La Tardella pronta a mollare: "Sono stanca morta. Vedo cose che non vorrei mai vedere"
La Maceratese è in vendita, Maria Francesca Tardella è pronta a lasciare il testimone. Lo studio legale Nascimbeni di Macerata ha ricevuto l’incarico di valutare le possibili offerte. “C’è stata qualche telefonata, ma al momento non c’è niente di concreto” dice l’avvocato Giancarlo Nascimbeni, confermando quella che è la volontà della presidente. “Sono stanca morta, sfinita – aveva affermato qualche settimana fa la Tardella - Tiro avanti senza entusiasmo. Vedo cose che non vorrei mai vedere”. Di fronte alle tante difficoltà, ad un calcio che non è più lo stesso, al caso del Pisa ma anche all’Albinoleffe, alla ricapitalizzazione della Maceratese costata oltre duecentomila euro e ritenuta da alcuni tecnici ingiusta, alla diatriba con il comune di Macerata per l’utilizzo dello stadio Helvia Recina, ad una campagna abbonamenti che non risponde alle attese, la Tardella avrebbe detto basta. “Al mio peggior nemico non direi più di occuparsi di calcio – confida l’avvocato Giancarlo Nascimbeni, per venti anni dirigente della Maceratese – Almeno in serie C e in serie D. In serie A può darsi”. Le irregolarità nelle fideiussioni del Pisa sono oramai un caso noto e la Maceratese ne sa qualcosa avendo perso peraltro lo spareggio play off per la serie B a poche centinaia di metri dalla torre pendente. L’Albinoleffe è stato ripescato per il secondo anno di fila in Lega Pro contro il regolamento ed è stato altresì “premiato” con il rinvio della gara d’esordio in campionato lo scorso 28 agosto proprio con la Maceratese. “Posso consigliare una mia cliente, persona per bene, di rimanere in un calcio dove l’allenatore dell’Inter Roberto Mancini prende due milioni e mezzo di liquidazione perché si lamenta della campagna acquisti e vuole andare via?” osserva Nascimbeni. Lui, Giancarlo Nascimbeni, per sciogliere il contratto che vincolava Cristian Bucchi ed il suo staff alla Maceratese ha chiesto ed ottenuto trentaduemila euro oltre alla rinuncia a quattro mensilità di stipendio dello stesso Bucchi, di Mirko Savini e Carlo Pescosolido. E non si dà pace Nascimbeni, perché a sua insaputa lo scorso anno per favorire il passaggio di Massimo Ganci al Castelfidardo, l’attaccante avrebbe preso una buona uscita di diecimila euro.
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