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Scuola e università San Severino Marche

San Severino, la polizia locale sale in cattedra per dire no alla droga: "Il problema ci riguarda tutti"

San Severino, la polizia locale sale in cattedra per dire no alla droga: "Il problema ci riguarda tutti"

La polizia locale di San Severino Marche “sale in cattedra” per dire no alla droga. Nell’ambito del progetto “Scuole sicure”, voluto dal ministero dell’Interno e coordinato sul territorio dalla Prefettura di Macerata, si è tenuta nell’aula magna dell’Istituto tecnico tecnologico statale “Eustachio Divini” un interessantissimo incontro sul tema dell’uso e dell’abuso delle droghe.

Un’iniziativa, subito accolta e sostenuta dall’Amministrazione comunale, pensata per  sviluppare una capacità critica nei ragazzi sulle conseguenze del consumo delle sostanze stupefacenti. A scuotere gli studenti la testimonianza, molto viva e sentita, di Gaetano Angeletti, genitore che nel 2006 perse suo figlio per droga e oggi presidente dell’associazione “La Rondinella”. Al suo fianco la voce dello psicoterapeuta Francesco Giubileo, molto conosciuto e apprezzato come professionista impegnato su certi argomenti.

Ad aprire l’incontro i saluti del dirigente scolastico, professor Sandro Luciani, del sindaco della città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, dell’assessore comunale alla sicurezza, Jacopo Orlandani, del comandante della polizia Locale, sostituto commissario Adriano Bizzarri, e del vice comandante, sostituto commissario Fabiana Forconi.

“Il problema droga è un problema con il quale tutti noi dobbiamo fare i conti, non possiamo girarci dall’altra parte. Serve che le famiglie aprono gli occhi, è necessario che i professori segnalino ai genitori dei ragazzi ogni minima situazione – è intervenuto Angeletti che ha esordito parlando dell’inesistenza della cosiddetta “cannabis light” visto che il principio attivo di certe sostanze che si trovano in giro è di gran lunga superiore a quello della cannabis utilizzata, ad esempio, per la terapia del dolore. Dobbiamo metterci in testa che mafia, ndrangheta e camorra esistono anche da noi” – ha più volte sottolineato lo stesso Angeletti invitando gli studenti a fare scelte consapevoli.

Ai ragazzi e alle ragazze si è rivolto anche il sindaco della città di San Severino Marche, Rosa Piermattei: “Ho conosciuto tanti ragazzi come voi che purtroppo si sono persi per strada. Vi dico solo parlatene e parliamone. Fatelo in classe e fatelo in famiglia. Sappiate che la mia porta è sempre aperta. È per noi un obbligo darvi indicazioni perché non cadiate in tentazione, dobbiamo aiutarvi a comprendere il pericolo per evitarlo”.

Il progetto “Scuole sicure” porterà altre iniziative in aula: ad aprile è previsto un incontro con gli studenti dell’Istituto Professionale di Stato per l’Industria e l’Artigianato “Ercole Rosa”.

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