Fantastico Serralta: sei in Seconda. Finisce con il miglior risultato possibile una stagione incredibile per la squadra gialloblù che conquista l’obiettivo più importante, ovvero il salto di categoria. Una vera impresa quella compiuta da Masciani e i suoi ragazzi che chiudono un’annata incredibile con il traguardo più grande. Promozione in Seconda Categoria certificata dalla finale playoff disputata sul terreno amico contro il Monte San Martino e davanti ad una cornice di pubblico da altri palcoscenici (gradinate del Leonori stracolme anche grazie alla folta rappresentanza ospite arrivata anche in pullman) che ha certificato il risultato inseguito da settimane e voluto con forza.
Il traguardo arriva al termine di una battaglia sportiva durata 129’(ci sono stati i supplementari)chiusasi sul 3-3, pareggio che è stato sufficiente ai locali (miglior piazzamento in campionato) per esplodere di gioia e brindare al successo. Insomma, la serata perfetta per tutti: dirigenza, atleti, staff tecnico e sostenitori. Un risultato di prestigio che riporta il Serralta nella sua “casa”, ovvero la Seconda Categoria, torneo dove in passato ha militato per tantissimi anni e in cui è stato protagonista. Si continua a fare festa a San Severino in questa annata sportiva storica e probabilmente irripetibile: tre vittorie per un “triplete” che sarà ricordato per sempre con le tre squadre (Serralta calcio a undici e calcio a cinque più Settempeda) in orbita Polisportiva capaci di salire di categoria.
LA CFRONACA – Finisce in gloria il campionato del Serralta che ottiene il pareggio più bello e dolce della stagione, quello utile per conquistare la promozione nella categoria superiore. Basta, infatti, il 3-3 contro il Monte San Martino nella finale playoff del girone E di Terza per portare la formazione gialloblù in Seconda Categoria, risultato strameritato dopo una marcia praticamente perfetta in una annata che ha dato tante soddisfazioni al club intero.
Bisogna elogiare davvero tutti per il raggiungimento di questo risultato prestigioso, dato che ogni componente ha fatto il suo dando il massimo per tagliare l’ambito traguardo. Anche in questo ultimo e decisivo appuntamento, giocato in casa per via della classifica migliore, il Serralta ha dimostrato tutte le sue qualità, in particolare la capacità di reagire. In una prova meno positiva rispetto alla semifinale, ma poteva essere messa in preventivo per la maggior tensione vista l’alta posta in palio, l’undici gialloblù ha saputo recuperare per due volte un tosto e gagliardo Monte San Martino arrivato al Leonori deciso e convinto di poter fare l’impresa. Ci sono voluti i tempi supplementari per decidere il vincitore e alla fine è venuto fuori il nome del Serralta. Il match è da subito combattuto ed equilibrato con le due rivali che badano al sodo. Serralta con queste novità: Scarpacci (positivo) in difesa, Sparvoli terzino, Rapaccioni esterno alto. Il primo affondo è arancionero con Vissani che va giù in area dopo l’intervento in scivolata da dietro del difensore: per l’arbitro è angolo resta però qualche dubbio su di un possibile rigore (stessa situazione per gli ospiti nel secondo tempo con l’arbitro che ha fatto proseguire). Ancora gialloblù in azione al 20’ con cross di Sparvoli da destra che si trasforma in tiro con Antolini chiamato al difficile intervento per smanacciare il pallone diretto sotto la traversa.
Al 23’ risposta concreta degli ospiti con un bel tiro dal limite che vede la strepitosa risposta di Palazzetti che vola a deviare con la mano di richiamo. Al 33’ il punteggio cambia: parte da sinistra Luca Morichetti che attacca l’area, avanza e davanti alla porta effettua un tocco morbido che, deviato, scavalca Palazzetti in uscita e termina in porta. Il Serralta accusa un po’ il colpo e soffre la verve del Monte San Martino che vede Luca Morichetti calciare dal limite, centrale, imitato da Marconi che costringe ad un altro ottimo intervento Palazzetti che deve distendersi in tuffo per allontanare la sfera dall’angolo basso. I gialloblù nel finale di frazione reagiscono trascinati da Bambozzi che utilizza la specialità della casa, i calci piazzati, per rimettere in carreggiata i suoi. La prima conclusione è larga di poco, ma la seconda è decisiva perché il destro da lunga distanza va a colpire la traversa, poi il corpo del portiere e quindi il palo con la palla che danza davanti alla porta e che viene infine trascinata in rete da Cappellacci che arriva in scivolata anticipando avversari e compagni.
È un gol fondamentale per i gialloblù che possono andare al riposo più sereni visto l’1-1. In avvio di ripresa è pericoloso Anselmi che sugli sviluppi di un calcio piazzato salta anticipando Palazzetti ma la sua girata di testa è imprecisa. Intorno al quarto d’ora gli ospiti tornano a spingere e sono insidiosi con Marco Brasili e Luca Morichetti. Al 19’ il Serralta torna a farsi vedere in avanti con un colpo di testa di Rocci che quasi diventa un assist per un compagno che manca di poco la deviazione risolutiva sotto porta. Il solito Bambozzi ci riprova su punizione: palla che tocca la traversa e si spegna sul fondo.
Al 27’ però il Monte San Martino torna avanti: lancio lungo verso l’area con Marconi abile e farsi largo ed a calciare un diagonale rasoterra che batte Palazzetti. Si fa dura per i locali che devono trovare assolutamente il pari per portare la gara ai supplementari. Dopo una buona chance per Rocci che tocca di testa sul fondo, al minuto 37’ ecco l’episodio favorevole. Bambozzi viene travolto in piena area da Antognozzi: fallo evidente e rigore sacrosanto. Lo stesso Bambozzi va sul dischetto e trasforma con un preciso destro sotto la traversa. Si arriva al 90’ e non cambia più nulla.
Supplementari. Oltre alla stanchezza che si fa sentire, i 22 in campo non vogliono rischiare e compromettere tutto. Si gioca con la massima attenzione. Di conseguenza poche sono le azioni degna di nota. L’extra time riserva le emozioni proprio nel finale. Minuto 119’. Rimessa laterale da destra per il Serrralta con Sparvoli che lancia in area, il pallone dopo un tocco arriva sotto porta dove Pelagalli (subentrato al 13’ del pts) trova in perfetta coordinazione un tocco in acrobazia che fa secco il portiere. Subito dopo la prodezza dell’attaccante il gioco si ferma per soccorrere Bambozzi rimasto a terra. Il recupero dunque si allunga (sarà di quasi 9 minuti in pratica quasi un altro tempo), ma per il Serralta ora le cose sono in discesa e può gestire più tranquillo le fasi conclusive consapevole che il traguardo è vicinissimo(ai rivali servirebbero due reti).
Siamo alla fine quando l’arbitro concede una punizione agli ospiti che Anselmi sfrutta al meglio mandando un bolide sotto la traversa. Su questo episodio che fissa il 3-3 definitivo, giunge il triplice fischio che sancisce la promozione del Serralta e così può partire la festa in campo con la partecipazione di dirigenti e tifosi.
SERRALTA-MONTE SAN MARTINO 3-3
MARCATORI: 33’ Morichetti, 48’ Cappellacci, 72’ Marconi, 82’ Bambozzi su rig., 14’ sts Pelagalli, 25’ sts Anselmi
SERRALTA: Palazzetti, Sparvoli, Crescenzi, Lambertucci(90’ Lacchè), Angeloni, Scarpacci, Rapaccioni (68’ Valenti), Rocci, Vissani (13’ pts Pelagalli), Bambozzi(18’ sts Raponi), Cappellacci(56’ Moretti). A disp. Spadoni, Cruciani, Cambriani, Paciaroni. All. Masciani
MSM: Antolini, Palombi, Anselmi, Ercoli(Pietrangeli, 6’ pts Brandetti), Antognozzi, Brasili Francesco(58’ Battilà), Morichetti Emanuele, Pompei(8’ pts Perfetti), Marconi, Brasili Marco(76’ Marcoaldi), Morichetti Luca. A disp. Giustini, Virgili, Recchioni, Ercoli. All. Bottoni
Ad un mese esatto dal termine dei campionati di Eccellenza e Promozione entra nel vivo il calciomercato estivo, fra conferme, arrivi, cessioni e qualche suggestione.
Dopo aver confermato in panchina Mister Mobili e il suo staff, rimarranno al Chiesanuova anche quattro pilastri che hanno contribuito al grande campionato disputato dalla squadra treiese. La conferma più importante riguarda sicuramente Bomber Lorenzo Sbarbati, autore di 9 gol nell’ultima stagione, che guiderà dunque l’attacco del Chiesanuova anche il prossimo anno. Nel farlo, potrà contare sul supporto dalle fasce di Filippo Carnevali e sul dinamismo di Daniele Crescenzi a centrocampo. Difenderà i pali biancorossi anche nella prossima stagione poi Vincenzo Fatone, di gran lunga il miglior portiere under della scorsa Eccellenza. Potrebbe salutare e raggiungere Mister Passarini a Tolentino invece Marco Badiali, che con l'ex Matelica ha disputato una stagiomr da protagonista due anni fa con la maglia dell'Aurora Treia.
A proposito di portieri che si sono distinti nell’ultimo campionato di Eccellenza, Federico Taborda potrebbe salire di categoria e tornare a difendere i pali della Civitanovese, che saluterà Andrea Testa.
Ancora nessuna novità invece in casa Maceratese, con i giocatori che non sono ancora stati ricontattati dalla società per eventuali conferme. La prossima settimana dovrebbe comunque arrivare l’ufficialità dell’arrivo di Mister Matteo Possanzini in panchina. A quel punto si potrà iniziare ad operare sul mercato.
L’Osimana, in attesa di annunciare il nome del nuovo allenatore, riparte invece dalle conferme di due senatori come Luca Patrizi e Lucio Micucci. Non farà parte del prossimo progetto giallorosso l’attaccante Gabriele Tittarelli, libero di accasarsi altrove.
Dopo aver affidato la panchina a Mister Simone Lilli, l’Urbania ha confermato la permanenza in biancorosso dei giovani Malvi Sema e Elia Catalani, oltre che di Luca Carnesecchi e Federico Dal Compare. A qualche chilometro di distanza invece l’Urbino ha salutato e ringraziato per il gran lavoro svolto Mister Ceccarini. L’indiziato principale a prendere il suo posto è l’ormai ex Montefano Nico Mariani.
Scendiamo nel girone B di Promozione, dove fra le squadre più attive in questa prima fase di calciomercato troviamo il Trodica. Dopo le conferme degli scorsi giorni e l’arrivo di Bomber Voinea, il club biancoazzurro potrà contare anche nella prossima stagione sul grande apporto di Mattia Emiliozzi a centrocampo. Una pedina di grande importanza nello scacchiere di Mister Buratti, che perderà invece il talento di Mario Titone.
La Sangiorgese Monterubbianese continuerà con il duo Osvaldo Iaconi-Enos Polini in panchina, mentre la prima conferma in rosa porta il nome di Gianluca Murazzo. Chiudiamo rimanendo in riva all’adriatico, dove una scatenata Palmense ha messo a segno quattro colpi sensazionali: Jimmy Frascerra, Luca Ferranti, Matteo Petruzzelli ed Enrico Finucci sono nuovi giocatori arancioverdi.
Si è svolta presso il ristorante Signore te ne ringrazi di Michele Biagiola di Macerata, l’ultima conviviale del Panathlon Club Macerata. Un evento particolarmente sentito e partecipato, dedicato alla memoria del socio onorario Pino Brizi. La serata ha visto la presenza di illustri ospiti e personalità del mondo sportivo, che hanno reso omaggio all’ex giocatore maceratese, ripercorrendo la sua straordinaria carriera, a pochi giorni dall’intitolazione dello Stadio Helvia Recina.
“Pino Brizi è stato un simbolo per la nostra comunità, un esempio di dedizione e passione per lo sport. La sua carriera e il suo impegno non si sono limitati al campo di gioco, ma hanno influenzato profondamente anche il tessuto sociale della nostra città. Proprio alcuni giorni fa il Comune di Macerata gli ha reso omaggio, intitolandogli lo stadio Helvia Recina, un gesto che sottolinea quanto fosse amato e rispettato da tutti noi. Questo stadio, che ora porta il suo nome, sarà per sempre un luogo in cui il suo spirito e la sua eredità vivranno. – ha affermato l’assessore allo sport del Comune di Macerata Riccardo Sacchi. Un riconoscimento dovuto e sentito, che celebra non solo il grande calciatore ma soprattutto l’uomo di valore che è stato per Macerata, un uomo la cui vita è stata caratterizzata da un’integrità e da una passione che continueranno a ispirare le future generazioni.”
Presente anche il consigliere internazionale del Panathlon International Luigi Innocenzi che ha sottolineato con passione l’importanza dei valori panathletici rappresentati da Pino Brizi: “Pino ha incarnato i principi di lealtà e fair play che il Panathlon promuove. La sua memoria continuerà a ispirarci. La sua carriera, sia come giocatore che come allenatore, è un esempio luminoso di come lo sport possa essere vissuto con onore e dedizione, e il suo spirito sarà sempre parte del nostro territorio. In ogni gesto, in ogni partita, in ogni allenamento, Pino ha dimostrato cosa significhi davvero essere un atleta di valore, mettendo sempre al primo posto il rispetto per l’avversario, l’integrità e la correttezza. Il suo esempio eleva l’intera comunità, rafforzando quei valori di solidarietà, amicizia e rispetto che sono alla base del nostro movimento panathletico. La sua figura rimarrà un faro per tutti noi, guidandoci nel promuovere uno sport sano e leale.”
Parole condivise anche dai neoeletti Francesco Silvi (Consigliere Nazionale del Panathlon International Distretto Italia) e Stefano Ripanti (Governatore Area 5 Emilia Romagna-Marche Panathlon International Distretto Italia) che hanno sottolineato il rapporto del territorio e del club di Macerata con l’indimenticato Pino Brizi.
Alla serata presenti anche l’artista Nazareno Rocchetti, Angelo Spagnuolo, Presidente del Panathlon Club Pesaro, e Domenico Vannicola, Presidente del Panathlon Club Ascoli. La conviviale, iniziata con un brindisi di benvenuto, ha visto l’ingresso di due nuovi soci, a testimonianza della continua crescita del club di Macerata. Accolti dagli applausi della platea i due maceratesi Emanuele Battistelli e Andrea Perticarari. Guida dell’evento l’avvocato Nicola Calzaretta, lucano di nascita, toscano d’adozione. Classe 1969, collabora dal 2002 con il Guerin Sportivo (C’era una svolta, Amarcord). Scrive anche per The Sport Light, soprattutto di Portieri. Ha lavorato a molte produzioni seriali in dvd (Campionato Io Ti Amo, I Miti del calcio, La Storia dei Palloni d’Oro). È autore di decine di libri sul calcio. Tra i più fortunati: “Alla ricerca del calcio perduto”, “I colori della vittoria – Le maglie che hanno fatto la storia della Juventus” e “Boniperti” con Italo Cucci e le foto di Salvatore Giglio. Per NFC nel 2021 ha pubblicato “Le cose perdute del calcio”, un viaggio sentimentale nel tempo e nella memoria.
È stato proprio Calzaretta, già ospite nel 2019 del Panathlon Club Macerata in occasione della nomina a socio onorario di Pino Brizi, a intervistare l’ospite d’onore della serata Nevio Scala. Protagonista assoluto del calcio italiano, da giocatore, nel ruolo di centrocampista, tra gli anni sessanta e ottanta, ha indossato le maglie della Roma, della Fiorentina, del Milan – con cui, nel biennio 1967-1969, vince il campionato italiano, la Coppa delle Coppe e la Coppa dei Campioni –, del Vicenza, dell’Inter, del Foggia e del Monza, appendendo gli scarpini al chiodo nel 1981. Da allenatore, ha iniziato a farsi notare dagli addetti ai lavori nel 1988, quando porta la Reggina in Serie B, con il 5-3-2, marchio di fabbrica tattico che lo accompagnerà e caratterizzerà per tutta la carriera. L’anno successivo, ancora coi calabresi, sfiora la Serie A, che conquisterà invece sulla panchina del Parma, con cui ottiene la promozione in massima categoria nel 1990. Nei sei anni in cui Scala siede sulla panchina dei Ducali, il club – che sino ad allora aveva quasi sempre militato nelle serie minori – si issa ai vertici del calcio italiano ed europeo: dopo la vittoria della Coppa Italia nel 1992, il Parma si aggiudica nel 1993 la Coppa delle Coppe a Wembley contro l’Anversa e la Supercoppa UEFA nel doppio confronto contro il Milan. Nel 1995 conquista la Coppa UEFA nella doppia sfida di finale contro la Juventus di Marcello Lippi. I parmensi di Scala entrano nel ristretto novero delle “provinciali” che vincono e convincono nel calcio italiano, ma sono i primi a farlo anche in campo continentale. In Serie A i gialloblù arrivano al terzo posto nel campionato italiano in due occasioni, nel 1992-93 e nel 1994-95. Molte anche le successive esperienze nel calcio internazionale: Nevio con il Borussia Dortmund conquista la Coppa Intercontinentale nel 1997, con lo Šachtar Donec’k vince campionato e coppa nazionale ucraini.
Dopo tanti palloni calciati e trofei alzati, inizia a vivere la sua campagna, quella di Lozzo Atestino, ai piedi dei Colli Euganei e rilancia la sua cantina familiare. Con il figlio Claudio produce ottimi vini, proprio nella terra in cui è cresciuto ed è stato formato, puntando tutto sull’agricoltura biologica e sulla valorizzazione sistemica dell’ambiente circostante, adottando pratiche agronomiche che non prevedono l’utilizzo di prodotti di sintesi chimica e che sono inserite in un modello di produzione che evita lo sfruttamento eccessivo delle risorse naturali. Vini naturali dell’Azienda Agricola Nevio Scala che hanno accompagnato tutta la conviviale, riscontrando l’interesse anche di chi non è abituato al biodinamico.
Tanti gli aspetti toccati durante l’intervista, Nevio Scala ha condiviso numerosi ricordi e riflessioni sulla sua carriera, illuminando la platea con aneddoti e considerazioni che hanno messo in luce non solo la sua esperienza personale, ma anche i valori che hanno guidato la sua vita sportiva. Ha iniziato parlando dei suoi anni da calciatore nel Milan, sottolineando quanto sia stato formativo giocare in una squadra di tale calibro sotto la guida di Nereo Rocco. “Al Milan, nel biennio 1967-1969, ho avuto l’opportunità di vincere il campionato italiano, la Coppa delle Coppe e la Coppa dei Campioni. Giocare con campioni come Rivera e Prati mi ha insegnato molto, ma è stato Nereo Rocco a trasmettermi i valori del sacrificio e della disciplina”, ha ricordato Scala.
Ha poi raccontato dei suoi due anni a Firenze, considerati i migliori della sua carriera da calciatore. “A Firenze, dal 1971 al 1973, ho vissuto due stagioni memorabili. Erano anni intensi e appaganti che mi hanno permesso di crescere come giocatore e attirare l’attenzione dell’Inter”, ha affermato. In quel periodo, Pino Brizi era una figura centrale. Scala ha descritto Brizi come un difensore tecnico e moderno, lodandone la correttezza e la lealtà sul campo. “Pino era un esempio di integrità e tecnica. Come compagno di squadra, era sempre un punto di riferimento, sia dentro che fuori dal campo. E’ stato il mio capitano”. Nevio Scala, visibilmente emozionato, sollecitato da Gianluca Brizi, figlio di Pino, ha ricordato inoltre: “Con Pino ho condiviso momenti indimenticabili sul campo. Era un leader naturale, un uomo di grande integrità e umiltà. È stato un privilegio aver giocato al suo fianco.” Ha continuato dicendo: “La sua determinazione e il suo spirito di squadra erano contagiosi. Pino non era solo un grande giocatore, ma anche un amico leale e un compagno di squadra che sapeva come motivare e sostenere tutti intorno a lui. La sua perdita è sentita profondamente, ma il suo ricordo continuerà a vivere nei cuori di tutti coloro che lo hanno conosciuto.”
Scala ha poi parlato della sua transizione da giocatore ad allenatore, con un particolare focus sul suo successo al Parma. Dopo una positiva esperienza con la Reggina, il Parma, sotto la presidenza di Ceresini, lo ha scelto per guidare la squadra. “L’obiettivo era arduo: portare il Parma in Serie A. Con un gruppo coeso e un 5-3-2 ben rodato, abbiamo centrato l’obiettivo nonostante la tragica scomparsa del presidente Ceresini. Il Parma di quegli anni era una squadra che vinceva grazie alla forza dell’unità. I nostri successi, come la Coppa Italia del 1992 e le vittorie internazionali, sono frutto di un undici titolare ben definito e di una strategia chiara. Vincere a Wembley contro l’Anversa per 3-1 è stato un sogno. Quel successo e la Supercoppa UEFA contro il Milan sono momenti indelebili nella mia memoria”.
Il mister veneto ha inoltre condiviso con la platea divertenti aneddoti sulla gestione di un giocatore carismatico come Asprilla e il ricordo della stagione 1994-95, in cui il Parma ha vissuto un duello serrato con la Juventus, culminato con la conquista della Coppa UEFA. Scala ha anche discusso le sue esperienze internazionali, tra cui la vittoria della Coppa Intercontinentale con il Borussia Dortmund e i successi in Ucraina con lo Shakhtar.
“Siamo estremamente orgogliosi della crescita che il Panathlon Club Macerata sta vivendo, testimoniata dall’entrata di due nuovi soci che contribuiranno a rafforzare il nostro impegno per la promozione dei valori sportivi - ha affermato il presidente del Panathlon Club Macerata Michele Spagnuolo. Questa serata, così speciale, è dedicata al ricordo del nostro socio onorario Pino Brizi, una figura indelebile per tutti noi, la cui passione e dedizione per lo sport continuano a ispirarci. La presenza di amici di lunga data come Nicola Calzaretta e Nevio Scala arricchisce ulteriormente questo evento. Nicola, con la sua conoscenza enciclopedica del calcio e la sua capacità di raccontare le storie più affascinanti, e Nevio, il cui percorso nel mondo del calcio è un esempio di successo e integrità, rappresentano per noi non solo degli ospiti di prestigio, ma delle persone che condividono i nostri valori e il nostro spirito. Ringrazio di cuore tutti i soci e gli ospiti presenti questa sera per il loro continuo supporto e per la loro partecipazione attiva, che rende il nostro club un luogo di crescita e condivisione continua.”
La serata si è conclusa con i saluti finali e le foto di rito, immortalando un evento che ha unito ricordi, emozioni e il senso di appartenenza a una comunità che valorizza i grandi esempi dello sport. Panathlon Club Macerata ringrazia tutti i partecipanti e rinnova l’invito alle prossime iniziative, continuando a promuovere i valori dello sport e della cultura.
"Il fumo è totalmente sconsigliato per tutti coloro che fanno attività fisica. Allenarsi è importante, farlo con le attrezzature giuste e seguiti da personal trainer altrettanto ma occorre anche adottare uno stile di vita sano". Sono le parole di Edoardo Panatta, vicepresidente dell'omonima azienda leader nel settore del fitness e del bodybuilding, in occasione della giornata mondiale senza tabacco istituita dall'Oms.
Ricorrenza del 31 maggio che, da queste parti, corrisponde al secondo giorno di Rimini Wellness. Proprio il brand marchigiano è presente da giovedì con lo stand istituzionale (padiglione C1) e la Panatta Muscle Gym (padiglione A7), all'interno dei quali si stanno alternando per incontrare i fan, due leggende come Ronnie Coleman, 8 volte Mister Olympia, e Phil Heath, che di titoli ne ha collezionati ben 7. "Smettere con il fumo? Una questione di volontà" rilancia il vicepresidente Panatta.
La stessa volontà che ha guidato Heath nella sua vita. "Per diventare Mister Olympia - ha svelato il campione - non c'è nessun segreto: metto Dio al primo posto ma devo dire che non mi sono mai arreso nel perseguire quello che voglio. La disciplina è più importante dei fattori genetici. Puoi avere talento ma devi avere la volontà di fare meglio ogni giorno perché non puoi raggiungere sempre quello che vuoi nelle condizioni ideali".
Heath, insieme a Coleman, sarà protagonista sabato (ore 15, alla Wellness Arena, ingresso Sud) dello straordinario talk "Ronnie&Phil Live", un evento unico condotto da ‘The Voice of Bodybuilding’, al secolo Bob Cicherillo. I campioni parleranno e risponderanno alle domande del pubblico, parleranno di motivazione e di come è cambiato il bodybuilding.
"Si è modificato nel tempo perché è cambiata la tecnologia – dice Heath - ci sono nuove invenzioni e l'intenzione continua di creare sempre nuovi macchinari. Prendete Panatta. Rudi Panatta è uno che quando sta con te lo vedi che sta concependo qualche nuova idea, ti guarda e va subito in laboratorio e prendere appunti".
In attesa del main event di domani, anche oggi è proseguita la paziente processione (anche 4 ore di coda talmente è stata l'affluenza) per incontrare la coppia di bodybuilder per un autografo, un selfie ricordo, un consiglio su come allenarsi al meglio e, in generale, come superare i propri limiti. "Ci ha stupito - prosegue Edoardo Panatta - la presenza massiccia di giovani e giovanissimi curiosi di provare gli attrezzi. Vediamo tanto entusiasmo sia tra i professionisti, sia tra chi si avvicina per la prima volta a questo mondo".
Quinto nuovo arrivo per la Cbf Balducci Hr: la palleggiatrice Federica Braida è una nuova giocatrice arancionera. Il Club maceratese comunica di aver concluso un accordo con la regista friulana, classe 2000 per 182 centimetri di altezza, nella scorsa stagione in Serie A2 con la maglia di Perugia, formazione con cui ha conquistato la promozione diretta nel massimo campionato al termine di un’annata da incorniciare. L’ingaggio di Federica Braida completa con un innesto di qualità il reparto palleggiatrici a disposizione di coach Valerio Lionetti, dopo la conferma di Asia Bonelli, protagonista dell’ultima stagione in arancionero.
Federica Braida, oltre all’esperienza vincente appena conclusa in Umbria, può vantare un altro campionato di Serie A2 nella sua carriera, disputato nella sua terra, a Martignacco, nel 2020/21. Nel mezzo, due stagioni di alto livello in Serie B1 in Trentino a Volano (2022/23) e in Piemonte a Bra (2021/22) con il Libellula Volley. Cresciuta nell’Argentario Volley di Trento con cui ha giocato in Serie B2 e B1, la regista friulana ha anche vissuto stagioni a Udine (B1), Bolzano (B2) e San Donà di Piave (B1).
"Quando ho avuto l’opportunità di poter continuare la mia carriera alla CBF Balducci HR ho subito preso in seria considerazione la proposta - dice Federica Braida da neo giocatrice arancionera - Poi, dopo aver parlato con coach Lionetti, ho fatto questa scelta perché sono consapevole di arrivare in una squadra dove potrò crescere e migliorare, oltre che avere la possibilità di ottenere un bel risultato, sia per il livello dell’allenamento in palestra sia per il tipo di lavoro che faremo. Sta nascendo una formazione molto competitiva, vengo da una splendida stagione a Perugia dove il gruppo è stato fondamentale per arrivare fino in fondo, è stata la nostra vera forza e spero che succeda la stessa cosa anche nella prossima stagione. Credo che ci siano presupposti perché accada anche qui nelle Marche, so che la società punta molto a creare un bel clima e questo è un aspetto molto positivo. Non vedo l’ora di conoscere i miei nuovi tifosi e di iniziare l’avventura".
Si dividono invece le strade tra la Cbf Balducci Hr e Giada Quarchioni. La giocatrice marchigiana di Porto Recanati ha vestito la maglia arancionera nelle ultime due stagioni: quella storica dell’esordio in Serie A1 e l’annata appena andata in archivio in Serie A2, conclusa con la partecipazione alla semifinale playoff.
A lei, oltre i migliori auguri per il futuro, il club arancionero ha riservato un profondo ringraziamento per aver lasciato il segno in queste due stagioni e contribuito a scrivere pagine importanti nella storia della Cbf Baluducci Hr, con professionalità e impegno sempre costanti, nonostante l’ultima annata condizionata per buona parte dall’infortunio al dito.
Continua la scia positiva per la Ginnastica Macerata alle finali nazionali del campionato di categoria Silver Eccellenza e Categoria Aerostat svoltesi a Genova nel weekend del 25 e 26 maggio scorsi.
La società maceratese ha partecipato alle due competizioni presentando 8 routine per la categoria Silver Eccellenza e 4 routine per la categoria Aerostart, portando in finale nazionale ben 32 atlete di cui 4 esordienti nella categoria Silver Eccellenza e 13 esordienti nella categoria Aerostart.
Salgono sul secondo gradino del podio Sofia Ferranti, Victoria Marinelli, Marta Galletta, Michela Del Gobbo e Valentina Zuzolo con il gruppo Junior A e sfiorano per un soffio il podio Lilù Lucifero, Aurora Carletti, Greta Micati, Camilla Prosperi e Camilla Pietrani con il gruppo Junior B.
Le ragazze sono state accompagnate in gara dall'allenatrice Arianna Ciucci e dalla sua collaboratrice Sarah Ferragina: "La società è molto soddisfatta della prestazione delle atlete - commentano -. Hanno ottenuto ottimi piazzamenti in un campionato nazionale, confrontandosi con circa 500 atleti da tutta Italia".
Le atlete sono scese in pedana con le seguenti composizioni:
CAMPIONATO SILVER ECCELLENZA:
Cat. Allieve
Lazzarini Caterina (esordiente) – Individuale
Cat. Junior A
Galletta Marta – Individuale
Zuzolo Valentina, Del Gobbo Michela – Coppia
Marinelli Victoria, Ferranti Sofia, Galletta Marta – Trio
Borraccini Sara, Magnaterra Beatrice, Yatigala Dumeshi (esordienti) – Trio
Marinelli Victoria, Ferranti Sofia, Galletta Marta, Zuzolo Valentina, Del Gobbo Michela – Gruppo
Cat. Junior B
Lucifero Lilù, Carletti Aurora, Micati Greta, Prosperi Camilla e Pietrani Camilla – Gruppo
Arzeni Alice, Porfiri Luna, Porfiri Giulia, Iacobone Giulia, Menghi Camilla – Gruppo
CAMPIONATO AEROSTART
Cat. Allieve
Bonaduce Veronica, Piangiarelli Margherita, Pigliapochi Favonio Zoe – Gruppo
Cat. Junior A
Ferrini Giulia, Francia Iolanda, Leka Noemi – Gruppo
Ballesi Teresa, Cirilli Beatrice, Cirilli Chiara, Garcia Suarez Martina – Gruppo
Cat. Junior B
Focacci Teresa, Focacci Serena, Mora Vanessa – Gruppo
Le ginnaste maceratesi sono ora già al lavoro per il rush finale della prima parte della stagione sportiva 2024 con il campionato assoluto di ginnastica aerobica, il Torneo delle Regioni, Il Trofeo d'estate e il Campionato Aerodance, che si svolgerà a Gorle (Bergamo) sabato e domenica 1 e 2 giugno.
La competizione prenderà il via sabato 1° giugno con le qualificazioni degli Assoluti e, a seguire, la sfida per il Gran Premio d’Estate. Domenica 2 giugno, invece, si svolgerà il Trofeo MAA, il Trofeo delle Regioni Junior A e Aerobica Dance. A concludere il fine settimana, con i fuochi d’artificio, le finali degli Assoluti per i titoli di specialità 2024 che verranno trasmesse in leggera differita su Sportface Tv con il commento giornalistico di Fabio Castelli e il commento tecnico dell’ex campionessa Michela Castoldi, oggi consigliera federale.
Per la sezione guidata dalla direttrice tecnica nazionale Luisa Righetti sarà l’ultimo appuntamento nazionale prima dell’evento iridato più atteso. Infatti, a Pesaro, dal 27 al 29 settembre avrà luogo il 18° Campionato Mondiale, che sarà anticipato dalla World Age Group Competition, dedicata alle categorie junior e in programma dal 20 al 22 settembre. Il calendario nazionale della disciplina, invece, si concluderà con il Campionato di Serie A, in scena a Monte di Procida il 16 e 17 novembre.
La ruzzola “tricolore” torna, dopo sei anni, a Monte Cavallo. Il piccolo Comune del Maceratese, che poco più di 100 abitanti, ospiterà il 28esimo Campionato italiano di lancio della ruzzola a squadre.
La rassegna iridata, a cura della Figest, la Federazione Italiana Giochi e Sport Tradizionali, convoglierà oltre 600 atleti nei giorni di sabato 1 e domenica 2, sabato 8 e domenica 9 giugno. Le 56 formazioni iscritte - di cui 16 di categoria A, 16 di categoria B e 24 di categoria C -, sono le migliori selezionate dai campionati di qualificazione e provengono da Marche, Umbria, Toscana ed Emilia Romagna.
La manifestazione, organizzata dalla Asd Monte Cavallo del presidente Graziano Cervelli, sarà così strutturata: nei giorni sabato 1 e domenica 2 giugno saranno disputate le eliminatorie poi sabato 8 giugno le semifinali e domenica 9 giugno le finali che termineranno con le premiazioni e l’assegnazione dei titoli di Campione d’Italia alle migliori squadre nelle tre categorie in gara.
Inoltre nel giorno del raduno, saranno premiate le formazioni che sono risultate vincitrici dei tornei di qualificazione. Le squadre detentrici del titolo italiano vinto lo scorso anno: San Giovanni Battista, Polverina 2 e Gsr Ostra Vetere, sicuramente cercheranno in ogni modo di difendere e replicare il successo conseguito nel 2023.
La Civitanovese riparte dalla conferma di Sante Alfonsi. Dopo aver conquistato la scorsa stagione la vittoria del campionato di Eccellenza, il mister siederà nuovamente sulla panchina rossoblù per guidare la squadra anche in serie D. L’allenatore ha firmato un rinnovo per altri due anni.
“Finita la festa, si riparte. L’obiettivo è conquistare una salvezza tranquilla con la barra al centro e un budget da gestire con cura e parsimonia, si legge in un post social della società. Una Civitanovese che ha le idee chiare sul da farsi e con la maturità giusta. Tutti quanti insieme nella stessa direzione ancora una volta: società, squadra, tifosi”.
Si svolgerà questo fine settimana a Porto Recanati e a Potenza Picena il torneo di calcio femminile giovanile organizzato dalla Società Sportiva Maceratese Calcio in collaborazione con la SS Calcio Porto Recanati e la A.S.D. Potenza Picena.
La manifestazione è patrocinata dalla città di Porto Recanati che ha voluto supportare il progetto. Si tratta di una occasione importante per lo sport della nostra città e del nostro territorio perché ospiteremo atlete di società di tutta Italia, dalla Juventus Torino alla Roma, al Modena Calcio, a Sassuolo ed altre importanti realtà del calcio femminile della nostra regione.
L'invito, pertanto, è in tutti i campi da gioco il 31 maggio, 1 e 2 giugno per una tre giorni di divertimento e di sport.
Migliore chiusura della stagione agonistica negli sport di squadra non poteva esserci per il Cus Macerata. Il team di pallacanestro, battendo 51-55 Fochi Pollenza in gara2, ha infatti conquistato la promozione nella DR1, la Divisione Regionale1, l'ex serie D insomma.
Un'altra gioia per l'ente universitario dopo la promozione pure delle ragazze della pallavolo in Prima Divisione e la salvezza in un campionato nazionale come la serie B della giovanissima formazione di calcio a5.
Per il gruppo della pallacanestro, diciamolo, la promozione era un obiettivo quasi dichiarato perché la rosa affidata a coach Nicolò Luciani era assai valida grazie ad una mix di veterani (tra cui spicca capitan Cardinali alla quarta promozione in carriera), il talento del bomber Massimiliano Naspi e giovani studenti. Però c'era da fare i conti con la pressione, con due-tre avversarie agguerrite, in primis il fortissimo Il Picchio Civitanova, nonché con l'amaro ricordo dell'uscita nella semifinale playoff dell'anno scorso.
Il Cus è stato superiore a tutto ciò, distinguendosi in campo per la fase difensiva tanto da avere la miglior difesa di tutto il campionato, sempre un'ottima base di partenza. Poi ha saputo giocare con alto ritmo e notevoli percentuali da tre punti. Terminata la fase regolare al 2°posto dietro Il Picchio, il Cus ha poi suggellato e meritato la promozione con un cammino nei playoff letteralmente perfetto, fatto di sole vittorie.
In gara2 a Pollenza è stato avanti di 8 lunghezze prima di subire il recupero dei locali che hanno anche messo la freccia, +1. Nel momento più critico però il Cus ha avuto maggiore lucidità, mentre i pollentini sono incappati in proteste, falli tecnici e addirittura una espulsione. Come spesso accade in partite di questo tipo, la freddezza dalla lunetta ha fatto la differenza e dato il via alla festa per il traguardo raggiunto.
Questa la rosa del Cus Macerata: play Giacomo Cardinali, Ettore Zamponi, Alex Gasparrini; guardia Francesco Boccuzzi, Francesco Rischioni, Erik De Marco, Andrea Iesari, Francesco Laddomada, Christian Luciani; ala Massimiliano Naspi, Riccardo Naspi, Alessio Ballini, Andrea Santinelli, Carlo Calcagni; centro Marco Pagliariccio, Francesco Palmieri, Lorenzo Andrenelli. Coach Nicolò Luciani; primo assistente Matteo Palmioli; dirigenti: Simone Medei, Federico Salvatelli, Lucio Lorenzo Lapponi, Paolo Ramazzotti.
Dopo 6 stagioni in biancorosso, ben 152 presenze e 3 campionati vinti, per motivi lavorativi, si separano le strade fra il Matelica e capitan Jacopo Scotini. La società ha ringraziato attraverso un comunicato Scotini per tutti questi anni passati al Matelica, partendo dal primo storico gol in Serie D nella stagione 2013/2014 contro l’Amiternina fino ad arrivare alla conquista del campionato di Promozione e il ritorno in Eccellenza a distanza di 11 anni.
Questa volta la Macagi Cingoli non sbaglia gara 1 e ottiene la prima storica vittoria in casa della squadra di pallamano più titolata d’Italia. Al PalaChiarbola, infatti, i ragazzi di Palazzi iniziano la serie di Finale Play-out di Serie A Gold con un successo per 28-29 sul Trieste, trascinata da un Filippo Mangoni in serata di grazia. Ora sabato 1° giugno al PalaQuaresima di Cingoli può bastare anche un pareggio ai biancorossi per rimanere in massima serie: altrimenti, si dovrà giocare gara 3 lunedì 3 giugno, sempre in casa.
Quella contro i giuliani è stata una partita equilibratissima, in cui le due compagini hanno lottato su ogni pallone. Specie nel primo tempo c’è stato un continuo botta e risposta nel parziale. Shehab piazza per due volte il vantaggio iniziale della Macagi (1-2), ma dall’altra parte Sandrin ribalta il punteggio sul 3-2. Ceccardi risponde a Strappini, poi due reti di Mangoni (tra cui una virgola deliziosa) riportano avanti i cingolani (4-5).
Gli ospiti piazzano il primo +2 al 14’, con l’uno-due Shehab-Codina sul 5-7, dopo il salvataggio in extremis di Albanesi su un tiro da metà campo. De Luca e Andonovski ristabiliscono la parità (7-7), Shehab con una girella firma il nuovo vantaggio marchigiano, però Ceccardi e De Luca strappano il +1 alla Macagi sul 9-8. Strappini pareggia, Albanesi dice di no a Radojkovic e Mangoni, al 21’, segna il 9-10. Andonovski firma il pari, dall’altra parte Shehab e Ciattaglia trovano il +2 al 22’ (10-12).
Dapiran accorcia, D’Benedetto nell’ultimo passaggio di un passivo riafferma il break (11-13). Trieste non molla e con un 3-0 firmato doppio Andonovski e Sandrin trova il nuovo sorpasso al 28’ sul 14-13. Postogna è decisivo per due volte su Codina, prima su un 7 metri, poi aiutandosi con il palo in conclusione di un’azione. Il terzino cileno, però, si riscatta subito e con due reti di fila chiude il primo tempo sul 14-15 per la Macagi Cingoli, aiutato da un Albanesi decisivo su Dapiran.
Nella ripresa gli ospiti riescono a scappare a più riprese, rendendo vani i tentativi di rimonta dei triestini. Mangoni al 33’ segna la rete del +2 sul 14-16: grazie ai suoi colpi, a quelli di Ciattaglia e di Codina, Cingoli riesce a mantenere il break fino al 19-21 del 42’, in risposta alle marcature di Andonovski e Ceccardi. Quest’ultimo, d’altro canto, dà il via al recupero locale sul 21-21 di Ganz, dopo la traversa di Mangoni. La Macagi, tuttavia, decide di dare una svolta alla partita. Strappini piazza il +1 sul 21-22, poi viene sospeso per due minuti; Ceccardi sbaglia il possibile 22-22, Compagnucci si guadagna un 7 metri che Codina realizza per il 21-23, quindi Ciattaglia e ancora il capitano appena rientrato in campo concludono il break di 0-4 sul 21-25. In questi minuti Albanesi salva su Andonovski e il coach ospite Fredi Radojkovic viene espulso per proteste.
Gli ultimi 10 minuti Trieste, pur senza il suo condottiero, riesce ad accorciare sul -2 con Dapiran e Ceccardi al 53’ (23-25), supportati dalla parata di Garcia Giugno su Strappini. Gli alabardati tornano a -1 al 55’, grazie all’uno-due Visintin-Ceccardi. Dall’altra parte Cingoli piazza il nuovo +3 con Strappini e Codina Vivanco, grazie a un eroico Mangoni in difesa e a D’Benedetto decisivo a guadagnare il 7 metri del 25-28. Albanesi è provvidenziale su Ceccardi, ma non può nulla su Sandrin, che segna il 26-28. A inizio dell’ultimo minuto, Shehab viene inspiegabilmente sospeso per due minuti per una presunta simulazione: Andonovski fa tremare la Macagi sul 27-28, ma ci pensa ancora Piero D’Benedetto, come nella partita della regular season in casa, a regalare una vittoria pesantissima alla sua squadra.
Gara 1 alla Macagi Cingoli, ma che sofferenza. I ragazzi di Palazzi, dunque, vincono 28-29 al PalaChiarbola, per il primo storico successo nel palasport di Trieste alla quarta apparizione in Venezia Giulia contro l’Alabarda vincitrice di 17 scudetti. I cingolani vengono premiati per aver sfruttato a dovere i passaggi a vuoto dei triestini nella ripresa, riuscendo a piazzare quei break che si sono rivelati decisivi nell’economia di un match tiratissimo, dal primo all’ultimo minuto.
L’argentino Ceccardi dei locali è il miglior marcatore della gara con 8 reti, seguito a 7 dal trio Andonovski, Codina Vivanco e Mangoni. Proprio l’ala destra cingolana è il migliore in campo per una prestazione di cuore, grinta e cattiveria, sia in attacco che in difesa. Senza dimenticare il lavoro sporco di capitan Diego Strappini, autore di 5 gol al pari di uno Shehab devastante, soprattutto a inizio partita. Piero D’Benedetto, infine, ha segnato due gol pesanti, il primo a fine primo tempo ma soprattutto il secondo a pochi istanti dal termine. Fa il suo esordio in tabellino, infine, il classe 2006 Nicola Gagliardini, cingolano doc, prodotto del vivaio della Polisportiva.
Ora la Macagi Cingoli è attesa da gara 2 contro Trieste, in programma sabato 1° giugno al PalaQuaresima alle ore 18.00. Grazie al successo di questa sera i marchigiani possono anche pareggiare per brindare la salvezza: solo in caso di sconfitta, la serie si prolungherà a gara 3 di lunedì 3 giugno.
Trieste 28-29 Macagi Cingoli (14-15)
Trieste: Garcia Giugno, Postogna, Radojkovic J. 1, Dapiran 2, Del Frari, Mazzarol, Somma, Valdemarin, Ganz L., Andreotta, Ceccardi 8, Visintin 1, De Luca 3, Sandrin 5, Andonovski 7, Ganz R. 1. All. Radojkovic F.
Macagi Cingoli: Albanesi, Santamarianova, Mihail, D’Agostino, Ciattaglia 3, Shehab 5, Mangoni 7, Somogyi, Strappini 5, D’Benedetto 2, Rossetti, Compagnucci, Gagliardini, Codina 7. All. Palazzi
Arbitri – Fato-Guarini
Foto di Ervin Skalamera
Giacomo Grasselli – ufficio stampa Polisportiva Cingoli
Di nuovo parità. Svethia Recanati e Robur Osimo si giocheranno domenica 2 giugno al PalaCingolani-Pierini l’accesso alla Serie B2 2024-2025. Servirà dunque gara 5 per decretare chi salirà al piano superiore.
Al PalaBellini è andata in scena una gara 4 dalle mille emozioni: Osimo meglio nella prima parte, Recanati con forza e orgoglio nel finale per trascinare i senzatesta alla “bella”. Quattro punti consecutivi di Gurini aprono il match, alla tripla di Cardellini risponde Sabbatini ed al minuto 6’40” è 3-9 Recanati. Il time out di coach Castracani serve a riordinare le idee, Tibs e Dubois si accendono e proprio l’argentino infiamma il PalaBellini per il primo vantaggio Robur (15-14 al 10’). Recanati lotta ma in attacco fatica a trovare tiri puliti, Osimo spinge con Ferraro (20-17), Andreani non ci sta e si mette in proprio riportando la Svethia sul +1 (20-21). Botta e risposta tra il play gialloblu e Ferraro poi Tibs dalla media insieme a Dubois per il +6 giallorosso (32-26). Ancora un indomito Andreani a sancire il 32-29 all’intervallo.
Recanati ci crede, Osimo vuole chiuderla e l’avvio di terza frazione è tutto ad appannaggio dei padroni di casa: Tibs giganteggia, Clementoni e Reimundo provano a mettere una pezza ma sono due bombe di Cardellini a far vibrare i gradoni del PalaBellini (43-34). Coach Di Chiara vuole guardare negli occhi i suoi, ad un passo dal baratro la riscossa parte da una tripla dall’angolo di Reimundo, Andreani sfrutta il tecnico fischiato a Mittica e Clementoni con sei punti in striscia comunica che Recanati c’è (45-44). L’asse Dubois-Tibs continua a fatturare ma è Gurini ad insaccare la bomba del 49-49 dalla quale nasce una partita nella partita. L’inerzia cambia in un amen: Clementoni fa esplodere il settore ospiti e alla terza sirena è +2 Svethia (51-53). Ora è la Reca a crederci e la Robur ad arrancare: ancora Gurini dall’arco per il 53-58, Reimundo rivitalizzato piazza il +7 (53-60), Dubois prende per mano i suoi ma Clementoni è caldissimo (55-62). Nervi a fior di pelle in casa Robur, tecnico a Tibs che fa felice un Andreani in stato di grazia, Ferraro a cronometro fermo per il 61-65 non spegne il numero 9 leopardiano che spara da quasi otto metri (61-68). Recanati ha il match in pugno, Andreani in lunetta è glaciale ed è gara 5. Finisce 65-77 con gli oltre 200 tifosi giunti da Recanati in visibilio.
Si torna sul Colle dell’Infinito, il primo sole di giugno può attendere perché domenica 2 giugno c’è una finale tutta da vivere.
Finisce dopo due stagioni ricche di soddisfazioni, l'avventura del tecnico Nico Mariani sulla panchina del Montefano. Il tecnico, classe '78, non sarà più alla guida della squadra viola nel prossimo campionato di Eccellenza. È vicinissimo all'Urbino.
"Il mister ha segnato indelebilmente il suo nome nella storia del Montefano - questo il saluto in una nota della società al tecnico -. Insieme sono stati raggiunti i playoff del massimo campionato regionale di Eccellenza per due stagioni consecutive, dopo un quinto posto nel campionato 2022/23 e un secondo posto in quello appena concluso.
"Sotto la sua gestione il Montefano ha mantenuto l'imbattibilità nella propria casa naturale dello Stadio Comunale Dell'Immacolata, dando tante gioie e soddisfazioni ai tifosi viola con i quali ha stretto un gran legame - prosegue la nota -. Con il suo carisma, la sua fame e la sua professionalità ha trascinato tutto l'ambiente di Montefano ed ha contribuito ad innalzare il livello del club fino al suo apice".
"Ha dimostrato sin dal primo giorno un attaccamento incondizionato alla famiglia viola e si è speso al massimo nel suo lavoro con meticolosità e dedizione. Il Montefano ringrazia con affetto e stima Nico Mariani per aver guidato la squadra in questo fantastico biennio 22-24 che resterà per sempre nella storia della società", conclude il Montefano Calcio nella nota.
Dopo 10 anni dal suo ultimo incontro da agonista, il supermassimo dell’Accademia Pugilistica Maceratese Matteo Vecchi ritorna sul ring per gareggiare nelle finali nazionali di Gym Boxe (contatto controllato) che si svolgeranno a Lido di Fermo dal 4 al 7 luglio prossimi.
Insieme a lui difenderanno i colori della società gli atleti Giulia Elisei e Nicholas Bonifazi, che hanno vinto le fasi regionali lo scorso 12 maggio a Fermo. I due saranno supportati dai tecnici Giuseppino Vesprini e Danilo Spalletti, dal presidente Alessandro Cecchi e dal direttore sportivo Luigi Vasari, decano del pugilato marchigiano, che da poco ha ricevuto la stella di bronzo al merito sportivo dal Coni.
La mascotte della società è Francesco Scarlato (9 anni) che, a Fermo, nelle gare di sparring-io per i bambini (senza contatto) ha vinto nella sua categoria. Giorni di allenamento intenso per i pugili maceratesi presso la sede dell'associazione sita in via Morbiducci, al civico 16, a Macerata.
Dopo diciassette stagioni da protagonista in Italia, l'approdo alla Cucine Lube Civitanova. Quello di oggi è stato il giorno della presentazione ufficiale di Santiago Orduna come nuovo palleggiatore biancorosso.
L'argentino, classe '83, ha firmato un contratto biennale e avrà la responsabilità di affiancare con la sua esperienza i tanti giovani promettenti che comporranno il roster dei cucinieri nella prossima stagione. Ad affiancarlo nella conferenza stampa di presentazione c'erano la presidente Simona Sileoni, il direttore generale Giuseppe Cormio e l'amministratore delegato Albino Massaccesi.
"Come mi tengo in forma? È un segreto, non posso dirlo (ride, ndr) - ha scherzato Orduna ai microfoni -. Di certo allenarmi mi piace, in questo periodo estivo ho iniziato a praticare il padel, un'attività aerobica che mi consente di non perdere il tono muscolare. Mi definisco un ragazzino con esperienza, questo è il mood giusto per continuare a sentirsi giovane e sul pezzo".
"Oggi entrare al palazzetto dopo tanti anni vissuti da avversario è stata una grande emozione - ha confidato il palleggiatore argentino -. Arrivare a indossare questa maglia è un sogno che si realizza, ricordo quando vedevo le partite di volley in tv, da piccolo, in Argentina e consideravo questa società come un riferimento. Difendere questi colori sarà un onore, non vedo l'ora di ricominciare e conoscere da vicino giocatori e allenatore". Infine, un appello ai nuovi tifosi: "Ho già i loro cori in testa, li saluto tutti. Assicuro che ci sarà tanto entusiasmo, grinta e voglia di lottare insieme. Li aspettiamo tutti al palazzetto".
"La Lube si è sempre sentita vicina ai giocatori argentini, lo abbiamo dimostrato negli anni e oggi scocca l’ora di Orduna, che potrà rappresentare un punto di riferimento per i nostri giovani con la sua esperienza - ha spiegato la presidente Sileoni -. La carriera lo colloca tra i palleggiatori più importanti del campionato italiano, ci fa molto piacere che Santiago abbia accettato questa sfida con tanta determinazione e l’entusiasmo di un ragazzino. Non sarà solo un faro per i nostri emergenti, ma porterà il suo estro in campo ed equilibrio nello spogliatoio. Dovremo lavorare parecchio per crescere e consolidarci, compiti che non lo spaventeranno di certo. Sono sicura che nei momenti più delicati lui metterà il suo sapere al servizio del team, i tifosi impiegheranno poco tempo ad amarlo. La sua mentalità contagerà tutti nell’ambiente".
“Quello di Orduna è un innesto necessario in questo momento storico. In trent’anni di Serie A non ho mai vissuto una rivoluzione dell’organico come quella in corso e un veterano della SuperLega come lui darà un grande contributo. La scelta è mirata perché volevamo un atleta in grado di stare in campo in qualsiasi momento, anche nelle fasi più delicate - ha ribadito Massaccesi -. Oggi presentiamo uno dei migliori palleggiatori internazionali in circolazione, un elemento in grado di darci sicurezze in una fase di grandi cambiamenti. Per lui non è un capolinea, ma un nuovo inizio perché abbiamo bisogno nel roster di un giocatore della sua tempra”.
“Il nostro è uno sport fatto di statistiche e di medie. Su suggerimento di Albino Massaccesi, abbiamo seguito questa filosofia dando vita a un reparto con il giovane talentuoso Mattia Boninfante e il veterano di valore Santiago Orduna - ha dichiarato Cormio -. Vi svelo che, pochi giorni dopo aver stretto l’accordo, Santi ha giocato contro di noi una partita strepitosa con la sua squadra mettendoci in seria difficoltà in un momento fondamentale a Catania portandoci al tie break. Lo abbiamo voluto di fianco a un giovane di cui conosciamo la prospettiva, ma non le capacità reali di gestione della squadra. Se Boninfante viene definito un predestinato, per due anni avrà un personal coach argentino che lo saprà guidare sia nella parte tecnica che sul piano mentale e comportamentale. Poche volte sono stato così convinto e soddisfatto di un acquisto come lo sono ora per Orduna".
Arrivano altri importanti risultati per il settore giovanile della Cbf Balducci Paoloni. È arrivata infatti una doppia chiamata in azzurro per due atlete arancionere con il Club Italia. La palleggiatrice Valeria Mercante, classe 2008, campionessa regionale con l'under 18, è stata nuovamente convocata dalla Federazione Italiana Pallavolo (su segnalazione del direttore tecnico delle attività giovanili femminili Marco Mencarelli) per uno stage di allenamenti a Lucrezia di Cartoceto dal 4 all’8 giugno, guidati dal primo allenatore Michele Minotto. Un'esperienza che vivrà insieme ad altre 19 pari età provenienti da varie società del centro Italia.
Sempre con il Club Italia, altra convocazione azzurra invece per la centrale Lucrezia Calisti, classe 2009 e vice campione regionale con l'under 16 arancionera. Per lei, su indicazione del direttore tecnico Mencarelli, una giornata di allenamenti per venerdì 7 giugno al PalaCercolani di Lucrezia, insieme ad altre 5 atlete del centro Italia.
Da segnalare, inoltre, la partecipazione di tre atlete arancionere domenica scorsa 26 maggio allo stage organizzato dal Comitato Regionale Marche, su indicazione del selezionatore Stefano Gambelli, a Recanati: si tratta della stessa Lucrezia Calisti, di Luce Spernanzoni e di Minerva Aleandri.
“Qui su l’arida schiena del formidabil monte sterminator Vesevo, la qual null’altro allegra arbor né fiore, tuoi cespi solitari intorno spargi, odorata ginestra, contenta dei deserti“. Con queste parole Giacomo Leopardi descrisse il miracolo della ginestra che riesce a fiorire sull’arido terreno cinereo alle pendici dello sterminatore Vesuvio, ad indicare che anche laddove tutto è stato distrutto, nulla può impedire ad un fiore di sbocciare. Ed è all’ombra di quell’ermo colle tanto discusso proprio dal poeta recanatese che Attilio Pierini, con la sua storica divisa numero 8, ha scritto una delle pagine più belle e romantiche della pallacanestro nazionale, da condottiero di una squadra che da lui capitanata raggiunse l’olimpo della Serie A2.
Il 23 giugno del 2020 però, il filo della vita si spezza e, in un tragico incidente stradale, “Attila” viene a mancare all’affetto dei suoi cari. Ad un anno esatto dalla scomparsa del gigante portorecanatese, la città con la famiglia Pierini inaugurano il “Playground Attilio Pierini”, un meraviglioso campo di basket all’aperto ad eterna memoria di un immenso campione, e viene istituito il 1° Memorial “Attila Pierini”; ed è in questa occasione che le radici della ginestra iniziano a farsi spazio nel terreno.
Con l’unione d’intenti fra la locale Junior Basket, la famiglia Pierini e gli amici più cari ad Attilio, l’8 maggio 2021 viene fondata l’Attila Basket e viene realizzato il sogno di Attilio: un’ambiziosa società nella sua città, dove i ragazzi del posto possano imparare a giocare a pallacanestro e intorno alla quale possa formarsi un tessuto sociale unico nel suo genere.
La prima squadra viene iscritta al Campionato di Serie C Silver e la guida tecnica viene affidata a Nicola Scalabroni, coach portorecanatese di caratura nazionale con alle spalle importanti esperienze fra la Serie A2 e la Serie B, e attorno alla squadra si forma uno staff tecnico e un quadro dirigenziale al cui interno ci sono parenti e amici di Attilio. Questo staff di persone straordinarie lavora giorno e notte per la realizzazione di una squadra che possa essere fin da subito competitiva e, in men che non si dica, viene formato una squadra meravigliosa, composto da giocatori d’esperienza e giovani dalle grandi speranze.
L’Attila Basket centra la vittoria del campionato di C Silver al suo primo anno di attività e, dalle ceneri del vulcano, fiorisce una meravigliosa ginestra arancioblu. E per uno strano gioco del destino, il campionato viene vinto l’8 giugno 2022, quattro mesi esatti dalla nascita della tanto attesa Vittoria Pierini, figlia di Attilio e Francesca Polli, un segno forse che Attilio dall’alto della sua stella non ha mai smesso di guidarci.
Nell’estate 2022 nasce il 2° Memorial Attila Pierini, oramai divenuto torneo sportivo di locandina della città di Porto Recanati e di tutta la regione. Con l’entusiasmo della vittoria di questo nuovo campionato, si gettano le basi del 3° Memorial Attila Pierini che prevederà le la diretta televisiva su canale 89 emmetv e la presenza di ospiti d’eccezione come ad esempio il coach Cesare Pancotto e l’ex giocatore di serie A Fausto Lovatti.
A quattro anni dalla scomparsa di Attilio e dopo l’importante cavalcata in campionato di serie B Interregionale dell’Attila che arriva a disputare addirittura i quarti di finale playoff contro la blasonata Virtus Roma 1960, nell’aria si comincia a sentire il 4° “Memorial Attila Pierini“.
La data è ufficiale, sarà quella di sabato 29 giugno 2024 e vedrà il memorial vestirsi di una nuova veste e una nuova formula che premierà proprio la famiglia di tutte le giovani promesse dell’Attila Basket, cominciando dai più piccoli del minibasket in dimostrazioni di gioco/divertimento, passando tra le squadre di rappresentanza giovanile Under 13, Under 15 Eccellenza, Under 19 (vincitrice della Coppa Marche) con gare 3vs3. L’evento terminerà con una finale senior in notturna tra due squadre chiamate: Attila (allenata da Nicola Scalabroni e rappresentata dal colore blu) e Amici di Attilio (allenata da Paolo Cuna e rappresentata dal colore arancio).
L’appuntamento sarà a partire dalle ore 16:30 di sabato 29 giugno, per vivere insieme una manifestazione sportiva d’eccellenza alla quale parteciperà anche il presidente della Federazione Italiana Pallacanestro (Comitato Regionale Marche) Davide Paolini.
Per questa edizione, sponsorizzata dal Team Benessere Finanziario Banca Generali Private dei Consulenti Finanziari Antonella Canullo, Davide Ceccarelli e Simone Meconi, da Evoluzione Immobiliare Ancona di Eliana Cionna, dal Si con Te Market di Viale Europa di Giacomo Manuali, continuerà anche la partnership della Fondazione Salesi Onlus di Ancona e saranno presenti animazione per i più piccoli, intrattenimento musicale e un punto ristoro food truck adiacente al campo. Nei prossimi giorni sui canali social dell’Attila Basket verrà presentata la locandina e del programma dell’evento.
L’Helvia Recina ha concluso la propria stagione con una sconfitta nella finale playoff di Seconda Categoria contro il Santa Maria Apparente. Quella giocata contro la squadra del quartiere di Civitanova è stata l’ultima partita di Mister Andrea Luzi sulla panchina arancionera. Il tecnico di Villa Potenza ha infatti annunciato la sua decisione di "fare un passo indietro" e permettere che l’Helvia Recina si confronti con un nuovo allenatore.
"Già da inizio stagione, comunque sarebbe andata a finire, avevo preso questa decisione," ha spiegato Mister Luzi. "Il mio non è un addio, ma un arrivederci. Amo questi colori, avendoli vestiti sia da giocatore che da allenatore, quindi, questa società sarà sempre con me. Credo sia giunta l’ora però che l’Helvia Recina si confronti con un altro allenatore. I giocatori, così come gli allenatori e i presidenti passano, l’Helvia Recina resta."
Nell’estate del 2022, Luzi era stato il principale promotore della rinascita della società di Villa Potenza. Con grande impegno, era riuscito a far ripartire il progetto sportivo e a riaccendere la passione per i colori arancioneri nella frazione maceratese. La sua esperienza da allenatore si chiude così dopo due anni di grandi soddisfazioni, tra cui la vittoria della Coppa Marche e la promozione in Seconda Categoria. Esser riuscito a riaccendere l’entusiasmo dei tifosi a Villa Potenza è stata però, secondo il tecnico, la vittoria più grande
Il bilancio di Mister Luzi alla guida dell’Helvia Recina è notevole: 52 vittorie, 15 pareggi e 14 sconfitte in 81 gare. Un risultato invidiabile, come sottolineato anche dal presidente arancionero Cosma Lamanna. "Aver arricchito la nostra bacheca con la Coppa Marche è qualcosa che rimarrà per sempre nella storia dell’Helvia Recina, così come ci rimarrà Andrea Luzi, sia da giocatore che da allenatore. A lui va il più grande ringraziamento da parte di tutta la società. L’Helvia Recina sarà sempre casa sua."
Con la sua passione e dedizione, Mister Luzi ha lasciato un'impronta indelebile nella storia dell’Helvia Recina, che il prossimo anno compirà 50 anni di vita. Per ora, la squadra arancionera si prepara a una nuova era, con la speranza di continuare sulla strada del successo tracciata da Luzi.
(Credit foto: Mirko Isidori)
Ecco il poker di nuovi arrivi in casa Cbf Balducci Hr: il Club maceratese annuncia di aver concluso l’accordo per la stagione 2024/25 con la schiacciatrice argentina Daniela Bulaich, classe 1997 per 178 centimetri di altezza. Un quarto colpo di mercato di assoluto livello, nelle Marche arriva un'atleta di grande qualità ed esperienza anche a livello internazionale: la neo arancionera veste infatti da anni la maglia albiceleste della Nazionale argentina e con “Las Panteras” ha anche disputato le Olimpiadi di Tokyo e il campionato mondiale. Quest’estate sarà in campo con l’Argentina, inoltre, nella Challenger Cup Fivb a luglio nelle Filippine e nella Copa Panamericana ad agosto in Messico.
A livello di Club, Daniela Bulaich può vantare già tre importanti stagioni nella Serie A2 italiana, vissute con le maglie dell’Albese (2023/24), di Olbia (2022/23) e di Catania (2021/22): ben 1.218 i punti messi a segno nella sua esperienza in Italia, risultando la seconda giocatrice nella speciale classifica dei realizzatori degli ultimi tre anni di A2. In precedenza, la schiacciatrice argentina ha giocato nel massimo campionato del suo Paese per tre stagioni con il San Lorenzo e prima ancora con il Boca Juniors, Club con il quale è cresciuta nel settore giovanile.
"Sono molto felice di poter giocare in Italia per un'altra stagione, la mia quarta consecutiva – queste le prime parole di Daniela Bulaich da schiacciatrice arancionera – soprattutto in una società ambiziosa come la CBF Balducci HR Macerata. Ho ottime sensazioni, sento che sarà una bella sfida, ci aspetta un campionato lungo e molto duro ma proveremo a fare il massimo. Speriamo di poter fare una grande stagione, con il supporto dei tifosi che so ci sono sempre molto vicini! Non vedo l’ora di iniziare questa nuova avventura in arancionero".