Sono diventati sindaci entrambi nelle fila del Pd, ma Romano Carancini e Matteo Ricci - rispettivamente primi cittadini di Macerata e di Pesaro - non sembrano avere altri punti di contatto oltre alle polemiche che provocano e al fatto di sembrare investiti da un mandato divino.
Matteo Ricci pare uno di quei tanti bambini che pensano che tutto quello che vedono e toccano sia loro: “è mio”.
Ricci c’è da capirlo, viene da Pesaro e da quando il Pd governa la Regione sono abituati ad avere tutto anche quando non c’entrano nulla.
Il terremoto non lo hanno neanche sentito ma loro rientrano nei fondi per la ricostruzione e se si prova a dirgli che hanno compiuto un atto di arroganza si offendono pure. Prima hanno preso una barca di soldi con la sanità a scapito delle province del sud delle Marche, poi hanno detto che "qualcosina" si poteva cambiare ma sempre rispettando la spesa storica: chi aveva avuto di più continuava a prendere di più in proporzione.
Il pollo di Trilussa non si divide in due, uno prende tutto e l’altro le piume.
A proposito di piume a Macerata c’è il sindaco Carancini che da diverso tempo a questa parte non ne indovina una neanche per sbaglio e non solo nelle scelte amministrative ma anche in quelle politiche: l’ultima perla l’esposizione della bandiera francese sul palazzo municipale in occasione del ritiro da parte del governo guidato da Macron dell’ambasciatore francese da Roma.
Un mare di critiche, ma lui dice di aver ragione anche quando il prefetto gli fa notare che la legge non permette iniziative simili sui palazzi pubblici.
Se Ricci è abituato ad avere tutto, Carancini è sul versante contrario. Purtroppo per i maceratesi.
Non si vede un euro da anni per le grandi infrastrutture, l’ospedale unico rischia il flop dopo il tempo perso inizialmente con l’indicazione della ex discarica alla Pieve e le piscine sono diventate come la Champions per la Juve. Un buco nell’acqua.
La colpa? Degli altri.
Il Comune di Macerata non dà il via libera a Unimc per il progetto della ex Upim? La colpa è del rettore. Il suo Pd non lo sostiene? La colpa è delle forze che vogliono far tornare indietro Macerata.
Solo che a forza di tornare indietro c’è l’impressione di essere tornati alla partenza e non si vede cosa ci sia di più indietro della partenza. Forse gli spogliatoi, già il 2020 si avvicina.
Attenzione però che Carancini punta alla Regione e chissà che anche i pesaresi lato Ricci non cerchino la stessa cosa: l’unica soluzione è una bella crociera Costa con imbarco diretto da Ancona. Destinazione libera senza limite di spesa.
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