Marche, approvata Legge di stabilità 2021 e Bilancio. Acquaroli: "Segnata direzione"
La seduta del Consiglio regionale si è conclusa, verso le 22.45 di ieri, con l'approvazione della Legge di Stabilità 2021 e del Bilancio di previsione 2021-2023.
L'Assemblea presieduta da Dino Latini (Udc-Popolari Marche) si è svolta in presenza - alcuni consiglieri e assessori collegati in videoconferenza - ma si è tenuta a porte chiuse dopo il caso di positività a coronavirus di una consigliera (asintomatica) che ha fatto scattare i protocolli di sicurezza.
Via libera dunque alle proposte di legge a iniziativa di Giunta sulle "Disposizioni per la formazione del bilancio 2021-2023 della Regione (legge di stabilità 2021)" (21 voti favorevoli, 5 contrari e 1 astenuto) e "Bilancio di previsione 2021-2023" (20 favorevoli, 6 contrari e 1 astenuto).
La manovra è costruita sulle linee di programmazione dell'esecutivo, riguardanti famiglia, fragilità, imprese ed eccellenze. Oltre tre ore di dibattito sulle due proposte nella seduta iniziata poco prima delle 11. Dopo le relazioni introduttive delle relatrici Jessica Marcozzi (Fi), per la maggioranza, e Marta Ruggeri (M5s), per l'opposizione, sono seguiti 12 interventi di consiglieri di tutte le forze politiche. Conclusioni affidate all'assessore al bilancio Guido Castelli.
Gli esponenti di maggioranza hanno sottolineato la volontà di "discontinuità": è stato ribadito che a questa prima fase di ricognizione e di riprogrammazione delle risorse di fine anno, seguirà in primavera una nuova manovra dedicata alle riforme e al rinnovamento, integrata dalla programmazione comunitaria e dalle risorse del Recovery fund.ù
Dai banchi del Pd, invece si è parlato di "copia incolla" del bilancio precedente e di scelte "senza visione". Accesa querelle tra i consiglieri sulla cosiddetta "Tabella C", allegata di consueto al bilancio di previsione che comprende diversi contributi distribuiti sul territorio, e sempre motivo di polemica tra maggioranza e opposizione tra chi li ritiene in ogni caso necessari e chi li giudica una sorta di 'scambio' elettorale.
L'Aula ha respinto gli emendamenti presentati dai gruppi M5s e Pd; mentre è stato approvato all'unanimità un ordine del giorno a firma delle consigliere M5s Marta Ruggeri e Simona Lupini sulle barriere architettoniche
"Dopo appena due mesi dall'insediamento, tra altre difficili questioni, siamo riusciti ad evitare l'esercizio provvisorio, segnando in maniera inequivocabile la direzione cui puntare nei prossimi anni". Lo scrive in un post sul proprio profili Facebook il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli che ricorda come, ieri sera, il Consiglio Regionale abbia "approvato il bilancio per il prossimo anno".
Sulla direzione su cui puntare nei prossimi anni, Acquaroli cita una serie di temi "dalla Zes (Zona economica speciale, ndr) alle politiche europee, dal rilancio turistico all'internazionalizzazione e poi la vera svolta. Passare da politiche di assistenzialismo a un approccio nuovo, che si basa su progettualità che premiano aggregazione, innovazione e competitività".
"Resta tantissimo da fare, - aggiunge - ma in due mesi non era assolutamente scontato riuscire a segnare uno scatto così marcato. Questa mattina partiremo per Roma - annuncia infine - per un'altra importante riunione sulla ricostruzione. Vi aggiorno in tarda serata".
“Abbiamo ricevuto una regione in coma – afferma l’assessore al Bilancio, Guido Castelli – già afflitta da una profondissima emergenza economica e sociale, ancora prima della pandemia, che con la crisi sanitaria si è ulteriormente aggravata. Tutti gli indicatori economici parlano di un territorio profondamente ferito e da risollevare, con una guida politica forte e responsabile".
"Dopo il 31 marzo si rischia una forte emergenza sociale - aggiunge Castelli -, per questo abbiamo voluto appostare 15 milioni per sostenere le aziende delle aree di crisi complessa del territorio, e un set di iniziative di riordino delle politiche attive del lavoro finalizzato a contrastare l’emergenza sociale. A ciò si aggiunga una serie di interventi per circa 30 milioni di euro, che abbiamo messo in campo per contenere gli effetti della pandemia, che si sono già scaricati sulle attività più direttamente colpite. Lavorare per il tessuto imprenditoriale attraverso tutta una serie di misure che rendano la Regione più capace di intercettare le esigenze profonde dell’impresa marchigiana che si è fortemente trasformata negli anni, per evitare il rischio del puzzle”.
“La Regione Marche ha stanziato 5,7 milioni di euro da investire per la progettazione di opere e infrastrutture. Un vero cambio di passo perché la Regione, da oltre 10 anni, non finanziava progetti di infrastrutture e non aveva quindi alcuna visione per il futuro. Senza progetti, inoltre, è di fatto impossibile ottenere finanziamenti, poiché gran parte dei fondi comunitari e nazionali vengono assegnati solo per opere e infrastrutture già in stato avanzato di progettazione e quindi cantierabili in breve tempo. È stata proprio la mancanza di progetti uno dei motivi del ritardo infrastrutturale in cui si trovano ormai da troppo tempo le Marche". Così sottolinea l'assessore regionale alle Infrastrutture e ai Lavori pubblici Francesco Baldelli.
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