Serata no a Costa Volpino per la CBF Balducci HR che rimedia la terza sconfitta stagionale nella nona e ultima giornata di andata della Regular Season: 3-1 in casa della C.B.L. Costa Volpino in un match che, dopo l’1-1 iniziale, si decide tutto nel finale di terzo e quarto set. Le arancionere non sfruttano tre palle set nel terzo set e una nel quarto, subendo la rimonta delle lombarde che chiudono entrambi i parziali ai vantaggi. Non sono sufficienti i 19 muri di squadra e i 22 punti di Decortes: l’MVP è la lettone Neciporuka, entrata a gara in corso.
La CBF Balducci HR chiude così al terzo posto a quota 18 punti (a pari punti con Brescia ma miglior quozionte set sulle lombarde) l’andata del Girone A (a -5 da Messina e -6 da San Giovanni, nuova capolista) e giocherà i Quarti di finale di Coppa Italia in trasferta sul campo della Futura Busto Arsizio (seconda del Girone B) mercoledì 18 dicembre.
Nel primo set la CBF Balducci HR non sfrutta il vantaggio di 12-16, con una Decortes in palla (8 punti), e si fa subito riacciuffare dalle lombarde che, spinte da Zago nel finale (6 punti), conquistano il primo set 25-22 (attacco al 47%). Pronta reazione arancionera nel secondo set: i 6 muri maceratesi e i 5 punti di Mazzon valgono un netto 16-25, con l’attacco C.B.L. Costa Volpino in difficoltà. Nel terzo set c’è equilibrio fino allo strappo finale della CBF Balducci HR (21-24) che però si ferma sul più bello: le lombarde trovano un break di 5-0 con il servizio di Neciporuka e chiudono 26-24. Le arancionere ci provano nel quarto set e arrivano di nuovo alla palla set (20-23 e 23-24), smarrendosi però nuovamente nel finale sempre con Neciporuka protagonista: Costa Volpino e approfitta e fa sua l’intera posta in palio (26-24).
LA PARTITA
Coach Lionetti riparte con Bonelli-Decortes, Mazzon-Caruso, Battista-Fiesoli, Bresciani libero. Per coach Cominetti in campo Dell’Orto-Zago, Ferrarini-Brandi, Buffo-Yilmaz, Gamba libero.
Primo break arancionero sull’ace di Decortes (1-3), ripreso dai muri di Yilmaz e Zago per il 5-4 Costa Volpino. Zago sbaglia (5-6) ma poi si rifà col contrattacco dell’8-7 in un avvio di gara equilibrato. Caruso firma il 9-9 in primo tempo e Decortes contrattacca due volte per il 9-11, Fiesoli mura il +3 (9-12). Mazzon tiene il vantaggio (11-14), c’è il fallo in palleggio di Dell’Orto (12-16), Ferrarini accorcia a muro (14-16) seguita dal contrattacco di Yilmaz (15-16), Decortes non trova la riga ed è 16-16. L’opposta va subito a segno (16-17), Cominetti inserisce Dell’Amico in regia e Tosi opposta (doppio cambio), Buffo trova il mani out del vantaggio (19-18), rientra la diagonale titolare di Costa Volpino sul 20-19. Si va punto a punto (21-21, Fiesoli), poi Zago contrattacca il 23-21, entra Bulaich per Battista e va subito a segno (23-22), c’è ancora Zago (24-22), chiude Ferrarini 25-22.
Il secondo set (con Bulaich in campo per Battista) si apre nel segno di Mazzon, attacco e muro vincente per il 2-5, la CBF Balducci HR allunga con il pallonetto di Caruso (4-8), Zago non passa (5-10) e Caruso aggancia a filo rete il 5-11, Costa Volpino inserisce Dell’Amico in regia. C’è ancora Caruso a muro (6-13), sul 7-14 giro in seconda linea per Sanguigni, Decortes inchioda a terra il lungolinea dell’8-15, Mazzon mura (8-16), Bonelli firma il 9-18. C’è l’ace di Zago (11-18) che poi contrattacca il 12-18, Bulaich ferma Ferrarini (12-19) e mette anche il 13-20, Fiesoli mura Zago per il 14-22, Decortes c’è (15-23 e 15-24), chiude Mazzon 16-25.
Due muri di Bonelli spingono la CBF Balducci HR subito sul 3-6, Bulaich arrotonda sul 3-7, Costa Volpino rientra su 5-7 ma un gran colpo di Decortes vale il 5-9. Le arancionere tengono il+4 fino al muro di Ferrarini (9-11), Fiesoli non trova il campo (10-11), Mazzon spinge a terra l’11-13, Fiesoli l’11-14. C’è ancora un muro di Bonelli (12-15), Brandi contrattacca (14-15) così come Buffo per la parità (15-15). Mazzon va (15-16) ma Buffo ancora risponde (17-16), rientra Battista per Bulaich, Decortes c’è (17-17), Caruso mura Zago (18-18) poi Buffo non passa (18-19) e Decortes mura Yilmaz per il 18-20. Le arancionere tengono (19-21) ma arriva l’ace di Zago (21-21) che poi sbaglia (21-22), Fiesoli contrattacca (21-23) e l’opposta delle lombarde tira in rete (21-24). L’ace della neo entrata Neciporuka porta Costa Volpino sul 23-24, dopo uno scambio lungo la C.B.L. trova il pari con Buffo (24-24), Mazzon sbaglia (25-24), il muro di Ferrarini chiude 26-24.
Quarto set che vede la CBF Balducci HR andare sul 3-6 con gli errori di Buffo e Zago, Decortes contrattacca (3-7), seguita però da Zago (5-7). C’è il muro di Fiesoli (5-8), Buffo piazza l’ace (7-8) e Zago impatta (9-9), entra Braida per Bonelli ma Mazzon non trova la riga (10-9). L’arbitro fischia un’invasione aerea arancionera (11-9), Neciporuka contrattacca (12-9), parziale di 7-1 per le lombarde. Costa Volpino allunga ancora con Buffo (14-10), Battista contrattacca il 14-12, Caruso mura Ferrarini (14-13) e l’ace di Braida vale il 15-15. Battista inventa il 15-16, Decortes va a segno (15-17), Buffo sbaglia e tiene le arancionere a +2 (17-19) così come il muro di Mazzon (18-20). Entra Bulaich per Decortes, Mazzon mette la fast (19-21 e 20-22), Battista piazza un gran lungolinea (20-23), Neciporuka trova l’ace (22-23). Battista sbaglia (23-23), Decortes rientra e mette già il 23-24 ma arriva il muro di Dell’Orto per il 24-24. Zago passa (25-24), Caruso tira in rete ed è 26-24.
IL TABELLINO
C.B.L. COSTA VOLPINO - CBF BALDUCCI HR MACERATA 3-1 (25-22 16-25 26-24 26-24)
C.B.L. COSTA VOLPINO: Ferrarini 13, Dell'orto 1, Buffo 14, Brandi 9, Zago 19, Yilmaz 4, Gamba (L), Neciporuka 7, Tosi 1, Dell'amico, Camerini. Non entrate: Civitico, Fumagalli, Fracassetti (L). All. Cominetti.
CBF BALDUCCI HR MACERATA: Battista 4, Caruso 9, Decortes 22, Fiesoli 10, Mazzon 15, Bonelli 4, Bresciani (L), Bulaich Simian 4, Braida 1, Morandini, Sanguigni. Non entrate: Orlandi, Busolini, Costantini (L). All. Lionetti.
ARBITRI: Papapietro, De Nard.
NOTE - Durata set: 30', 24', 30', 33'; Tot: 117'. MVP: Neciporuka.
L'Eurosuole Forum resta un fortino inespugnabile. La Cucine Lube Civitanova regola anche l'Itas Trentino in quattro set (25-23, 18-25, 25-22) nell'undicesima giornata del campionato di Superlega e si conferma imbattuta al termine del girone di andata tra le mura amiche.
Per i cucinieri si tratta di tre punti fondamentali per approcciare da testa di serie i quarti di finale di Coppa Italia, da capire anche se con il terzo o con il quarto posto.
I ragazzi di coach Fabio Soli, invece, con questa sconfitta vedono annullate le chance di conquistare il titolo di campioni d'inverno, che va nelle mani di Perugia con un turno di anticipo. Migliore in campo il bulgaro Alex Nikolov con i suoi 22 punti (2 ace e 2 muri). Ottime anche le prestazioni di Dirlic (10 punti) e Loeppky (9 punti) in uscita dalla panchina. A Trento non basta la consueta prova sopra le righe di Alessandro Michieletto, top scorer della partita con 26 punti complessivi.
LE FORMAZIONI - Prima sfida da ex dolomitico per Marko Podrascanin, che compone la coppia di centrali cucinieri con Chinenyeze. Boninfante in regia, Lagumdzija opposto, schiacciatori Nikolov e Bottolo, Balaso libero. Trento in campo con Sbertoli al palleggio, Lanza e Michieletto come schiacciatori, Rychlicki opposto, il giovane Pellacani (classe 2004) e Flavio al centro, Laurenzano libero.
LA CRONACA - Avvio di partita all'insegna dell'equilibrio. Si procede punto a punto sino al 18 pari. Il primo break è dei dolomitici con il muro di Flavio che vale il +2 (18-20). Distanza che viene subito colmata dai padroni di casa con la contro-replica a muro di Podrascanin e l'attacco di Nikolov. Finale di primo parziale in volata. L'Itas scappa di nuovo (20-22) e, di nuovo, viene raggiunta.
Lavia scarabocchia un contrattacco - pessimo 1° set il suo con solo un punto su otto attacchi - e la Lube va sul 24-23. Un'occasione che i ragazzi di Medei non si lasciano sfuggire al termine di uno scambio mozzafiato, chiuso con l'inchiodata a terra di Nikolov con un perfetto colpo in diagonale (25-23). L'urlo del Forum raggiunge già decibel altissimi.
Trento reagisce da par suo nel secondo set, dove si porta subito avanti (6-9). Michieletto in pipe consegna agli ospiti il massimo vantaggio della partita (6-10). La squadra di Soli non cede più negli scambi lunghi e difende su tutti i palloni. Rychlicki sale prepotentemente di tono e resta un rebus insoluto per il muro dei cucinieri (8 punti e 100% in attacco). La Lube deraglia e concede troppi errori agli avversari precipitando sino al -7: l'Itas ne approfitta e torna in parità (18-25).
TERZO SET - Trento parte forte anche nel terzo set, un muro imperioso di Michieletto vale il +3 sul 2-5. Medei sceglie di cambiare le carte in tavola e inserisce Loeppky per Bottolo. Dentro anche Dirlic per Lagumdzija nella girandola dei cambi. La rivoluzione produce gli effetti sperati, sebbene i fuochi d'artificio portino sempre la firma di Nikolov. La Lube rientra sino al meno uno (9-10).
L'Itas spegne sul nascere l'entusiasmo dei cucinieri, venendo anche premiata dalla buona sorte su una battuta di Lavia che pizzica il nastro e diventa imprendibile per la ricezione biancorossa. Ci pensa poi Michieletto a riportare gli ospiti sul +4 (10-14). Civitanova ha il merito di non demordere e tornare di nuovo a contatto con un break di 3-0 (16-16).
La partita e il palazzetto si accendono. Sul palcoscenico sale il protagonista che non ti aspetti: l'opposto croato Dirlic con due punti consecutivi consegna un prezioso vantaggio ai padroni di casa (20-18). Pure Loeppky fa infiammare il Forum, confermando la bontà delle scelte di Medei dalla panchina. La Lube torna avanti (25-22).
QUARTO SET - Dirlic e Loeppky vengono confermati in campo. Podrascanin non vuole essere da meno dei suoi compagni e con l'ace porta a break la Lube (5-7). Trento reagisce in maniera istantanea con un contro-parziale di 3-0 (7-8). Michieletto innesta la quinta marcia e, stavolta, a provare a scappare sono i dolomitici.
A impressionare dall'altro lato del campo, però, è anche Dirlic. Il croato si dimostra in forma smagliante e mette a segno punti di ottima fattura tecnica. Si procede nel segno del grande agonismo. Una ricezione sballata di Loeppky sul servizio di Sbertoli vale il nuovo +2 ospite (16-18). Lavia aumenta il divario con l'ace (16-19). Medei chiama il time-out.
La mossa funziona nuovamente, così come l'inserimento di Lagumdzija al servizio. Al ritorno in campo Civitanova ritrova la parità (20-20). Nikolov fa delirare l'Eurosuole Forum con una battuta vincente che consegna due match point alla Lube. Quello buono è il secondo: a mettere a terra il pallone che vale i tre punti è Loeppky. Festa grande per i cucinieri.
Tabellino
Cucine Lube Civitanova - Itas Trentino 3-1 (25-23, 18-25, 25-22, 25-23)
Cucine Lube Civitanova: Chinenyeze 8, Gargiulo, Loeppky 9, Orduna ne, Bisotto (L) ne, Balaso (L), Boninfante 4, Poriya, Nikolov 22, Lagumdzija 5, Dirlic 10, Podrascanin 5, Bottolo 4, Tenorio ne. All. Medei
Itas Trentino: Rychlicki 12, Michieletto 26, Lavia 12, Kozamernik 2, Sbertoli 2, Magalini, Flavio 12, Pellacani 6, Laurenzano (L); Gabi Garcia 1, Pesaresi (L) ne, Acquarone n2, Bartha, Magalini, Bristot ne. All. Fabio Soli.
ARBITRI: Alessandro Cerra di Bologna e Andrea Puecher di Padova
Durata: 31', 26', 31’, 32'. Totale: 2h00.
NOTE: Trento: battute sbagliate 18, ace 5, muri 6, attacco 55%, ricezione 48% (34% perfette). Civitanova: battute sbagliate 15, ace 5, muri 7, attacco 52%, ricezione 46% (29% perfette). Spettatori: 3403. MVP: Nikolov
(Credit foto: Maurizio Spalvieri)
Partita dura doveva essere, partita dura è stata. La decima giornata di andata del campionato di A2 maschile Credem Banca regala un punto preziossimo alla Banca Macerata Fisiomed che esce dal Banca Macerata Forum col risultato di 2-3. Terza sconfitta consecutiva per Macerata che muove la classifica e, anche per questo, deve osservare il bicchiere mezzo pieno per la rimonta tentata. Nonostante aver lasciato tutto sul taraflex (un match-point sprecato, 15 muri messi a terra), con la convinzione ormai di potersela giocare con tutti, l’esperienza e la miglior gestione dei momenti importanti sono stati due fra gli ingredienti che hanno permesso ai lombardi di avere la meglio. L’MVP è lo schiacciatore Cavuto, autore, fra gli altri 23, dei due punti consecutivi a fine match.
La cronaca - Castellano conferma al Banca Macerata Forum la stessa formazione di Porto Viro: il 6+1 titolare è composto da Marsili e Klapwijk, Ottaviani e Valchinov in posto 4, Berger e Fall come centrali, Gabbanelli in seconda linea.
La Gruppo Consoli Sferc Brescia si presenta con Tiberti al palleggio opposto a Bisset Astengo, le bande sono Cavuto e Cominetti, al centro Erati e Tondo, il libero è Hoffer.
Primo set - Il primo punto della partita è dei padroni di casa con un mani-out del tanto atteso Klapwijk. Grandi battute in avvio partita da entrambi i lati, ma sono le due pipe consecutive di Cavuto che spingono Brescia sul 3-6. I biancorossi “pasticciano” in diversi fondamentali, ma sono i centrali che tengono aperto il set: Berger firma il 6-10. Valchinov contribuisce al ritorno nel set della Banca Macerata Fisiomed: coach Zambonardi è costretto a fermare il gioco sull’11-12. Ferri per Klapwijk, il secondo ex della partita in campo firma il 15-16 a testimoniare il grande equilibrio attuale in campo. Cavuto usa tutto il suo talento per il 17-21 che permette a Brescia di tentare la fuga. Chiudono i lombardi con l’errore di Fall, 20-25.
Secondo set - La Banca Macerata Fisiomed parte meglio in avvio, l’errore di Cavuto in battuta vale il 7-4. Il +3 casalingo rimane intanto fino alla metà del parziale, 12-9 con un ace di Ottaviani. Si arriva in parità a quota 16 ma è un altro ace, quello del neoentrato Manessi, a spaccare il set. Brescia si porta sul 19-21 e un pesante errore di Klapwijk allarga ancora di più il divario. Il set sembra finito, non per Fall che mura e porta la sua squadra a lottare per il finale del set (22-23). Niente da fare, una pestata su un attacco da seconda linea (riconosciuta dal video-check) consegna il secondo set agli ospiti, 22-25.
Terzo set - Si intravede una sferzata nell’atteggiamento biancorosso che viene sottolineata da uno spavaldo bilanciere di Valchinov, 5-2 di buon auspicio. Il 6-5 è una bellissima azione funambolica che viene portata a casa dagli Ospiti. Arrivano due free-ball per Macerata - è qui che si costruisce la salvezza -ma Brescia capitalizza al massimo rimanendo nel set, 9-7. Il leitmotiv del set è sempre lo stesso, Macerata non concretizza le difese che riesce a fare, Brescia è killer: il contrattacco avrebbe bisogno di più di coraggio. Macerata accumula comunque un vantaggio importante (18-13), ma l’esperienza sul turno di battuta di Tiberti rende il finale di set comunque interessante (18-17). Set point con Klapwijk per la Banca Macerata Fisiomed che si merita il parziale, concretizza lo stesso opposto con un monstre block, 25-21.
Quarto set - Macerata è in fiducia, ma Brescia è mai doma: Fall interrompe una buona serie al servizio di Tondo (4-5). Il muro di Berger su Cominetti in pipe fa tremare il taraflex: 7-8 e sensazione positiva per una partita che potrebbe allungarsi. Ottima combinazione in pipe, Ottaviani regala finalmente il pareggio nel quarto set: 10-10. Fall trova impreparato Cominetti in ricezione, ma la difesa maceratese non comprende il colpo classico di Cavuto in parallela, si continua in parità a quota 13. Brescia rimane vigile e paziente, da grande squadra si porta sul 15-18 mettendo pressione (anche psicologica) ai biancorossi. Ichino chiude la strada a Bisset per un 21-21 importante per la Banca Macerata Fisiomed. Tre set point per Macerata, Klapwijk fa impazzire il Banca Macerata Forum sul 27-25 spiegando, con l’aiuto di Vasco Rossi, che la squadra “è ancora qua”.
Quinto set - Macerata parte con un +2 grazie a una spallata da riscaldamento di Fall nella quale si esalta anche Marsili, ace di Cominetti da lì a poco: 5-5. Ferri per Klapwijk sul 5-7 per risolvere la sempre scomoda P1: il fanese classe ‘00 si dimostra glaciale. Brutta gestione di Berger in attacco, Brescia scappa 7-10. Macerata caparbia, rientra per un finale di set ancora punto a punto: Klapwijk ha il match-point della vendetta in mano, non lo sfrutta. Succede di tutto con molte occasioni sprecate da entrambi i lati, Cavuto chiude con l’ace su Gabbanelli, 16-18.
Banca Macerata Fisiomed – Gruppo Consoli Sferc Brescia 2-3 (20-25, 22-25, 25-21, 27-25, 16-18)
Banca Macerata Fisiomed: Pozzebon, Marsili 3, Ichino 2, Ferri 3, Valchinov 13, Ottaviani 11, Cavasin, Fall 8, Klapwijk 23, Berger 14, Gabbanelli (L1). NE: Sanfilippo, Palombarini (L2). All. Castellano Maurizio, Ass. Domizioli Federico.
Gruppo Consoli Sferc Brescia: Erati 9, Cavuto 24, Tiberti 1, Tondo 9, Cominetti 15, Cargioli, Bisset Astengo 20, Manessi 1, Raffaelli, Hoffer (L1). NE: Bonomi, Bettinzoli, Franzoni (L2). All. Zambonardi Roberto, Ass. Iervolino Paolo
Arbitri: Angelucci Claudia e Papadopol Veronica MioaraMVP: Cavuto
Note: Durata set: 24’, 29’, 31’, 33’, 24’ per due e 21 minuti.
Battute punto Macerata 6 con 23 errori, Brescia 8 con 22 errori. Muri punto Macerata 15, Brescia 10. Attacco punto Macerata 43%, Brescia 49%. Ricezione positiva Macerata 43% (32% perfetta), Brescia 52% (32%).
La Civitanovese festeggia la prima vittoria casalinga stagionale conquistando tre punti preziosi e meritati davanti al proprio pubblico. Gara mai in discussione per l’undici di mister Alfonsi che con una rete per tempo supera il Sora, sfiorando in più occasioni anche la terza marcatura.
Al 10’ pt era ancora Buonavoglia a rompere l’equilibrio del match gonfiando la rete di testa su preciso assist di Rossetti dalla sinistra. Nella ripresa era invece Bevilacqua intorno alla mezz’ora a portare una pericolosa pressione sulla retroguardia ospite beffando Boscolo per il raddoppio. Prestazione concentrata e attenta da parte di tutto l’undici rossoblu, che non ha concesso praticamente nulla alla squadra avversaria, sfruttando bene le occasioni e gestendo in maniera intelligente tutte le situazioni di gara.
Grande gioia da parte di tutto l’ambiente rossoblu al triplice fischio, con i tifosi che hanno finalmente potuto festeggiare con la squadra il primo successo tra le mura amiche, aspettando il derby con la Fermana di domenica prossima.
(Foto di Enio Torresi)
La Maceratese supera il Chiesanuova con il risultato di 2-0 e consolida il primato in classifica nel campionato di Eccellenza Marche. A decidere il big match della 13ª giornata, giocato sul campo di Villa San Filippo, sono i gol degli argentini Lucero e Oses, protagonisti di una ripresa accesa e ricca di episodi.
L’avvio di gara è caratterizzato da un lungo studio tra le due formazioni, entrambe attente a non scoprirsi. La Maceratese prova a prendere l’iniziativa, guadagnando alcuni calci d’angolo, ma senza creare pericoli concreti. Al 15’ Vanzan lancia in profondità Cognigni, ma l’uscita tempestiva del portiere Ajradinoski sventa l’occasione.
Il Chiesanuova risponde con qualche iniziativa, ma nessuna delle due squadre riesce a trovare varchi, complice l’ottima organizzazione difensiva. Al 28’ una punizione di Monaco finisce alta, mentre al 31’ Oses ci prova con un tiro insidioso, neutralizzato senza problemi dal portiere. L’unico episodio rilevante è l’infortunio di Tempestilli, costretto a lasciare il campo al 37’, sostituito da Morettini. Il primo tempo si chiude senza grandi emozioni, con le squadre ferme sullo 0-0.
La partita cambia volto nella ripresa, che si apre con un episodio controverso al 3’. Una punizione di Russo viene deviata in rete da Sbarbati, scatenando l’esultanza dei tifosi locali. Il guardalinee segnala però il fuorigioco e il gol viene annullato, tra le proteste del Chiesanuova. L’episodio dà una scossa al match, che diventa più vivo e combattuto.
Al 56’ Persiani colpisce la traversa con un tiro potente, sfiorando il vantaggio per i locali. Sul proseguimento dell’azione, Pasqui viene espulso per somma di ammonizioni, lasciando il Chiesanuova in inferiorità numerica. La Maceratese non si lascia sfuggire l’occasione e al 58’ passa in vantaggio: punizione dalla sinistra di Vanzan e colpo di testa vincente di Lucero, che firma l’1-0. Finale intenso e il Chiesanuova, nonostante l'inferiorità numerica, tenta il tutto per tutto e al 73’ Sbarbati prova a sorprendere Gagliardini con un tiro dalla distanza, ma la palla finisce fuori di poco. La Maceratese sfiora il raddoppio con Cognigni, ma il suo colpo di testa viene respinto sulla linea da Monaco. Nel finale la tensione aumenta: Pesaresi viene espulso, lasciando il Chiesanuova in nove uomini.
Nei minuti di recupero, la Maceratese chiude i conti con Oses, che sigla il definitivo 2-0 su una ripartenza ben orchestrata. Il triplice fischio sancisce la vittoria dei biancorossi, che mantengono la vetta della classifica e si preparano al prossimo impegno contro il Montecchio, dove dovranno fare a meno di Cognigni, squalificato. Una prova di maturità per la squadra di Possanzini, che si conferma sempre più protagonista del campionato.
TABELLINO
Chiesanuova: Ajradinoski, Tempestilli (37' Morettini), Carnevali, Russo, Canavessio, Monaco, Pasqui, Perini (33'st Ciottilli), Sbarbati, Mongiello, Persiani (33'st Pesaresi). All. Mobili
Maceratese: Gagliardini, Ciattaglia, Valsan, Mastrippolito, Lucero, Bongelli, Oses, Nasic, Cognigni, Bracciatelli (33'st Gomis), Cirulli (18'st Albanesi). All. Possanzini
Arbitro: Isnardi di Albenga
Reti: 66' Lucero, 97' Oses
Note: spettatori 1000 circa; espulsi per doppia ammonizione Pasqui e Pesaresi; ammoniti, Russo, Morettini, Cognigni; corner 1-4; recupero 1' e 8'
Frenata casalinga per il Tolentino. I cremisi arrestano il filotto di vittorie consecutive e pareggiano per 1-1 con la Sangiustese tra le mura amiche nel derby valevole come tredicesima giornata del campionato di Eccellenza Marche. Ad andare a segno Grassi nel primo tempo e Badiali nella ripresa.
Le scelte di formazione di Passarini non prescindono dall'ormai affiatata coppia d'attacco Moscati-Lovotti. Al centro della difesa torna titolare Di Biagio a far coppia con Strano, mentre a centrocampo si rivede dal primo minuto Tortelli dopo i problemi fisici che lo hanno attanagliato nelle ultime settimane. I rossoblù scendono in campo con il consueto 4-2-3-1 e si affidano alla potenza di Handzic e agli inserimenti di Grassi e Crescenzi.
LA CRONACA - Avvio arrembante degli ospiti. Al 3' Pasqualini è fin troppo veemente nell'intervenire in scivolata su Moscati e rimedia la prima ammonizione della partita. Un minuto più tardi arriva il vantaggio della Sangiustese. Cresci si accentra dalla sinistra e lascia partire una conclusione che Bucosse riesce solo a respingere, sul pallone vagante si fionda Grassi che da due passi non può sbagliare.
Subito il colpo, il Tolentino si desta e comincia a macinare il suo gioco. Al 15' Salvucci dopo un ottimo anticipo tenta anche il tiro dalla distanza, ma Rossi blocca senza troppi patemi. Moscati colpisce di testa senza riuscire a dare la frustata al 18'. Due minuti dopo Manna sfiora il pareggio con una stilettata in diagonale che fa la barba al palo.
Cremisi in totale controllo del campo in questa fase e vicini all'1-1 pure con Tortelli, dopo un tentativo sbucciato di Moscati (24'). Sempre Tolentino pericoloso al 25' con una bella punizione di Capezzani che non inquadra, però, lo specchio.
La Sangiustese si difende con ordine e alla mezz'ora torna a fare paura. Al 31' Strano liscia l'intervento e spalanca la via della porta a Grassi che assiste Cresci per un gol che sembra già scritto, ma Bucosse compie una parata mirabolante.
Al "Della Vittoria" portieri sugli scudi. Al 43' è Rossi ad esaltarsi con un intervento sulla linea che salva la sua porta sul colpo di testa a botta sicura di Lovotti, pescato in area da un cross al bacio di Capezzani. È l'ultima emozione di un bel primo tempo, chiuso avanti dalla Sangiustese per 1-0.
Al rientro dagli spogliatoi il Tolentino riprende a macinare calcio. Al 54' Rossi ancora in evidenza a respingere in perfetto stile un tiro potente di Manna. Con il passare dei minuti aumenta il nervosismo, mentre contestualmente la contesa scende di tono dal punto di vista tecnico.
Al 65' Bucosse si supera abbrancando in tuffo il colpo di testa di Grassi, che già pregustava la doppietta personale. Passarini modifica l'assetto sostituendo i terzini e inserendo Naddeo per l'esausto Capezzani. Al 71' dentro anche Stricker per Tortelli, il Tolentino vara un modulo più offensivo.
La mossa funziona. Al 73' arriva il pareggio. Tutto nasce da una rimessa laterale, il pallone arriva a Badiali che di prima intenzione trafigge Rossi. È uno a uno. Al 78' Bucosse ancora superlativo nel togliere dalla porta un pallone insidioso sugli sviluppi di corner.
All'82' Moscati scappa via a Iommi in contropiede, il capitano ospite è costretto ad intervenire da ultimo uomo. L'arbitro estrae il rosso diretto decretando anche la punizione dal limite. Finale di partita incandescente, con il direttore di gara che decreta quattro minuti di recupero. L'arrembaggio dei padroni di casa, però, non produce effetti: per il Tolentino arriva un pari dopo cinque vittorie consecutive.
Con la settima vittoria consecutiva in altrettanti turni del girone di andata del campionato nazionale di Serie A di basket in carrozzina, il Santo Stefano Kos Group è matematicamente qualificato alla Final Four di Coppa Italia con una gara di anticipo.
Le velleità del Reggio Calabria, salito al PalaPrincipi di Porto Potenza Picena come terza forza del campionato, si sono spente già al quinto minuto del primo quarto quando il Santo Stefano si è ricordato di essere la capolista solitaria, e finora imbattuta, della massima serie italiana. La partenza a razzo dei calabresi con tre contropiedi consecutivi a segno e un parziale di 6 a 3 stordisce capitan Bedzeti e soci.
Primo time out di coach Roby Ceriscioli, reset e ritorno sul parquet in modalità schiacciasassi con un successivo parziale di 9 a 0 per gli adriatici. Da metà del primo quarto la gara è a trazione marchigiana. Il Santo Stefano incrementa progressivamente il vantaggio per arrivare alla pausa lunga sul punteggio di 35 a 17 e chiudere con uno score finale di 60 a 37.
Bene la difesa locale, che poco o nulla ha concesso ai tiratori di Reggio Calabria, eccellente la fase di tiro neroverde con le mitragliatrici Giaretti, Vigoda, Bedzeti, Raimondi, Cini e Bassoli sistematicamente a segno. Nella parte alta della classifica il Cantù vince di misura sul Giulianova mentre nello scontro tra Porto Torres e Firenze hanno la meglio i sardi. Sassari vince, pur faticando, in casa contro il Bergamo. Impresa del Treviso che in trasferta supera, a sorpresa, il Padova. Lo stesso rinvigorito Treviso ospiterà sabato prossimo il Santo Stefano (diretta streaming ore 15,30). I tabellini dei portopotentini contro il Reggio Calabria: Vigoda 13, Bassoli 4, Watson, Becker, La Terra, Raimondi 8, Giaretti 18, Bedzeti 8, Henriot, Balsamo, Scandolaro 2, Cini 7. All. Ceriscioli.
Il tennis italiano brilla come mai prima d'ora, reduce dalla vittoria della seconda Coppa Davis consecutiva e dalla conquista della Billie Jean King Cup. Per comprendere le ragioni di questo successo e il suo riflesso a livello locale, abbiamo intervistato Giovanni Torresi, maestro di tennis e vicepresidente del Coni Marche, un vero punto di riferimento per il tennis maceratese e marchigiano.
Secondo Torresi, il grande lavoro della Federazione Italiana Tennis (FIT) ha gettato le basi per i successi attuali, ma il merito principale va alla preparazione dei tecnici: "Se abbiamo tanti giocatori e giocatrici a livello mondiale, il merito più grosso va ai nostri maestri. Sono cresciuti tanto e questo si riflette sui loro allievi, che poi sono diventati i vari Sinner e Berrettini". Questo impegno si traduce anche in un entusiasmo crescente tra i più giovani. Torresi osserva che: "I bambini vedono Sinner diventare numero uno al mondo e vogliono subito giocare a tennis. Le scuole di tennis hanno aumentato i numeri e i campi sono sempre pieni".
Torresi gestisce da cinque anni il Tennis Padel Team, un luogo ricco di storia: "Negli anni '60 e '70 era una realtà importante, anche a livello internazionale. Qui è nata l'associazione Tennis Macerata, che poi si è trasferita in via dei Velini. Io stesso ci ho lavorato per più di vent'anni, lanciando diversi tennisti".
E anche oggi nelle Marche non mancano i talenti. Tra i nomi citati spiccano, ovviamente, Elisabetta Cocciaretto, la sangiorgese vincitrice della Billie Jean King Cup e il 21enne pesarese Luca Nardi, di cui Torresi dice: "Ha due anni in meno di Sinner e uno in meno di Musetti. Deve trovare equilibrio, ma il potenziale c'è tutto".
Torresi ricorda anche un giovane Jannik Sinner : "Nel 2012, a 11 anni, giocò contro Gianluca Quinzi. Era un bambino magrissimo, con tanti capelli rossi. Giocava bene, ma mai avrei pensato che sarebbe diventato numero uno al mondo". Con due Coppe Davis e una Billie Jean King Cup, rimane ora solo un traguardo da auspicare: "Sinner può vincere il Grande Slam. Ha tutte le qualità, e l'unico che può fermarlo è Alcaraz, che però ha alti e bassi".
Alla luce della conquista della seconda ‘insalatiera’ consecutiva, il confronto con gli anni '70 è inevitabile. Per Torresi, l'analogia risiede nella forza del gruppo: "Nel '76 avevamo Panatta, Barazzutti e gli altri, tra i più forti al mondo. Oggi ne abbiamo cinque o sei a quel livello. Non è un miracolo: è il risultato di un lavoro serio e costante".
Nel circolo di Torresi si gioca anche a padel, disciplina esplosa dopo il Covid. Tuttavia, nota un ritorno al tennis: "Il padel ha avuto il suo boom, ma molti stanno tornando al tennis. In ogni caso, l'importante è che le persone facciano sport".
Inizia male il girone di ritorno della Halley Matelica, che capitola sul campo della Sì con Te Porto Recanati dopo una partita in gran parte di rincorsa. Pesano sul groppone dei biancorossi i due parzialoni subiti a cavallo tra primo e secondo quarto e tra terzo e quarto periodo, che hanno reso troppo irta la salita verso la vittoria.
Eppure la partenza dei ragazzi di coach Trullo era stata bruciante, coi vigorini a prendere subito le misure al PalaMedi con un paio di triple scattando sul +6 (2-8 dopo 2’). L’Attila Junior esce pian piano dal guscio col solito tourbillon di difese di coach Coen, ma la Vigor non sembra troppo scalfita dalla cosa e sale fino al +7 (17-24 all’8’ firmato Dieng).
Proprio nel momento migliore, però, i biancorossi s’inceppano. La sbandata diventa incontrollata nella prima parte del secondo quarto, con i padroni di casa che prendono fiducia costruendo un incredibile parziale di 22-0 per decollare fino al +15 (39-24 al 17’ fissato da due liberi di Mancini).
Un viaggio in lunetta di Zanzottera e una tripla di Rolli tolgono la scimmia dalle spalle matelicesi, due bombe in serie di Morgillo fanno il resto e il -8 (45-37) dell’intervallo lungo non è poi un brutto affare per come si erano messe le cose.
Il terzo quarto è il più bello ed equilibrato del match. Morgillo e Zanzottera riportano sotto le Halley, che torna più volte sul -2 mancando però la zampata del sorpasso. E la cosa costa cara perché un altro giro a vuoto in attacco e una fiammata di uno scatenato Caverni ricacciano indietro i matelicesi con un parziale di 12-0 (71-57 a 6’ dalla sirena).
La Vigor è in tilt, un paio di palle rubate di Zanzottera tengono vagamente aperta la contesa, ma i biancorossi riescono al massimo a tornare a -7 (77-70 a meno di 1’ dalla sirena) e l’Attila Junior ha problemi nel controllare gli ultimi disperati tentativi degli ospiti.
SI’ CON TE PORTO RECANATI-HALLEY MATELICA 79-70
PORTO RECANATI: Mancini 13, Fratoni ne, Gamazo 18, Rapini 3, Cingolani ne, Caverni 19, Pesce 3, Cicconi Massi 1, Montanari 12, Ciribeni 10, Tarquini ne. All.: Coen.
MATELICA: Arnaldo 6, Rolli 11, Panzini, Pali ne, Mentonelli, Mazzolini ne, Dieng 9, Morgillo 18, Zanzottera 24, Riccio, Musci ne, Eliantonio 2. All.: Trullo.
ARBITRI: Resca, Romanello.
PARZIALI: 24-24, 21-13, 21-20, 15-13.
La Macagi Cingoli affronta a testa alta Fasano, ma deve alzare bandiera bianca di una sola rete. I ragazzi di Palazzi, infatti, hanno perso 31-32 contro i pugliesi nella sfida della 13^ giornata di Serie A Gold di pallamano, in una partita caratterizzata da un testa-a-testa per tutti e 60 i minuti.
I campioni d’Italia riescono ad avere la meglio nella volata finale, difendendo il vantaggio negli ultimi 4 minuti, dopo l’ennesimo rientro in gara di Strappini e compagni. Che ora sono in zona play-out, visto che il Chiaravalle ha vinto contro il Pressano e ha superato in classifica la Macagi ora 12^.
LA CRONACA - Già dai primi minuti si capisce quale sarà l’andamento del match: una furiosa battaglia senza esclusioni di colpi. Mangoni apre le marcature, Pugliese pareggia ma due gol di fila di D’Benedetto valgono il 3-1.
La Junior Fasano ribalta il parziale con lo 0-3 firmato Cantore, Boerlegui, Boggia per il 3-4, prima del pari di Makhlouf sul 4-4. Sul 5-5, Notarangelo e Pugliese piazzano il +2 ospite sul 5-7. Cingoli pareggia immediatamente con Mangoni e Makhlouf al 13’ (7-7).
Cunha fa +1, dall’altra parte ancora due gol del terzino tunisino valgono il nuovo sorpasso sul 9-8, dopo la bella parata di Albanesi su Cunha. La Macagi mantiene il vantaggio fino al 10-9 di Ciattaglia, perché Pugliese e Cunha ribaltano nuovamente il parziale (10-11).
Si viaggia punto su punto, con Coppola e Leban attenti tra i pali, fino al 13-13: qui, infatti, due gol consecutivi di Pugliese riportano a +2 la Junior Fasano al 25’ (13-15). Gli ospiti riescono a mantenersi in doppio vantaggio fino alla fine del primo tempo, terminato 16-18, con la traversa di Makhlouf a negare il -1 ai cingolani.
SECONDO TEMPO - Nella ripresa continua il grande equilibrio tra le due compagini. Boerlegui colpisce un palo, Cunha non trova la porta: Naghavialhosseini ringrazia e ristabilisce il -1 sul 17-18. Coppola ipnotizza Cantore, Boerlegui ristabilisce il +2 (17-19) e Leban para su Ciattaglia. La Macagi, tuttavia, è sul pezzo e ribalta il risultato con un 3-0 firmato Ciattaglia, Makhlouf e Strappini per il 20-19 al 36’. In questo frangente Notarangelo colpisce una traversa e Boccia tira fuori.
La Junior Fasano, però, risponde con un break di 0-4 grazie ai gol di Cunha, Cantore, Boerlegue e Boggia, per il 20-23 al 40’: Cingoli è sfortunata, colpendo il palo con Mangoni sul -1 e la traversa con Naghavialhosseini sul -2. Con un gol più bello dell’altro Pugliese e Cunha rispondono a Naghavilhosseini e Ciattaglia, mantenendo il +3 (22-25).
Makhlouf accorcia dai 7 metri, Coppola respinge il tentativo di Cunha, ma due reti di fila di Cantore valgono il massimo vantaggio ospite di +4 sul 23-27 al 46’. Fasano, però, anzi di scappare subisce la reazione dei padroni di casa, che tornano subito a -2 al 49’ con le reti di Ciattaglia e Mangoni: parziale di 25-27 al 49’.
Cunha ristabilisce il +3, Leban para su D’Agostino e Pugliese colpisce un traversa: D’Benedetto ringrazia e segna il 26-28. D’Agostino risponde a Notarangelo, poi Mizzoni colpisce un palo e Coppola para su Cunha: ancora D’Agostino non perdona e segna il 28-29 al 54’.
Pugliese segna il nuovo +2, Makhlouf accorcia e Coppola para un 7 metri a Cantore. Il tunisino ha la palla del pari al 58’, ma trova la traversa. Così Fasano controlla il risultato e chiude i giochi all’ultimo minuto con Notarangelo: il gol finale di Makhlouf non evita la sconfitta ai cingolani, anzi, acuisce la beffa per la sconfitta di una sola rete.
Tabellino
Macagi Cingoli 31-32 Junior Fasano (16-18)
Macagi Cingoli: Albanesi, Coppola, Jaziri, D’Agostino 3, D’Benedetto 4, Ciattaglia 4, Naghavialhosseini 4, Mangoni 3, Latini, Strappini 1, Rossetti, Compagnucci, Gigli, Vojinovic 2, Makhlouf 10. All. Palazzi
Junior Fasano: Leban, Sibilio, Boggia 3, Rivan Rodriguez, Pugliese 8, Notarangelo 4, Cantore 7, Cunha 5, Beharevic, Capello Cardozo, Mizzoni, Legrottaglie, Boerlegui 5, Montalto. All. Iaia
Arbitri: Ciro e Luciano Cardone
(Credit foto: Doriano Picirchiani)
Per la Settempeda la doccia gelata arriva proprio all’ultimo respiro e sull’ultimo tentativo del Casette Verdini quando i biancorossi credevano e pensavano di aver ormai intascato il bottino pieno e, invece, il colpo di testa del neo entrato Del Brutto(95’) cambia tutto e decreta un pareggio che sa di amaro in bocca per gli ospiti e regala soddisfazione ai locali. Per quanto visto nel primo tempo e per come si era messa la gara si può dire che è un pari che penalizza una Settempeda che hai punti e per occasioni create avrebbe meritato qualcosa in più, mentre per il Casette Verdini il punto sembra guadagnato, per le ragioni di cui sopra, ma è arrivato anche per la voglia messa in campo e per non aver mai mollato, aspetti che hanno portato ai granata il premio finale.
Settempeda più manovriera, palla a terra e trame in velocità, e propositiva nella prima frazione(unica pecca non aver chiuso il discorso) e nella parte conclusiva della gara costretta a soffrire ed a snaturarsi nel gioco sia per un calo atletico che soprattutto per aver dovuto cambiare uomini e alcune posizioni a causa degli infortuni(in tre fuori); Casette Verdini poco ficcante e preciso per 45’ poi sicuramente diverso nella ripresa(più convinzione e grinta) anche per merito dei subentrati che hanno dato la scossa alla squadra. A conti fatti, comunque, un punto a testa che può andar bene ad ambo le squadre che, reduci da sconfitte, puntavano ad un risultato positivo ed a muovere la classifica ed alla fine hanno centrato l’obiettivo.
Allo stadio “Nello Crocetti” si sfidano due formazioni che hanno conosciuto una battuta d’arresto nel turno precedente e dunque vogliono riscatto e punti: il Casette Verdini(al primo ko stagionale) e la Settempeda. Biancorossi con novità: Montanari per Mulinari e Perez per Farroni. E’ titolare anche Francesco Sfrappini(sono tre gli under in campo), scelta che premia mister Ciattaglia visto che è proprio l’attaccante classe 2006 ad andare a segno dopo appena 4’. Cross da destra, pallone in mezzo all’area dove Sfrappini anticipa tutti riuscendo a spingere la sfera in porta da distanza ravvicinata. Il vantaggio certifica l’ottimo inizio biancorosso fatto di personalità, autorità e gioco piacevole. Al 9’ Rango apre verso sinistra trovando Cappelletti che affonda in area, arriva sul fondo da dove tira in porta trovando pronto Carnevali.
Al quarto d’ora è Pagliari ad avere la possibilità di calciare da ottima posizione con il destro del regista ospite che incoccia su Ogievba appostato nell’area piccola. Si fa male Palazzetti che deve uscire rimpiazzato da Mulinari. Al 34’ ci prova Quadrini dalla distanza con un destro rasoterra che chiama Carnevali alla parata in tuffo. Due minuti dopo Sfrappini attacca l’area da sinistra, sterzata per portarsi il pallone sul destro e tiro che si alza facilitando l’intervento a mani aperte di Carnevali. Ancora Settempeda con Cappelletti che sfonda a sinistra, tiro potente che un difensore tocca mandando sopra la traversa e quindi in angolo. Primo tempo di marca biancorossa con i locali insidiosi solo con qualche affondo senza esito con Bartoloni inoperoso a parte un’uscita con i pugni. La prima iniziativa della ripresa è di uno Sfrappini pimpante, convincente e tra i migliori in assoluto: dribbling e destro che Carnevali neutralizza in tuffo. Il primo vero affondo del Casette Verdini giunge al 9’ quando Romanski da sinistra mette un bel pallone per Giaccaglia che batte al volo con palla che colpisce il compagno Ogievba per poi schizzare sul fondo. Iniziano i cambi da parte delle due panchine(nei padroni di casa anche Cuccù e Menchi). I
l match ora è equilibrato e i granata provano ad attaccare anche se chiare occasioni non se ne vedono. La Settempeda perde Pagliari (dentro Piccinini) e Ciattaglia deve modificare un po’ la formazione(gli ospiti chiudono con 5 under). Le sostituzioni tra i locali sembrano funzionare e infatti la squadra di Lattanzi appare più volitiva e convinta, specie nei minuti finali. Al 43’ il Casette Verdini recupera palla e riparte sulla sinistra con capitan Romanski che tocca per Poloni che tenta un tiro di prima intenzione allargando il piatto destro con traiettoria in diagonale che passa accanto al palo e si spegne sul fondo. Cinque minuti di recupero(poi sei per l’infortunio di Cappelletti che esce per Meschini) con la Settempeda che tiene e sembra poter gestire, ma al 50’ ecco l’episodio che cambia il verdetto del pomeriggio. Rinvio da fondo campo, palla intercettata dai locali e affidata a Romanski, stavolta spostato a destra, cross morbido e preciso sotto porta per la testa di Del Brutto che stacca benissimo ed infila sotto la traversa. 1-1 e triplice fischio.
Tabellino
CASETTE VERDINI – SETTEMPEDA 1-1
MARCATORI: pt 4’ Sfrappini; st 50’ Del Brutto
CASETTE VERDINI: Carnevali, Telloni, Forte, Tidiane, Ciurlanti(25’st Menchi), Moschetta, Ferrari(32’st Poloni), Lami, Ogievba(19’st Del Brutto), Giaccaglia(15’st Cuccù), Romanski. A disp. Seghetti, Conforti, Cingolani, Forconi. All. Lattanzi
SETTEMPEDA: Bartoloni, D’Angelo, Montanari, Pagliari(27’st Piccinini), Palazzetti(32’pt Mulinari), Dolciotti, Quadrini, Rango, Cappelletti(48’st Meschini), Perez(44’st Boldrini), Sfrappini(41’st Eugeni). A disp. Braghetti, Farroni, Maccioni, A. Staffolani. All. Ciattaglia
ARBITRO: El Mouhsini di Pesaro; assistenti Cerca di Jesi e Dervishi di San Benedetto
NOTE: ammoniti: Tidiane, Rango, Lami, Dolciotti, Perez, Quadrini. Angoli: 3-5. Recupero: pt 3’; st 6’
Pochi giorni al via dei nuovi corsi per diventare istruttori di nuoto e di fitness in acqua. Il territorio maceratese ha risposto “presentissimo” e sarà attivo in prima linea, perchè il Centro Salvamento Marche li organizzerà coadiuvato dal Centro Nuoto Macerata e da Il Grillo. Insomma con la collaborazione delle piscine del capoluogo e di Civitanova.
Il corso per istruttore Fin è una prima volta assoluta per il Centro Nuoto Macerata, del resto fino a due stagioni fa queste lezioni erano prerogativa esclusiva della Fin Marche. Semaforo verde il 10 dicembre dopo le prove di ammissione.
La parte teorica con le lezioni si svolgeranno presso la sede di Sport e Salute a Piediripa, sala scelta anche per garantire la massima fruizione da parte di tutte le associazioni interessate ubicate in provincia.
Per accedere al corso bisognerà superare una prova pratica attitudinale, comprendente: tuffo di testa correttamente eseguito; recupero di un oggetto posto sul fondo della vasca; percorrenza di 12 metri in subacquea; stazionamento verticale con gambe a bicicletta per almeno 20 secondi; nuotare 25 metri per ciascuno degli stili regolamentari (farfalla, dorso, rana e stile libero).
Il corso è suddiviso in 16 ore di lezioni online, a cui si aggiungono le 29 ore di corso in presenza e 11 ore di lezioni pratiche in piscina, per un totale di 56 ore di lezioni. Obbligatorio partecipare ad almeno l'80% delle lezioni in presenza e pratiche. Docenti saranno Franco Pallocchini, Antonella Citarella, Piero Falzetti, Mauro Antonini, Anna Lemme e Luigi Finucci.
È tutto pronto all'Inter Club "Veleno" di Tolentino per l'attesissima visita di Javier Zanetti. Domani, sabato 30 novembre, il leggendario "Capitano" nerazzurro sarà ospite a cena presso il ristorante “Chiaroscuro” di Belforte del Chienti. L'evento ha registrato il tutto esaurito in tempi record: già dal 10 novembre, infatti, non era più possibile prenotare un posto.
L'arrivo di Zanetti ha generato grande entusiasmo tra i tifosi dell'Inter del Maceratese e delle Marche, che non hanno voluto perdere l'occasione di partecipare a questa serata speciale e carica di emozioni. Merito anche del lavoro instancabile dei membri del direttivo dell'Inter Club di Tolentino, che si sono impegnati con dedizione per rendere possibile questo incontro, curando ogni dettaglio per garantire una serata indimenticabile.
Stefano Spagna è ufficialmente un giocatore della Recanatese. Perfezionato nella giornata odierna il tesseramento dell'attaccante che si era aggregato in settimana al gruppo allenato da Bilo' dopo aver lasciato la Civitanovese.
"Sono molto contento di essere arrivato alla Recanatese, qua so di trovare un ambiente serio e di categoria - le prime parole di Spagna in giallorosso-. Mi metto subito a disposizione del mister, non vedo l'ora di indossare la nuova maglia".
Spagna potrebbe scendere già in campo nel delicato match di domenica contro il Chieti, andando così a rivitalizzare l'attacco giallorosso, in attesa di formare una coppia di alto livello insieme al capitano Sbaffo, ancora alle prese con un infortunio.
Protesta della squadra di calcio a 5 Bayer Cappuccini di Macerata: "Serve un campo adeguato per allenamenti e partite". La squadra di calcio a 5 Bayer Cappuccini di Macerata, attiva da vent'anni nel panorama sportivo locale, lancia un appello per ottenere strutture adeguate dove poter allenarsi e disputare le proprie partite. Da sei anni, la squadra utilizza la palestra dei Salesiani per le proprie attività, ma quest’anno si è trovata di fronte a una brutta sorpresa: sebbene fosse confermata la collaborazione per disputare la partita di campionato, non è stato più possibile svolgere gli allenamenti, una condizione fondamentale per una squadra che partecipa al massimo campionato regionale di futsal.
Da quest’anno, la squadra si è trovata costretta a prepararsi in strutture alternative, come il campo dei Cappuccini e quello di Consalvi. Tuttavia, a partire dall’inizio del campionato, gli allenamenti sono stati pianificati a Montelupone, un comune limitrofo, dove il Bayer Cappuccini ha trovato ospitalità in altri impianti sportivi.
“Questo, purtroppo, ha comportato notevoli difficoltà sia a livello economico che logistico, spiega la società. L’esborso per il trasporto, l’organizzazione, e soprattutto gli orari serali, che vanno dalle 22.00 alle 23.30, rappresentano un grande sacrificio per i giocatori, molti dei quali sono studenti o lavoratori e non possono permettersi di allenarsi a orari tanto tardivi. Le condizioni di viaggio e di stanchezza derivanti da questi allenamenti tardi stanno pesando sugli atleti, compromettendo le loro performance e il loro benessere”.
Nonostante la squadra abbia avuto visibilità anche a livello nazionale, con la partecipazione alla Domenica Sportiva su Rai 2 in occasione del ventesimo compleanno, la situazione non sembra migliorare. Il Comune di Macerata, seppur consapevole del problema, ha concesso la palestra della scuola di Piediripa, ma questo impianto si è rivelato insufficiente, troppo piccolo e non conforme alle necessità del calcio a 5. La squadra ha anche cercato altre soluzioni, come la palestra dell’ITAS, ma è stata respinta con la giustificazione che la struttura fosse sempre occupata. Un sopralluogo successivo ha svelato la falsità di tale affermazione, poiché la palestra risultava regolarmente inutilizzata, con le luci spente durante le ore in cui la squadra aveva proposto di allenarsi.
L’appello agli amministratori locali. “Chiediamo con urgenza un aiuto concreto da parte delle amministrazioni comunale e provinciale per risolvere una situazione che, oltre a compromettere le performance della squadra, ne mina anche la sostenibilità economica”.
“La società di calcio a 5 è una realtà storica per Macerata e merita strutture adeguate per poter continuare a crescere e competere. L'appello è chiaro: è necessario che vengano messe a disposizione strutture sportive già esistenti, che siano adeguate e accessibili, senza lasciare impianti pubblici chiusi e inutilizzati”.
Concludendo, il Bayer Cappuccini si augura che "il Comune e la Provincia di Macerata possano rispondere positivamente a questa richiesta, dimostrando attenzione e impegno per lo sport e per il benessere delle tante realtà locali che fanno parte della comunità”.
Dopo la separazione consensuale da Nicola Scalabroni, artefice della storica scalata dalla Serie C Silver alla Serie B Interregionale, l'Attila Basket ha scelto Piero Coen come nuovo Head Coach. Classe 1963, l'allenatore anconetano porta con sé una lunga esperienza sia da giocatore che da tecnico, con importanti trascorsi sulle panchine di squadre come Ancona, Atri, San Severo, Reggio Emilia, Recanati, Chieti, Mestre e Montegranaro.
Il legame con il presidente Giuseppe Pierini, già patron a Recanati durante le sue precedenti esperienze, ha giocato un ruolo cruciale nella decisione di Coen di accettare l'incarico: “Nei miei programmi non c'era l'idea di ripartire così presto, se devo esser sincero,” ha dichiarato il tecnico. “Ho accettato questo invito proprio per il rapporto che ho con il presidente Pierini e la sua famiglia, oltre che per il progetto che c'è dietro questa società. Con il presidente ho sempre avuto un rapporto di grande rispetto, stima e correttezza, e non me la sono sentita di tirarmi indietro".
Annunciato ufficialmente sabato scorso, Coen è andato subito in panchina per la sfida casalinga contro l'Olimpia Castello, vinta dall'Attila Basket con il punteggio di 91-80. “Ho visto poco della squadra finora, sarà necessario del tempo per esprimere giudizi,” ha spiegato Coen. “Sono qui per cercare di sistemare le cose e migliorarle dove possibile”. Guardando al campionato, il neo tecnico ha le idee chiare sulla competizione: “È evidente che il torneo si dividerà in due blocchi: da un lato, quattro squadre che si lotteranno per i primissimi posti; dall'altro, il resto delle formazioni che si contenderanno il quinto e sesto posto”.
La prima grande prova per Coen arriverà già sabato prossimo, quando al PalaMedi di Porto Recanati scenderà la capolista Halley Matelica, guidata da coach Trullo. Un avversario di alto livello, che Coen descrive così: “Matelica è una squadra importante, basta guardare il roster: qualità, esperienza e spessore. Vista la sfida che ci attende, mi auguro che il pubblico del PalaMedi venga a sostenerci, perché in questo momento abbiamo bisogno di tutto e tutti".
Nel frattempo, la SiconTe Attila Basket ha comunicato che Marco Raffaeli non farà più parte dello staff tecnico. La società ha ringraziato Raffaeli per l'impegno dimostrato durante la scorsa stagione e nella prima parte di questa, augurandogli il meglio per il futuro professionale.
Il club ha inoltre annunciato l'ingresso stabile di nuovi atleti nella rosa. Daniele Filippetti, aggregato da due mesi alla SiconTe Attila, e Michele Bora, presente da due settimane, faranno parte a pieno titolo del team. A loro si aggiunge Vasco Pesce, proveniente dalla Taurus Jesi, che si unirà immediatamente alla squadra.
Il Trodica Calcio annuncia l'ingaggio di Tino-Sven Sušić: un centrocampista di esperienza internazionale per la squadra. Nato a Sarajevo il 13 febbraio 1992, Sušić, 32 anni, vanta una carriera di alto livello nei principali campionati europei, sia a livello di club che con la nazionale della Bosnia ed Erzegovina.
Sušić ha debuttato con la nazionale maggiore della Bosnia ed Erzegovina nel 2014, in occasione di un'amichevole contro l'Egitto. Nel medesimo anno, è stato convocato per il primo storico Mondiale FIFA della Bosnia, dove ha preso parte alla fase a gironi, scendendo in campo contro la Nigeria. Complessivamente, Sušić ha totalizzato 9 presenze con la nazionale bosniaca, dimostrando le sue qualità in contesti internazionali di grande prestigio.
La carriera di Tino-Sven Sušić si è sviluppata in alcuni dei club più importanti d'Europa. Ha mosso i suoi primi passi nell'Hajduk Spalato, in Croazia, con cui ha vinto la Coppa di Croazia. Successivamente, ha giocato al KRC Genk in Belgio, uno dei club più prestigiosi del campionato belga. Sušić ha anche accumulato esperienze significative in Olanda, militando nell'Eredivisie, e ha concluso il suo ciclo con il Sarajevo, con cui ha conquistato il campionato nazionale e la Coppa di Bosnia.
Un centrocampista completo con visione di gioco e capacità offensive. Mancino naturale, Sušić è un giocatore con una grande visione di gioco, capace di gestire il possesso palla e di inserirsi efficacemente nelle azioni offensive. La sua altezza di 186 cm lo rende particolarmente utile anche nelle situazioni di gioco aereo. La sua abilità nel dettare i tempi di gioco e nel creare occasioni per i compagni lo rende un centrocampista di grande valore per il Trodica Calcio, che avrà l'opportunità di sfruttare la sua esperienza e le sue capacità tecniche.
L'ingaggio di Sušić rappresenta un passo importante per il Trodica Calcio, che continua a puntare su giocatori di esperienza internazionale per rinforzare il proprio organico. Il suo arrivo non solo potenzia la squadra dal punto di vista tecnico, ma porta anche una mentalità vincente, fondamentale per affrontare le sfide future.
La società, in attesa di vedere Sušić all'opera sul campo, esprime grande soddisfazione per questo nuovo innesto, sicura che"l'esperienza e il talento del giocatore saranno determinanti per il raggiungimento degli obiettivi stagionali".
"Il Trodica Calcio è entusiasta di accogliere Tino-Sven Sušić e si prepara a una nuova fase della stagione, forte della sua esperienza internazionale e delle sue indiscutibili qualità tecniche, si legge in una nota del club. "La società confida che il centrocampista bosniaco contribuirà in modo significativo al successo della squadra nelle prossime competizioni".
Chiesanuova-Maceratese sarà il big match della tredicesima giornata di Eccellenza Marche. La miglior difesa del torneo, quella del Chiesanuova con soli 5 gol subiti, affronta il miglior attacco, quella della Maceratese con 21 gol fatti. Il pragmatismo di Mobili contro l’idealismo di Possanzini. Tanti i temi in gioco, per una partita che, nonostante arrivi alla tredicesima giornata, mette già in palio punti pesanti anche in ottica classifica. Una classifica che nella giornata precedente tra l’altro ha visto il sorpasso in testa della Maceratese proprio ai danni del Chiesanuova, uscito sconfitto dal campo del K-Sport Montecchio Gallo, terzo “incomodo” della situazione.
Il balzo in testa alla classifica però non cambia nulla per Mister Possanzini, che più che esaltare il primato della sua squadra si concentra sul processo di crescita dei suoi ragazzi. “Siamo contenti di aver vinto domenica e prepariamo questa sfida contro una squadra forte e che ci ha battuto già in coppa, quindi ci conosciamo entrambe abbastanza bene. è un’opportunità per proseguire il percorso che abbiamo iniziato da un po’. Sarà una bella partita. La classifica conta poco. Siamo 5 squadre in 5 punti quindi è inutile parlare di classifica a novembre. Noi sappiamo da dove siamo partiti, con un gruppo nuovo e uno staff nuovo. Speravamo di arrivare in questo momento in questa posizione di classifica. Per noi deve essere un piacere giocare queste partite e speriamo ci sarà un grande pubblico perché ne avremo bisogno”.
Maceratese, come detto, in testa alla classifica e col miglior attacco del campionato, grazie al gioco di Mister Possanzini che, come sottolineato anche dallo stesso tecnico, ha trovato la sua maggior espressione stagionale nella vittoria contro l’Osimana. Una proposta di calcio che però continua a dividere un po’ sugli spalti dell’Helvia Recina, con i più “puristi” ancora non del tutto convinti delle idee dell’allenatore biancorosso. Possanzini rimane comunque fedele ai suoi principi, dicendosi orgoglioso di aver dato in poco tempo un'identità alla sua squadra. “Ognuno ha la sua idea di calcio. Si può vincere o perdere in mille maniere. La nostra idea è quella e andiamo avanti con quella, anche quando magari abbiamo fatto qualche pareggio di troppo. La squadra crede molto nel lavoro e l’idea che condividiamo è utile a esaltare le caratteristiche degli attaccanti che abbiamo. Se divide all’esterno non è necessariamente un problema, anzi meglio che si parli di idee che di altro. vuol dire che siamo riconoscibili e quindi una cosa l’abbiamo raggiunta e per me è motivo di orgoglio”.
Sull’altro fronte, quello treiese, il Chiesanuova arriva dunque a questo confronto dopo la sconfitta subita in terra pesarese, che ha messo fine all’incredibile striscia di imbattibilità durata 17 partite. Mister Mobili vuole trasformare la delusione per questa sconfitta in determinazione per affrontare un avversario importante come la Maceratese. “La stiamo preparando come tutte le altre partite, comunque consapevoli che sarà importante. Contiamo di essere in condizione di fare una buona partita. Non siamo contenti della sconfitta, anche se i ragazzi hanno fatto comunque una buona prestazione, anche in 10. C’è poco da parlare, dobbiamo cercare di riprendere subito la marcia, anche se non sarà facile contro la Maceratese, una squadra importante e prima in classifica e la dice già lunga. Dobbiamo assolutamente riprendere a fare i punti perché perdere non ci piace”.
Oltre ad essere a soli 2 punti dalla vetta, il Chiesanuova ha raggiunto anche la finale di Coppa Italia e affronterà l’Urbania nell’ultimo atto in programma il 21 dicembre al “Bianchelli” di Senigallia. Nel suo percorso in coppa il Chiesanuova ha eliminato proprio la Maceratese ai quarti di finale, vincendo 1-0 sia all’andata che al ritorno. Le due squadre dunque si conoscono bene, anche se le due competizioni secondo l’esperto tecnico ex Recanatese e Tolentino sono due cose distinte. “La Coppa è una cosa diversa, ci sono alchimie differenti. Ci conosciamo e sappiamo che giocano in maniera particolare quindi cercheremo di attrezzarci per affrontarla al meglio e portare via punti che ci servono”.
Chiesanuova che arriva a questa sfida con una defezione importante, con Sopranzetti che ha chiuso in anticipo la sua stagione per infortunio. Mobili non vuole però nessun tipo di alibi: “Ci dispiace per Sopranzetti, perdiamo innanzitutto il suo carattere in mezzo al campo, oltre che un giocatore forte. Non abbiamo mai preso alibi quindi affronteremo la Maceratese con altrettanti giocatori che si faranno trovare pronti”.
Così come non sarà un alibi giocare a Villa San Filippo anziché al Sandro Ultimi di Chiesanuova: “Giocare in casa nostra con i tifosi nostri vicini alla squadra è un’altra cosa. Ci dispiace ma non dobbiamo prendere scuse ma trovare le forze per andare a fare la nostra partita anche lì”.
Appuntamento dunque a domenica, ore 14:30, al Comunale di Villa San Filippo.
Il primo successo esterno dei biancorossi nella regular season 2024/25 arriva a pochi passi da casa, nel derby esterno al PalaSavelli di Porto San Giorgio, davanti a una larga rappresentanza dei Predators. La Cucine Lube Civitanova piega i ‘cugini’ della Yuasa Battery Grottazzolina in tre set (23-25, 18-25, 21-25) e si aggiudica l’anticipo dell’11° turno di andata in SuperLega Credem Banca, dopo aver alzato il livello per portare a casa la posta piena.
I punti presi proiettano Balaso e compagni a quota 20 con temporaneo terzo posto solitario e blindano la qualificazione degli uomini di Giampaolo Medei alla Del Monte® Coppa Italia, ma non c’è ancora la certezza di affrontare i quarti in gara unica da testa di serie, quindi tra le mura amiche.
Per centrare l’obiettivo servirà un’altra prova concreta e convincente all’Eurosuole Forum contro l’Itas Trentino nel 10° turno di andata in programma domenica 1 dicembre (ore 18), che per la Lube e i dolomitici coinciderà di fatto con il giro di boa anticipato e il centesimo faccia a faccia.
Match a lungo in equilibrio al PalaSavelli, a fare la differenza sono la maggior efficacia in attacco della Lube e gli acuti sia muro che al servizio dei suoi interpreti. Lagumdzija chiude da MVP e top scorer con 16 punti (78% di positività e 2 ace). In doppia cifra anche Bottolo (11). Tra i padroni di casa i più insidiosi, come da pronostico, sono Fedrizzi (11) e Petkovic (10).
LA CRONACA - Lube in campo con Boninfante al palleggio e Lagumdzija opposto, Bottolo e Nikolov laterali, Chinenyeze e Podrascanin al centro, Balaso libero. Yuasa schierata con Zhukouski in cabina di regia e Petkovic terminale offensivo, Tatarov e Fedrizzi sulla banda, Comparoni e Demyanenko al centro, Marchisio libero.
Squadre in campo con una maglia arancione dedicata alla campagna “Orange the World” per dire stop alla violenza contro le donne.
Primo set tirato. La Lube è più concreta in attacco (68% contro 52% della Yuasa) e a muro (2 a 1 i vincenti, entrambi targati Potke). In avvio gli errori dei padroni di casa e due prodezze di Boninfante lanciano la Lube (3-7), ma la Yuasa si rimette in carreggiata (6-7). La serie al servizio di Bottolo (5 punti nel set) con ace finale (7-10) consente ai biancorossi di allungare, ma la Yuasa resta insidiosa e trova l’aggancio con Demyanenko (14-14). La Lube alza il livello in difesa e torna avanti con l’attacco di Lagumdzija e l’ace di Boninfante (14-16) per poi allungare con il muro di Podrascanin (16-19). Nel finale Civitanova si fa male da sola, poi incassa l’ace di Petkovic (23-23). Il primo tempo di Chinenyeze e l’errore di Petkovic rimettono le cose a posto (23-25).
Secondo set in equilibrio fino allo scossone biancorosso con Lagumdzija (9 punti con il 90% in attacco e 2 ace). Fiammata iniziale dei cucinieri (0-4), poi torna l’equilibrio (6-7), ma Civitanova si costruisce subito un break di vantaggio e dopo un lungo botta e risposta trova con Lagumdzija il diagonale del +3 (12-15). La forbice si allarga per l’errore in impostazione di Grottazzolina (13-17). Gli uomini di Ortenzi, come nel set precedente, non mollano di un centimetro e si rifanno sotto dopo una giocata di Demyanenko e l’ace di Fedrizzi (16-17). La potenza al servizio e in attacco di Lagumdzija, il muro biancorosso e un’intuizione di Boninfante indirizzano il set (17-24), che si chiude sulla battuta a rete della Yuasa (18-25).
Nel terzo set la Lube suda e rischia, ma si riprende nel finale. La partenza è buona (9-12) dopo la bordata di Bottolo. Il leit-motiv non cambia e Grottazzolina si rifà sotto trovando negli ace di Demyanenko e Zhukouski le giocate chiave per l’aggancio (14-14). Sull’errore in attacco della Lube (17-16) arriva il primo vantaggio assoluto di Grottazzolina sui cugini in un set di SuperLega. I padroni di casa trovano anche l’allungo (18-16).
Gli uomini di Medei tornano in parità dopo un muro compatto (19-19), e colpiscono con Lagumdzija per il sorpasso (19-20). I due ace del nuovo entrato Gargiulo, intervallati dalla giocata di Chinenyeze, fanno la differenza (21-25).
IL TABELLINO
Yuasa Battery Grottazzolina – Cucine Lube Civitanova 0-3 (23-25, 18-25, 21-25)
Grottazzolina: Zhukouski 1, Antonov (L) ne, Cubito ne, Vecchi, Demyanenko 7, Mattei ne, Comparoni 6, Petkovic 10, Fedrizzi 11, Marchiani ne, Romiti ne, Cvanciger ne, Tatarov 8, Schalk, Marchisio (L). All. Ortenzi
Civitanova: Chinenyeze 8, Gargiulo 2, Loeppky, Orduna ne, Bisotto (L) ne, Balaso (L), Boninfante 3, Poriya, Nikolov 8, Lagumdzija 16, Dirlic ne, Podrascanin 9, Bottolo 11, Tenorio ne. All. Medei
Arbitri: Luciani (AN) e Cesare (RM)
Note: durata set: 30’, 26’, 30’. Totale: 1h 26’. Grottazzolina: errori al servizio 11, ace 6, muri 2, attacco 47%, ricezione 35% (27%). Civitanova. errori al servizio 11, ace 6, muri 6, attacco 66%, ricezione 32% (25%). Spettatori: 2.187. MVP: Lagumdzija.
Un pomeriggio diverso dal solito per i ragazzi della scuola calcio dell'Atletico Macerata. Anziché correre sul campo, hanno avuto l'opportunità di ascoltare la testimonianza di un grande campione del calcio marchigiano: Federico Melchiorri. L'incontro si è svolto presso la sede dell'associazione Circolamente in via dei Velini, dove l'attaccante ha condiviso esperienze e aneddoti della sua carriera, offrendo preziosi insegnamenti ai giovani calciatori.
Con un curriculum che vanta 11 presenze in Serie A e 214 in Serie B, Melchiorri ha raccontato alcuni dei momenti più significativi della sua carriera, tra cui la memorabile doppietta contro l'Inter a San Siro. “Incontrare questi ragazzi, vedere che ci tengono a vedermi ea parlarmi è sempre molto emozionante e mi fa sempre molto piacere” ha dichiarato il cigno di Treia, sottolineando l'importanza di serietà e impegno nel promettente i propri obiettivi sportivi. “Spero di aver trasmesso loro quanto sia importante fare le cose seriamente per andare avanti nel calcio”.
Nonostante le esperienze in diverse città italiane, il legame di Melchiorri con Macerata è sempre stato forte. “Sono sempre stato molto legato a Macerata, che ha avuto sempre un posto nel mio cuore anche quando giocavo fuori” ha aggiunto il campione, dimostrando il suo affetto per la città.
Non sono mancati momenti di confronto diretto con i giovani atleti, che hanno potuto rivolgergli alcune domande. Tra queste, spicca la curiosità sul giocatore più forte con cui abbia mai giocato: “A Cagliari Barella già faceva vedere di poter diventare un campione” ha risposto Melchiorri. Quanto al difensore più arcigno che ha affrontato, l'attaccante ha menzionato Matias Silvestre, definendolo “un bel osso duro”.
Nonostante un brutto infortunio al legamento crociato lo tenga lontano dai campi per tutta la stagione, Melchiorri continua a lavorare per tornare in forma. “Sto lavorando per tornare e superare per anche questa” ha spiegato, confermando la sua determinazione a superare ogni ostacolo, come già accaduto in passato.
L'incontro è stato anche un'occasione per celebrare i traguardi della scuola calcio dell'Atletico Macerata. Come sottolineato dal responsabile Marco Romagnoli, la realtà sportiva è in continua crescita: dopo l'introduzione della categoria Pulcini lo scorso anno, quest'anno si è aggiunta anche quella degli Esordienti. Alcuni giovani calciatori sono stati premiati con piccole coppe per i risultati raggiunti nella passata stagione, un momento di orgoglio per tutta la società.
Presente all'evento, oltre al presidente della società Matteo Seccacini, anche Serafin Pianesi, allenatore della scuola calcio, che ha ricordato con affetto i primi passi di Melchiorri nel mondo del calcio. “Faceva sempre 4 o 5 gol a partita. Si vedeva che sarebbe diventato un grande giocatore” ha raccontato Pianesi.