Elezioni Quirinale, c’è la terza fumata nera. Da giovedì si abbassa il quorum
Un altro nulla di fatto. Come da pronostici è arrivata la terza fumata nera per l’elezione del presidente della Repubblica nelle votazioni del Quirinale. Trionfano ancora le schede bianche, che scendono a 412. Prosegue il braccio di ferro tra centrodestra e centrosinistra.
Nessun nome ha raggiunto la maggioranza dei due terzi, fissata a quota 673, ma dal prossimo voto — che si terrà domattina alle 11 — per eleggere il Capo dello Stato basterà il 50% più uno delle preferenze. Nella terza giornata di votazioni ancora in cima alle liste di gradimento il presidente uscente Sergio Mattarella con 125 voti.
Endorsement importante anche per Guido Crosetto, con le sue 114 schede, molte di più dei 63 grandi elettori di Fratelli d’Italia, che aveva proposto il nome. Cresce anche il giurista Paolo Maddalena, sostenuto dagli ex grillini di Alternativa C’è, passato dai 39 voti di ieri ai 61 di oggi. A quota 52 c'è Pierferdinando Casini, tra i nomi più chiacchierati insieme a Draghi e Mattarella proprio per il Quirinale.
Intervenuto ai microfoni del Corriere della Sera, Crosetto ha subito smentito la propria disponibilità per guidare il Colle. Proseguono nel frattempo a Roma gli incontri tra i vertici dei principali partiti politici italiani per trovare una intesa che sta spaccando dall’interno le varie forze di Governo e che sarebbe ricollegabile anche alle indiscrezioni relative alla “sospensione” del Green Pass.
Commenti