Unimc, alfa formazione e incubatori di impresa: ecco i migliori modelli a livello internazionale
Nei giorni scorsi si è svolto il quinto incontro del progetto Eit “AccEnt. Accelerating Inovation and Enterpreneurial Eccellence in Higher Education Institute” di cui fa parte l’Università di Macerata. L’Ateneo maceratese è stato rappresentato dal team composto da Francesca Spigarelli, Lorenzo Compagnucci e Andriana Steta del Dipartimento di Giurisprudenza. Macerata ospiterà uno dei prossimi incontri di questo prestigioso consorzio che è impegnato per diffondere la cultura dell’imprenditorialità e della creatività negli Atenei, sia per lo staff interno, sia a favore della comunità studentesca.
Il ricco programma di lavori è stato ospitato dai tre partner del consorzio in due stati diversi. La prima giornata si è svolta a Eindhoven nei Paesi Bassi, alla Fontys University di Scienze applicate. Per la seconda giornata si sono varcati i confini del Belgio. Ad accogliere i lavori è stata la Thomas More Kempen di Geel. Il terzo e ultimo giorno ha visto protagonista l’università belga di KU Leuven. I rappresentanti di ogni realtà ospitante hanno illustrato ai partner internazionali provenienti da sette Paesi diversi i propri innovation testbeds.
Si tratta di “banchi di prova dell'innovazione”, incubatori di idee interni agli istituti di alta formazione, progettati per supportare l’innovazione e imprenditorialità, come il TU/e Innovation Space, il centro d’expertise per il Cbl Challenge Based Learning e l’imprenditorialità degli studenti; The Gate, la piattaforma che ospita le startup nella prima fase della loro costituzione; il Brainport Industries Campus, l’ecosistema high-tech attivo nei campi più svariati che include i laboratori specializzati negli studi applicati sulle alghe o insetti oppure i cosiddetti living labs delle Smarter Care Tecnologies; e il FabLab, un modello nato presso Mit di Cambridge Massachussetts che sta prendendo sempre più piede nei politecnici e nelle università internazionali.
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