Ospedale unico, Micucci (Pd): Il Basso Bacino del Chienti sempre penalizzato, Sciapichetti deve fare più
Il vice capogruppo del Pd in Consiglio regionale replica al titolare della delega all'Ambiente che ha escluso la possibilità di costruire il nuovo ospedale unico a ridosso del Basso Bacino del Chienti per problemi di bonifica dei terreni e chiede la convocazione immediata della Conferenza dei sindaci.
"Sorprende l’uscita sulla stampa dell’assessore Angelo Sciapichetti in merito al sito del nuovo ospedale unico della provincia di Macerata. Sorprende perché come unico assessore del territorio provinciale ci si aspetterebbe una tutela di tutti i comuni della provincia, anche quelli della periferie orientale dell’impero. Sorprende perché questo territorio a ridosso del Basso Bacino del Chienti, dopo essere stato beffato decenni fa da alcune aziende private che hanno scaricato nel fiume i loro scarti di produzione; dopo essere stato beffato da una condanna di alcune aziende che sapeva tanto di “pacca sulla spalla” con risorse risibili che sono andate a ristorare questo territorio; dopo essere stato beffato dalla Giunta provinciale a guida Capponi, che ha triplicato i costi previsti per il progetto di bonifica rendendolo di fatto irrealizzabile (dopo che il precedente progetto era già stato approvato e in parte finanziato); beffato, infine, dal Governo centrale che ha declassato alcuni anni fa il sito da interesse nazionale a interesse regionale. Insomma, dopo tutte queste beffe, rischia ora di subirne un’altra e peggiore di tutte: cioè che l’inerzia di alcune istituzioni nel risolvere l’annoso problema dell’inquinamento del BBC venga usato ora da altre istituzioni per tagliare fuori un territorio dalla possibilità di vedere realizzato in quel sito l’ospedale unico provinciale".
Dall'assessore Sciapichetti, dunque, prosegue, "mi sarei aspettato, al di là di come si definirà la vicenda dell’ospedale, un impegno ancora più solerte per la soluzione della bonifica del BBC, invece che una condanna.
Quanto affermato dall'assessore, sorprende, infine, per la valutazione evidentemente strabica che viene data ai siti di Montecosaro e della Pieve. Da una parte un sito pubblico che già da tempo avrebbe dovuto essere bonificato, il cui inquinamento non risulta probabilmente nei terreni ma solo nella falda, con analisi dell’Arpam tra l’altro datate e con la stessa Arpam che allora parlò di “auto-bonifica” col passare degli anni. Ebbene su questo terreno secondo Sciapichetti sarebbe impensabile costruire l’ospedale".
Dall’altra parte "si ha un terreno privato che, “vox populi” a Macerata e dintorni, tutti sapevano sorgere a ridosso di una vecchia discarica, che vede inquinate non solo le falde acquifere ma anche parte del terreno, con residui solidi, su cui l’Arpam pone seri dubbi su eventuali possibilità edificatorie e che si è guadagnato gli onori della cronaca solo perché l’amministrazione comunale non ha saputo individuare un terreno migliore sul proprio territorio. Bene, su questo sito per l’assessore all’Ambiente, invece, non sarebbe un problema costruire il nuovo ospedale. Credo che oramai i cittadini maceratesi non possono permettersi più sorprese su un tema così delicato come il futuro della sanità del territorio. Credo che vadano quindi riconvocati i sindaci al più presto. In quella sede il presidente Ceriscioli dovrà pretendere la massima chiarezza da tutti sulla situazione ambientale e urbanistica dei siti proposti e sulla scorta di queste valutazioni, oltre a quelle già fatte in passato, i sindaci individuino la giusta collocazione del nuovo ospedale".
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