Tolentino, il Comune dice "stop" alle vetrine dismesse e sporche: multe salate per i trasgressori
Stop alle vetrine dismesse: il comune di Tolentino annuncia la stretta. L’annuncio è arrivato nel corso di una conferenza stampa a cui hanno partecipato il presidente del Consiglio comunale Alessando Massi Gentiloni Silverj, alla presenza dei consiglieri comunali delegati Mirko Angellelli, Fabio Borgiani e Fabio Montemarani.
Per migliorare il decoro delle vetrine dei locali destinati ad attività commerciali e servizi è stata elaborata una specifica ordinanza. "In tutto il territorio comunale si manifestano situazioni di abbandono del patrimonio immobiliare privato che ledono il decoro urbano e la percezione di sicurezza. Si tratta di un oggettivo stato di fatiscenza di alcuni locali da tempo abbandonati, anche a seguito del sisma, nei quali non viene esercitata alcuna attività", precisa il presidente del Consiglio comunale Alessandro Massi.
L'ordine prevede, a partire dal 15 maggio, che i proprietari, locatari o concessionari dei locali commerciali sfitti o inutilizzati debbano: tenere pulite le saracinesche, eliminare i rifiuti e gli oggetti vari accumulati e gettati all’interno degli immobili o nell’intercapedine tra le saracinesche e le vetrine; tenere pulite le vetrine e gli spazi commerciali vuoti visibili dalle strade ed eventualmente oscurarle; mantenere lo stato di decoro delle vetrine che devono essere prive di ogni messaggio pubblicitario non autorizzato, anche se creato da terzi con o senza scopo di lucro, fatta eccezione per le eventuali comunicazioni di trasferimento dell’attività in altro luogo o dell’offerta in vendita o locazione dell'immobile.
L'ordinanza dispone, inoltre, di "mantenere decorosamente l'area esterna antistante i locali provvedendo alle pulizie delle zone di proprietà privata" oltre che di "eliminare o coprire adeguatamente la presenza di cavi, sistemi, centraline, nicchie con contatori correlati alla rete idrica, elettrica o telefonica dismessi e/o non conformi alle norme di sicurezza di cui alla legislazione vigente".
Le violazioni all’ordinanza sono punite - a norma dell’articolo 7 bis, comma 1 bis del decreto legislativo 267/2000 - con la sanzione pecuniaria da 25 euro a 500 euro. All’atto della contestazione i trasgressori sono tenuti a compiere la condotta omessa, ovvero a rimuovere eventuali rifiuti o cessare il comportamento scorretto, ripristinando lo stato dei luoghi. Qualora risulti necessario, l’amministrazione comunale di Tolentino può dare corso all’intervento sostitutivo a spese dei soggetti inadempienti.
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