Dopo il successo della prima edizione, torna “Visioni - Festival di Poesia”. Dal 18 al 20 ottobre, nei Comuni di Muccia, Pieve Torina, Valfornace e Fiastra alcuni dei nomi più rilevanti della poesia contemporanea italiana e internazionale si daranno appuntamento, grazie alla direzione artistica di Marco Onofrio, per l’interessante rassegna che si propone come un’importante occasione di incontro e riflessione sull’arte poetica.
Organizzato dalla casa editrice romana Edilazio, il Festival offrirà tre giorni di eventi gratuiti tra letture, performance, momenti musicali e incontri culturali, con la partecipazione di poeti, studiosi, artisti e appassionati di letteratura.
Questo il programma completo. La cerimonia di apertura è prevista venerdì 18 ottobre, alle 15.30, nella sala conferenze dell’Eremo del Beato Rizzerio a Muccia. Dopo i saluti istituzionali, verrà proiettato il video ufficiale della prima edizione a cura di Dina Curione. A seguire, la presentazione dei poeti ospiti. Alle 17.30 il Festival si sposterà al centro polifunzionale “Cesare Lami” di Muccia, dove avrà luogo “Eternamente Dante”, dedicato al Maggior Poeta: prima le conferenze di Gianni Pittiglio sull’“Iconografia della Divina Commedia” e di Dante Maffìa su “Dante duttile e malleabile”; poi il reading poetico “Poesie per Dante Alighieri”.
Sabato 19 ottobre appuntamento alle ore 10 a Pieve Torina per il suggestivo Sentiero delle Acque, coronato dal reading poetico “Liquida Madre”. Poi, alle 11.30, la sala Rubner di Pieve Torina sarà teatro di tre eventi: “…di là da quella”, una riflessione sull’atto poetico, a cura di Allì Caracciolo; “Visioni latine”, una breve conferenza di Simona Stancu sul Dialogo culturale tra Romania e Italia; il reading poetico “Lo splendore delle parole”. Nel pomeriggio, appuntamento alle ore 16 a San Maroto, Valfornace, per la visita guidata alla chiesa romanica di San Giusto. Poi, alle 17.30 presso la sala Ciccotti di Pievebovigliana, andrà in scena “La magia della Sibilla”. Anche in questo caso tre eventi: la conferenza “Dal mito alla storia: le terre della Sibilla”, a cura di Augusto Ciuffetti; il reading poetico “Mago agere”; il concerto “Beatle-Magia”, con le canzoni dei Beatles interpretate da Valerio “Saman” Mattei.
Domenica 20 ottobre si comincerà alle 10, nella sala conferenze dell’Eremo del Beato Rizzerio a Muccia, con due eventi di performance poetica: “Per indicibile beatitudine”, a cura di Ilaria Drago; e “Il cielo”, a cura di Marco Onofrio e Valerio “Saman” Mattei. Alle 11.45 il Festival raggiungerà il lavandeto “La melanda”, a Taro di Fiordimonte, Valfornace, per il reading poetico “I profumi della poesia”. Alle 16.30 il lago di Fiastra, presso la “spiaggetta” di San Lorenzo, offrirà il suo magnifico scenario al reading poetico “Nel lago del cor…”.
Alle 18.30 il gran finale del Festival nella sala Consiliare del Comune di Fiastra, per celebrare la forza irresistibile che “move il sole e l’altre stelle” con “Visioni d’amore”: prima la performance poetica “Achmatova-Modigliani: amore a prima vista”, a cura di Dante Maffìa; e infine il reading poetico che concluderà nel migliore dei modi la “tre giorni” di eventi “visionari”.
Tra gli ospiti dell’edizione 2024 del festival ci saranno i poeti: Fabrizio Dall’Aglio, Emanuela Dalla Libera, Andrea Di Consoli, Ilaria Drago, Tiziana Marini, Monica Martinelli, Marco Onofrio e Plinio Perilli. Poeti uditori: Dante Maffia, Chiara Mutti, Gabriella Maggio. Ospite internazionale Simona Stancu, musicista Valerio Saman Mattei.
“Il festival delle Visioni è un’occasione unica per far dialogare i mondi della poesia, dell’arte e della musica. La bellezza dei Monti Sibillini fa da cornice naturale a un evento che celebra l’importanza della parola e dell’espressione artistica in tutte le sue forme – spiega Marco Onofrio, direttore artistico della rassegna, che sottolinea: – Quest’anno siamo particolarmente entusiasti di accogliere poeti di grande spessore, per condividere con il pubblico nuove visioni e ispirazioni”.
Il festival è realizzato grazie al supporto dei Comuni di Muccia, Pieve Torina, Valfornace e Fiastra, con la collaborazione di diversi partner locali, tra cui Varnelli, La Melanda, Bartolazzi, VerdeFiastra, Il Poggio delle Armonie, Fronzi e Le Casette. La partecipazione a tutti gli eventi è gratuita.
Anche il terzo Giorno di Overtime si è concluso. Molti eventi e incontri interessanti si sono susseguiti nella giornata dell'11 ottobre, ed hanno riempito la città di racconti di sport e cultura.
In collaborazione con Unimc, ospite all'Overtime Riccardo Albini, l'inverntroe del Fantacalcio. Un incontro quindi, moderato dal prof Giacomo Gistri, sul fanta gioco ormai più conosciuto al mondo. L agiornata è proseguita con molti Incontri, da Giampaolo Calvarese a Giuseppe Dossena e Massimiliano Verdino, parlare di calcio africano.
Alla Galleria degli Antichi Forni, presente invece Riccardo Cucchi, per parlare del libro "Un Altro calcio è ancora possibile": "Io penso che un altro calcio sia ancora possibile. A condizione naturalmente che il calcio sappia capire che può vivere ancora a lungo rispettando la passione di chi lo segue. Il calcio deve tornare quello degli oratori, il calcio dei bambini non può essere a pagamento. Mi mette tristezza leggere in alcuni parchi vietato giocare a calcio" - si spiega Riccardo Cucchi - "Noi giocavamo dapertutto. Credo che il calcio abbia un debito di riconoscenza negli oratori. Oggi ho l'impressione che la mercificazione anche del calcio dei bambini credi disuguaglianza sociale. Soprattutto credo che questo abbia smorzato il talento. L'altro calcio è un calcio dove si può finalmente tornare a vivere con empatia. appassionati in curva e i bambini per strada. C'è una grande frase di Borges: laddove un bambino prende a calcio qualcosa per strada, li la storia del calcio. Non vorrei si fosse perso questo spirito a discapito della visione di calcio come generatore di profitto".
Spostandoci poi al Teatro della Filarmonica, spazio a Gianluca Rocchi e Katia Senesi, per un incontro sul mondo dell'albitraggio. "È stato un momento, quello che mi ha visto entrare a far parte del comitato nazionale Aia, in cui ho avuto il timore di non essere adatta al ruolo. Venivo dal tecnico, quindi questo è un ruolo che non conoscevo nel dettaglio. - ci ha raccontato Katia Senesi - È stato un mettersi in gioco. Poi ho scoperto che quello che era stato fatto in passato non solo da me ma anche dalle altre ragazze in associazione, aveva un pò tracciato il percorso. Questo ha poi portato alla promozione di una terna arbitrale in Serie A. L'arbitro è un'attività particolare ma poco conosciuta si pensa solo che sia qualcuno che fischia e fa un errore".
La serata si è conclusa con l'evento al Teatro Lauro Rossi, che ha visto Lele Adani, Nicola Ventola e Antonio Cassano portare sul palco il loro programma Vivaelfutbol.
Nel cortile di Picchio News in corso della Repubblica, in collaborazione con Overtime Festival, è stato ospite nel pomeriggio di ieri Giuseppe Dossena, campione del mondo nel 1982, che dopo una vita da calciatore con le maglie, tra le altre, di Torino e Sampdoria ha vissuto una seconda fase calcistica allenando molte squadre al di fuori dell'Europa tra cui spicca la sua esperienza come ct della Nazionale del Ghana.
L 'evento è stato organizzato all'interno del programma di Overtime, e prevedeva la presentazione del libro "Polvere D'oro. il calcio africano come metafora culturale" del fotografo Massimiliano Verdino, presente anch'esso all'evento. Ha moderato l'incontro il giornalista Dario Ronzulli. Un appuntamento che quindi ha portato un approccio al calcio diverso, quello africano, raccontato dalle immagini di Verdino e dai ricordi e gli occhi di Dossena.
"In Africa ho riscoperto il colore, prima scattavo solo in bianco e nero. L'africa era un tripudio di colori, ha spiegato Verdino. Quando ho deciso di andare lì sono anche tornato all'analogico. Ho quindi usato rullini e fotocamere analogiche. Non volevo interferenze di schermi. Lo scatto a cui sono più affezionato è quello della copertina. Ho visto dal campo da calcio questo tifoso e l'ho inseguito per scattargli un primo piano"- ha dichiarato il fotografo sulla genesi del suo progetto e del libro. Ha continuato poi sull'Overtime: "Sono amico del festival. Ho già presentato qui il mio progetto fotografico e cerco ogni anno di partecipare. Cerco ogni anno di rinnovarmi e anche questo è servito come stimolo per riuscire nella creazione del libro".
Abbiamo poi ascoltato Giuseppe Dossena, sulla sua esperienza in Africa: "Mi ricordo tutto di quel periodo. Devi aver passione per il calcio e voglia di scoprire ed esplorare qualcosa di diverso. L'ho praticamente visitata tutta, avendo seguito le nazionali del Ghana, maschili e femminili. Il calcio africano è appassionate. I colori, gli odori, la luce. Sono esperienze che ti segnano. Overtime è stato un ottimo contenitore per raccontare questa storia parlando anche del libro di Massimiliano. Abbiamo vissuto insieme alcuni periodi in Ghana. Oggi è stato facile per me aprire l'album dei ricordi".
E poi un commento sulla Nazionale italiana odierna: "Sono due Mondiali che rimaniamo a fare gli spettatori. Non dovrebbe essere così per il terzo. Abbiamo bisogno di lavorare molto per trovare il modo di essere protagonisti. In assenza di talenti, però, la voglia, il carattere e l'organizzazione possono far la differenza. dobbiamo mettere in campo queste qualità".
L'incontro quindi, oltre che raccontare la genesi del libro di Verdino, è stato un tuffo nell'album dei ricordi di Dossena. Dall'esperienza in Ghana a quella in Libia, dove ha dovuto interfacciarsi con il figlio di Gheddafi, Saadi: "Quando segnava regalava un'autovettura a tutta la squadra, se però la partita dopo andava male, le ritirava". Un insieme di fotografie, reali e di racconto, di due persone che hanno toccato una realtà calcistica diversa dalla nostra.
Lunedì 7 ottobre, alla presenza di numerose autorità e rappresentanti della società civile, il Rotary Club di Macerata ha organizzato un incontro in cui si è affrontato il doloroso tema della violenza di genere: un fenomeno complesso che rappresenta una delle forme più gravi di violazione dei diritti umani, colpendo in modo drammatico donne in tutto il mondo.
Gli ospiti presenti hanno approfondito il fenomeno fornendo numerosi spunti di riflessione, affrontando e valutando il tema anche dalla loro esperienza professionale. Sono intervenuti, infatti, il prefetto Isabella Fusiello, Francesca D’Alessandro vicesindaco e assessore alle Politiche Sociali e delle Pari Opportunità del Comune di Macerata, Stefania Nardini, dirigente Ambito Territoriale per la provincia di Macerata dell’Ufficio Scolastico regionale, e il colonnello Raffaele Ruocco, comandante provinciale dei carabinieri di Macerata.
“Sono molteplici le cause che determinano questo comportamento deviato, spesso legato a una concezione patriarcale della società che vede la donna in una posizione subordinata rispetto all’uomo”, ha spiegato il Rotary Macerata.“Questa disparità di potere si riflette in comportamenti abusivi e nella convinzione ancora presente in molte realtà che l’uomo abbia il diritto di controllare e domare la donna. La violenza di genere è anche un problema trasversale che si manifesta in tutto il territorio nazionale al di là dello stato economico e il livello di istruzione”.
Nella serata si è parlato anche del ruolo dei centri di sostegno. Il Comune di Macerata è titolare del Centro Antiviolenza come Ente Capofila Territoriale dell’ATS 15. Marcello Naldini, presidente della Copperativa Il faro’ e Elisa Giunti, coordinatrice Servizi Antiviolenza, hanno approfondito e spiegato ai numerosi presenti il ruolo di questa realtà in risposta a questa emergenza sociale.
‘Il Faro’ di Macerata è un riferimento importante che si distingue per l’approccio integrato e multidisciplinare. È nato come centro di accoglienza e di ascolto, fornisce supporto psicologico, legale e sociale alle donne che subiscono violenza. Grazie a una rete di professionisti, tra cui psicologi, avvocati e assistenti sociali, il centro è in grado di accompagnare le vittime in un percorso di fuoriuscita dalla violenza, offrendo loro strumenti concreti per ricostruire le proprie vite.
In conclusione di questa intensa serata, la presidente del Rotary Club di Macerata, Irene Tedone, ha consegnato una donazione per partecipare all’acquisto di ‘kit di sgancio’, (degli zaini con all’interno beni di prima necessità ), donazione derivata dal ‘Rotary all’Opera’, per contribuire concretamente a questa importante realtà che aiuta le donne in questo momento così difficile della loro vita, nella convinzione che combattere la violenza di genere significa lavorare per una società più giusta, in cui tutti, possano vivere liberi da paura e oppressione.
L'attesa era palpabile e, a giudicare dall'entusiasmo del pubblico, è stata ampiamente ripagata. La serata più attesa della quattordicesima edizione di Overtime, il festival del giornalismo, dell’etica e del racconto sportivo, ha visto salire sul palco del Teatro Lauro Rossi di Macerata tre protagonisti d’eccezione: Lele Adani, Nicola Ventola e Antonio Cassano (in video collegamento). Con la moderazione di Marco Ardemagni, conduttore Rai, i tre ex calciatori hanno portato a Macerata il loro format di successo "Viva el Futbol" (per l’occasione “on the road”) regalando al pubblico una chiacchierata a 360 gradi sul mondo del calcio.
La serata si è aperta con il commento sull'Italia di Luciano Spalletti, all’indomani della sfida di Nations League contro il Belgio, trasmessa in diretta Rai proprio con Adani al commento tecnico. Se quest’ultimo e Ventola si sono detti fiduciosi riguardo la prestazione degli Azzurri, Cassano è rimasto meno impressionato, soprattutto considerando che il Belgio era privo di alcuni giocatori chiave. La discussione ha poi toccato le sconfitte più dolorose della storia della Nazionale italiana, dalle sciagure del passato, come la "disfatta dei ridolini" del 1966, fino alla più recente eliminazione contro la Svizzera agli Europei. Per Adani e Ventola, lo 0-0 contro la Svezia del novembre 2017, che per la prima volta nella storia ci costò l’accesso ai Mondiali, è stata la sventura peggiore; Cassano, invece, ha puntato il dito contro il 3-2 subito dalla Slovacchia ai Mondiali del 2010, che ha segnato l’eliminazione dell’Italia di Lippi campione del mondo in carica.
Il format "Viva el Futbol" si è rivelato un grande successo grazie alla sua formula semplice ma potente: una combinazione di opinioni schiette, analisi tecniche e tanta amicizia. "Alla base di tutto c’è una fondamenta sana e valoriale che si chiama amicizia", ha spiegato Adani. Ventola ha sottolineato come il loro programma non punti a cercare consensi, ma sia il frutto genuino della loro passione per il calcio. Cassano, con la solita franchezza, ha ribadito di non farsi influenzare dalle critiche e di voler esprimere il suo pensiero senza timori, anche a costo di andare controcorrente.
Un momento clou della serata è stato quando i tre ex giocatori, accomunati dall’esperienza con la maglia dell’Inter, hanno composto il loro undici ideale nerazzurro, con i loro nomi già inseriti in formazione. In porta c’è Toldo. Wlater Samuel al fianco di Adani in difesa, con i brasiliani Maicon e Roberto Carlos sugli esterni. A centrocampo, per sorreggere una formazione molto offensiva, ci sono Zanetti e Matthäus. Attacco pesante con Eto’o e Cassano a supporto di Ventola e Ronaldo il fenomeno.
La serata è proseguita con un dibattito sull’attuale Serie A e la nuova formula della Champions League. Mentre per i tre l’Inter resta la favorita per lo scudetto, Cassano e Adani hanno criticato aspramente la nuova struttura della Champions, considerata troppo frammentata e deleteria per i giocatori, costretti a un numero eccessivo di partite durante la stagione. “È una pagliacciata”, ha tuonato Cassano, denunciando l’ingordigia dei potenti del calcio. “Si rischia di giocare più di 80 partite in un anno. I potenti del calcio pensano solo a guadagnare soldi e a farne guadagnare di più ai grandi club. Tutte queste partite sono una follia”.
Il pubblico ha poi avuto l’opportunità di interagire con i protagonisti, ponendo loro domande che hanno toccato temi scottanti, come la disapprovazione di Cassano e Adani per il gioco di Allegri, le critiche dell’ex Sampdoria a Cristiano Ronaldo e l’esonero di De Rossi da allenatore della Roma. La serata si è conclusa con Ventola e Adani disponibili per selfie e autografi, dimostrando il loro legame sincero con i fan e la voglia di condividere momenti di convivialità.
Giù il sipario, dunque, su un’altra grande giornata di sport a Macerata, con “Viva el Futbol on the road” che si prende un posto d’onore fra gli eventi più riusciti e innovativi proposti da Overtime nei suoi 14 anni di storia, che secondo Lele Adani lo rendono un festival straordinario e migliore rispetto ai “competitor” de Il festival dello Sport di Trento, descritto come “una brutta copia di Overtime” dal commentatore sportivo più discusso del momento.
“È una grande commozione quella che noi pievetorinesi abbiamo provato ieri mattina nel vedere di nuovo i nostri anziani attraversare le porte della casa di riposo. È come se si riaccendessero le luci non solo del complesso Sant’Agostino ma, simbolicamente, di tutto il paese, come se quelle luci fossero davvero un concreto segnale di speranza. L’inaugurazione della casa di riposo è un altro tassello che si aggiunge al grande lavoro per la ricostruzione che vede il nostro comune tra le realtà più dinamiche e attive del cratere. È la scommessa sulla qualità dei servizi di base, oltre che sulla ricostruzione materiale delle abitazioni. E il fatto che oggi i bambini della scuola primaria De Amicis siano intervenuti portando un dono a ogni ospite e leggendo poesie e pensieri dedicati agli anziani, è il segno di una comunità viva, che vuole coltivare la memoria del passato e progettare il futuro”.
Dalle parole del sindaco di Pieve Torina, Alessandro Gentilucci, emerge una grande soddisfazione per il taglio del nastro che annuncia la riapertura della casa di riposo. Un investimento di circa 3 milioni e mezzo per una struttura che ospita al momento 23 persone.
“Io c’ero quella notte del 26 ottobre a masticare la polvere dei calcinacci della casa di riposo mentre, sotto la pioggia, trasportavamo gli anziani lontano dal pericolo, subito cercando per loro una sistemazione temporanea ma adeguata. E oggi siamo qui a festeggiare un ritorno che significa tanto per tutti loro. Significa riappropriarsi di un tetto finalmente definitivo, di mura robuste e sicure, di un luogo dove poter trascorrere il tempo che rimane, in serenità e accuditi con cura. Voglio ringraziare in primis il presidente della regione, Francesco Acquaroli, per aver concesso anzitutto la delocalizzazione della casa di riposo proprio qui a Pieve Torina, e tutti coloro che, a vario titolo, a cominciare dalla struttura comunale, hanno lavorato per poter consentire questa riapertura”.
Alla cerimonia hanno partecipato Daniela Corsi e Giancarlo Cordani, rispettivamente direttore sanitario e direttore sociosanitario dell’AST di Macerata, rappresentanti del team dei progettisti, della ditta esecutrice dei lavori e della cooperativa che gestisce la casa di riposo. Ad accompagnare gli alunni della scuola primaria di Pieve Torina, il dirigente Emilio Procaccini insieme ad alcune insegnanti e tanti cittadini di Pieve Torina che hanno voluto presenziare all’inaugurazione.
Anche quest’anno Le Orchidee Ets – ODV, associazione di aiuto e sostegno alle pazienti oncologiche, rinnova l’invito a partecipare all’appuntamento de “La forza del cammino – Mille passi cominciano sempre da uno-” giunto alla 6° edizione.
L’evento si svolgerà domenica 20 ottobre nella splendida cornice naturale dell’Abbadia di Fiastra . Una camminata fortemente voluta dall’associazione per promuovere e sostenere uno stile di vita sano e il miglioramento del livello di qualità di vita delle pazienti oncologiche e dei familiari in un momento così delicato.
La camminata è aperta a tutti, due i percorsi da scegliere, da 4 e 7 km, accompagnati dagli istruttori dell’associazione Macerata Nordic Walking sempre al fianco de Le Orchidee in questa iniziativa.
Il ritrovo per i partecipanti è alle 8:30 presso il piazzale davanti alla chiesa, alle ore 9:00 sono previsti il benvenuto e i saluti della presidente dell’associazione, alle 9:30 la partenza per la camminata con i due percorsi a disposizione.
La partecipazione è a offerta libera e il ricavato sosterrà l’associazione Le Orchidee Ets nel portare avanti progetti e impegni costanti dedicati a sostenere e supportare le donne colpite dal tumore al seno.
Domani,sabato 12 ottobre, in occasione della 45esima Giornata Mondiale del Turismo, la Città di San Severino Marche ospiterà la giornata di studi “Turismo e pace” promossa dalla Commissione regionale per la pastorale del tempo libero, turismo e sport della Conferenza Episcopale Marchigiana e dall’Anci Marche con la collaborazione della Arcidiocesi di Camerino e San Severino Marche e il patrocinio del Comune di San Severino Marche e dell’Unione Montana Potenza Esino Musone.
“In questo tempo così denso di notizie di guerra, di morti tragiche, ingiuste e innocenti, non possiamo non interrogarci sulla responsabilità di ciascuno di noi e sull’impegno a costruire vie di pace a partire dalla vita quotidiana. Il messaggio del Dicastero per l’evangelizzazione in occasione della Giornata mondiale del turismo ci aiuta a rendere centrali alcuni spunti riguardanti la cultura dell’incontro quale fondamento dell’esperienza turistica. Viaggio e accoglienza siano pertanto orientati alla meraviglia della scoperta e ispirati da una fraternità universale – sottolinea monsignor Angelo Spina, arcivescovo metropolita di Ancona – Osimo e delegato Cem per la pastorale del tempo libero, turismo e sport, che aggiunge – Il Giubileo che avrà inizio il 24 dicembre prossimo con l’apertura della Porta Santa di San Pietro, ci indica come la Speranza possa divenire il motore fattivo di ogni cambiamento, anche quando tutto sembra impossibile. L’incontro tra coloro che sono in viaggio e coloro che li accolgono sia sempre nella speranza di un arricchimento reciproco dell’anima che l’altra persona rappresenta”.
Monsignor Spina introdurrà il tema centrale dell’iniziativa con un intervento, che seguirà i saluti istituzionali, dal titolo: “Dare speranza alle nostre comunità”, tema che risulta essere in linea con le parole di Papa Francesco sull’importanza di un turismo sostenibile e consapevole, capace di mettere al centro la persona e la cura del Creato.
I lavori, che si apriranno al teatro comunale Feronia alle ore 9,30, saranno aperti dal saluto dei partecipanti: Francesco Fioretti dell’ufficio per la pastorale, il tempo libero, il turismo e lo sport della Cem, Rosa Piermattei, sindaco di San Severino Marche e Marco Fioravanti, sindaco di Ascoli Piceno e presidente Anci Marche. Presenterà Tarcisio Antognozzi dell’ufficio per la pastorale dello sport dell’Arcidiocesi di Camerino – San Severino Marche.
Tra le riflessioni della giornata anche quella del cardinale Edoardo Menichelli, vescovo emerito di Ancona – Osimo, sul tema: “L’urgenza di operare per la pace, mettendo al centro l’uomo e il Creato”.
Alle ore 11,30, in piazza del Popolo, accensione della Fiaccola della Pace. Alle ore 12 la sala degli Stemmi del palazzo Comunale, di recente riaperta, ospiterà la tavola rotonda sul tema “Racconti dal territorio” che sarà moderata da Francesco Fioretti. Tra gli interventi quelli di Francesco Massara, arcivescovo di Camerino-San Severino Marche, Marco Fioravanti, sindaco di Ascoli Piceno e presidente Anci, Denis Cingolani, sindaco di Matelica e presidente dell’Unione Montana Potenza Esino Musone, Rosa Piermattei, sindaco di San Severino Marche e membro della commissione turismo Anci Marche, cui sarà riservato un intervento di chiusura.
Nel pomeriggio alle ore 15 visita guidata al MAReC, il Museo dell’Arte Recuperata, con il saluto dell’arcivescovo monsignor Francesco Massara e il tour a cura della direttrice Barbara Mastrocola.
È ormai qualche anno che, anche se importato dall’estero, Halloween è abbondantemente celebrato anche in Italia, con ragni, fantasmi e gatti neri, travestimenti da strega, da lupo mannaro e feste a tema, tra djset e gruppetti di bimbi che si aggirano nei quartieri alla ricerca dell’ormai classico "dolcetto o scherzetto". In realtà, dietro a quella che oggi è diventata una festa a tutti gli effetti, si cela una ricorrenza con radici ben più profonde, a cavallo tra antiche celebrazioni, spiritualità e credenze popolari.
Si tratta della vigilia di Ognissanti, seguita dalla celebrazione del 1° novembre e, quest’anno, dal fine settimana: quattro giorni che sembrano fatti apposta per trascorrere tempo in famiglia, con il proprio partner o con gli amici di sempre a caccia di esperienze uniche e, magari, di qualche brivido autentico…e perché, per questo 2024, non provare a immergersi nel primo festival storico di Halloween in Italia?
Dopo aver richiamato nella sua passata edizione più di 2000 persone arrivate appositamente da tutta Italia, Sicilia e Sardegna comprese, torna quest’anno l’Halloween Mystery Fest di Montelupone: quattro pomeriggi intensi, da giovedì 31 ottobre a domenica 4 novembre, dalle ore 17.30 alle 2:00 di notte, tutti a ingresso gratuito.
Un weekend lungo che permetterà a tutti i partecipanti di farsi circondare dallo speciale mix di magia, mistero e avventura che permeerà il borgo antico, tra spettacoli, giochi interattivi e attività dedicate ai “cuor di leone” e ai meno temerari.
Un evento che nasce grazie a un’idea del monteluponese Leonardo Bedini: unendo la sua grande passione per la storia locale, i suoi miti e le sue leggende, e la sua esperienza come attore comico e cantastorie, ha ideato e dato vita ai Mistery Tour nel cuore del borgo (di cui è anche misteriosa guida e accompagnatore), da qualche anno vero e proprio "protagonista" del passaparola di turisti italiani e internazionali che visitano la zona, alla ricerca di esperienze un po' di nicchia.
L’Halloween Mystery Fest è la sua naturale - e quasi doverosa - evoluzione, a cui Bedini ha lavorato insieme all’associazione da lui fondata Storie e Leggende e con Gazolina Eventi, Roba da Malti Distribuzione, Eventi Improvvisi, la Pro Loco di Montelupone e con il patrocinio del comune di Montelupone.
E così, ecco che i protagonisti assoluti della Fest sono tre spettacoli, tre avventure affascinanti e misteriose a cavallo tra storia e leggenda, per un'esperienza immersiva e coinvolgente e dedicata ai più curiosi:
- I segreti dell'Abbazia, al Teatro di Montelupone (in scena fino a 3 volte al giorno, negli orari 18.00/20.00/22.00 - durata un’ora circa - costo €10) "con attori in costume e tanta follia! Quanti misteri possono nascondere un monastero ed un’abbazia con 2000 anni di storia? Leggende, oscuri segreti e storie vere pronte a svelarsi - racconta Bedini - Il teatro in quei giorni si trasformerà per accogliere i presenti da veri e propri protagonisti…che la storia avvolgerà e a cui pioverà addosso da tutte le parti";
- Uno Squarcio nel Tempo!, spettacolo itinerante per Montelupone (replicato fino a 3 volte ogni giorno, negli orari 18.00/20.30/22.30 - durata un’ora circa - costo €10) "Al confine con la leggenda la storia è fatta di piccoli eventi, a volte piccolissimi. Un incredibile avvenimento perso nel tempo è stato scoperto di recente a Montelupone - prosegue Bedini - Un goffo e oscuro individuo guiderà i partecipanti in un viaggio misterioso per risvegliare le anime perdute nella storia, aprendo squarci nel tempo. Tanti attori in costume faranno da guida attraverso mondi paralleli, partendo da Montelupone per toccare con mano la grande storia del mondo, scoprendo un filo rosso che intreccia la storia locale con il destino di interi regni".
- L'oscura vera storia del borgo, il Mystery tour di Montelupone ma in versione "gigante" (fino a 3 spettacoli in partenza al giorno, negli orari 17.30/20.00/22.30 - durata due ore circa - costo adulti €16, bambini sotto 10 anni €13) “Con 10 attori in costume, tutte le storie nascoste di Montelupone...prendono vita"! Con racconti narrati solo in questi giorni e non nel normale Mystery tour, tutti basati su storie vere ma raccontate sotto forma di show, itinerante, con videoproiezioni, divertente, interattivo e un po’ pauroso - conclude Bedini - Con il finale nelle grotte al buio assoluto!”
Tutti gli spettacoli sono adatti a tutti, consigliati dai 5 anni in su con i bambini accompagnati. Completano l’offerta una serie di altre attività aperte a tutta la famiglia come il Mystery Music Festival, un mix di suoni e mistero con dj locali, in collaborazione con la Proloco di Montelupone, ogni sera dalle 21:30; la Zona Kids, uno spazio dedicato ai più piccoli con gonfiabili, laboratori e attività a tema Halloween; i giochi di fuoco e magia con i Carantos, con spettacolari esibizioni di fuoco e magia che illumineranno le vie del borgo; Halloween Mystery Games, in cui cimentarsi in sfide ed enigmi adatti a tutta la famiglia e l'Area Food & Beverage, in collaborazione con Rocket Truck, in cui gustare piatti tradizionali e bevande locali.
Presentato questa mattina presso i moderni spazi del Social Hub di Via Gramsci il programma del Macerata Humanities Festival, l'evento organizzato dall'Università di Macerata che dal 15 al 18 ottobre trasformerà la città di Macerata in un vibrante centro di dialogo e scoperta culturale. Patrocinato dalla Regione Marche e dal Comune di Macerata, con il supporto di Lube, Bper Banca, Bcc di Recanati e Colmurano, Fior di Grano, il Macerata Humanities Festival proporrà oltre 40 appuntamenti di assoluto rilievo e interesse.
Alla conferenza stampa di presentazione hanno preso parte il rettore dell’Università di Macerata John McCourt, la presidente delle Eum e professoressa di Storia Romana e di Epigrafia Latina presso l'Università di Macerata professoressa Simona Antolini e la professoressa Fabiola Falappa, docente di Ermeneutica filosofica all’università di Macerata.
“Oggi è una giornata positiva per la nostra università - ha esordito il rettore McCourt -. Il Macerata Humanities Festival sta crescendo. Ne parlano anche i principali quotidiani italiani e proprio per questo abbiamo deciso di aumentare il livello del festival, riducendo il numero di appuntamenti in favore della maggiore qualità di questi ultimi".
Con una combinazione di dibattiti stimolanti, performance teatrali, laboratori interattivi, mostre e incontri con personalità di spicco, il festival offrirà infatti al pubblico un viaggio emozionante tra riflessione e creatività, favorendo una comprensione più profonda della realtà che ci circonda.
Il tema di quest'anno è "Scoprire la pace: percorsi di giustizia per la guarigione del mondo". Oggi il linguaggio della competizione e del potere ha oscurato termini come pace e giustizia, ritenuti utopici o impraticabili. Questo porta a una perdita di speranza, soprattutto per le nuove generazioni.
Il Macerata Humanities Festival 2024, con il tema "Scoprire la pace", intende ridare centralità a queste categorie. Dopo l'inaugurazione del 15 ottobre, le tre giornate affronteranno le tappe di un percorso che tenta di scoprire il volto della pace, nella sua implicazione con quello della giustizia negli aspetti intrapersonali, intersoggettivi e globali.
Come ci ricorda poi la prof.ssa Antolini, non mancherà la seconda edizione della fiera dedicata all'editoria universitaria "Books UP!" coordinata dalla casa editrice Eum e ospitata dalla Sala Sbriccoli della biblioteca in piazza Oberdan. Nelle giornate del 16 e il 17 ottobre sono in programma esposizione di libri e tavole rotonde.
Come detto, oltre 40 gli appuntamenti da segnare sul calendario. Tra gli ospiti il direttore dell'ufficio stampa della Presidenza della Repubblica Giovanni Grasso; l'attrice e scrittrice Lella Costa con il suo spettacolo "Otello di precise parole di vive"; l'ambasciatore Pasquale Ferrara, direttore generale per gli affari politici e di sicurezza della Farnesina; il poeta Franco Arminio; gli scrittori William Wall, Adrian Bravi ed Evita Greco; l'ex parlamentare oggi editore e scrittore Giuseppe Civati; i giornalisti Pietro Frenquellucci e Chiara Cruciati per un confronto sulla situazione in Medio Oriente; l'artista Marco Sciame; i musicisti Marco Santini e Simonide Braconi; accademici di rilievo come James McAllister, esperto di filosofia della scienza; l'organizzazione umanitaria Still I Rise, l'agente della scorta di Falcone Luciano Tirindelli. L'ingresso a tutte le iniziative è libero fino a esaurimento posti.
Tre saranno invece le mostre da visitare: "La colomba e la fenice: simboli di pace e rinascita nelle marche tipografiche del XVI secolo" al Palazzo del Mutilato; una selezione di opere sul tema per gentile concessione del Museo dell'Umorismo nell'Arte di Tolentino e le opere del laboratorio di italiano in biblioteca.
Grazie al coinvolgimento dei cinque Dipartimenti dell'Ateneo, sono offerti momenti di riflessione su temi quali il ruolo dei social media nelle campagne elettorali, la società post patriarcale, le politiche pubbliche in materia di gender equality, la protezione del patrimonio culturale in tempo di guerra, lo sviluppo delle competenze psicologiche, la giustizia riparativa, le migrazioni climatiche.
Oltre ai laboratori specifici per le scuole, saranno proposti appuntamenti altrettanto coinvolgenti aperti al pubblico, come quello sull'elaborazione del conflitto a partire dalle opere teatrali di Eugene O'Neill o lo spazio di mindfulness con l'istruttore Paolo Roganti.
La prima serata vedrà al teatro della Filarmonica un trio d'eccellenza: il rettore John Mc Court dialoga con Giovanni Grasso, giornalista, scrittore, consigliere per la stampa e la comunicazione del Presidente della Repubblica Mattarella.
A cornice ci sarà l'accompagnamento musicale del Maestro Marco Santini. Il 17 ottobre, sempre alla Filarmonica, sarà la volta dello spettacolo in lingua inglese "Orlando Trip" in collaborazione con il KulturForum Austriaco e il 18 ottobre la premiazione del concorso letterario "Humanities" sui temi di pace e giustizia rivolto alle scuole e agli atenei di Marche, Umbria, Abruzzo, Molise e Lazio e delle Università, con riflessioni degli scrittori Evita Greco, William Wall, Adrian Bravi e il poeta Franco Arminio.
Diversi anche gli eventi in programma al Teatro Lauro Rossi, i cui biglietti saranno disponibili, gratuitamente, dal 15 ottobre alla biglietteria in piazza Mazzini e la sera stessa in Teatro. Si comincia martedì con "A come Srebrenica" di e con Roberta Biagiarelli, promosso dalla Scuola di Studi Superiori Giacomo Leopardi; giovedì lo spettacolo tra arte, musica e danza con il performer Marco Sciame, l'Orchestra Unime insieme alla prima Viola della Scala Simonide Braconi e la Scuola di Danza Isadora; venerdì, gran chiusura con Lella Costa con il suo spettacolo "Otello, di precise parole si vive". Il programma completo con tutte le informazioni per la partecipazione è disponibile online sul sito www.unimc.it/mhf.
Sorpresa autunnale da parte del Mind Festival. Martedì 29 ottobre, alle ore 21:30, il Teatro delle Logge di Montecosaro ospiterà una tappa speciale dell'Instore Tour dei Fast Animals and Slow Kids, una delle band più apprezzate della scena alternative rock italiana.
Già protagonisti in estate al Mind Festival, i FASK presenteranno il loro nuovo album Hotel Esistenza, regalando ai fan non solo esibizioni dal vivo ma anche momenti di dialogo e confronto sulle loro ultime creazioni musicali. Un'occasione unica per ascoltare dal vivo brani inediti e scoprire curiosità sul processo creativo dietro il nuovo progetto discografico.
L'accesso all'evento sarà riservato a chi avrà acquistato il vinile o il CD di Hotel Esistenza, disponibile online tramite il link presente sui canali ufficiali della band o acquistabile direttamente in loco fino a esaurimento posti. Un’opportunità imperdibile per tutti i fan di vivere un'esperienza intima e coinvolgente con la band perugina.
È stato un evento di grande riuscita la Festa della Musica 2024 di Arci Macerata, anche quest’anno realizzato in tre momenti diversi nei circoli del territorio del capoluogo di provincia con il patrocinio della città di Macerata.
Il 25 settembre e il 4 e 6 ottobre scorso, nei circoli Dong di Piediripa, Jungle e RibHaus di Villa Potenza si sono tenute tre serate musicali che hanno visto un’enorme partecipazione da parte dei soci.
La Festa della Musica, da sempre evento caratterizzante dello spirito associativo dell'Arci Comitato Provinciale di Macerata, anche quest’anno ha voluto dare spazio e voce al protagonismo associativo nei tre circoli del territorio, confermando il grande potenziale di aggregazione dei circuiti associativi.
Una partecipazione cospicua, di circa un centinaio di persone il 25 settembre, ha dato il via alla tre giorni dell’evento negli spazi del Circolo Dong di Piediripa: "Abbiamo invitato un ospite d'eccezione, Reverend Beat Man, una persona e un musicista, libero, rock'n'roll. Perfetto per la festa della musica, dove pensiamo che l'espressione artistica libera si adatti bene all'evento. Il concerto in apertura della band Rootworkers, inoltre, come rappresentanti locali della serata, ha portato un’atmosfera blues fuori dal tempo, raffinata e potente al tempo stesso", afferma Andrea Graciotti in rappresentanza del Dong.
Il 4 ottobre, nel Jungle Club Arci la serata è stata animata da due dj, che con i loro set hanno creato un’atmosfera coinvolgente e dinamica, rendendo la festa un’esperienza indimenticabile per tutti i partecipanti. La musica, in questo contesto, ha giocato un ruolo centrale come veicolo di emozioni e socializzazione.
Per i membri del circolo Jungle la serata ha visto "una grande affluenza che testimonia l’importanza dell’evento non solo come occasione di svago, ma anche come momento di aggregazione sociale, in cui un aspetto chiave è stata la rete di informazione e collaborazione fra i circoli locali e l'Arci di Macerata, che ha permesso di diffondere l'iniziativa in modo capillare, favorendo così una partecipazione trasversale. La sinergia tra le diverse realtà associative ha rafforzato il senso di appartenenza e ha valorizzato il lavoro collettivo. Eventi come questo dimostrano come il tessuto associativo e culturale della zona possa essere valorizzato attraverso la collaborazione e la condivisione di risorse e idee, rendendo i luoghi di incontro come il Jungle Club veri e propri punti di riferimento per la comunità".
La stessa potenzialità di coesione e aggregazione si è vista nel circolo RibHaus di Villa Potenza, che la domenica del 6 ottobre ha organizzato una serata di musica con differenti band e generi musicali. Per Gianluigi Ribichini, presidente del circolo, "la Festa della Musica rappresenta un modo per valorizzare la musica, soprattutto quando la musica è il mezzo giusto per stare insieme, aggregare, creare sinergie tra le persone seguendo il filo del comune denominatore che è la convivialità".
Grande soddisfazione da parte di Sport Massimiliano Bianchini, presidente di Arci Macerata: "Il grande risultato di questa iniziativa è nella partecipazione popolare che non vedevamo da tempo: numeri altissimi in tutti e tre i circoli, che testimonia la volontà di stare insieme tra le persone, la volontà di stare insieme nel modello circolistico, che è quello che sta reggendo meglio l’urto delle situazioni attuali, della crisi di partecipazione che in generale si vive. In meno di una settimana sono state consegnate più di mille tessere. Un andamento che procede in positivo su tutto il territorio provinciale di Arci Macerata. Un’iniziativa che segna nettamente la volontà di partecipare, dal basso, con la musica, e gratuitamente, rendendo la musica un reale strumento di aggregazione".
A dieci anni dalla scomparsa del grande soprano Anita Cerquetti, la città di Montecosaro la ricorda in un concerto speciale venerdì 11 ottobre alle ore 21 al Teatro delle Logge.Oltre a tracciare un profilo sulla straordinaria carriera e sulle qualità artistiche sul grande soprano di Montecosaro Anita Cerquetti, considerata il più grande soprano verdiano del Novecento e nota al grande pubblico anche per aver sostituito Maria Callas nel gennaio 1958 nella seconda e terza recita di Norma, dopo l'abbandono clamoroso del soprano greco-americano durante la rappresentazione inaugurale della stagione del Teatro dell'Opera di Roma, saranno eseguite celebri pagine tratte dalle opere più famose di Giacomo Puccini, nel centenario della scomparsa.
Ad esibirsi saranno il soprano Melissa D'Ottavi, il tenore Gian Luca Pasolini e al pianoforte il maestro Alfredo Sorichetti. Il concerto si realizza con il patrocinio del comune di Montecosaro, l'organizzazione di Marche all'Opera e il sostegno del Rotary Club e del Lions Club Host di Civitanova Marche.
Valfornace si prepara a vivere un altro intenso fine settimana con due proposte destinate a grandi e piccoli. Sabato prossimo arriva "Pompieropoli", domenica 13 ottobre torna, invece, l’appuntamento con la Sagra della Castagna.
Il primo appuntamento, “Pompieropoli”, è in programma dalle ore 15 di sabato nella zona degli impianti sportivi. Sarà dedicato ai bambini ma coinvolgerà sicuramente anche i più grandi, le famiglie e i nonni.
L'evento, realizzato in collaborazione con il Comando dei Vigili del Fuoco di Macerata e l'Associazione Pensionati Vigili del Fuoco della provincia, permetterà di mettersi alla prova con attività davvero coinvolgenti.
Tra le attrazioni principali, una parete di arrampicata per simulare interventi in altezza, esercitazioni pratiche in scenari di emergenza e una dimostrazione di droni, per scoprire come queste le più moderne tecnologie vengono impiegate nelle operazioni di soccorso. Poi sarà possibile anche vedere da vicino tanti mezzi normalmente impiegati dal "115" per rispondere a ogni tipo di emergenza.
"Sarà un'iniziativa educativa ma soprattutto divertente, che permetterà ai nostri giovani di conoscere l'importante lavoro dei vigili del fuoco e di sviluppare una maggiore consapevolezza sulla sicurezza" sottolinea il sindaco, Massimo Citracca.
Domenica 13 ottobre, invece, 29esima edizione della Sagra della Castagna. Per tutti, organizzata da Comune e Pro Pieve con la collaborazione del Parco nazionale dei Monti Sibillini, passeggiata nei castagneti dell’anello di Roccamaia. Alle ore 9:30 ritrovo davanti alla chiesa di Roccamaia, alle ore 10 visita con guida naturalistica, alle 13 termine della passeggiata.
Nella zona degli impianti sportivi, per tutta la giornata, stand gastronomici e tipicità sia a pranzo che a cena con caldarroste, panini, fritti vari, polenta al sugo, tagliatelle con farina di castagne, grigliata mista, dolci, vino e vin brulè poi mercatini e musica dal vivo con Laura Piunti. Saranno presenti anche gli stornellatori.
Il vicesindaco di Valfornace, Ivan Cecola, ha sottolineato: "La Sagra della Castagna è un momento importante per la nostra comunità, una celebrazione delle nostre radici e un modo per far scoprire ai visitatori i sapori autentici del nostro territorio. È un evento che unisce natura, gastronomia e tradizione che tutti, in paese, attendono per un anno intero di edizione in edizione".
Domenica 13 ottobre prende il via la 26esima edizione della rassegna teatrale Caro Teatro, nata ed ideata dall’Associazione Culturale Piccola Ribalta Aps per essere rappresentata nel palcoscenico dello storico teatro Annibal Caro di Civitanova Alta. L’iniziativa è organizzata con patrocinio e sostegno del Comune di Civitanova Marche e Azienda Teatri, Atac Spa, Banca Macerata, Uilt (Unione italiana libero teatro), Vittoria assicurazioni, Scs Venturini Spedizioni Internazionali e Società Operaia di Civitanova Alta.
Sarà la Compagnia Costellazione, di Formia, con "La Cattedrale", ad aprire la stagione con una riscrittura di Notre Dame de Paris, che celebra il settimo anno di repliche. Vincitore di 52 premi nazionali, esplora l’amore in tutte le sue forme, attraverso una coralità di personaggi.
Dodici attori danno vita ad un intreccio di destini, offrendo uno specchio della società e profondi spunti di riflessione. Drammatizzazione e regia di Roberta Costantini e Marco Marino. Il prossimo appuntamento è domenica 20 ottobre con la Compagnia Al Castello di Foligno con "Bianca B." di e per la regia di Claudio Pesaresi.
«Un doveroso omaggio a un protagonista del Novecento italiano, l’occasione per evidenziare non soltanto la finezza dei suoi scritti ma anche l’impegno sociale e solidale»: così il presidente del Centro nazionale di studi leopardiani, Fabio Corvatta, sottolinea l’evento “Omaggio a Paolo Volponi nel primo centenario della nascita” in cartellone a Recanati il prossimo 10 ottobre, con inizio alle 17, nella sala Franco Foschi del Cnsl.
Recanati celebra lo scrittore e ricorda anche la donazione che alcuni anni fa, nell'ottobre 2021, Caterina Volponi fece al Cnsl: una lettera autografa di Giacomo Leopardi indirizzata al padre, conte Monaldo. Una donazione, quella fatta da Caterina Volponi, in memoria dei genitori Giovina e Paolo. Il programma dell’evento del 10 ottobre prevede i saluti del presidente del Cnsl Fabio Corvatta, dell’assessore comunale alla cultura Ettore Pelati e di Caterina Volponi. Interventi del deputato Paolo Guerrini e del prof Enrico Capodaglio.
Torna a Tolentino il CappellettoFest, evento enogastronomico giunto alla sua terza edizione. Dedicato alla celebrazione del cappelletto, un piatto simbolo della tradizione culinaria tolentinate, il festival si svolgerà l'11, 12 e 13 ottobre in piazza della Libertà, e offrirà tre serate di gusto, musica e divertimento.
Partendo dalla prima serata che sarà animata dalla live band Secondo Tempo, un tributo agli 883, una delle band italiane più amate degli anni '90, che farà rivivere al pubblico i grandi successi di Max Pezzali, tra cui hit indimenticabili come "Hanno ucciso l’uomo ragno" e "Gli anni".
Sabato sera, in collaborazione con il comune di Tolentino, la piazza accoglierà un'emozionante esibizione dei Live Play, tribute band ai Coldplay, con performance che ripercorrono i grandi successi della band britannica. Chiuderà il festival Paolo Petrini, frontman della Notte Italiana, interpretando cantautori della musica italiana come Battisti, Venditti, Rino Gaetano e molti altri.
Le prime due serate si concluderanno con la straordinaria partecipazione di dj Emiliano Effe il venerdì e dj Gian Marco Angeletti accompagnato dalla voce di Mat Vox il sabato, entrambi molto conosciuti ed apprezzati sul territorio saranno pronti a farvi ballare fino a tarda notte.
La grande novità di quest’anno sarà la presenza di cappelletti con ripieno di pesce, una versione innovativa di questo classico piatto che rappresenta un interessante connubio tra la tradizione e la creatività gastronomica.
Come ogni anno il CappellettoFest riserva un'attenzione particolare anche ai più piccoli, organizzando dei laboratori interattivi domenica 13 ottobre dalle ore 16:30, durante i quali i bambini potranno cimentarsi nella preparazione della pasta fresca. Guidati da massaie esperte, avranno l’opportunità di imparare ad impastare vivendo in prima persona l’esperienza di una tradizione antica. Questi laboratori non solo permetteranno ai bambini di divertirsi, ma sarà anche un momento educativo che insegnerà loro l’importanza del cibo.
Sarà, inoltre, presente la dottoressa dietista-nutrizionista Elisa Pelati, che durante la domenica pomeriggio offrirà preziosi consigli su una corretta alimentazione con un occhio di riguardo alla cucina tradizionale. Durante tutte le tre serate gli stand gastronomici apriranno alle ore 19:00, dove sarà possibile assaggiare i cappelletti del Consorzio del Cappelletto di Tolentino, composto da Pastificio Pavoni, La Casa del Tortellino, Pastitalia e In…Pasta.
L’edizione di quest’anno ha visto un importante lavoro e preparazione da parte della Pro Loco 2.0 di Tolentino che ha voluto sottolineare l'impegno del festival a rinnovarsi pur mantenendo salde le sue radici. "Come presidente della Pro Loco 2.0 - sottolinea Martina Cicconetti - ci tengo in particolar modo a ringraziare tutti i membri del Direttivo della Pro Loco, i soci, il comune di Tolentino, l'Assm, la regione Marche, l'Unpli Marche, l'Unione Montana dei Monti Azzurri e le tante Aziende di Tolentino, senza tutti loro non avremmo potuto realizzare nulla".
Il valore del dialetto. L'importanza del teatro come motore sociale. L'impegno nel valorizzare il passato e le tradizioni per mantenerle nel presente e proiettarle al futuro. Ma anche la sinergia tra cinque Comuni e le aziende del territorio.
Sono questi i pilastri che da 13 anni continuano a tenere ben saldo il successo di Dialettiamoci: l'edizione 2024 del festival di teatro dialettale è stata presentata questa mattina nella caffetteria del Teatro Comunale di Caldarola. L'introduzione affidata al presidente della compagnia teatrale Fabiano Valenti di Treia, Fabio Macedoni, ideatore del festival e direttore artistico di ogni edizione: custode di un format che è cresciuto di anno in anno a dimostrazione di come si tratti di una intuizione vincente.
"Ringrazio il sindaco di Caldarola,Giuseppe Fabbroni, che ha voluto reiterare la rassegna con la sua amministrazione - ha detto Macedoni -. La novità di quest'anno, voluta proprio dalla nuova giunta, riguarda il botteghino disponibile anche online su liveticket. Questo denota un interesse fattivo della nuova guida comunale".
Interesse confermato dallo stesso Fabbroni: "Se una cosa funziona bisogna darle seguito e questo abbiamo fatto - ha confidato -. Dialettiamoci è una iniziativa meritevole anche perché vede i Cinque Comuni fare squadra. Oltre alla biglietteria online, poi, abbiamo cercato di ampliare anche il pacchetto sponsor". Due degli sponsor hanno partecipato alla conferenza: Luca Pelacani (Tec) e Nazzareno Ortenzi (Oro della Terra).
Nella doppia veste di sindaco e di tecnico per una delle compagnie in cartellone, il sindaco di Camporotondo di Fiastrone, Massimiliano Micucci, che ha evidenziato come la rassegna abbia "superato terremoto e pandemia e sia ancora un successo. Significa che i contenuti sono validi e l'interesse da parte dei cittadini non manca. Ormai caratterizza il nostro territorio portando in scena il dialetto che fa parte della nostra cultura".
Su questo tema si è soffermato il vicesindaco di Belforte del Chienti, Mariella Migliorelli: "Il dialetto rappresenta le nostre origini e la nostra cultura, anche se a volte ci vergogniamo della nostra inflessione. Sembra anacronistico dirlo nell'era della globalizzazione in cui a scuola si apprendono sempre più lingue straniere, ma è importante conoscere da dove veniamo per sapere dove andare". L'assessore di Serrapetrona, Michele Borri, ha ribadito l'importanza di "fare squadra tra Comuni per far vivere il teatro proprio ora che è stato riaperto. Un teatro per tutto il territorio". Gli ha fatto eco l'assessore di Cessapalombo, Gianfilippo Quintili: "Questo appuntamento rappresenta una festa per i nostri Comuni. Un modo per rivivere le nostre origini, le tradizioni di una volta che altrimenti andrebbero perse. Dobbiamo continuare su questa strada, perché l'arte è un veicolo fondamentale di messaggi".
Il legame tra i Cinque Comuni viene supportato anche dall'Unione Montana dei Monti Azzurri: "Si tratta di una organizzazione teatrale ben strutturata che nel tempo è stata ripresa anche in altri territori - ha detto il presidente Giampiero Feliciotti -. Mi piace sottolineare l'importanza di proporre spettacoli di qualità con un biglietto d'ingresso, perché questo conferisce alla rassegna maggiore valore, rispetto al pot-pourri che spesso si trova gratuitamente in giro".
A conferma di come Dialettiamoci, nel tempo, abbia creato legami anche con compagnie che arrivano da fuori provincia e da fuori regione, la presenza alla conferenza di tanti rappresentanti delle associazioni che parteciperanno alla rassegna e che hanno voluto ritrovarsi per avviare insieme l'edizione 2024. È anche grazie ai loro interventi che è stato possibile approfondire riflettere sul tema del difficile passaggio di consegne tra gli amatoriali veterani del palcoscenico e i più giovani che purtroppo sono sempre più restii ad affacciarsi a questo mondo.
Quinto Romagnoli, segretario della Uilt Marche, ha acceso i riflettori sul teatro amatoriale e sull'impegno della "Regione Marche che nel 2009 ha riconosciuto l'attività delle associazioni (173 iscritte alle tre federazioni in tutto il territorio regionale), prevedendo un contributo che ogni anno viene erogato per sostenere eventi di questo tipo".
Spazio ai titoli: il debutto della rassegna è in programma il 19 ottobre. Sei gli spettacoli in concorso, e il 15 dicembre si terrà la cerimonia di premiazione. Dopo il debutto dello scorso anno verrà replicato anche il progetto rivolto agli studenti per scoprire le diversità dei dialetti della regione in programma il 14 dicembre.
Ecco il programma completo:
Sabato 19 ottobre, ore 21.15
Noi del Teatrino – Camporotondo di Fiastrone
Mi moje adè un robotte
di Camillo Vittici
Regia di Claudio Scagnetti
Sabato 9 novembre, ore 21.15
Gruppo Teatrale IL FOCOLARE Loreto
L’armadietto cinese
di Aldo De Benedetti
Regia di Rita Papa
Sabato 16 novembre, ore 21.15
Compagnia Arca Trevi
Il morto sta bene in salute
di Gaetano Di Maio
Regia Graziano Sirci
Domenica 24 novembre, ore 17.15
Compagnia Alternativa San Severino Marche
Un matrimonio con sorpresa
di Camillo Vittici
Regia di Adriano Rocci
Sabato 30 novembre, ore 21.15
Briciole d’Arte
Amami Arfreddo
di Eriodante Domizioli
Regia di Quinto Romagnoli
Sabato 7 dicembre, ore 21.15
Filodrammatica iL TiAeFfe Fermo
SBEZZECHENNE qua e là
3 atti unici in dialetto fermano
Regia di Graziano Ferroni
Sabato 14 dicembre, ore 9.00
Il dialetto e i suoi parlanti
Spettacolo per gli studenti sui
parlanti dialettali delle Marche (aperto gratuitamente a tutti)
Regia di Fabio Macedoni
Domenica 15 dicembre, ore 17.15
Spettacolo di varietà con premiazione delle compagnie
È ufficialmente iniziata l’avventura della quattordicesima edizione di Overtime, il Festival nazionale del giornalismo, del racconto e dell’etica sportiva che nella mattinata di oggi ha debuttato nel segno dello sport e del territorio, fil rouge dell’intera giornata inaugurale.
Due i convegni già andati in scena: il primo, promosso in collaborazione con l’Università di Macerata al polo Bertelli, ha messo in luce il legame tra pratica sportiva e comunità locali con la partecipazione della vicedirettrice di Sport Mediaset Lucia Blini, degli organizzatori de “L’Intrepida” e di docenti degli atenei di Macerata e di Messina, mente il secondo ha evidenziato l’importanza di giocare pulito, in campo e fuori, grazie al contributo del Presidio Libera “Ciro Colonna” e del giornalista Antonio Maria Mira.
Se la degustazione della special edition delle birre del Birrificio Malaripe andata in scena nel pomeriggio di ieri e il contest di cucina “Il suono del gusto” - promosso in collaborazione con Coop Alleanza 3.0, lo chef Michele Biagiola, Tipicità Evo, ESN Macerata e l’Iis “Garibaldi” - rappresentano un primo assaggio del Festival, Overtime si appresta a preparare un menù di primissimo livello già a partire da questa sera, quando le campionesse di ginnastica ritmica Sofia Raffaeli e Milena Baldassarri, l’allenatrice Claudia Mancinelli e la dirigente della Ginnastica Fabriano Maila Morosin taglieranno il nastro di questa edizione dedicata al rumore.
Lo spettacolo di Overtime proseguirà anche nella giornata di domani, giovedì 10 ottobre, con un programma ricco di appuntamenti a partire dalle ore 9. In particolare, l’auditorium della biblioteca Mozzi Borgetti ospiterà il lancio del progetto “De Angeli” a cura di Olistica Shiatsu Ikigai, mentre gli studenti dell’Iis “Garibaldi” si ritroveranno in aula magna per ascoltare le storie paralimpiche raccontate in collaborazione con Cip Marche dallo schermitore Michele Massa e dalla dirigente Cip Patrizia Saccà, con gli interventi dell’ex fisioterapista della Nazionale di atletica leggera Nazareno Rocchetti e dell’assessore alle Politiche sociali Francesca D’Alessandro e la moderazione di Francesca Cipolloni.
Altro appuntamento culturale in programma alle 10, questa volta al Teatro della Filarmonica, con un convegno dal titolo “Le Olimpiadi al microfono. Voci ed emozioni a Parigi 2024”. Dopo i saluti del presidente Coni Marche - partner dell’evento insieme alla Scuola Regionale dello Sport del Coni - Fabio Luna, i giornalisti Lucia Blini, Stefano Pantano, Gerardo De Vivo e Federica Zille, con la moderazione di Alessandra Pierini, si confronteranno sul tema, prima di lasciare spazio alla presentazione del racconto “Era Bono!”, scritto da Yari Riccardi e vincitore del 52° concorso nazionale Coni per il racconto sportivo.
Nel pomeriggio, alle ore 17,30, l’auditorium della Mozzi Borgetti farà da cornice alla presentazione in anteprima nazionale del costituendo Centro di Medicina dello Sport dell’Università Politecnica delle Marche, da questa edizione partner del Festival, con ospite il professor Antonio Dello Russo. Alla stessa ora, il leggendario mister - nonché grande amico di Overtime - Nevio Scala, suo figlio Claudio e l’azienda agricola di famiglia saranno protagonisti della degustazione gratuita, ma con prenotazione obbligatoria, in programma da Macerati.
Alle ore 18, appuntamento in Galleria Antichi Forni per la presentazione in anteprima nazionale de “La mia difesa personale” dell’istruttore di meditazione e mental coach Lorenzo Migliorelli, in compagnia della giornalista Ester De Troia.
Grande e più che giustificata attesa per il ritorno a Macerata di Marino Bartoletti, autentico pilastro del giornalismo italiano che sul palco dell’Overtime Arena di piazza Cesare Battisti, insieme alla collega Marta Elena Casanova, presenterà “La partita degli dei”, quarto atto di una amatissima saga.
A chiudere il cerchio la seconda giornata di Overtime sarà un’autentica icona del calcio italiano, il “Golden Boy” Gianni Rivera. In tema con l’edizione 2024, il Pallone d’oro del 1969 discuterà di “Quando il calcio faceva rumore”, condividendo il suo bagaglio di esperienza con i giornalisti Valerio Calzolaio e Federica Zille e la platea del Teatro della Filarmonica, in un incontro in programma alle ore 21 promosso in collaborazione con Panathlon International Distretto Italia e Panathlon club Macerata.
Dopo la lunga parentesi creata dalla pandemia, sabato prossimo, 12 ottobre, alle ore 21,15 lo Spazio giovani di Civitanova Classica Piano Festival torna nel suo luogo naturale di origine, la Sala Lettura della Biblioteca “Zavatti” di Civitanova. Ad esibirsi saranno i musicisti che compongono il Trio Èkelon, Medeya Kalantarava violino, Maria Margherita Paci violoncello e Gianmarco Tonelli pianoforte, formazione costituitasi nel 2023 ma che vanta già importanti esperienze concertistiche in Italia.
Il programma della serata prevede il Trio n.2 op.66 di Mendelssohn e nella seconda parte il Trio n.2 op.67 di Shostakovich. “Finalmente - ci dice Lorenzo Di Bella, direttore artistico del Festival - questo spazio che solitamente è destinato durante il giorno alla ricerca, alla lettura ed all’incontro di tanti giovani, diventa per una sera luogo ideale e suggestivo per un concerto tenuto dalle nuove generazioni di talenti, e sarà anche la migliore occasione per augurare a tutti gli studenti un buon anno scolastico”.
Civitanova Classica Piano Festival è organizzato dall’Associazione di promozione sociale ARTEinMUSICA in coorganizzazione con l’Azienda dei Teatri di Civitanova, con il contributo del Comune di Civitanova Marche e Regione Marche. Partner della serata il Banco Marchigiano.