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Tolentino, è polemica sui fuochi d'artificio: "Perché sono stati fatti se il sindaco ha parlato di rispetto per i terremotati?"

Tolentino, è polemica sui fuochi d'artificio: "Perché sono stati fatti se il sindaco ha parlato di rispetto per i terremotati?"

Il Comitato 30 ottobre, con la sua portavoce Flavia Giombetti, interviene in merito alle dichiarazioni del primo cittadino di Tolentino Giuseppe Pezzanesi durante l'incontro con il premier Giuseppe Conte a Castelsantangelo sul Nera e a quanto avvenuto venerdì sera durante la sfilata in piazza della Libertà.

"Coloro che dovrebbero preoccuparsi dei problemi dei cittadini, quindi coloro che spontaneamente hanno costituito i comitati, m'impallinano ogni giorno sulla stampa, perché secondo loro era meglio fare le Sae. Allora io ora le pongo una riflessione: fare appartamenti che costano meno di queste capanne di legno in truciolato, farli anche per i problemi sociali dei prossimi 20/30 anni, è una colpa o un merito?". 

"Questa è una parte dell'intervento - spiega il Comitato 30 ottobre - del sindaco Pezzanesi davanti al Presidente del Consiglio Conte, in occasione dell'incontro di venerdì 13 a Castelsantangelo sul Nera e dove anche noi eravamo presenti su invito dello stesso Presidente. Sarebbe superfluo da parte nostra commentare queste sue dichiarazioni e non lo faremo per il rispetto di tutte quelle famiglie che grazie alle scelte dei loro Sindaci e alle "capanne di legno in truciolato" sono ritornate a far rivivere i loro paesi. Non lo faremo perché la nostra decenza va ben oltre le sue scelte, di stipare persone in scatole di latta e di aver consegnato dopo tre anni soltanto 4 appartamenti a fronte delle esigenze di migliaia di persone ancora sfollate."

"Apprendiamo invece dalla stampa, da lei (Pezzanesi, ndr.) tanto temuta, l'ennesima presa in giro nei confronti dei suoi terremotati. Ammettiamo che il suo coraggio è pari al suo super ego nel continuare a giocare sulla pelle dei cittadini affermando che i fuochi d'artificio per la festa di San Nicola non si faranno finché i terremotati sono fuori casa e che questa spesa pari a 6/8 mila euro avrebbe poco senso. Ora o lei è affetto dalla sindrome del pesce rosso, che rassicuriamo non essere una malattia, ma è il non avere capacità mnemoniche o ci dovrà spiegare cos'erano quelli spuntati dal palco della sfilata venerdì sera - la richiesta della Giombetti -. La domanda sorge spontanea: forse lo scorso venerdì, senza accorgersene i terremotati sono rientrati nelle loro case e ne sono riusciti il sabato? O è un'altro dei miracoli da lei attribuiti a San Nicola? Ci illumini Signor sindaco."

Il primo cittadino Giuseppe Pezzanesi sulla stampa ha infatti spiegato che, in occasione di San Nicola, non ci sarebbero stati fuochi artificiali. La richiesta del Comitato 30 ottobre è comprendere perché non fare i fuochi domenica 15 e farli invece venerdì 13, al termine della sfilata, organizzata dalla Pro Loco cittadina, se il motivo è il rispetto verso i terremotati. Nel caso in cui non fossero stati organizzati o comunque autorizzati dall'Amministrazione comunale, la Giombetti e il Comitato di cui lei fa parte, chiedono al primo cittadino quali saranno i provvedimenti che verrano adottati verso chi non ha rispettato una decisione presa per rispettare le persone sfollate. Al Comitato 30 ottobre sono arrivate moltissime segnalazioni in merito, soprattutto da parte dei diretti interessati che attualmente hanno le abitazioni inagibili.

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