Una splendida Maceratese sbanca anche lo stadio Paolo Mazza e travolge la capolista Spal con un 1-4 storico. Doppietta di Buonaiuto e reti di Foglia e Kouko per il clamoroso tonfo degli spallini, costretti al terzo stop stagionale. Settimo risultato utile consecutivo per gli uomini di Bucchi che sgretolano la corazzata estense per la seconda volta in campionato.
Nessuna sorpresa da Cristian Bucchi: l'undici titolare anti Spal è lo stesso che ha piegato il Siena sette giorni or sono. Scelto Togni in mediana vicino a Foglia, con D'Anna e Buonaiuto sulle fasce. C'è Sabato al centro della difesa e si rivede in panchina Giordano Fioretti, anche se è ancora Colombi a partire dal primo minuto in avanti. La capolista Spal affronta il match clou con il rodato 3-5-2, affidando il reparto offensivo al tandem Cellini-Finotto, sostenuti da Grassi. Lazzari e Mora gli esterni, il ritrovato Schiavon a completare la mediana con Castagnetti. Davanti al numeroso e caldo pubblico del Paolo Mazza, le operazioni di studio durano 10 minuti, poi iniziano le scintille. All'11', la Spal recrimina per una spinta di Sabato su Cellini in piena area biancorossa. Non c'è tempo di analizzare l'azione che la Rata passa ai fatti: sul capovolgimento di fronte, doppia occasione per D'Anna e Foglia. È il preludio alla rete maceratese che arriva su calcio d'angolo di Togni al 13' minuto. La parabola del brasiliano dalla bandierina è pennellata per Buonaiuto che, in perfetta torsione, stacca di testa e spedisce nell'angolino, dove Branduani non può arrivare. Stadio Mazza ammutolito e Maceratese in vantaggio. La reazione della corrazzata biancazzurra prima classifica non si palesa, fatte salve due deboli stoccate di Cellini e Ceccaroni da distanze siderali. Gli spallini sembrano infrangersi contro il muro eretto da Bucchi senza soluzione di continuità, quando arriva l'errore fatale della Rata. Karkalis scalcia e colpisce al fianco Lazzari in piena area di rigore: l'arbitro non può che concedere la massima punizione ai padroni di casa. Si assume la responsabilità del penalty Cellini che spiazza Forte e al 30' riporta in equilibrio il risultato. Oltre al danno, anche la beffa per la Rata che, tra le proteste generali, perde mister Bucchi per espulsione. Seppur privata del proprio conducator, la Maceratese non si perde d'animo e riesce a tenere botta anche sulla pregevole traversa colpita da Castagnetti nei minuti di recupero della prima frazione di gioco.
Nel secondo tempo, nessun cambio e medesima Maceratese di carattere. I biancorossi riescono a rintuzzare agevolmente ogni sortita offensiva dei padroni di casa, non disdegnando qualche puntata dalle parti di Branduani. I ragazzi di Bucchi si superano però al 66', quando vanno in vantaggio per la seconda volta allo stadio Mazza: Foglia raccoglie palla ai 25 metri e scarica in porta a mezza altezza. L'estremo spallino non riesce ad intervenire e la palla conclude la sua parabola nell'angolino. Splendida la rete del numero 8 maceratese, al suo quarto gol in due partite. La capolista schiuma rabbia e trova subito l'opportunità per tornare in corsa: fendente di Castagnetti dal limite respinto con affanno da Forte; sulla ribattuta, colossale errore di Cellini da due passi. Il numero 9 biancazzurro spara di nuovo su Forte e dilapida la più favorevole delle occasioni per il pareggio. Immediate forze fresche per la Rata che sostituisce Togni e Colombi con Giuffrida e Fioretti. Zigone e Di Quinzio in luogo di Finotto e Giani, invece, per i padroni di casa. Tutto inutile perché la Maceratese in formato rullo compressore passa ancora all'83'. Buonaiuto pesca Kouko solissimo in area spallina con un assist filtrante: l'ivoriano, completamente dimenticato dalla difesa biancazzurra, spara al volo di sinistro e porta a tre le reti maceratesi. Entra anche Orlando per dare man forte, ma, ormai, c'è solo da partecipare alla festa. La torta, infatti, arriva in pieno recupero al 93': è ancora Buonaiuto a mettere alle spalle di Branduani con un diagonale da posizione decentrata per l'1-4 finale. La Spal, all'angolo, si arrende davanti allo strapotere degli ospiti.
Non si è trattato semplicemente di mantenere il passo del Pisa, vittorioso ieri col Savona, o di aver rosicchiato tre punti alla capolista. L'ennesima prova di forza della Maceratese a Ferrara, arrivata tra l'altro senza guida tecnica dalla panchina e nel bel mezzo di rivolgimenti societari di un certo spessore, assume i contorni dell'impresa sportiva. Impresa che va comunque tramandata, a prescindere dall'esito finale del campionato biancorosso. Giù il cappello davanti ai ragazzi di Cristian Bucchi.
Il tabellino
SPAL (3-5-2): Branduani; Gasparetto; Ceccaroni; Giani (80' Di Quinzio); Castagnetti; Mora; Lazzari; Schiavon; Cellini; Grassi; Finotto (74' Zigone). A disposizione: Contini; Beghetto; Bellemo; Capezzani; De Vitis; Ferri; Gentile; Posocco; Silvestri; Spighi. All. Leonardo Semplici.
MACERATESE (4-4-2): Forte; Imparato; Karkalis; Togni (72' Giuffrida); Sabato; Faisca; D'Anna; Foglia; Colombi (73' Fioretti); Kouko (84' Orlando); Buonaiuto. A disposizione: Ficara; Clemente; Fissore; Carotti; Cerrai; Potenza; Talamo; Massei. All. Cristian Bucchi.
ARBITRO: Antonio Giua di Pisa, assistenti Michele Grossi di Frosinone e Paolo Bernabei di Tivoli.
RETI: 13' e 93' Buonaiuto; 30' Cellini (rig.); 66' Foglia; 83' Kouko.
NOTE: ammoniti Togni (22'); Karkalis (28'); Lazzari (86'); Zigone (87'). Espulso Bucchi al 31' per proteste. Angoli 4-1. Recupero +2 e +5.
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