Manzi (Pd) ai colleghi di LeU: "Rispettate le motivazioni che hanno spinto Carancini a chiedere il rinvio della manifestazione"
“Chiedo ai colleghi di Liberi e Eguali che sono intervenuti contestando la decisione di annullare la manifestazione prevista a Macerata il prossimo 10 febbraio di provare ad ascoltare e rispettare le motivazioni che hanno spinto il Sindaco di Macerata a chiederne pubblicamente il rinvio. Provate a chiamare il Sindaco, a parlare con lui e a sentire le motivazioni che hanno spinto gli stessi organizzatori dell'iniziativa, ANPI, ARCI, CGIL e Libera, a sospendere la manifestazione nazionale, per chiarire perché è stata assunta questa scelta. La manifestazione è stata sospesa per volontà degli stessi promotori e non vietata dal Governo".
Con queste parole la parlamentare maceratese del Pd, Irene Manzi, risponde alle dichiarazioni rese dai parlamentari di Leu, Nicola Fratoianni, Roberto Speranza e Pippo Civati, che hanno contestato la decisione di annullare la manifestazione nazionale antifascista promossa per il prossimo 10 febbraio e successivamente sospesa da parte degli organizzatori accogliendo la richiesta del Sindaco di Macerata, Romano Carancini.
"La mia città e la comunità maceratese stanno vivendo un clima di profondo smarrimento, paura e dolore di fronte ad un atto violento ed inequivocabilmente razzista che va condannato senza se e senza ma. Voglio ringraziare ANPI, ARCI, CGIL e Libera, promotori della manifestazione a cui come parlamentare del Partito Democratico avrei preso parte, per aver colto il clima di preoccupazione espresso dal Sindaco e per aver rispettato una città in questo momento ferita e militarizzata. Una città che deve riflettere su quanto avvenuto, lontana dai clamori della cronaca nazionale, e riappropriarsi dei valori dell'antifascismo, dell'integrazione e del rispetto di ogni vita che le sono propri.
Chiedo alle forze politiche nazionali ed ai loro esponenti- prosegue la Manzi- come ha fatto in questi giorni il Partito Democratico grazie alla presenza e all'intervento dei Ministri Minniti, Martina ed Orlando, di rispettare questi sentimenti, espressi dallo stesso Sindaco, e di tenerne adeguatamente conto proprio per consentire una reazione adeguata e lucida di fronte alla violenza razzista consumatasi nei giorni scorsi con il gesto di Luca Traini. Non è accettabile, da parte di nessuna forza politica, una strumentalizzazione di questi sentimenti e della decisione assunta ieri, con sofferenza e ponderazione. Ed è per questo che mi auguro che, superati questi giorni, sia promossa quanto prima, dallo stesso Comune, una manifestazione unitaria che, partendo proprio dai promotori dell'iniziativa del 10 febbraio, si allarghi a tutta la comunità civile e democratica per reagire ad ogni forma di violenza e prevaricazione."
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