Partite ed esperimenti per la Medea Macerata che torna dal Memorial Antonio Pisciella di Pineto con due sconfitte (platoniche) ma anche con diverse indicazioni che risulteranno utili allo staff tecnico per il prosieguo del campionato.
Si inizia contro i padroni di casa: ad eccezione di Casoli (tenuto a riposo) e Benedetti (risentimento al ginocchio), coach Adrian Pablo Pasquali fa giocare tutti gli elementi nell’arco delle due partite. Prima partita in formazione inedita con Troiani e Scuffia in diagonale (sostituito nel secondo set da Di Meo, provato come opposto), Furiassi e Thiaw in banda e Bussolari-Medei al centro, contro la BlueItaly, anch’essa in formazione rimaneggiata.
Dopo una buona partenza dei maceratesi Pineto entra in partita, con la Medea che concede in ricezione e regala troppi errori-punto all’avversario, soprattutto nel finale del primo set, incanalando un match che prende la direzione dei padroni di casa con relativa facilità (25-23 e 25-21 per i padroni di casa)
La seconda partita con il Volley Potentino si ripristina il sestetto titolare, ad eccezione di Casoli sostituito da Thiaw. Dopo il primo set vinto da Porto Potenza (19-25, anche in questo caso qualche errore di troppo da parte dei biancoverdi), nel secondo esce fuori bene la Medea che gioca bene, forza il servizio, mura e difende (25-20, nonostante il tentativo di recupero nell’ultima fase di set dei potentini). Nel terzo Volley Potentino inizia a sfogare il servizio mettendo in difficoltà la ricezione della Medea, che ritorna un po’ agli errori del primo set e, dopo essere sempre stata costretta a rincorrere, alla fine deve capitolare (7-15).
Per la Medea e per lo staff un’occasione importante per il campionato, non ultimo quello di acclimatarsi al Palasport di Pineto, dove Casoli e compagni dovranno esibirsi in campionato nel girone di ritorno contro la squadra allenata da Giovanni Rosichini.
“Girare la formazione per cercare indizi è la cosa più positiva di queste amichevoli – ha dichiarato lo scoutman Paolo Mercuri – Qualche risposta l’abbiamo avuta. Prendiamo quelle più positive, l’importante era tenere la squadra attiva e cercare di tenere il livello alto. Sono occasioni che possono solo giovare al nostro lavoro”.
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