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Scuola e università Macerata

Università di Jesi in chiusura, Movimento Studentesco in mobilitazione

Università di Jesi in chiusura, Movimento Studentesco in mobilitazione

Mobilitazione del Movimento studentesco dell’Università di Macerata, distaccamento “Fondazione Colocci” dopo l'annuncio del trasferimento in nuova sede dei corsi di laurea attualmente attivi in Jesi (AN).

L'Ateneo sta concludendo i rapporti con la Fondazione Colocci che si chiuderanno definitivamente nel 2020, costringendo pertanto sin dal prossimo anno i circa 2000 studenti attualmente frequentanti la struttura di Via Angeloni ad un trasferimento forzato verso sedi non ancora definite ma ricadenti verosimilmente nel territorio maceratese.

I portavoce del movimento Luigi Battiloro, Vincenzo Marino e Emanuele Zenobi commentano dicendo che «I motivi di questa decisione ancora non sono chiari, mentre sembra essere certa la fine di speranze e progetti di centinaia di studenti e delle loro famiglie che avevano ed hanno riposto in questo centro del sapere, tutte le loro aspettative e sogni. Trasferirsi a Civitanova Marche o Macerata è sinonimo di maggior costi e sacrifici a nostro modesto parere, privando la Vallesina di un punto di riferimento di alta formazione [...] Una situazione triste e dolorosa a danno di circa 2 mila studenti – dicono i rappresentanti – Una decisione unilaterale presa dall’Ateneo che, in maniera poco trasparente e corretta, ha incamerato iscritti anche quest’anno senza informare le nuove matricole del futuro di questi corsi»

Dito puntato verso i vertici dell'Ateneo, colpevoli secondo gli studenti di non aver dato alcuna informazione e di aver fatto trapelare la deludente notizia "a giochi fatti". 

A seguiton dell'incontro avuto con il Rettore, è stata indetta una raccolta di firme tra tutti gli studenti che non escludono, attraverso i vertici del movimento, un'occupazione della sede Jesina finalizzato all'accoglimento delle richieste.

«Chiediamo che gli studenti “in itinere” possano terminare il ciclo di lezioni a Jesi in maniera legittima. Per questo sollecitiamo che venga fatto un incontro tra studenti, Comune, Fondazione Colocci e Rettorato per trovare insieme un futuro da garantire ai giovani. Infine ci auguriamo che oltre ed aldilà di calcoli o ritorni economici si scelga nuovamente di investire sui giovani e sulla loro formazione. E questo da parte di tutti i soggetti coinvolti, istituzioni comprese» chiosano i portavoce del movimento.

 

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