‘Bonifica Marche Engineering' apre i battenti per combattere il dissesto idrogeologico
Dopo intensi mesi di lavoro, seguiti da un periodo di rodaggio che l’ha già reso pienamente operativo, il nuovo ufficio di progettazione del Consorzio di Bonifica delle Marche ha aperto i battenti. ‘Bonifica Marche Engineering’, questo il nome della realtà interna all’ente, presieduta dal dottor Michele Maiani, e dotata di professionalità giovani e preparate in vari settori, dall’ingegneria all’architettura passando per la geologia e l’agronomia, con un solo scopo: combattere su tutti i fronti la complessa battaglia contro il dissesto idrogeologico.
Dagli uffici di via Ghino Valenti 4, a Macerata, è l’ingegner Nafez Saqer a guidare la squadra di professionisti. Il presidente del Consorzio di Bonifica Marche, l'avvocato Claudio Netti, ha spiegato le ragioni che hanno portato alla nascita e allo sviluppo di Bme: "Dotare il territorio di una struttura pubblica di progettazione e direzione dei lavori per la realizzazione in tempi brevi di opere pubbliche era, ed è, l'unica strada per essere in sintonia con i tempi giustamente imposti dall'Unione Europea per l'utilizzo dei fondi del Recovery fund".
Presente anche il direttore dell'Ufficio speciale ricostruzione Marche, Cesare Spuri: "Il problema della pubblica amministrazione è spendere i soldi e fare i progetti. Oggi il Consorzio mette in piedi quel braccio operativo che non c'è quasi più negli enti locali: prende un problema, lo esamina e poi fa la progettazione. Questa è una realtà che c'è, funziona e può avere grandi ambizioni".
Alberto Frau, direttore regionale di Coldiretti, ha evidenziato il gran lavoro portato avanti dal Consorzio: "Vedere una struttura di questo tipo fa già capire le intenzioni che l'ente ha. La funzione del Consorzio sarà fondamentale perché ci aspetta un treno importante". Mirella Gattari, presidente regionale Cia, ha parlato dell'occasione del Recovery fund: "Sono favorevole a ogni strumento che possa permetterci di individuare la strada giusta da percorrere per avere davvero una trasformazione della nostra società, per avere certezze sul futuro".
Il presidente di Bme, Michele Maiani, ha aggiunto: "Il Consorzio si è voluto dotare di una struttura ad hoc per farsi trovare pronto di fronte alle opportunità del programma europeo Next Generation. Da un lato si tratta di una realtà del territorio marchigiano e per il territorio marchigiano in grado di assumersi la responsabilità dei progetti, dall’altro di uno strumento, competente, a disposizione degli enti pubblici come la Regione e i Comuni. Abbiamo già fatto molto e siamo pronti a progettare tanto altro – ha concluso Maiani - perché immaginiamo e auspichiamo che il Governo centrale metta a disposizione altre risorse per la difesa del suolo e che i soggetti pubblici, a partire dalla Regione, siano pronti a cogliere questa opportunità".
Per l'occasione erano presenti anche l'ingegner Stefano Stefoni, dirigente della P.F. Tutela del territorio di Ancona e gestione del patrimonio, il sindaco di Fiuminata, Vincenzo Felicioli, e il presidente dell'Unione montana dei Monti Azzurri, Giampiero Feliciotti.
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