Covid-Hospital Civitanova, la maggioranza fa quadrato con il sindaco: "Serve un commissario straordinario"
“Condividiamo pienamente la soluzione del sindaco Ciarapica: per gestire la situazione socio-sanitaria provocata dal dramma del Coronavirus, si provveda a nominare un Commissario straordinario. Precisiamo subito che la nostra non è una proposta di gruppi di centrodestra contro una Regione di centrosinistra, ma per garantire la certezza che non si approfitti di questi momenti per condurre in porto l'insano disegno della sinistra di concentrare tutto sull'ospedale unico a scapito dell'ospedale di Civitanova. Crediamo poco alla Storti che difende le scelte fatte dall'azienda che presiede”. Ad affermarlo, in una nota congiunta,sono consiglieri e assessori di maggioranza del Comune di Civitanova che fanno quadrato intorno al sindaco.
“Molti di noi, infatti – continua la maggioranza - hanno raccolto proteste di medici e infermieri perché sono a corto di strumenti di protezione, ma non lo dicono perché temono ritorsioni da parte della politica. E questo è vergognoso. Come è vergognoso che agli incontri non sia stato mai invitato il sindaco, magari con la scusa che si tratta di decisioni tecniche. Ci risulta però che nella tarda serata di domenica fosse presente Micucci che non è un tecnico ma il capogruppo regionale del PD.
Facciamo la proposta di un Commissario anche per denunciare l'improvvisazione delle scelte e la mancanza di una programmazione per assicurare provvedimenti efficaci. Un Commissario straordinario, aggiungiamo, anche contro la supponenza di una classe dirigente, locale e regionale, che fa e disfa nel chiuso di quattro mura, decide senza consultare chi vive la sanità a contatto con pazienti, familiari e problemi; mette in difficoltà ricoverati e famiglie trasferendo reparti interi e non prende in considerazione l' idea di recuperare all'uso gli ospedali chiusi per ospitare gli infetti senza sconvolgere la vita di chi già soffre per conto suo e quella di chi li assiste per non farli sentire soli. L' ultima perla, il trasferimento anticipato nel nostro ospedale dei pazienti infetti senza darne notizia e, come denunciato dal sindaco, senza neanche preparare il personale all'accoglienza. La Storti smentisce ma anche a noi è stato confermato.
Provvedimenti improvvisati – spiegano i consiglieri - che se da una parte possono essere capiti perché la situazione evolve pericolosamente di giorno in giorno, dall'altra sono da respingere perché presi senza il coinvolgimento di operatori che in materia ne sanno più della stessa Storti, Maccioni e Ceriscioli. Sorprende Francesco Micucci (PD), che polemizza con il sindaco perché alla luce di certe decisioni (tra cui lo smantellamento di Ematologia che è uno dei fiori all'occhiello della sanità territoriale) esprime i suoi timori circa il futuro depauperamento del nostro ospedale. Micucci assicura che così non sarà e si appella ad un accordo sottoscritto. Ciarapica non si fida, e neanche noi.
Troppi accordi finiscono in carta straccia, non vorremmo che succeda la stessa cosa con l' ospedale. Anzi chiediamo un potenziamento e siamo d’accordo con la proposta del sindaco di attrezzare i due piani ancora vuoti per creare un reparto di eccellenza in malattie infettive.
E allora invitiamo tutti a diffidare e a tenere sempre alta l'attenzione. <
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