Aggiornato alle: 18:27 Domenica, 4 Maggio 2025 cielo coperto (MC)
Sport Macerata

Maceratese, anche Crucianelli alza bandiera bianca

Maceratese, anche Crucianelli alza bandiera bianca

Carlo Crucianelli alza la bandiera bianca. Il patron biancorosso ha deciso di staccare la spina che tiene artificialmente in vita la Maceratese.

“Il parametro P/A è quello che ci ha messo fuori strada – dice Crucianelli – Oggi a mezzogiorno mi sono confrontato con i soci Massimo Paci e Gabriele Cofanelli, anche loro sapevano che la cifra era di poco superiore ai centomila euro, ma invece non è così. La Lega ieri ci ha comunicato che era necessaria una spesa di molto superiore, almeno il triplo. Alcuni degli investitori con i quali eravamo in contatto si sono chiamati fuori, altri sono in attesa. Mi ha ricevuto il sindaco di Macerata, Romano Carancini, lui era a conoscenza di una situazione debitoria di circa un milione e mezzo di euro. A quanto ammonta effettivamente il debito non lo so dire perché i libri contabili sono aggiornati al 31 dicembre 2016”.

Adesso cosa succederà?

“Io ho proposto al sindaco la serie D per la Maceratese. Occorrono finanze importanti, fra i quattrocento e seicentomila euro. In questa fase è più facile trovare degli sponsor per la serie D con zero debiti, piuttosto che in serie C con venti punti di penalità. Macerata può sopportare tranquillamente questa categoria. C’è qualcuno che parla di Eccellenza”.

Carlo Crucianelli ci sarà nella Maceratese che nascerà?

“Non lo so, è una domanda da un milione di dollari. Primo devo chiudere l’attuale situazione. La mia disponibilità la do, c’è da capire se è ben accetta. Sono state dette tante parole sul mio conto, anche pesanti. A me chi spara sulla folla non piace. Non tutti capiscono quello che abbiamo provato a fare. La cosa che mi ha fatto più piacere sono state le parole del sindaco Carancini, il quale ha capito che Carlo Crucianelli non è completamente pazzo. Con il mio gruppo di investitori era possibile arrivare ad una determinata cifra, abbiamo verificato che servivano almeno il doppio dei soldi. La porta è aperta a chi vuole mettere il restante”.  

“Partire con venti punti di penalità in Serie C sarebbe significato retrocessione sicura. Dovevamo fare una squadra fortissima, che avesse i numeri per vincere il campionato, ma l’obiettivo non poteva essere più della salvezza. Alle prime partite che perdevi succedeva il finimondo”.

Crucianelli chiude con una provocazione. “Se mille e duecento tifosi della Maceratese si autotassassero di mille euro a testa avremmo risolto tutti i problemi".    

 

Di seguito il testo integrale del comunicato diffuso da Carlo Crucianelli.

Mi corre l’obbligo a questo punto, come penso sia giusto, fare chiarezza e rispondere ad alcune domande che sicuramente diverse persone, direttamente o indirettamente, mi hanno posto in questi pochi giorni, ed alle quali pensavo di aver risposto, evidentemente sbagliandomi. Ho una grande passione e sono un amante del calcio, il calcio vero quello chiaro limpido, quello soprattutto dei giovani. Questa passione sin da piccolo mi ha portato a calcare i campi da calcio per diversi anni; la stessa passione oggi ha contagiato uno dei miei figli. Sono arrivato nella S. S. Maceratese a giugno 2016 e mi sono occupato quasi totalmente del Settore Giovanile; vivendo dall’interno il calcio professionistico, ho imparato – anche a mie spese – pregi e difetti di questo mondo. Purtroppo, per divergenze di vedute e per l’impossibilità di instaurare un rapporto di fiducia e di lavoro costante con il presidente all’ora in carica, ai primi di novembre 2016 rassegnavo le dimissioni - con effetto immediato - da qualsiasi carica all’interno della S. S. Maceratese. Già dalle prime giornate di lavoro della gestione Spalletta sono stato più volte chiamato in causa, soprattutto dall’avv. Bargagna, per poter continuare una fattiva collaborazione, resasi impossibile poco dopo a causa di alcuni personaggi interni alla società preoccupati soprattutto del mio intento di fare un calcio sano e pulito. Verso la metà di febbraio 2017, quando tutti avevamo capito che c’erano dei problemi, insieme ad alcuni amici maceratesi con una grande passione per la Rata abbiamo iniziato a vederci per capire meglio, scambiandoci le nostre impressioni, quali potevano essere le strade per poter terminare almeno la stagione in corsa. Abbiamo costituito un Comitato Salviamo la Maceratese, ed abbiamo cercato, ognuno con le proprie capacità e/o competenze a metterci a disposizione per raggiungere lo scopo e provare a programmare un futuro alla Rata. Ho seguito costantemente i vari passaggi di mano in mano che hanno portato la S.S.Maceratese a questo punto. Ho avuto diversi incontri e contatti con diverse realtà/persone, quotati professionisti, con i quali erano emerse reali serie possibilità di poter sostenere intervenendo sotto l’aspetto puramente economico la possibilità di creare un futuro migliore per la Rata (senza entrare troppo nei dettagli). Sinceramente quando la proprietà di Filippo Spalletta ha deciso di cedere le proprie quote al gruppo Liotti (Battiloro), abbiamo tutti pensato che fosse tutto finito, fino a quando martedì 27 giugno mi chiamò, su indicazioni di Spalletta l’avv. Federico Valori, proponendomi una chiacchierata a proposito della S. S. Maceratese. Dal’incontro è emerso che il gruppo napoletano aveva dato mandato a Valori a cedere i extremis le proprie quote successivamente alla liberazione delle stesse dalle clausole che su di loro gravavano sin dal momento della cessione delle quote dalla dottoressa Tardella allo Spalletta. Il gruppo capitanato da Liotti (Battiloro) aveva deciso comunque di abbandonare la S.S.Maceratese e sarebbe ritornato a Macerata solamente se ci fosse stato qualcuno che avrebbe comprato le loro quote (vedi posticipo accordo rinuncia clausole societarie). Ho dato a Valori la mia disponibilità a valutare la cosa, ho rispolverato alcuni miei contatti che con il tempo si erano anche raffreddati, coinvolgendo immediatamente il Sig. Alessandro Chiaraluce con il quale, a seguito di intense telefoniche, ci siamo incontrati giovedì 29 per capire se ci fosse stata un’ultima possibilità per provare a salvare la S. S. Maceratese da una fine certa. Durante l’incontro Chiaraluce chiamò il Sig. Giovanni Monorchio il quale confermò di avere un gruppo umbro pronto a partecipare eventualmente anche insieme ai vari imprenditori locali nell’acquisire la S. S. Maceratese. Di comune accordo con Chiaraluce decidemmo di provare prendere contatti con un notaio e prendere le quote intestandole momentaneamente alla mia persona. L’acquisto delle quote, come armai noto è stato fatto lo stesso giorno della liberazione dei vincoli, cioè il 30 giugno, giorno in cui scadeva anche la domanda di iscrizione alla serie “C”. Abbiamo voluto, con un gesto estremo, provare ad ibernare la società per trovare un antidoto al suo male e verificare se sul territorio ci fossero realmente possibili investitori, che permettessero la possibilità di reperire liquidità sufficienti almeno all’iscrizione (pagamento debiti sportivi, tassa di iscrizione, parametro P/A). Non è nemmeno valsa l’iniziativa di convocare, per discutere attorno ad un tavolo, soluzioni tra chi, in questi mesi, più volte aveva fatto intendere di avere a cuore le sorti della Società. Infatti dalla convocazione di tali soggetti ha visto intorno a quel tavolo “nessuno”, ad eccezion fatta per i fratelli Berrè con i quali abbiamo constatato l’oggettiva impossibilità e la soggettiva indisponibilità. Da specificare comunque che già da domenica 2 luglio, ci siamo resi conto dell’assoluta mancanza di invio, nei tempi previsti (30.06.2017), dei dati fondamentali per la corretta iscrizione in Lega. La proprietà Crucianelli, di concerto con il collaboratore Sig. Alessandro Chiaraluce, e con il Signor Monorchio, resosi disponibile nell’affrontare la situazione, ha però dovuto constatare, sulla base di elementi documentali e notizie attinte dalla Lega, che la posizione della società, appesantita da debiti, inadempienze passate, impegni non assolti, decreti ingiuntivi recentissimi di rilevante importo ed anche, notizia dell’ultima ora, istanze di fallimento a carico della S.S. Maceratese. Pur prendendo in considerazione altre strade che potessero mantenere in vita il calcio Maceratese ad un buon livello (Serie D) ci si è resi conto che l’impresa sarebbe diventata difficile ed i debiti accumulati insostenibili per gli investitori. Il ritardo degli svariati adempimenti ad opera di precedenti gestioni, avrebbero comportato un inizio di stagione con pesanti penalizzazioni, sull’ordine di 20 punti (salvo vittoriosi, ma costosi ricorsi). Di fronte a questo quadro, gli ultimi estremi tentativi di coinvolgere seri imprenditori hanno trovato le porte ancor più chiuse, se si pensa che solo per adeguare il parametro P/A, sarebbero stati necessari circa 368.000 euro, e non 104.000,00 euro come ci era stato comunicato. Non resta ora che dare un dignitoso addio alla società, consapevoli di avere fatto tutto il possibile ed anche di più. Verrà studiata la formula più conforme alla legge, alla quale verranno demandate le ricerche delle responsabilità di tale disastro. A questo punto, però, vorrei rispondere alla domanda che tutti mi hanno rivolto: CHI TE LO HA FATTO FARE? Perché ho deciso di acquisire le quote della Rata? Semplicemente perché pensavo di poter essere di aiuto, di poter contribuire al suo salvataggio, facendo riferimento, oltre ai miei contatti anche a quegli imprenditori/finanziatori locali. In primis, i soci della Rata, poi altri soggetti che si dissero interessati al salvataggio stesso. Mi sono/ci siamo resi conto tutti quanti che il deficit accumulato sino ad oggi è esorbitante; inoltre, quel deficit non è nemmeno quantificabile (se non a spanne) dal momento che la contabilità non è aggiornata (eufemismo)…. Le buone intenzioni mie e di altri si sono dunque scontrate con la dura realtà dei fatti (accertati solo con il mio ingresso in società): il salvataggio della Maceratese richiede investimenti molto superiori al milione di euro. Di questa situazione ho avuto modo di parlare nella giornata odierna, prima con i soci di minoranza e successivamente con il Sindaco di Macerata, che ringrazio dell’invito e del tempo dedicatomi. 

Picchio News
Il giornale tra la gente per la gente.

Commenti

Copyright © 2020 Picchio News s.r.l.s | P.IVA 01914260433
Registrazione al Tribunale di Macerata n. 4235/2019 R.G.N.C. - n. 642/2020 Reg. Pubbl. - n. 91 Cron.
Registration Login
Sign in with social account
or
Lost your Password?
Registration Login
Registration
Comuni