Come prima firmataria di una nuova interrogazione parlamentare sul tema della cosiddetta “busta paga pesante”, torna a occuparsi di equa fiscalità e terremoto l'On. marchiana Lara Ricciatti, vice capogruppo alla Camera dei Deputati di MDP - Movimento Democratico e Progressista, mantenendo sempre vigile e fattivo il proprio impegno in favore delle popolazioni colpite dal sisma del 2016. Almeno 18 rate (ossia il numero massimo previsto per queste fattispecie dallo Statuto del Contribuente) e il posticipo della data di avvio di restituzione Irpef sono le richieste avanzate.
Depositata in giornata un'interrogazione a risposta scritta in cui si chiede al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro dell'Economia e delle Finanze, al Ministro dell'Interno, che vengano definitivamente corrette le norme sulla “busta paga pesante”, prorogata al 31 dicembre 2017, ma con sole 9 rate mensili di restituzione Irpef a decorrere dal 16 febbraio 2018. Nove rate che quindi al momento prevedono il dilazionamento in soli 9 mesi di tempo. Un periodo – fanno notare unitariamente in una nota anche i sindacati Cisl-Cgil-Uil - oltremodo irragionevole se si pensa, ad esempio, ai 120 mesi, ossia ai 10 anni, concessi nel caso del terremoto del 1997.
“Si ascoltino i sindacati e si cambino le norme, altrimenti rischiamo di ottenere l’effetto opposto: abbiamo lavorato per sostenere economicamente le lavoratrici ed i lavoratori ed invece produciamo solo un danno, costringendoli a restituire denaro in un lasso di tempo troppo ristretto. Non dimentichiamo che la parola sfollato sta diventando uno status e le persone non sono ancora tornate alla normalità e noi rendiamo ancora più complicata la situazione dettando tempi irragionevoli per la restituzione dei soldi” dichiara la deputata Ricciatti, ricordando che un sostegno non può e non deve diventare un problema. “Anche in questa battaglia siamo a fianco dei sindacati e delle lavoratrici e dei lavoratori”.
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