“La messa in mora della società è un’ipotesi, se ne era parlato anche qualche mese fa. Non abbiamo intenzione di procedere in quella direzione, in questo momento, perché farebbe scappare chi eventualmente fosse intenzionato a rilevare la Maceratese”. A parlare è Rocco Sabato, difensore della squadra allenata da Federico Giunti e consigliere dell’Assocalciatori. “Non siamo contenti di questa situazione, e di come si è comportata l’attuale società. La messa in mora potrebbe essere un’azione successiva. Speriamo che si trovi una soluzione, domani c’è il consiglio di amministrazione della società”.
A lanciare l'allarme della messa in mora è stato il presidente della Lega Pro. Gabriele Gravina è stato molto severo nei confronti del presidente Filippo Spalletta “è il proprietario della Maceratese, deve assumersi le sue responsabilità, metterci i soldi” ma anche dei suoi legali “il risultato di certe esternazioni fatte in televisione per parlare di concordato in bianco, cosa che per me non esiste, è stato di allertare i creditori”.
Dopo il pareggio interno con il Bassano Virus, a cinque giornate dalla fine della stagione regolare, la squadra allenata da Federico Giunti ha sette punti di vantaggio sulla zona play out, ma bisognerà fare i conti con una ulteriore penalizzazione dopo il deferimento per il mancato pagamento di stipendi e contributi, come dichiarato dalla Covisoc. “Ci sono sette, otto squadre ancora in lotta per evitare gli spareggi retrocessione, non è facile dire quanti punti possono servire alla Maceratese per essere salva – dice Sabato – Finché non c’è il conforto della matematica è inutile azzardare calcoli”.
Domenica prossima c’è il primo di tre scontri diretti per la Maceratese, a Forlì.
“Il girone B di Lega Pro per me è il più difficile di tutti. Non c’è mai niente di scontato, il Forlì a metà girone di andata sembrava spacciato oggi può giocarsi le carte per la salvezza diretta. E’ un avversario temibile, da rispettare. Ci sarà da battagliare”.
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