Inizia nel migliore dei modi il 2025 della Belfortese, che serve un poker all'Elite Tolentino nel derby della quattordicesima giornata del girone C di Prima Categoria.
Mattatore assoluto della gara è stato il bomber biancorosso Emanuele Castellano, autore di una magnifica tripletta. L'ex Settempeda ha aperto le marcature al 13', con un sinistro chirurgico a tu per tu col portiere avversario. Il raddoppio è arrivato al 21' con Selita, bravo a spingere di testa in rete un cross da palla ianttiva. La rirpesa si è aperta col il secondo gol di Catellano al 51', al termine di una bella azione personale. Al 63' la Belfortese ha calato il poker definitivo, con la tirpletta personale del suo numero 10, che si conferma top player assoluto della categoria.
La squadra di Mister Casoni torna dunuqe alla vittoria casalinga dopo il brutto stop contro il Portorecanati e si porta così a 22 punti, a -1 dalla zona playoff. Esce sconfitto e rimane al settimo posto quota 19 punti invece l'Elite Tolentino.
Il nuovo anno inizia al meglio per la Settempeda che brinda ad un successo netto e convincente conquistato sul sempre insidioso e difficile campo di Cascinare. La Settempeda passa con autorità, personalità e mostrando un ottimo calcio(numerose le occasioni create) trascinata da un grande Pagliari che, oltre a segnare il rigore che sblocca il punteggio, guida con maestria la squadra giostrando in ogni zona del campo. Bene nel complesso anche tutti gli altri biancorossi fra cui spiccano il solito Farroni, ancora in gol, e un volitivo Cappelletti, anche lui a bersaglio. Elpidiense invece apparsa in difficoltà per gran parte del match, timida reazione nella seconda parte della ripresa, ma incapace di trovare giuste contromisure per tenere testa ad un rivale oggi migliore e più forte. Settempeda che compie un altro passettino verso le zone nobili della classifica; Elpidiense in piena zona play out e che sarà chiamata a lottare per ottenere la salvezza.
Riparte dopo la sosta il torneo di Promozione e la Settempeda è chiamata ad affrontare la trasferta di Cascinare. Elpidiense con la formazione migliore; Settempeda con la novità Pettinari fra i pali, all’esordio, e la scelta porta mister Ciattaglia ad inserire un under in campo e allora viene scelto Boldrini(prima da titolare) che agisce sulla sinistra con Montanari confermato nei tre di difesa dove Palazzetti fa il centrale(Mulinari è in panchina). Pronti via e Settempeda subito con personalità e con il comando del gioco in mano. Al 5’ ospiti pericolosi con una palla in profondità sulla destra dell’area dove Farroni elude Tomba in uscita uscita per poi crossare in mezzo con Rango che controlla e va al tiro in diagonale. Palo pieno. Poco dopo Montanari su punizione vede il sinistro fermato in due tempi da Tomba. Ripartenza Settempeda al 24’ con pallone lungo per Cappelletti che vede in mezzo Pagliari che controlla e calcia di sinistro. Rasoterra largo.
Al 26’ azione manovrata dei biancorossi: palla a Farroni in area, dribbling secco per passare fra due difensori, uno di questi ovvero Cannoni entra sul numero 20 che va giù. Per l’arbitro è fallo e conseguente rigore. E’ Pagliari ad andare sul dischetto. Piatto destro preciso nell’angolino basso alla destra di Tomba e Settempeda in vantaggio. E’ il minuto 36 quando Quadrini effettua un gran bel cross da destra che spiove davanti alla porta di Tomba dove Cappelletti, tutto solo, manca però la deviazione di testa. Altra ripartenza biancorossa costruita da Pagliari che prende palla in scivolata in difesa e va in avanti per poi allargare verso destra a Cappelletti che appoggia al limite per lo stesso Pagliari che calcia a giro. Facile per Tomba fermare il tiro. La ripresa comincia con un’altra grande chance per la Settempeda: Rango fa viaggiare Cappelletti sulla fascia destra, pallone a centro area dove Dolciotti tutto solo si coordina per andare a colpire al volo,ma fuori equilibrio non trova l’impatto giusto con la sfera che si perde sul fondo. Al 7’ ennesima ripartenza biancorossa, questa volta letale, con Cappelletti che fa proseguire Farroni che entra in area per poi piazzare il destro sul primo palo trovando impreparato Tomba che tocca la sfera ma non a sufficienza per deviare fuori dallo specchio.
Pallone che sbatte sul palo interno e poi entra in porta. Occasione Elpidiense poco dopo con l’appena entrato Tempestilli che sfiora di testa da pochi passi non trovando però la giusta forza per impensierire Pettinari. Subito dopo ancora in azione Cappelletti che scodella in area un pallone morbido che Pagliari completamente libero sul dischetto gira di prima intenzione di contro balzo mettendo però alto. Il terzo gol ospite è nell’aria e infatti giunge pochi secondi dopo. Protagonista Cappelletti che, dopo un gran controllo a seguire, si presenta da solo davanti a Tomba e lo supera con un preciso diagonale rasoterra sul palo lontano.
Sembra tutto facile e archiviato per gli ospiti ed invece a sorpresa l’Elpidiense trova la rete: minuto 22 con lancio in verticale che coglie di sorpresa D’Angelo che viene anticipato da Cingolani che preso il vantaggio arriva davanti a Pettinari per poi superarlo con un destro preciso. Sullo slancio della rete i locali ci provano con orgoglio e volontà sfruttando anche un evidente calo di attenzione dei biancorossi che forti del vantaggio rallentano i ritmi. In realtà non arrivano occasioni per i fermani, da segnalare le proteste per un contatto nell’area biancorossa che poteva dare un penalty, ma per il resto non sono da segnalare episodi particolari e piano piano i rossoblù perdono convinzione e forza. Gli ultimi minuti così passano senza affanni per la Settempeda che alla fine gestisce bene e porta a casa tre punti più che meritati.
Elpidiense Cascinare – Settempeda 1-3
Marcatori: pt 27’ Pagliari su rigore; st 7’ Farroni, 15’ Cappelletti, 22’ Cingolani
Elpidiense Cascinare: Tomba, Trinetta, Tartabini, Calvagni(1’st Recchioni), Salvati, Cannoni, Catinari(11’st Tempestilli) , Di Donato(1’st De Martino), Cingolani, Marozzi(18’pt Conte), Marcelli(11’st Amadio). A disp. Liberati, Mancini, Massi, Foresi. All. Cannoni Guerrino
Settempeda: Pettinari, D’Angelo, Montanari, Pagliari, Palazzetti, Dolciotti, Quadrini(42’st Massini), Rango(21’st Salvatelli), Cappelletti, Farroni(19’st Perez)i, Boldrini(27’ Sfrappini). A disp. Bartoloni, Mulinari, Staffolani Edoardo, Staffolani Alessandro, Meschini. All. Ciattaglia
Arbitro: Crincoli di Ascoli Piceno; assistenti: Meo di Macerata e Censori di San Benedetto del Tronto
Note: ammoniti: Trinetta, Cannoni, Cappelletti, Tartabini, Conte, Marcelli, Salvati, Amadio, Palazzzetti. Angoli: 5-4. Recupero pt 2’, st 5’
Buona la prima per l’Asd Gagliole C5 nelle finals 2025 di Chiaravalle. I “galletti” strappano il pass per la semifinale eliminando il Cerreto d’Esi nel derby dei quarti di finale. Un match intenso ma ben interpretato dai ragazzi di mister Mirko Rossini, capaci di recuperare l’iniziale svantaggio e di condurre in porto la gara con pieno merito grazie a concentrazione, carattere e organizzazione.
Ora non c’è tempo di riposare perché sabato ci sarà la semifinale contro il Pietralacroce per puntare alla finale e cercare di difendere il titolo. Primi minuti di studio ma gli “sharks” sbloccano il risultato grazie di Pascolini.
I rossoblù si rimettono a macinare gioco, creano molto e ribaltano il punteggio con un uno-due micidiale firmato Lo Giudice – Ferjani. Il vantaggio galvanizza i “galletti” che piazzano il tris con Ferjani e tengono bene il campo fino all’intervallo lungo, perdendo però Di Ronza per espulsione. Avvio di ripresa con il Cerreto d’Esi che prova ad aumentare il forcing offensivo ma perde Da Silva per rosso diretto. I ragazzi di mister Rossini reggono bene l’urto e avrebbero qualche occasione per allungare, fino al 12’ quando ci pensa Ocharan a siglare l’1-4. Finale con gli uomini di mister Ristè con il quinto di movimento e su un ribaltamento di fronte Ferjani piazza la rete dell’1-5 che chiude i giochi, con il gol di Marturano allo scadere che serve solo per le statistiche.
Cerreto d’Esi – Asd Gagliole C5 2-5 (1-3 pt)
Cerreto d'Esi: Mariani, Boscaino, Salernitano, Basso, Trinei, Da Silva, Lippera, Pascolini, Stazi, Cinconze, Marturano, Carlopio. All. Ristè
Asd Gagliole C5: Tamburrino, Di Ronza, Occhiuzzo, Pupilli, Ocharan, Lo giudice, Largoni, Casoli, Ferjani, Panella, Valeri, Martin. All. Rossini
Arbitri: Ameli - Ricci
Reti: 4' Pascolini, 8' Lo Giudice, 10' Ferjani, 14' Ferjani // 12' st Ocharan, 18' st Ferjani, 19' st Marturano.
Note: Espulsi: 19' Di Ronza // 4' st Da Silva
L'Associazione Polisportiva Aurora Treia si prepara ad affrontare la seconda parte della stagione con due nuovi rinforzi in attacco: Daouda Wali e Martin García. I due calciatori, entrambi nati nel 1992, si uniscono al club treiese, portando esperienza e qualità al reparto offensivo.
Daouda Wali, attaccante di grande velocità e fisicità, arriva all’Aurora Treia dopo un inizio di stagione con il Montegiorgio. Un elemento di grande valore, con un passato che include esperienze con squadre come Cuprense, Ripatransone (dove ha realizzato ben 23 gol) e Palmense. Nelle ultime due stagioni, ha conquistato successi con la Civitanovese in Promozione e la Settempeda in Prima Categoria, dimostrando costantemente le sue doti da bomber. Con il suo arrivo, la società treiese si arricchisce di una pedina offensiva di spessore, pronta a dare il massimo per il gruppo.
Martin García, attaccante di esperienza, è un altro acquisto importante per il club di Treia. Nella passata stagione, ha militato nel campionato di Eccellenza con il Tolentino, e vanta una carriera di prestigio con squadre del calibro di Civitanovese, Portorecanati, Osimana, Loreto e Ancona Calcio Primavera. García è un giocatore dalle indubbie qualità, capace di fare la differenza in qualsiasi contesto. Il suo inserimento nel reparto offensivo dell'Aurora Treia porterà sicuramente nuove opportunità di gioco e maggiore pericolosità in attacco.
L'intera società dà il più caloroso benvenuto ai due nuovi arrivati, "augurando loro una stagione ricca di soddisfazioni, sia dentro che fuori dal campo. Con questi due rinforzi, l'Aurora Treia si prepara ad affrontare le sfide future con rinnovato entusiasmo e fiducia. La dirigenza spera che i due giocatori contribuiscano al successo della squadra, consolidando il percorso di crescita del club".
A pochi giorni dall’inizio del girone di ritorno, Lorenzo Falcioni, direttore sportivo del Matelica, fa il punto della situazione su questa prima parte di campionato conclusa con la squadra all’undicesimo posto in classifica, a +2 sulla zona playout. Un piazzamento che, visti gli importanti investimenti di quest’estate, potrebbe sembrar deludere le aspettative. Lo stesso ds riporta però tutti con i piedi per terra.
“Il nostro obiettivo è, come sempre detto da inizio stagione, di raggiungere la salvezza il prima possibile, e tale è rimasto e rimarrà.Abbiamo iniziato bene la prima parte del girone di andata per poi andare in difficoltà anche a causa di diversi infortuni accaduti a giocatori importanti della nostra rosa. Nella finestra di mercato di dicembre ho optato per alcuni cambiamenti in diversi ruoli per colmare qualche lacuna. Auguro a tutti un buon anno calcistico e non. Vi aspetto numerosi al campo e sempre Forza Matelica”.
Come sottolineato dal ds, il club biancorosso è stato particolarmente attivo in questa finestra di mercato. Dopo l'arrivo in panchina di Ettore Ionni e gli importanti innesti di Mengani e Gomis, la squadra della presidentessa Orlandi ha rinforzato anche la difesa con l’arrivo di Ivan Ziroli, classe 2001 proveniente dall’Atletico BMG, squadra iscritta al campionato di Eccellenza Umbra. Cresciuto nelle giovanili della Cavese, Ziroli vanta esperienze in Serie D e Eccellenza con le maglie di Gelbison, Agropoli, L’Aquila e Rotonda. “Sono molto felice e contento di questa nuova avventura al Matelica. Ringrazio la società e il Direttore per avermi portato qui cercherò di dare il mio contributo alla squadra”. Queste le sue prime parole in biancorosso.
Con queste novità in rosa, il Matelica si prepara dunque a dar via al girone di ritorno, che partirà subito dal complicato impegno sul campo dell’Osimana. Appuntamento dunque a domenica alle 14:30 allo stadio Diana.
Il mercato di Serie D entra nel vivo in vista della ripartenza del campionato, prevista per questa domenica. I club sono al lavoro per rinforzare le proprie rose e garantire un finale di stagione all’altezza delle aspettative.
Il colpo più rilevante lo ha messo a segno L’Aquila, che ha ufficializzato l’ingaggio di Marcello Sereni. L’ala classe ‘96, in prestito dal Carpi, si è fatto notare nelle Marche con la maglia dell’Ancona Matelica, dove nella stagione 2021/22 in Serie C ha realizzato 11 gol e fornito 10 assist. Questo acquisto conferma le ambizioni del club abruzzese, che punta deciso alle posizioni di vertice.
L’Aquila sarà il prossimo avversario della Civitanovese, che negli scorsi giorni aveva comunicato la rescissione consensuale con Vittorio Esposito. Il fantasista molisano ha già trovato una nuova sistemazione: ripartirà dalla Promozione abruzzese con l’Angizia Luco. La stessa Civitanovese avrebbe sondato il terreno per Ameth Fall, ex attaccante della Sambenedettese, ora svincolato dopo la rescissione con il Chieti. L’attaccante senegalese è corteggiato da diversi club di Serie D, ma sembra vicino a un accordo con la Sarnese, formazione campana che milita nel girone G. Anche la Fermana aveva mostrato interesse per il giocatore, ma le trattative non sembrano essersi concretizzate. I canarini, invece, hanno già puntellato il reparto arretrato con l’ingaggio di Joao Brandao Vaz, difensore portoghese classe 2006 proveniente dalla Nocerina. Un innesto giovane ma promettente per i gialloblù, che domenica saranno impegnati nel derby marchigiano contro la Recanatese.
Proprio in casa giallorossa, intanto, torna alla ribalta la questione legata ad Alessandro Sbaffo e un possibile approdo alla Sambenedettese. Dopo una lunga telenovela estiva, la vicenda ha ripreso quota a causa di una foto che ritrae il capitano giallorosso in compagnia del direttore sportivo della Sambenedettese Stefano De Angelis in un centro commerciale di Porto D'Ascoli. Sebbene il dirigente rossoblù abbia smentito qualsiasi trattativa in corso, il mercato insegna che nulla è da escludere fino all’ultimo minuto.
Con queste premesse, la ripartenza della Serie D si preannuncia infuocata, tra trattative ancora in corso e rivalità storiche pronte a riaccendersi sui campi di gioco.
L’U.S. Tolentino 1919 comunica di aver raggiunto nella giornata odierna l’accordo con il calciatore Maurizio Peluso. L’attaccante classe ‘85, nella prima parte della stagione ha vestito la maglia del Fabriano Cerreto. Giocatore di grande esperienza, tra Eccellenza, Serie D e C. In passato ha vestito le maglie di Città di Castello, Ellera, Cannara, Foligno, Pistoiese, Tiferno, L’Aquila, Avellino, Juve Stabia, Poggibonsi e Pisa. Peluso è da subito a disposizione della squadra e della società già dalla partita di Domenica contro il Montefano.
“Ci tengo a ringraziare la società del Fabriano e soprattutto i miei ex compagni, sono un gruppo bellissimo in campo e fuori e auguro loro di centrare l’obiettivo che si sono prefissati" - ha dichiarato Peluso - "Ho accettato di venire a Tolentino per l’entusiasmo, la professionalità e l’ambizione che la società insieme al mister mi hanno trasmesso in questi giorni. Entro a far parte di un gruppo già forte e io ho il compito di mettermi a disposizione con tanta umiltà, cercando di trasmettere la mia esperienza, il mio entusiasmo e la mia voglia di combattere per qualcosa di importante, forza Tolentino “.
Prima designazione del 2025 per Gianluca Sacchi, che aprirà la diciannovesima giornata di Serie A arbitrando Venezia-Empoli, in programma sabato 4 gennaio alle 15:00.
Per Sacchi sarà la nona volta in cui arbitrerà il Venezia, la seconda in Serie A. L’ultima volta nel massimo campionato risale alla stagione 21/22, con i lagunari che persero 3-1 il derby col Verona. Sono 9 anche le volte in cui il fischietto maceratese ha arbitrato l’Empoli, di cui 4 in Serie A. Sacchi ha già arbitrato una volta l’Empoli in questa stagione, nell’1-1 alla dodicesima giornata contro il Lecce.
Quella di sabato sarà la 63esima direzione arbitrale in Serie A per il quarantenne arbitro di Macerata.
Cristian Bucchi è pronto a tornare in pista. Dopo l'esonero di Stanislav Genčev e la breve conduzione della squadra da parte del vice Darko Tasevski, il Levski Sofia sembra aver deciso di guardare all'Italia per trovare il suo nuovo allenatore. Secondo quanto riportato dalla redazione di TuttoMercatoWeb.com, il club bulgaro ha avviato contatti serrati con Cristian Bucchi, ex allenatore della Maceratese, che potrebbe prendere in mano la guida della squadra per la seconda parte della stagione.
Bucchi, personaggio ben noto nelle Marche, vanta una carriera ricca di esperienze sia da calciatore che da tecnico. La sua avventura nel calcio professionistico inizia nel 1995 con la Sambenedettese in CND, ma la svolta arriva grazie al procuratore Silvio Pagliari, che lo porta alla Settempeda in Promozione. Sotto la guida di Gianluca Fenucci, Bucchi si distingue per la sua prolificità realizzativa, contribuendo con caterve di gol alla promozione della squadra in Eccellenza.
Il suo talento non passa inosservato e, nel 1998, è Luciano Gaucci a portarlo al Perugia in Serie A. In maglia biancorossa, Bucchi disputa 27 partite e segna 5 gol nella sua prima stagione nella massima serie, dando il via a una lunga carriera nei professionisti. Complessivamente, colleziona 59 presenze e 11 reti in Serie A, oltre a 266 presenze e 90 gol in Serie B, consolidandosi come uno degli attaccanti più prolifici della sua generazione.
Terminata la carriera da calciatore, Bucchi si dedica alla panchina, guidando club come Pescara, Gubbio e Torres. Nel 2015 firma con la Maceratese, neopromossa in Lega Pro, e porta la squadra al terzo posto in campionato. Nonostante l'eliminazione ai play-off per mano del Pisa, quella stagione resta indimenticabile per la piazza biancorossa, che ha visto la squadra lottare ai vertici della terza serie nazionale.
Il suo percorso lo porta poi a Perugia, Sassuolo, Benevento e Ascoli, con alterne fortune. In Serie A, Bucchi debutta come tecnico del Sassuolo nel 2017, ma l’avventura si conclude a novembre dello stesso anno. La sua ultima esperienza in panchina risale alla guida dell’Ascoli, dove colleziona 26 punti in 23 partite prima dell’esonero.
Ora, il suo nome torna al centro dell’attenzione internazionale grazie all’interesse del Levski Sofia. Per Bucchi, si tratterebbe di una grande occasione per rilanciarsi, stavolta in un contesto europeo.
Dopo l’annuncio di Stefano Senigagliesi come nuovo tecnico della prima squadra, la Civitanovese ha svelato un altro importante tassello per il suo staff: Daniele Fontana sarà l’allenatore in seconda. Una scelta che porta con sé il forte legame con la città e con i colori rossoblù.
Fontana, civitanovese doc, vanta un importante passato calcistico. Tra le sue esperienze da giocatore spiccano quella con l’Ancona di Guerini, quattro stagioni al Riccione, Sesto Fiorentino, Siracusa (con cui ha vinto un campionato approdando in Serie C) e, naturalmente, la Civitanovese, con cui ha ottenuto il successo della Promozione in Eccellenza. Il suo percorso è proseguito in panchina, dove ha guidato diverse squadre tra cui Monturano, Torrese, Settempeda (con una vittoria del campionato di Prima Categoria), Pinturetta Falcor e San Claudio, oltre a un importante contributo al settore giovanile della Civitanovese.
“Sono stato chiamato dal presidente Profili, che mi ha comunicato l’interesse della società - ha affermato durante la conferenza stampa di presentazione Fontana - "Non ho esitato un attimo: la Civitanovese è la squadra della mia città e quella con cui ho giocato. Dopo un confronto con il mister, abbiamo sistemato tutto ed eccomi qui".
La Civitanovese ha condotto quest'oggi il primo allenamento del suo 2025. Il nuovo allenatore in seconda si è detto colpito dall'intensità della squadra: “Ho visto una squadra che va a duemila all’ora. Mi è sembrato un gruppo sano e serio, che finora ha raccolto meno di quanto meritasse. Ora ci aspetta un girone di ritorno ancora più complicato, con avversari motivati e obiettivi ben definiti. Ma noi venderemo cara la pelle ovunque giocheremo”.
Sull’impostazione tattica, Fontana ha spiegato: “Viste le caratteristiche dei giocatori, un’idea di modulo con il mister ce la siamo fatta già".b Per l’esordio del girone di ritorno, il duo dovrà già fare i conti con un'assenza importante: quella di Passalacqua per squalifica. “Chi giocherà al suo posto saprà farsi trovare pronto. L’Aquila è una squadra costruita per vincere, ma noi siamo la Civitanovese e faremo la nostra partita. Ogni incontro è cruciale: i ragazzi sanno che ora bisogna tirare fuori punti da ogni gara”.
Archiviate le festività natalizie, è tempo di tornare in campo per la Maceratese. Domenica 5 gennaio, i biancorossi inaugureranno il girone di ritorno ospitando l’Urbania allo stadio Helvia Recina Pino Brizi. I durantini hanno chiuso il 2024 laureandosi campioni regionali, battendo il Chiesanuova nella finale di Coppa Marche al Bianchelli di Senigallia. Per il direttore sportivo della Maceratese Nicolò De Cesare sarà senza dubbio una gara con delle insidie, ma alla quale la sua squadra arriva dopo aver lavorato sodo durante la sosta. Nell’intervista che segue, il ds ha fatto anche il punto sulla prima parte di stagione e sul mercato in entrata e in uscita della sua squadra.
Un bilancio sulla prima parte di stagione“Siamo contenti di quanto fatto anche se, in realtà, non è ancora stato fatto nulla. Quello che ci sta piacendo di più è l’atteggiamento dei ragazzi, sempre impeccabile in ogni partita, e il loro attaccamento alla maglia, che non è mai venuto meno”.
Domenica affronterete l'Urbania. Loro arriveranno senza dubbio galvanizzati dalla vittoria della coppa. Che partita sarà?“Già all’andata sapevamo che l’Urbania fosse un’ottima squadra, a prescindere dalla recente vittoria della coppa, per la quale faccio loro i complimenti. Sarà una partita insidiosa, ma il campionato è così: ogni avversario è di valore. Noi, però, siamo la Maceratese e dobbiamo pensare prima a noi stessi che agli altri”.
Come si è allenata la squadra durante questa sosta?“Spesso a queste domande si risponde con ‘ci siamo preparati bene’. Io, invece, posso dire di aver visto davvero tanta voglia nei ragazzi, la stessa che hanno dimostrato sin dal primo giorno sposando questo progetto con idee ben chiare”.
L'unica nota negativa nel finale del 2024, è stato l'infortunio di Albanesi. A che punto è il suo recupero?“L’unica nota negativa del finale del 2024 è stato il suo infortunio. Fortunatamente è a buon punto, e forse riusciremo ad anticipare il rientro. Vogliamo comunque essere prudenti, perché il suo contributo sarà fondamentale per il girone di ritorno”.
Vi siete tutelati comunque con l'arrivo di Marras...“Marras lo avremmo preso a prescindere dall’infortunio di Albanesi, perché è andato a completare un ruolo dove c’era solo Oses. Fin qui, chiunque è stato chiamato in causa ha dimostrato di farsi trovare pronto e di avere l’obiettivo ben chiaro”.
La cessione di Gomis invece a cosa è stata dovuta? La casella lasciata libera come verrà rimpiazzata?
“Quella di Gomis è stata una situazione che si è sviluppata nel tempo, e tutte le parti hanno deciso che la cosa migliore fosse separarsi. Ora prenderemo sicuramente un centrocampista. Non ci fermiamo ai nomi altisonanti: cerchiamo un profilo con caratteristiche precise, capace di darci una mano".
A quel punto il mercato potrà considerarsi chiuso?“A meno di occasioni particolari, il mercato potrà considerarsi chiuso una volta trovato il centrocampista. L’importante è che chiunque arrivi si integri in un gruppo sano, che lavora con serietà e abbia voglia di venire a Macerata".
Sono stati per te i primi mesi da direttore sportivo dopo aver appeso gli scarpini al chiodo. Ti manca un po' il campo?
“Non mi manca tanto il campo in quanto cerco di godermelo da fuori cambiando punto di vista. Mi manca più che altro lo spogliatoio. Ho sempre cercato di valorizzare il concetto di squadra e quell’aspetto mi manca. Quest’anno, salvo rare eccezioni, non ci sono mai entrato. Ogni tanto ci passo davanti finiti gli allenamenti e penso che la musica sia troppo bassa, ma lo tengo per me… (ride)”.
Con la voglia e la determinazione dimostrate finora, la Maceratese punta dunque a riprendere il cammino in campionato con il piede giusto. La sfida contro l’Urbania rappresenta un primo importante banco di prova per inaugurare al meglio il nuovo anno.
(Foto di Francesco Tartari)
Prosegue l’omaggio di Macerata a Pino Brizi, una delle bandiere del calcio biancorosso e della Fiorentina con cui si laureò campione d’Italia nella stagione 1968/69.
Dopo l’intitolazione dell’Helvia Recina al “signore del calcio”, questa volta l’occasione è data dalla proiezione del docufilm “Lo chiamavano Brizenbauer. La favola viola di Pino Brizi” realizzato per “QN – La Nazione” da Roberto Davide Papini, con montaggio di Michele Coppini e riprese dello stesso Coppini, di Massimo Nencioni e Lorenzo Console.
L’appuntamento, organizzato dalla S.S. Maceratese 1922 e patrocinato dal Comune di Macerata | Assessorato allo Sport, è per il 10 gennaio, alle 17.30, nell’Auditorium della Biblioteca Mozzi Borgetti.
Il 2024 è stato un anno indimenticabile per lo sport marchigiano, segnato da imprese straordinarie, storici successi e qualche dolorosa delusione. Dalle luci scintillanti di Parigi ai campi da gioco di tutto il mondo, gli atleti marchigiani hanno dimostrato cuore, talento e determinazione, confermando ancora una volta l'importanza e la centralità della Regione Marche nello sport italiano.
Alle Olimpiadi di Parigi, lo spirito delle Marche è stato portato in alto dal portabandiera Gianmarco Tamberi, che dopo l'oro europeo di Roma ha lottato fino all'ultimo contro gli infortuni e alla fine è riuscito a gareggiare. Accanto a lui, l'anconetano Tommaso Marini ha scritto una pagina d'argento nel fioretto a squadre, mostrando classe e coraggio contro i migliori schermidori del mondo. Ma il momento che ha fatto brillare gli occhi a tutti è stato il bronzo di Sofia Raffaeli nella ginnastica ritmica. "La farfalla di Chiaravalle" ha danzato con una grazia che sembrava sfidare la gravità, regalando un sogno a un'intera nazione.
Se le Olimpiadi hanno emozionato, le Paralimpiadi hanno commosso. Rigivan Ganeshamoorthy , dell'Anthropos di Civitanova Marche, ha incantato tutti con un lancio che ha infranto il record mondiale, portandolo sul gradino più alto del podio nel disco categoria F52. Con lui, l'intramontabile Assunta Legnante ha aggiunto nuove medaglie al suo straordinario palmarès: un argento nel disco e un oro, il terzo della sua carriera paralimpica, nel getto del peso. Le loro storie sono la dimostrazione che i limiti esistono solo per essere superati.
Il 20 novembre 2024 sarà una data che i marchigiani non dimenticheranno facilmente. La sangiorgese Elisabetta Cocciaretto, con la sua grinta e la sua tecnica impeccabile, ha portato l'Italia alla vittoria nella Billie Jean King Cup, laureandosi campionessa del mondo. Sul campo, la sua determinazione ha illuminato il cammino azzurro verso un traguardo che mancava da decenni.
Le strade del Giro d'Italia hanno raccontato la favola di Giulio Pellizzari, il giovane ciclista di Camerino. Nella tappa regina sul Monte Grappa, Pellizzari ha affrontato il cannibale Pogacar con coraggio e tenacia, conquistando un secondo posto che sa di impresa. Per chi ha seguito la gara, è stata una lezione di sacrificio e amore per il ciclismo.
Nella pallavolo, la Yuasa Battery Grottazzolina ha scritto un capitolo memorabile, centrando la sua prima storica promozione in Superlega. Un sogno lungo decenni si è finalmente realizzato, regalando al volley marchigiano due sue rappresentanti in massima serie.
A vivere un anno di alti e bassi è stato invece il calcio marchigiano. L' Ascoli, unica rappresentante della regione in Serie B, ha conosciuto l'amaro sapore della retrocessione dopo nove anni, nonostante gli sforzi del corregionale Fabrizio Castori, subentrato in corsa e ora tornato in pista col Sudtirol in Serie B. Ma ci sono anche sorrisi: il loretano Davide Possanzini ha guidato il suo Mantova alla promozione in Serie B, mentre l'ascolano Riccardo Orsolini, capitano del Bologna, ha portato la squadra in Champions League, un traguardo storico. Emozionante anche il percorso dello jesino Alessandro Gabrielloni, che ha vissuto il sogno della Serie A con il Como, segnando il suo primo gol contro la Roma.
Un anno difficile anche per la pallacanestro marchigiana, segnato dalla retrocessione della VL Pesaro dopo 18 anni in Serie A2. Una caduta dolorosa che, però, potrebbe essere il punto di partenza per una nuova rinascita.
Tra successi che hanno fatto battere il cuore e sfide che richiedono nuove ripartenze, il 2024 dello sport marchigiano ci lascia un'eredità di emozioni indelebili. I suoi protagonisti, con le loro vittorie e il loro impegno, hanno dimostrato ancora una volta che lo sport non è solo competizione, ma una straordinaria metafora della vita.
Grandi novità per il mondo dello sport e del tennis a Macerata. La Giunta comunale ha approvato il progetto esecutivo per un intervento di riqualificazione e potenziamento dell’impianto ATM di via Dei Velini, che prevede un investimento complessivo di 900mila euro. A darne l’annuncio è stato l’assessore allo sport Riccardo Sacchi.
L’intervento prevede la costruzione di un nuovo campo centrale, dotato di spalti per accogliere il pubblico durante le competizioni, e di un ulteriore campo da gioco in terra rossa, pensato per garantire ai tennisti superfici all’avanguardia. Il progetto include anche una nuova tribuna al servizio dei campi indoor, per migliorare il comfort degli spettatori durante gli eventi invernali. Inoltre, una parte significativa dell’investimento sarà dedicata all’efficientamento energetico della struttura, con l’installazione di un impianto fotovoltaico e l’adozione di un moderno sistema di relamping.
“Questa è la Macerata che ci piace e per la quale stiamo lavorando!”, ha commentato l’assessore Sacchi, esprimendo il suo entusiasmo per un progetto che mira a elevare gli standard delle infrastrutture sportive cittadine.
Già finita l’avventura con la Civitanovese di Vittorio Esposito. Il club rossoblù, tramite una nota ufficiale, ha infatti comunicato la rescissione consensuale con il fantasista molisano.
“La Civitanovese comunica di aver raggiunto l’accordo di risoluzione consensuale con l’attaccante Vittorio Esposito. Al giocatore vanno i più sinceri auguri personali e professionali”. Si legge nella nota della Civitanovese.
Arrivato in pompa magna a fine settembre, con la benedizione di Daniele Maria Angelini, presidente onorario del club , Esposito aveva iniziato alla grande la sua avventura in riva all’adriatico, siglando un gol meraviglioso su calcio di punizione nel successo esterno di Avezzano. Poi qualche problema fisico e qualche panchina, a cui non si è fatta mancare anche qualche polemica da parte di Esposito (leggi qui). Con il cambio di guida tecnica e la panchina affidata a Stefano Senigagliesi, ‘il Messi del Molise’ viene così escluso dal nuovo progetto tecnico.
Una decisione che per certi versi sorprende, sulla quale magari potrebbe aver influito anche l’ingaggio non proprio leggerissimo percepito dal giocatore, che dovrà ora cercare una nuova sistemazione per tornare a far innamorare il pubblico con le sue giocate.
La Civitanovese si regala un colpo prima della fine dell'anno e annuncia l’arrivo dell’attaccante argentino Luis Vila, classe 1992. Giocatore di qualità e ottimo finalizzatore, Vila arriva a rinforzare il reparto offensivo rossoblù, dove proverà a dare il proprio contributo per conquistare la salvezza.
Tanti gol nella sua lunga carriera, nella quale vanta esperienze in Argentina con la maglia del River Plate, Godoy Cruz, Gimnasia, Almagro, Santamarina e Olimpo ma anche in Cile con Everton, in Ecuador con Olmedo, Delfín, Guayaquil City e Atlético Porteño, mentre in Croazia con l’Istria.
"Voglio mettermi alla prova come giocatore anche in Italia, qui mi hanno dimostrato professionalità - le prime parole di Vila in rossoblù -. La città mi è subito piaciuta. Il mio obiettivo è quello di aiutare la squadra con i miei gol, abbiamo una buona rosa, sono positivo per il futuro del campionato. Sono stato accolto benissimo dai miei compagni, conoscevo già Facundo Macarof. Le mie caratteristiche? Sono un uomo d'area".
Sabato pomeriggio, alle ore 17, presso la casetta del Foro Boario, un gesto di grande solidarietà ha avuto luogo grazie all'impegno dei tifosi del Tolentino calcio. Alcuni esponenti della Gradinata Pallorito 12 hanno infatti donato all'Associazione di promozione sociale LiberaMente delle maglie termiche destinate ai ragazzi con disabilità intellettiva, emotiva e relazionale lieve e medio lieve. La generosa donazione è il frutto dell'acquisto di materiale grazie alla devoluzione di parte del ricavato della festa organizzata dai tifosi cremisi il 13 dicembre al ristorante Bellini.
Il direttivo dell'associazione LiberaMente ha espresso il suo sincero ringraziamento per il sostegno ricevuto, sottolineando l'importanza di eventi come questo, che dimostrano "come una comunità forte e coesa sia in grado di guardare oltre il calcio e impegnarsi anche in azioni di solidarietà sociale".
L'iniziativa ha coinvolto non solo i tifosi e gli sportivi, ma anche alcune attività locali che hanno contribuito al successo della manifestazione. Questo gesto sottolinea il forte legame che unisce la passione sportiva e la solidarietà, elementi che si fondono per fare la differenza nella vita di chi ha bisogno di supporto.
L’ultima dell’anno al Banca Macerata Forum sorride alla Smartsystem Fano che compie un autentico blitz nella quattordicesima giornata del campionato di A2 Maschile Credem Banca portandosi a casa il match per 2-3 dopo una battaglia senza sconti. Inizio di partita fatale per Macerata che, nonostante una grande reazione, si arrende dopo oltre due ore e venti di gioco a una Smartsystem generalmente più cinica. Partita dalle due facce per i biancorossi che si prendono comunque un buon punto per la classifica, consapevoli della necessità di dover cambiare passo considerati anche i risultati dagli altri campi. MVP il palleggiatore Coscione, perfetto maestro d’orchestra.
La partita:
Coach Castellano opta per Marsili in regia opposto a Klapwijk, Ottaviani-Valchinov sono gli schiacciatori, Fall e Berger in posto 3, Gabbanelli libero. Fano si presenta invece con Coscione-Marks nella diagonale principale, Roberti-Merlo in posto 4, Compagnoni e il più esperto Mengozzi al centro, Raffa in seconda linea.
Primo set. La prima azione del match è di buon presagio per lo spettacolo: Merlo la chiude dopo tantissime difese da entrambe le parti. I primi scambi sono davvero carichi di tensione, soprattutto nel lato maceratese. Fall è preciso in attacco, ma Roberti lo è anche a muro due volte: 4-9 Smartsystem in avvio. Il time-out di Castellano ha effetto soprattutto su Klapwijk (sei punti per lui nel set), ma Mengozzi è attento a muro: 7-12. Moltissimi blocks in avvio, i due consecutivi di Marsili su Merlo riaprono immediatamente il set sull’11-12. Si prosegue in parità, è ancora Klapwijk a suonare la carica con una parallela millimetrica (16-17). Roberti porta gli ospiti sul +2, ma il finale al cardiopalma ai vantaggi: la griddy di Fall regala a muro il primo set point (25-24). Klapwijk decide il set in battuta, ma Castellano non ha più check: Fano ringrazia con Mengozzi (28-30).
Secondo set. Marsili mette in partita Valchinov con l’attacco senza muro del 2-2. Ferri per Ottaviani dopo qualche attacco di troppo non concretizzato, ma è Klapwijk che spara fuori per il 4-8 che obbliga Castellano al time-out. Roberti killer in quasi tutti i fondamentali, Marks concretizza al meglio: 5-10 Fano che sta interpretando al meglio il match. Macerata in difficoltà in relazione alle difese e all’approccio aggressivo degli ospiti: Castellano striglia i suoi fermando il gioco sul 9-15. Fall ferma Roberti per l’11-17, ma Valchinov spara fuori l’attacco successivo di secondo tocco che poteva portare euforia in campo biancorosso. Ottaviani piazza un quasi-ace, ma la Smartsystem si salva ancora una volta e si porta a un passo dalla conquista del primo punto della contesa (14-21). Chiude il parziale Marks dalla seconda linea (64% in attacco nel set), 15-25.
Terzo set. Rimane Sanfilippo per Berger. Si vede troppa tensione e poca fiducia nei biancorossi, l’attacco punto non difeso di Merlo del 1-4 ne è la testimonianza. Fano rimane avanti, Macerata prova a rimanere attaccata per garantirsi una chance nel finale di set per rimanere in partita: Klapwijk sbarra la strada a Marks per il 6-7. L’ace dello stesso opposto scrive la parità a quota dieci, ma il pallonetto di Mengozzi cade per un nuovo +3 ospite (10-13). La battuta maceratese viene contenuta senza troppe difficoltà dalla ricezione fanese e Coscione ha gioco facile coi suoi attaccanti (63% in attacco di squadra nel set) Fall prova a riportare Macerata nel set prima a muro e poi in attacco, ma Rizzi, appena entrato, testa i nervi dei biancorossi con l’ace sul nastro del 15-18. L’arma per rientrare è il servizio, Klapwijk lo sa bene e Mastrangelo è costretto a interrompere il gioco sul pari 19. Berger stoppa Roberti per un 21-20 che sembrava un sogno a inizio parziale, la battaglia fra opposti porta la parità a quota 23. Fall porta un altro set point ai suoi che poi sprecano un rigore a centro rete: Valchinov chiude con grinta, 27-25.
Quarto set. Il videocheck dà ragione alla palla spinta di Valchinov e Berger prova a far comandare i suoi col muro del 4-1. Klapwijk sale in cattedra, la sua imperiosa diagonale su palla alta vale il 7-3 e il time-out successivo fanese. Biancorossi finalmente padroni del parziale, non possono lasciarselo scappare: Marsili mura Roberti per il 10-5, Fall schianta il primo tempo del 12-7. Macerata mantiene un vantaggio che la spinge a giocare con più fiducia, Ottaviani sbarra la strada a Marks e lo costringe alla panchina con il subentro di Tonkonoh (17-12). Il secondo ace del subentrato Rizzi prova a riaprire il set sul 19-16, ma Klapwijk chiude un cambio-palla fondamentale. Marsili e compagni si scrollano definitivamente di dosso la Smartsystem, nonostante un turno in battuta fastidioso di Coscione: il tie-break lo determina l’errore di Roberti (25-20).
Quinto set. Il solito muro di Fall stoppa le volontà fanesi di allungare in avvio. Squadre che proseguono in parità aspettando che qualche talento nei sestetti sparigli le carte: l’ace di Klobucar porta la contesa al cambio campo sul 6-8. Fall accende gli animi in campo e fuori, Mastrangelo blocca il suo agonismo col time-out dell’8-8. Marks porta il tie-break a quota dieci con il suo attacco da zona 1, risponde la mano vellutata di Klapwijk (10-10). Roberti si prende due aces consecutivi che mettono in ginocchio Macerata sul 10-13, chiude Marks: 12-15.
Stefano Ferri, schiacciatore: “Sono l’unico fanese scontento, loro hanno portato due punti a casa. Noi un punto, bene per come era iniziata, un po’ di rammarico per l’inizio, siamo partiti a diesel. Peccato anche per il tie-break perché c’eravamo, loro hanno fatto ace quando contava, merito anche loro. Nel secondo set ci siamo spenti, non so nemmeno dire il perché ma siamo stati poi bravi a uscirne dopo e portarla al tiebreak.”
Banca Macerata Fisiomed - Smartsystem Essence Hotels Fano (28-30, 15-25, 27-25, 25-20, 12-15)
Banca Macerata Fisiomed: Marsili 6, Ichino, Ferri 1, Valchinov 18, Ottaviani 8, Fall 13, Sanfilippo 1, Klapwijk 26, Berger 10, Gabbanelli (L1). NE: Pozzebon, Cavasin, Palombarini (L2). All. Castellano Maurizio, Ass. Domizioli Federico.
Smartsystem Essence Hotels Fano: Coscione 2, Rizzi 2, Merlo 10, Roberti 25, Mandoloni, Klobucar 4, Magnanelli, Marks 25, Compagnoni 4, Tonkonoh 1, Mengozzi 13, Raffa (L1). NE: Acuti, Sorcinelli (L2). All. Mastrangelo Vincenzo, Ass. Angeletti Micheal.
Arbitri: Dario Grossi e Stefano Nava
MVP: Coscione
Note: Durata set: 35, 24’, 32’, 29’, 21’ per due ore e 21 minuti.
Battute punto Macerata 6 con 21 errori, Fano 7 con 19 errori. Muri punto Macerata 18, Fano 12. Attacco punto Macerata 46%, Fano 52%. Ricezione positiva Macerata 56% (39% perfetta), Fano 42% (19%).
Dopo tre anni di assenza dalla fase finale della Del Monte® Coppa Italia, la Cucine Lube Civitanova spezza l’incantesimo al fotofinish e ristabilisce le gerarchie qualificandosi per la Final Four in programma il 25 e 26 gennaio all’Unipol Arena di Bologna. Decisivo un finale al cardiopalma con il successo al tie break (25-17, 20-25, 25-16, 21-25, 15-11) firmato oggi contro l’Allianz Milano nei Quarti di finale in gara unica all’Eurosuole Forum. In Emilia i cucinieri se la vedranno in Semifinale contro l’Itas Trentino, vincente contro Cisterna Volley.
Squadre in campo con i sestetti tipo. Prima del match osservato un minuto di silenzio in memoria dello storico coach Daniele Bagnoli, scomparso venerdì.
Le statistiche premiano Civitanova, ma il successo è frutto di agonismo e unità d’intenti. Reggers è mostruoso e mette in cascina 32 punti personali, coadiuvato da Louati (11) e Schnitzer (11), ma la Lube vince con la forza e la tenacia del gruppo. Boninfante chiude con un’ottima distribuzione dei palloni mandando in doppia cifra Lagumdzija (14), Bottolo (12), premiato MVP, Loeppky (11), entrato a gara in corso, e Chinenyeze (10).
Dopo una prima fase combattuta nel set iniziale, la Lube mette la freccia grazie a una maggiore costanza in attacco, trainata da Lagumdzija (8 punti). Ai meneghini non bastano i 9 sigilli di Reggers (25-17). Nel secondo set Milano cresce al servizio (3 ace), Civitanova cala in ricezione e in attacco, consentendo agli ospiti di condurre il set dall’inizio alla fine con un’altra performance di Reggers degna di nota grazie a ulteriori 9 punti personali (20-25). Terzo set senza storia, con Loeppky dall’inizio e i cucinieri solidi in ricezione, travolgenti in attacco e superiori in tutti i fondamentali. Importante il contributo di Chinenyeze (5 punti con 2 muri), ma il più prolifico resta il rivale Reggers (6) nel 25-16 finale. In un quarto set brutto dal punto di vista tecnico e ricco di errori sui due fronti, Milano la spunta al servizio con 4 ace e neutralizza i tentativi di rimonta della Lube (21-25). Al tie break la tenuta mentale di Bottolo e l’impatto di Dirlic in una fase delicata, con l’ace finale di Poriya come ciliegina, mandano la Lube alla F4.
Cucine Lube Civitanova al via con Boninfante al palleggio e Lagumdzija opposto, Bottolo e Nikolov laterali, Chinenyeze e Podrascanin al centro, Balaso libero. Allianz in campo con la diagonale composta da Porro e Reggers, Kaziyski e Louati in banda, Caneschi e Schnitzer al centro, Catania libero.
Buon avvio al servizio di Lagumdzija e Nikolov (6-3), autori di un ace a testa. Milano risponde con un muro compatto e con l’ace di Caneschi (7-7), per poi trovare il sorpasso con l’attacco di Reggers (10-11) e allungare con il block di Caneschi (11-13). Lagumdzija annulla subito il divario (13-13). La Lube firma uno strappo con il primo tempo di Chinenyeze e il mani out di Bottolo (17-15), colpi seguiti da due prodezze di Lagumdzija, intervallate dall’attacco out di Louati (21-16). Piazza inserisce Piano per Schnitzer, ma a mettersi in luce è l’ex Allianz Chinenyeze (22-16). Milano alza bandiera bianca e commette un fallo a rete (23-16). Il nuovo entrato Poriya chiude con un ace (25-17).
Nel secondo set Milano parte meglio e prende il largo con gli attacchi di Reggers intervallati dall’ace baciato dal nastro di Caneschi (6-11). I padroni di casa sono meno precisi rispetto al precedente parziale (9-14) e Medei cambia diagonale inserendo Orduna e Dirlic. I biancorossi provano a risalire (12-15). Civitanova fatica a riavvicinarsi, ma dopo l’ingresso di Loeppky e Gargiulo arriva un muro di Chinenyeze che infuoca il palazzetto (19-21). Il mani out di Louati e l’ace di Caneschi chiudono il set (20-25) e riaprono la partita.
Nel terzo set i cucinieri rientrano con Loeppky e trovano un buon avvio a muro, avanti 7-4 dopo i block di Chinenyeze e Boninfante. L’ace dello stesso alzatore vale il 9-5, mentre il diagonale di Loeppky manda la Lube sul +5 (12-7). Milano sente la pressione e il mirino va fuori fuoco (15-9). Tra i meneghini entra anche Otsuka. Record di decibel sugli spalti dopo il muro biancorosso e l’ace di Boninfante che mandano i marchigiani sul 19-11. Piazza cambia diagonale dando spazio a Zonta e Barotto. Lagumdzija si esalta al servizio (23-14) Alla seconda palla set ci pensa Gargiulo a chiudere i conti (25-16).
Il sentitissimo quarto set si apre punto a punto (8-7), ma Milano è più reattiva del parziale precedente e dopo l’ace di Schnitzer trova l’attacco del +3 targato Reggers (10-13). Tre errori consecutivi dei biancorossi regalano un cospicuo vantaggio agli ambrosiani (11-16). Nikolov rientra per Bottolo. Fase del match ricca di svarioni su ambo i fronti. Quando manca la precisione sono la potenza di Reggers e la battuta di Caneschi a fare la differenza (13-19). Bottolo rientra in campo. Nel momento più buio, grazie alla battuta di Lagumdzija, si riaccende la luce sulla metà campo di casa, mentre l’Allianz traballa (18-20). I biancorossi non chiudono la rimonta, ma subiscono la serie al servizio di Louati (18-23). Il lavoro in difesa e un errore di Milano tengono in vita la Lube (21-23), ma Milano porta la gara al tie break con l’ace di Schnitzer (21-25).
Al tie break restano in campo Gargiulo e Loeppky. Si lotta su tutti i palloni. L’ace di Boninfante e il salvataggio di Balaso chiuso dal bolide di Bottolo valgono il 7-5. Gli ospiti impattano (8-8) dopo un attacco a vuoto della Lube. Il nuovo entrato Dirlic regala una boccata d’ossigeno in attacco, l’offensiva sbagliata da Reggers e la conclusione vincente di Loeppky sono una scarica d’adrenalina (12-9). Bottolo porta il risultato sul 14-11, l’ace del nuovo entrato Poriya porta la Lube in Final Four di Coppa Italia.
Tabellino
Cucine Lube Civitanova – Allianz Milano 3-2 (25-17, 20-25, 25-16, 21-25, 15-11)
CIVITANOVA: Chinenyeze 10, Gargiulo 5, Loeppky 11, Orduna 1, Bisotto (L) ne, Balaso (L), Boninfante 4, Poriya 2, Nikolov 6, Lagumdzija 14, Dirlic 2, Podrascanin 5, Bottolo 12, Tenorio ne. All. Medei
MILANO: Kaziyski 5, Staforini (L) ne, Larizza, Zonta, Catania (L), Reggers 32, Barotto 1, Piano, Schnitzer 11, Gardini ne, Otsuka 1, Porro, Louati 11, Caneschi 8. All. Piazza
ARBITRI: Vagni (PG) e Cerra (BO)
NOTE: durata set 23’, 26’, 23’, 26’, 18’. Totale 1h 56’. Civitanova: errori al servizio 14, ace 9, muri 8, attacco 52%, ricezione 48% (25%). Milano: errori al servizio 24, ace 8, muri 5, attacco 45%, ricezione 47% (27%). Spettatori: 1.902. MVP: Bottolo.
La stagione invernale si apre nel migliore dei modi a Sassotetto, che ha accolto appassionati e famiglie per la prima domenica sulla neve, in una giornata resa perfetta da un sole splendente e una neve compatta, ideale per sciare. Dopo l’apertura ufficiale avvenuta il 26 dicembre, le piste del comprensorio sono state prese d’assalto da sportivi e amatori giunti da tutta la regione e oltre.
Tra i visitatori, numerosi provenivano dalle province di Macerata, Ancona e Fermo, ma anche dall’Umbria, confermando il richiamo di Sassotetto come una meta privilegiata per gli amanti della montagna e degli sport invernali.
Le piste hanno ospitato un pubblico eterogeneo: dai professionisti che hanno sfruttato la giornata per un allenamento ad alta quota, ai principianti, entusiasti di muovere i primi passi sulla neve. Non sono mancati gruppi di amici e famiglie, che hanno approfittato del clima favorevole per trascorrere una domenica all’insegna del divertimento e del relax.
A rendere l'esperienza ancora più unica è stata la chiarezza del cielo, che permetteva agli sciatori di scorgere il mare all'orizzonte. Un panorama mozzafiato che ha regalato momenti di pura meraviglia a tutti coloro che hanno scelto Sassotetto per la loro prima avventura invernale della stagione.
Complice una grande organizzazione, Sassotetto si conferma un punto di riferimento per gli sport invernali nel centro Italia, offrendo servizi e condizioni impeccabili per chiunque desideri godere della magia della montagna.
Se il buongiorno si vede dal mattino, questa stagione si prospetta memorabile per tutti gli amanti dello sci e delle attività sulla neve.