolo, meglio noto come temutissimo ormone dello stress. I suoi livelli sono più bassi poco prima di andare a dormire e iniziano a risalire attorno alle 3:00 del mattino, raggiungendo il massimo picco appena un'ora dopo il risveglio.
Segnalando al corpo che la pacchia è finita, la caffeina ne aumenta i livelli di quasi ben il 30% circa 60/120 minuti dopo essere stata assunta. Ciò significa che la caffeina non soltanto ritarda l'insorgenza di stanchezza e affaticamento, ma che aumenta anche riflessi e prontezza.
Conclusione
In sostanza, dunque, bere una tazza caffè di prima mattina non causa affatto un accumulo di adenosina nel cervello!
Già dopo aver messo su la caffettiera, infatti, i livelli di questa sostanza sono piuttosto alti, ragion per cui non corri il rischio di sbadigliare dopo pranzo per colpa del caffè che hai bevuto al mattino. Qualora ti capiti di frequente, al contrario, probabilmente hai solo bisogno di rivedere la tua routine di sonno.
Perciò, non privarti di questo piacere e inizia la giornata col piede e la carica giusti.
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