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L'Aquila stoppa la Maceratese. Allunga il Pisa

L'Aquila stoppa la Maceratese. Allunga il Pisa

Pareggio per 1-1 tra L'Aquila e Maceratese, in virtù dell'autorete di Maccarrone e del dubbio penalty trasformato da Milicevic. Rata ingabbiata da un avversario spigoloso, ben messo in campo e capace di rispondere colpo su colpo. Pari finale che rispecchia fedelmente il generale equilibrio tra le due formazioni nell'arco dei novanta minuti di gioco.

Mister Bucchi fa fuori il brasiliano Romulo Togni e promuove in mediana il più duttile Giuffrida. Maglie da titolari anche per Rocco Sabato in difesa e per il ritrovato Fioretti nel pacchetto offensivo. Indisponibile il solo Carotti. Il tecnico abruzzese Carlo Perrone si affida al collaudato 3-5-2, con un rientrante Maccarrone in difesa e Milicevic a centrocampo. Tandem d'attacco formato dal duo Perna-Sandomenico. In avvio, un paio di timide iniziative da una parte e dall'altra con i tentativi di Giuffrida e Bulevardi. Buoni i ritmi e match godibile, con la Rata che prova ad imbastire gioco mentre i padroni di casa cercano di contenere e ripartire in contropiede. Poche, però, le emozioni vere; per assistere alla prima, ghiotta occasione occorre attendere addirittura il 34mo. L'esterno aquilano Piva scende sulla fascia sinistra e mette al centro dell'area maceratese: Forte sbaglia il tempo dell'uscita, permettendo la schiacciata di testa a Perna. Il numero 9 rossoblu schiaccia però troppo e si divora il vantaggio con la porta ospite completamente spalancata. Suona il campanello d'allarme per i ragazzi di Bucchi, che rispondono immediatamente e come meglio non si potrebbe. Discesa sulla mancina di Buonaiuto e cross rasoterra in area piccola aquilana. Kouko non riesce ad intervenire sottomisura per l'anticipo in spaccata di Maccarrone che devia sfortunatamente nella propria rete. Al 38', autogol dell'Aquila e pesantissimo vantaggio Maceratese. La festa biancorossa dura poco, poiché l'arbitro Massimi di Termoli decide di diventare protagonista. Sugli sviluppi di un tiro dell'Aquila smorzato al limite dell'area maceratese, dubbio contatto tra Forte e Perna che induce il direttore di gara ad un altamente probabile errore. Massima punizione concessa ai padroni di casa ed equilibrio ristabilito al 45' con la perfetta esecuzione di Milicevic dagli undici metri. Il primo tempo si conclude tra le legittime proteste maceratesi.

Seconda parte di gara con un D'Anna in meno e un Togni in più sulla mediana della Rata. Dieci minuti di noioso, generale equilibrio e Bucchi sostituisce anche Fioretti con panzer Colombi. Il neo entrato riesce a creare un po' di scompiglio al 63', quando prova ad andare a rete sottomisura scontrandosi però con il muro eretto dall'estremo Scotti. La palla, deviata, finisce sui piedi di Buonaiuto che dilapida il più facile dei tap-in. Risposta abruzzese affidata alla testa di Perna, incapace però di centrare il bersaglio grosso dopo un primo tentativo di Milicevic ribattuto dalla retroguardia maceratese. La partita si accende, con entrambe le formazioni allungate e a caccia del colpo risolutore. Al 68', è il turno di Kouko che innesca un preciso tiro a giro dal limite dell'area aquilana: buona la mira, scarsa la potenza che facilita Scotti nell'intervento in due tempi. Bucchi cala anche la carta Orlando, mandando Giuffrida negli spogliatoi ed esaurendo le sostituzioni. Mossa azzeccata, poiché il numero 20 biancorosso si procura un'occasione prelibata per il possibile vantaggio ospite. Mischione in area rossoblu e cuoio che finisce nei piedi di Orlando; l'ex Chieti mette a sedere il diretto avversario con un dribbling e spara in porta con sicurezza, trovando però Piva pronto a spazzare sulla linea. Superato lo spavento, L'Aquila si fa di nuovo sotto con due ottimi tentativi di Cosentini e Sandomenico, entrambi pregevolmente neutralizzati in corner da Forte. Inutili anche le incursioni di Kouko e Altobelli in area aquilana agli sgoccioli del match; permane l'equilibrio e l'1-1 va in archivio.

Si confrontavano la miglior difesa e il secondo miglior attacco del campionato. Non stupisce quindi l'equa suddivisione della posta in palio, con un pareggio oltretutto legittimo per quanto fatto vedere in campo dalle due contendenti. La Maceratese allunga la propria striscia positiva portandosi a dieci risultati utili consecutivi, ma vede dilatarsi il distacco dal Pisa, vittorioso in casa contro la capolista Spal nel big match di giornata. Punto pesante ma certo non risolutivo in chiave play out per i rossoblu di Carlo Perrone.

 

Il tabellino

L'AQUILA (3-5-2) Scotti; Maccarrone; Piva; Cosentini; Pesoli; Bulevardi; De Francesco; Milicevic (77' Bensaja); Perna (82' Triarico); Mancini; Sandomenico. A disposizione: Zandrini; Bigoni; Bruno; Sanni; Ligorio; Di Mercurio; Ceccarelli; De Sousa; Mancini; Stivaletta. All. Carlo Perrone.

MACERATESE (4-4-2): Forte; Imparato; Sabato; Giuffrida (72' Orlando); Altobelli; Faisca; D'Anna (46' Togni); Foglia; Fioretti (54' Colombi); Kouko; Buonaiuto. A disposizione: Ficara; Clemente; Fissore; Karkalis; Cerrai; Alimi; Potenza; Talamo; Massei. All. Cristian Bucchi.

ARBITRO: Luca Massimi di Termoli, assistenti Matteo Benedettino di Bologna e Antonio Santoro di Roma.

RETI: 38' Maccarrone (aut.); 45' Milicevic (rig.).

NOTE: ammoniti Maccarrone (26'); Milicevic (66'). Angoli 3-3. Recupero +1 e +4.

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