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Licei Tolentino, dal Consiglio provinciale 'no' al trasferimento: "Iscritti in calo e dubbia tenuta sismica"

Licei Tolentino, dal Consiglio provinciale 'no' al trasferimento: "Iscritti in calo e dubbia tenuta sismica"

Il Consiglio provinciale ha approvato con 6 voti favorevoli e 3 astenuti il piano per la "Programmazione della rete scolastica e dell’offerta formativa 2024-2025" che ora verrà inviato alla regione Marche. Approvata anche l’istituzione della nuova Commissione provinciale per le pari opportunità e la mozione presentata dal gruppo consiliare "Una Provincia in Comune" in merito alla richiesta di istituzione della zona economica speciale (ZES) per la Regione Marche. 

La seduta si è aperta con la risposta della consigliera Laura Sestili all’interrogazione presentata da Narciso Ricotta sulla questione dello spostamento dei licei di Tolentino dallo stabile dell’ex Quadrilatero ai locali in centro dell’ex Orfanotrofio.

"L’iniziale necessità di reperire ulteriori spazi a servizio dei Licei Classico e Scientifico 'Filelfo' si è presentata nell’anno scolastico 2021/22 quando il numero degli iscritti, in totale 330 (di cui 290 alunni allo Scientifico e 140 al Classico) e le prescrizioni per il distanziamento fisico allora ancora vigenti per la pandemia, avevano portato gli uffici provinciali a valutare un’ipotesi di ampliamento per mezzo dell’assunzione di una ulteriore locazione in contrada Cisterna – ha spiegato la consigliera Sestili -. A fine marzo 2022, al cessare dello stato emergenziale, terminano anche le imposizioni sul distanziamento, ma l’attenzione degli uffici sul numero degli alunni rimane precauzionalmente alta, anche in prospettiva del nuovo anno scolastico 2022/23 del quale, ad aprile 2022, ancora non si conosce il numero degli iscritti. In piena estate l’Usr comunica il numero degli iscritti per l’anno scolastico 2022/23, 260 per lo Scientifico 260 e 144 per il Classico, per un totale di 304 alunni. Rispetto all’anno 2021/22 il numero complessivo degli alunni risulta, quindi. in diminuzione per lo Scientifico, ma in leggera crescita per il Classico, per cui l’eventuale esigenza di allargamento viene ancora tenuta in considerazione".

"Intanto, a giugno 2022, si è insediata la nuova amministrazione comunale che ha palesato la volontà di ripristinare la funzionalità dell’ex Orfanotrofio relativamente alla porzione adibita a sede del Classico fino al sisma del 2016. Da qui la nota della Provincia del 5 luglio 2022 – ha continuato la consigliera Sestili - con cui l’Ente si premunisce di chiedere al Comune l’utilizzo gratuito della porzione suddetta per allocarvi temporaneamente gli alunni del Classico. Arriviamo al 2023 quando, con il normalizzarsi della situazione post pandemica, non vi sono più ragioni per mantenere l’atteggiamento prudenziale che nel frattempo la Provincia ha continuato ad osservare".

"I dati prodotti dall’Usr attestano, inoltre, un forte calo di iscrizioni per l’anno scolastico 2023/24: ed infatti, allo Scientifico, dai 260 alunni dell’anno precedente si passa ai 240, mentre al Classico, dai precedenti 144 si scende a 136. È quindi evidente che l’iniziale esigenza di ulteriori spazi per il Classico e lo Scientifico è venuta meno e, con essa, è cessata la necessità di dare seguito alla richiesta di utilizzo dell’ex orfanotrofio per la parziale riallocazione del Classico", ha puntualizzato la consigliera.

"È ovvio che, permanendo la necessità logistica sopra rappresentata, si sarebbe fatto ricorso all’ipotizzato smembramento del plesso liceale di contrada Cisterna per mezzo del suo parziale spostamento presso l’ex Orfanotrofio, mettendo in conto anche i costi per il trasloco, il probabile incremento delle spese di funzionamento dovuto all’accensione di nuove forniture di utenze, nonché l’incertezza sulla "tenuta sismica" della parte di ex orfanotrofio recuperata e resa disponibile dal Comune proprietario nell’incontro del 1° luglio 2022 - ha proseguito Sestili -. Va detto, infatti, che l’ispezione effettuata il 30 agosto 2016 dai tecnici preposti a constatarne lo stato dei luoghi consentì di accertarne un’inagibilità di esito C, identificante un’inagibilità parziale".

"I danni causati all’ex Orfanotrofio dalle scosse di fine ottobre furono, però, ancora più gravi, visto che la seconda scheda Aedes ebbe l’esito E, individuante l’inagibilità totale e, dunque, dell’intero complesso edilizio, come poi acclarato con successiva ordinanza del sindaco di Tolentino - ha chiarito ancora la consigliera -. E fu proprio sulla base delle risultanze di questa seconda scheda che nell’ordinanza commissariale n. 33/2017 venne decisa la delocalizzazione dei due licei mediante la realizzazione di una nuova sede, in luogo del ripristino dell’ex Orfanotrofio. Di contro, il complesso di contrada Cisterna, seppur sottoposto agli stessi gravi eventi tellurici, ha rivelato una perfetta resistenza, non avendo riportato il minimo danno, tanto da essere da subito individuato come soluzione post sismica per ospitarvi entrambi i licei sino alla costruzione del nuovo polo scolastico. Tutto ciò comprova che le motivazioni sottostanti il diniego finale al trasferimento del Classico all’ex Orfanotrofio sono dovute sia al venir meno dell’iniziale esigenza logistica, sia alla dubbia tenuta sismica del complesso di proprietà comunale, vista la sua reazione alle scosse del 2016". 

Per quanto riguarda, invece, i lavori fatti dal Comune di Tolentino sui locali ex Orfanotrofio, la consigliera ha specificato che "il tecnico della Provincia, nel ruolo esecutivo di progettista e di  direttore dei lavori, ha, sì progettato ed eseguito le opere di riparazione del danno al fine di ripristinare l’agibilità della parte dell’ex Orfanotrofio, ma ciò è avvenuto sotto la responsabilità del procedimento del Comune di Tolentino il quale, in quanto proprietario, è giuridicamente l’effettivo ed esclusivo titolare sia delle scelte riguardanti la tipologia e l’entità degli interventi edilizi a cui assoggettare il proprio bene e sia del reperimento, con fondi propri o altrui, delle risorse necessarie"

"Anche nell’accordo sottoscritto il 20 marzo 2017 da Provincia, Regione e Comune per condividere la decisione di realizzare il  nuovo polo delle scuole superiori tolentinati fuori dal centro cittadino, si pone a carico dell’amministrazione comunale la 'riparazione dei danni dell’ex edificio licei Filelfo, ivi compresa la parte ceduta dalla Provincia di Macerata'. Quelli effettuati presso l‘ex Orfanotrofio sotto la direzione del tecnico provinciale sono stati, peraltro, interventi di riparazione prescindenti da una qualche particolare destinazione d’uso, per cui il Comune avrebbe dovuto  eseguirli in ogni caso per ripristinare l’agibilità del proprio immobile, indipendentemente dalle ipotetiche esigenze del Filelfo", ha concluso Sestili.

 

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