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Scuola e università Camerino

Al "Betti" di Camerino il Danzar Cortese: il ballo medievale a scuola

Al "Betti" di Camerino il Danzar Cortese: il ballo medievale a scuola

Nei giorni 28, 29 e 30 maggio 2018 gli alunni delle scuole primarie dell’istituto comprensivo “Ugo Betti” di Camerino hanno vissuto un’esperienza unica immergendosi nel mondo del Danzar Cortese grazie all’interessamento del dirigente scolastico, professor Maurizio Cavallaro, che dopo un’esperienza quadriennale, ha ritenuto necessario offrire alla comunità scolastica un’opportunità unica: far danzare bambini da 6 a 11 anni su musiche medioevali con l’esperta Enrica Sabatini.

Ci si può domandare: perché la danza nelle scuole? E perché la danza medioevale nelle scuole?

La danza utilizza e trasforma il movimento in una manifestazione individuale, sociale e artistica. Individuale perché offre la possibilità di esprimere la propria sensibilità emotiva favorendo l’autostima e l’iniziativa personale sviluppando un pensiero conoscitivo e forme di pensiero creativo. Sociale in quanto attività di gruppo che favorisce la capacità di attenzione e di rispetto nei confronti degli altri migliorando comunicazione e relazioni interpersonali. Artistica perché aiuta e stimola l’uomo ad esprimersi in modi diversi a seconda delle epoche storiche.

Le danze medioevale erano semplici, basate su passi ritmici e figure ripetute, eseguite in girotondo o in fila quali le carole, in cerchio, e le farandole, in fila, dove tutte le persone si prendono per mano.

E qui la maestria della docente dello stage, Enrica Sabatini, che con incontri da quarantacinque minuti ad un’ora e più è riuscita a coinvolgere tutti gli alunni e non solo, anche le maestre di classe sono rimaste affascinate dal carisma e dall’abilità che la contraddistingue rendendo tutto semplice: zoccolo, zoccolo...vado a destra...giro giro...apro e chiudo!!! Destra destra, sinistra sinistra, bisticcio interno, bisticcio esterno e....sinistra sinistra, destra destra, iampapà iampapà, salto salto salto e....E il ballo prende vita. Bambini di sei anni che seguono ed eseguono così naturalmente i passi come se lo avessero fatto da sempre. La danza, linguaggio non verbale emergente dal corpo, dal movimento, ma anche dal suono, dallo spazio, dalle loro relazioni, in grado di trasformare contenuti interiori in forme artistiche. Flauti, trombe, viella, antenata del violino, e vari tipi di strumenti a percussione, che hanno la funzione di segnare il ritmo delle danze fanno da sottofondo a performance di tutto rispetto. Nella patria dei Da Varano non poteva mancare un’occasione di festa danzante per ampliare il bagaglio culturale ed esperienziale delle nuove giovani leve. 

 

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