Rogo al Cosmari, Bisonni chiede chiarezza: "Appellarsi sempre alla fatalità è riduttivo"
"Auspico che le autorità competenti facciano un'indagine molto approfondita sulle cause che hanno scatenato l'incendio perché la frequenza con cui questi eventi accadono lo impone e che altresì obblighino l'azienda ad adottare nuove e più efficaci misure di prevenzione. È nostro dovere fornire la massima tutela sia ambientale ma sia, soprattutto, nei confronti della popolazione residente”. È quanto afferma l’esponente di Europa Verde per la provincia di Macerata, Sandro Bisonni, riguardo al rogo divampato alla Cosmari di Tolentino, nella serata dello scorso lunedì.
“Questa volta il fuoco ha interessato un deposito di Raee e preoccupa il fatto che sia il secondo quest'anno, dopo quello di aprile 2022 che ha devastato il reparto destinato alla lavorazione della carta, plastica e metalli", continua il candidato alla Camera per partito guidato da Angelo Bonelli.“I protocolli di prevenzione incendi devono servire proprio ad evitare che eventi simili non accadano e appellarsi sempre alla fatalità è troppo semplice e riduttivo, piuttosto bisognerebbe domandarsi cosa non ha evidentemente funzionato e migliorare tali protocolli per evitare eventi futuri”.
“E se ancora una volta sembrano non ci siano state emissioni dannose per la popolazione, ne siamo lieti, dall'altra parte sentirci dire sempre la stessa cosa, sia che brucino decine di metri quadri o 4000 metri quadri e soprattutto in tempi strettissimi (quando sappiamo che alcune analisi richiedono lunghe tempistiche), ci desta forte perplessità”.
“Europa Verde vuole vederci chiaro e chiede trasparenza. Sottolineiamo ad ogni modo che il caos nel Cosmari, determinato dall'inconferibilità dell' incarico a Pezzanesi come acclarato dall'Anac, i frequenti incendi, i ritardi strutturali (discarica, tariffa puntuale, ecc) e le annose emissioni odorigene, insopportabili per la popolazione locale, non devono trasformarsi nel voler abbandonarsi all'idea che il servizio pubblico è inefficiente e non c'è alternativa all'esternalizzazione, anzi riteniamo che la gestione pubblica dei rifiuti sia garanzia di una visione libera da speculazioni economiche. Siamo e saremo sempre per una strategia del ciclo dei rifiuti virtuosa, sostenibile e pubblica".
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