“Raffaele Anselmi tra la gente”. E’ questo il nome scelto dal candidato sindaco di Monte San Martino, Raffaele Anselmi, che ufficializza la propria partecipazione, alla guida di una lista civica, alle prossime elezioni amministrative del 26 maggio.
“È il cambiamento quello che vogliamo proporre – commenta il candidato -. Un termine che in campagna elettorale può sembrare scontato, ma non lo è se si pensa che può essere accostato non solo al paese, ma anche agli amministratori e al modo di amministrare.
È questo il principio alla base della nostra candidatura: un gruppo di persone che amano Monte San Martino e che decidono di scendere in campo per proporre l’alternativa. Non una squadra avversaria alle altre, ma una squadra per il paese”.
Classe 1976, Anselmi sceglie di continuare un impegno politico cominciato fin da giovanissimo e maturato nel tempo.
Operaio in una azienda agricola, sposato e padre di tre figli, l’unico interesse che lo muove in questa avventura è la consapevolezza di poter dare ancora molto al suo paese. Al paese che lo ha visto crescere e che vedrà crescere i cittadini del futuro.
Gòli incarichi maturati nel campo amministrativo per Raffaele Anselmi sono già stati tanti e la decisione di candidarsi per Monte San Martino ha l’unico obiettivo di poter mettere al servizio dei suoi concittadini l’esperienza maturata nel tempo.
Dal 2004 al 2009 è stato consigliere del Comune di Monte San Martino e dal 2009 al 2014 capogruppo di maggioranza del Comune.
Nel 2007 ha ricevuto l’incarico di Assistenza e Consulenza Attività area tecnica del progetto PCN-SCC tutela ambientale del Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, poi passato al progetto PST fino al 2010.
Nel 2012 è stato nominato assessore comunale, mentre dal 2004 al 2009 è stato assessore della Comunità Montana dei Monti Azzurri di San Ginesio.
Tutte esperienze che hanno formato l’amministratore che oggi scende in campo per portare Monte San Martino verso la crescita e lo sviluppo di un paese votato al turismo, dimostrando quanto siano preziosi per l’intero territorio i piccoli centri dell’entroterra, con un occhio attento a tutte le peculiarità e le necessità delle diverse frazioni comunali.
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