Chiamatelo veggente, perché Cristian Bucchi l'aveva previsto prima di scendere in campo. Il tecnico romano della Maceratese aveva infatti dichiarato di essere pronto per una "gara straordinaria" della sua squadra in quel di Ferrara. E così è stato. Lo storico 4-1 che ha demolito la capolista Spal tra le mura amiche ha stupito tutti, tranne il mago della panchina biancorossa: "È facile parlare dopo, io preferisco farlo prima. Ci siamo concessi un pizzico di presunzione, così da andare a Ferrara a comandare la partita e non a subirla. Ci siamo riusciti meritatamente e credo che questo risultato ci faccia entrare nella storia della Maceratese dalla porta principale". È un Bucchi raggiante e consapevole del prestigioso successo ottenuto, che tuttavia non si scompone eccessivamente nell'analisi della partita, vissuta, per oltre un'ora, dalla tribuna: "Si tratta di una vittoria ampiamente meritata, arricchita da ottime trame in fase di impostazione. Ho visto tradotte in campo quelle qualità che osservo durante gli allenamenti, ovvero qualità e sacrificio. E, si sa, quando questi due elementi si combinano, si possono fare belle cose. La mia espulsione è venuta in seguito alle proteste per un fuorigioco ininfluente che ha condotto al rigore della Spal. C'è stato un malinteso con l'arbitro, che mi ha portato a seguire l'incontro dalla tribuna. Fortunatamente, la sofferenza di essere un po' lontano dai ragazzi si è presto tramutato in gioia per il risultato conseguito". Quella gioia sportiva che, secondo il trainer della Rata, dovrà essere un fondamentale propellente per il futuro: "L'autostima della squadra non muta, è sempre la stessa. Tuttavia, queste gare sono quelle che ti spingono a lavorare con sempre maggiore passione. Sono sicuro che gli stessi effetti vengono prodotti nel cuore dei tifosi. Siamo a meno tre dal Pisa con ancora molte gare da disputare. Bisogna crederci, che il sogno continui!".
Un sogno più volte materializzatosi anche nelle menti dei vertici biancorossi. Ma anche della città. A Ferrara, ieri, c'era infatti anche il sindaco di Macerata Romano Carancini, vestito a festa coi colori della Rata in una tribuna tutta biancazzurra. "É un risultato che rimarrà nella storia - spiega il primo cittadino - siamo venuti a giocare in casa di una potenza della Lega Pro con il giusto spirito, con orgoglio e inaspettata autorevolezza. Si tratta, evidentemente, di un punto di svolta della stagione, che ci obbliga a credere nella vittoria in tutte le gare che rimangono da qui alla fine del campionato. Abbiamo l'occasione di vivere un'opportunità storica, che non sappiamo quando ricapiterà. Cerchiamo di onorarla come si conviene".
Stremata dalle emozioni, ma concorde, la patron biancorossa Maria Francesca Tardella. "C'è grandissima soddisfazione - ammette la presidente - sono convinta che tutta Macerata sarà in festa per questa vittoria. Voglio fare i complimenti a mister Bucchi per quella che considero la più bella partita da quando sono diventata presidente. Anche dopo l'1-1, nessuna paura e nessun timore reverenziale per una squadra ed un ambiente difficilissimi da affrontare. Consolidata la posizione in classifica, ci concentriamo adesso sul bellissimo rush finale che ci aspetta. Speriamo di aver acceso l'entusiasmo per questa ultima parte di torneo in tutta la città".
Le gare della 26a giornata di Lega Pro girone B
Teramo - Carrarese 0-0; Tuttocuoio - Lupa Roma 1-1; Lucchese - Rimini 2-0; Pisa - Savona 2-0; Santarcangelo - L'Aquila 2-0; Spal - Maceratese 1-4; Pistoiese - Prato 2-2; Ancona - Arezzo 0-0; Robur Siena - Pontedera 2-0.
La classifica
Spal 55; Pisa (-1) 51; Maceratese 48; Ancona 43; Carrarese 39; Robur Siena 37; Arezzo 35; Pontedera 33; Teramo (-3) 33; Lucchese 30; Santarcangelo (-6) 28; Pistoiese 28; L'Aquila (-7) 27; Tuttocuoio 27; Prato 26; Rimini 25; Lupa Roma 17; Savona (-13) 12.
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