Dopo il successo di pubblico nel mese di gennaio, anche a febbraio continua al multiplex Giometti di Tolentino, in collaborazione con Unitre, l’anno accademico con la rassegna cinematografica "La decima musa", con introduzione alla visione filmica del prof. Alberto Cingolani e il buffet offerto da Cellulopoli, che propone quattro film di qualità ‘spettacolare’.
La rassegna esordisce giovedì 6 febbraio, ore 21.15, con un film da non perdere, "The Rider, il sogno di un cowboy", la storia vera di un cowboy indiano narrata dalla regista Chloé Zhao: Brady Blackburn addestra cavalli selvaggi. Giovane cowboy e stella nascente del rodeo, apprende dal suo medico di non poter più cavalcare. Una brutta caduta lo ha disarcionato per sempre, sfondandogli il cranio in maniera quasi fatale. A fianco della sorellina, affetta dalla sindrome di Asperger, e in lotta col padre piegato dal lavoro e dalle responsabilità, cerca una nuova ragione di vita in un Paese che non fa sconti.
A cavallo tra finzione e documentario, tra favola contemplativa e film sociale, esso si muove intorno alla guarigione di un ragazzo in crisi e di una comunità ai margini della società americana, filmando il dramma quotidiano come una norma, uno stato di fatto. Senza lacrime o accenti di denuncia, la regista si concentra su tutti quelli che restano fuori dal sogno americano. Il film è un western, che narra di cavalieri a terra che si rialzano, meno performanti ma più accaniti nel provare a riprendersi in mano il proprio destino e a definire cosa significhi essere un uomo nel cuore dell'America.
Giovedì 13 febbraio, ore 21.15, la rassegna propone il film diretto dal regista francese Pierre-François Martin-Laval, "Qualcosa di meraviglioso", che racconta la storia reale di Nura Mohammad, che nel 2011 lascia il Bangladesh con suo figlio in cerca di stabilità e speranza. Dietro di lui il resto della famiglia, davanti Fahim, 8 anni e un talento per gli scacchi. Padre premuroso e protettivo, Nura omette al figlio le violenze che agitano il loro paese e giustifica la loro partenza con la promessa di fargli incontrare in occidente un grande maestro di scacchi.
La rassegna prosegue giovedì 20 febbraio con il film "The Farewell", commedia cinese diretta da Lulu Wang: Billi Wang è nata a Pechino ma vive a New York da quando aveva sei anni. Il suo contatto sentimentale con la Cina è Nai Nai, la sua vecchia nonna, ancorata alle tradizioni e alla famiglia. Salda e praticamente indistruttibile, a Nai Nai viene diagnosticato un cancro. La famiglia decide di nasconderle la verità e di trascorrere con lei gli ultimi mesi che le restano da vivere.
Il film del regista Ken Loach, "Sorry we missed you", chiude questa rassegna, giovedì 27 febbraio alle ore 21.15, raccontando lo sfruttamento dei lavoratori nel Regno Unito: Ricky, Abby e i loro due figli, l'undicenne Liza Jane e il liceale Sebastian, vivono a Newcastle e sono una famiglia unita. Ricky è stato occupato in diversi mestieri mentre Abby fa assistenza domiciliare a persone anziane e disabili. Nonostante lavorino duro entrambi si rendono conto che non potranno mai avere una casa di loro proprietà.
Alle prossime elezioni, chi votare? Ci aiuta a capirlo il filosofo greco Platone, che oltre 2000 anni fa, ci spiegava come dovrebbe essere un buon amministratore del bene pubblico.
Venerdì 7 febbraio 2020, presso la Sala Castiglioni della Biblioteca Mozzi-Borgetti, alle ore 17,00, il Prof. Fabrizio Bartoli ci porterà in un viaggio nel tempo tra le più importanti città ideali della storia umana, troppo spesso liquidate come visioni utopiche e irrealizzabili. Ma in quelle visioni ci sono dei principi universali, validi ieri, oggi e domani, che, se oggi fossero abbracciati dai nostri politici, porterebbe certamente a miglioramenti per il nostro paese.
Ma quale realizzazione è possibile? Il Prof. Bartoli presenta nel suo libro una proposta di filosofia applicata e attualizzata ai giorni di oggi, sui principi e le motivazioni che dovrebbero caratterizzare chi governa la “res publica”.
Quando nel terzo secolo dopo Cristo, Plotino, filosofo neo-platonico, si impegna a mettere in pratica gli insegnamenti del suo Maestro, individua nella florida Campania il luogo adatto a realizzare la città dei Filosofi.
Già prima c’erano state Heliopoli, Adocentyn, Atlantide, come luoghi della perfetta armonia, ma della loro quotidianità non ne abbiamo certezza, se non frammenti persi nei meandri della leggenda.
Oggi viviamo un momento di grande cambiamento, in cui si corre sulle ali di un progresso tecnologico incredibile ma nel contempo è un’epoca di grande solitudine, di grande disagio personale.
A volte cercare nei giganti del passato, nei loro insegnamenti, i valori universali, possono rivelarsi strumenti importanti di crescita personale per l’uomo moderno.
Il Prof. Fabrizio Bartoli è presentato dalla scrittrice Alessandra Piccinini, che proprio la settimana scorsa ha visto una grande partecipazione alla presentazione di un suo libro nella stessa Sala Castiglioni.
Per informazioni, tel. allo 3898982524.
Sotto la locandina.
Sta diventando un appuntamento ricorrente l’iniziativa organizzata dall’Associazione “La voce del cuore per la chirurgia”, che propone per la terza volta una conviviale con la quale raccogliere adesioni e liberalità atte a sostenere la propria attività e gli scopi statutari.
La cena che avrà luogo sabato 8 febbraio, alle ore 20:30 presso il Ristorante “ChiaroScuro” di Tolentino.
Sottolinea il Presidente Gabriella Accoramboni: "E’ imprenscindibile, per noi, sostenere le strutture sanitarie del territorio e di chi ogni giorno s’impegna con dedizione affinché i servizi funzionino a vantaggio dei cittadini".
Ospiti speciali il duo di Lando & Dino e le loro divertenti gag. L’Associazione “Altra Scena “ offrirà momenti di spettacolo per iniziare e chiudere la conviviale.
Il gruppo “Poppy’s Band”, da sempre vicina alla “voce del Cuore”, allieterà la serata con la propria musica.
Menù fisso - costo 25 euro
Menu Bambini - costo 15 euro
Dopo il successo della prima edizione, il Politeama e il Comune di Tolentino presentano la seconda edizione di TalentiNati il festival dedicato ai talenti artistici del territorio. Anche quest’anno il Politeama, gestito dalla Fondazione Franco Moschini, insieme al Comune di Tolentino - Assessorato alla Cultura e all’Istruzione, promuove un Festival per la valorizzazione e la diffusione dei progetti artistici di talenti del territorio.
Per questa nuova edizione l’organizzazione ha deciso di togliere il limite massimo di età e quindi potrà partecipare chiunque abbia compiuto 18 anni.
Il Festival si articolerà in 3 diverse serate nei giorni 16, 23 e 30 aprile 2020. Una commissione selezionerà i candidati che si esibiranno nei tre spettacoli e la programmazione sarà determinata in base alle proposte pervenute e selezionate: le serate potranno quindi presentare un artista esclusivo o più artisti, ciascuno con una esibizione differente, come avvenuto lo scorso anno.
Ai candidati si offre, quindi, la possibilità di esibirsi al Politeama di Tolentino, sia con una performance esclusiva della durata massima di 2 ore, che con la partecipazione ad uno spettacolo che preveda l’esibizione di diversi artisti.
TalentiNati è rivolto agli artisti nel campo della musica, del teatro, della danza e del cabaret, con spettacoli e concerti già pre-allestiti alla data dell’1 marzo 2020. La partecipazione è riservata ai residenti e/o nati nel Comune di Tolentino e nei comuni limitrofi confinanti che abbiano compiuto la maggiore età alla data del 15 aprile 2020. Nel caso di Gruppi musicali o Compagnie di Danza/Teatro, almeno la metà dei componenti devono possedere i requisiti richiesti agli artisti singoli, di cui al capoverso precedente.
Per partecipare al Bando di selezione è necessario compilare in ogni sua parte la scheda di partecipazione allegato al Bando scaricabile al link https://www.politeama.org/bando-talentinati-seconda-edizione/ e inviarlo, unitamente a un supporto multimediale contenente un brano video dello spettacolo/concerto, entro la data dell’1 marzo 2020 a: POLITEAMA Festival “TalentiNati”, Corso Garibaldi, 80 – 62029 Tolentino (MC).
La seconda edizione di TalentiNati è stata presentata nel corso di una conferenza stampa, ospitata al Politeama ed è stata illustrata dal Sindaco Giuseppe Pezzanesi, dall’Assessore alla Cultura e Istruzione Silvia Tatò e dal direttore artistico del Politeama Massimo Zenobi.
Siamo pronti per emozionarci, ancora una volta, con TalentiNati – sottolineano il Sindaco Giuseppe Pezzanesi e l’Assessore Silvia Tatò – una bella iniziativa che viene replicata al Politeama, con tre serate che offrono la possibilità, a tutti i nostri talenti, di confrontarsi con il pubblico delle grandi occasioni. Del resto, la nostra è una “Città Laboratorio” per le arti, la musica, la danza e lo spettacolo in genere. Tanti nostri concittadini danno dimostrazione della loro bravura e della loro passione nel suonare uno strumento, nel recitare, nel danzare, nel cantare. Tutti si mettono alla prova, con le loro “piccole/grandi attitudini”, pronti a vincere la sfida di uno spettacolo dal vivo. Nessun premio ma la grande soddisfazione di essere applauditi dagli spettatori.
TalentiNati - ricorda Massimo Zenobi - è il palcoscenico dove possono essere protagonisti i talenti artistici del nostro territorio. Teniamo molto a questo progetto, sviluppato con l’Assessorato alla Cultura e Istruzione del Comune di Tolentino, perché il Politeama deve essere anche uno spazio per presentare le eccellenze locali e per dare un’opportunità di condivisione con il pubblico ai tanti artisti, anche non professionisti, del proprio valore e delle proprie capacità di spettacolo. TalentiNati non è un “talent-show”, non è un concorso ma una semplice vetrina, per chi non calca abitualmente le scene, per misurarsi con un pubblico vero. Il grande successo della scorsa edizione ci ha convinti a allargare le possibilità e a includere nel progetto anche i meno giovani, così che tutti possano avere l’opportunità di presentare il proprio talento al pubblico.
Una rassegna dedicata alle più belle opere del Novecento, interpretate quest’anno da grandi nomi del panorama cinematografico e teatrale italiano. Dopo Luca Ward, Michele Placido, Roberto Alpi, Daniela Scarlatti è la volta di Pino Ammendola. Giovedì 6 febbraio alle ore 21,15 al Politeama di Tolentino, darà voce a Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde, celebre romanzo di R. L. Stevenson. Ad accompagnarlo nel racconto Cinzia Pennesi al pianoforte.
Pino Ammendola è attore di cinema, teatro e doppiatore. Ha lavorato con registi come Dino Risi, Tinto Brass e Giuseppe Tornatore. Si è avvicinato al mondo dello spettacolo nel 1963, debuttando poi nel cinema con un piccolo ruolo accanto a Nino Manfredi, in Operazione San Gennaro di Dino Risi. Ha lavorato molto in teatro dove ha cominciato con Achille Millo che è stato il suo maestro, poi ha recitato con Arnaldo Ninchi, Tino Buazzelli, Salvo Randone, Mario Landi, Attilio Corsini, Edmo Fenoglio e Gabriele Lavia. In televisione è stato diretto da Anton Giulio Majano, Sandro Bolchi, Enzo Trapani, Nanni Loy, Marcello Aliprandi, Pino Passalacqua, Franco Giraldi, Cinzia TH Torrini, Franco Amurri e tanti altri. Nel doppiaggio ha esordito, con la direzione di Pier Paolo Pasolini, ne Il Decameron, continuando poi a lavorare per Federico Fellini, Ettore Scola, Mario Monicelli e Stanley Kubrick. Ha prestato la voce a molti attori stranieri, fra cui Jerry Lewis, Henry Gibson, David Carradine, Brad Davis, Prince, Murray Abraham, Antonio Banderas, Dana Carvey, Stanley Tucci, Jacques Villeret, Roman Polański e a personaggi dei cartoon come Gatto Silvestro. Per quanto riguarda la televisione è stato diretto da Anton Giulio Majano, Sandro Bolchi, Enzo Trapani, Nanni Loy, Marcello Aliprandi, Pino Passalacqua, Franco Giraldi, Cinzia TH Torrini, Franco Amurri e tanti altri. Lo ricordiamo in Don Matteo e Provaci ancora Prof!
Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde è uno dei più celebri romanzi di R.L. Stevenson. La storia narra di un avvocato londinese G.J. Utterson che investiga i singolari episodi tra il suo vecchio amico, il Dr. Jekyll e il malvagio Mr. Hyde. L’impatto della storia è stato universale, facendo entrare la definizione Jekyll e Hyde nel linguaggio comune a significare una persona con due distinte personalità. Ma è soprattutto metafora dell’ambivalenza del comportamento umano nonché dilemma di una mente scissa tra l’Io e le sue pulsioni irrazionali.
Domenica 9 febbraio, alle 17, al Teatro Vaccaj di Tolentino, torna A teatro con mamma e papà, la rassegna teatrale organizzata da Compagnia della Rancia, AMAT e Comune di Tolentino, dedicata ai più piccoli.
Da Stiles e Drewe, il pluripremiato gruppo musicale autore di Honk! e Mary Poppins di Broadway, arriva sul palco del Teatro Vaccaj I Tre Porcellini - un Musical… Curvy, uno spettacolo spiritoso, intelligente e incredibilmente accattivante, perfetto per tutta la famiglia.
La nuova versione della classica fiaba è piena di umorismo e ritmo, ma anche di messaggi importanti sulla famiglia e la casa, con canzoni orecchiabili, rime intelligenti e fascino giocoso.Bar, Bee e Kiu sono i tre famigerati Porcellini, ormai all’apice della fama, candidati a numerosi premi e sempre inseguiti dai numerosi fan. La loro Mamma racconta la loro vera storia, e ritorna indietro ai tempi in cui disse loro che era ora di uscire di casa e costruire qualcosa di nuovo, procurandosi il proprio posto nel mondo. Allora Bar, Bee e Kiu trasformano paglia, legno e mattoni in tre case, ma sempre all’erta… Perchè il Grande Lupo Cattivo forse è ancora in circolazione. Ma sarà davvero così cattivo come dicono? Lo spettacolo, prodotto da Chi è di scena, in collaborazione con la Compagnia della Rancia, insegna al giovane pubblico come il successo possa essere raggiunto con il duro lavoro e la perseveranza, e lo farà ridere a crepapelle.
Biglietti: Intero € 12,00 | Under18/Over65 €8,00
BIGLIETTI IN VENDITA SU: www.vivaticket.it
Nei giorni di rappresentazione, presso la biglietteria del Teatro Vaccaj dalle 15
Info e prenotazioni: tel. 0733 960059 opz.3 – info@teatrovaccaj.it (lun-ven dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18)
Primo appuntamento del 2020 con la stagione teatrale del Rossini organizzata dall’Azienda dei Teatri di Civitanova con Eclissi Eventi. Mercoledì 5 febbraio, alle 21.15, va in scena Mi amavi ancora, di Florian Zeller, premio Accademia francese per la nuova drammaturgia, con Ettore Bassi e Simona Cavallari.
Il racconto si sviluppa intorno a una indagine febbrile dopo la morte per un’incidente di auto dello scrittore e drammaturgo Pierre, interpretato dal protagonista. Nel tentativo di mettere ordine ai documenti, Anne, la sua vedova, scopre gli appunti presi per la stesura di una futura commedia, che trattava di un uomo sposato, scrittore, appassionato e innamorato di una giovane attrice. Fiction o autobiografia?
In scena, insieme a Ettore Bassi e Simona Cavallari, ci sono Giancarlo Ratti e Malvina Ruggiano. La regia è di Stefano Artissunch, le scene sono di Matteo Soltanto, i costumi di Marco Nateri, le luci di Giorgio Morgese, le musiche originali sono state composte da Dario “Dardust” Faini, vincitore del Festival di Sanremo lo scorso anno come co-autore del brano di Mahmood.
Biglietti da 13 a 25 euro, acquistabili presso la biglietteria del Teatro Rossini, on line su Ciaoticket, e nelle rivendite autorizzate da Ciaoticket.
La stagione di prosa vede anche la presenza dei partner etici: Croce Verde, ANT, Associazione Come ginestre, Lega del Filo d’oro, Attivamente Alzheimer, Admo, Anfass e Associ (Associazione Solidarietà Civitanovese). Ogni partner etico ha la possibilità, durante i vari appuntamenti, di presentare i servizi offerti e le modalità con cui ciascuno può contribuire al loro funzionamento come volontari e/o come sostenitori economici e riceverà anche uno sconto del 10% sul prezzo del biglietto.
Venerdì 7 febbraio alle 21.15, le luci del Teatro Lauro Rossi di Macerata si riaccendono per il secondo appuntamento di Macerata Jazz 2020. La kermesse fortemente voluta dall’amministrazione comunale e dall’Assessorato alla Cultura e con la direzione artistica di Musicamdo, giunta alla sua 51^ edizione, ospita uno dei più originali e creativi talenti della tromba in circolazione, Avishai Cohen. Nove album già incisi come solista, al secondo lavoro per ECM dopo il notevole "Into The Silence" e al Teatro Lauro Rossi presenta "Cross My Palm With Silver", un disco scritto nel suo Paese di origine, Israele, ispirato alla situazione del Medio Oriente e all’assurdità dei conflitti che dividono i popoli.
Il trombettista israeliano sarà accompagnato al piano da Yonathan Avishai, da Barak Mori al contrabbasso e da Alon Banjamini alla batteria.
L’album si apre con i dieci ispirati minuti di Will I Die, Miss? Will I Die?: un brano dal titolo emblematico, dove la tromba con sordina dell’artista rimanda a quella dolente ed evocativa di Miles Davis (il principale riferimento di Cohen) in "Sketches Of Spain". E lo stesso vale per Shoot Me In The Leg. Ma tutto il lavoro è pervaso da un’atmosfera intima e mistica. A dar man forte al leader pensa una sezione ritmica strepitosa, in cui spiccano il pianoforte di Yonathan Avishai (una sorta di fratello musicale per il trombettista) e il sempre più sensibile drumming di Nasheet Waits.
Nato e cresciuto in Israele, Avishai Cohen, al suo arrivo negli Stati Uniti per studiare al Berklee College of Music di Boston è un musicista giovanissimo ma dalla già lunga esperienza in ambito folk, pop e soprattutto classico: ha iniziato a esibirsi in pubblico all’età di 10 anni, andando anche in tournée con la Young Israeli Philharmonic Orchestra sotto la direzione di Zubin Mehta, Kurt Masur e Kent Nagano.
La serata si apre come di consueto alle ore 19.30 in diretta nazionale su Radio Skyline dai suggestivi spazi del Pozzo, storico tempio del jazz maceratese. Qui, nel corso del festival, con la rassegna “Il gusto del jazz” che abbina buona musica alle eccellenze enogastronomiche del territorio, la scena jazz marchigiana troverà il suo palco d’onore. Venerdì sarà la volta di “Kind of Miles”, progetto-tributo al grande Miles Davis che vede Samuele Garofoli alla tromba, Stefano Conforti al sax alto, Fabrizio Caraceni al sax tenore, Marco Fermani al pianoforte, Ludovico Carmenati al contrabbasso e Marco Brandi alla batteria. In degustazione i vini della Cantina Conti degli Azzoni.
Quest’anno, novità assoluta per l’edizione, anche la collaborazione con l’Università degli Studi di Macerata coinvolta attraverso il laboratorio ImproveIsAction, una officina finalizzata ad introdurre i ragazzi nel mondo del jazz e della comunicazione.
Un’insolita temperatura mite ha accolto i 57 equipaggi partecipanti alla 14^ edizione di “240 minuti sotto le stelle”, organizzata dal club CAEM/Lodovico Scarfiotti e valida come prima prova del Campionato nazionale “Formula ASI”.
Adesioni in evidente crescita, con diversi nuovi arrivi accanto ai numerosi partecipanti affezionati all’evento. Da evidenziare anche la numerosa presenza dei giovani al via, sulla scia dello sforzo organizzativo verso un positivo ricambio, una partecipazione piena di entusiasmo.
L’evento è scattato dalla scenografica Piazza della Repubblica di Treia, con i partecipanti chiamati ad affrontare un percorso di circa 120 km con sei sezioni di prove di abilità per un totale di 51 tratti cronometrati.
Da Treia l’itinerario da coprire è stato caratterizzato dalle sezioni cronometrate di Treia, Grottaccia e Mummuiola, per giungere a Cingoli per la sosta centrale in Piazza Vittorio Emanuele II, arricchita dalla visita nella Sala degli Stemmi del Palazzo Municipale per ammirare la pala cinquecentesca di Lorenzo Lotto.
La seconda parte di percorso ha visto il completamento delle prove di nuovo a Mummuiola, poi San Severino Marche e Chiesanuova di Treia fino al controllo orario d’arrivo a Berta di San Severino Marche.
Con un’invidiabile media d’errore di 3,8 centesimi di secondo si è imposto per la quinta volta il settempedano Gianpaolo Paciaroni su A112 del 1974, portacolori CAEM, che è stato insidiato molto da vicino dagli umbri Marco Gaggioli e Andrea Pierini su A112 del 1972 (vincitori della classifica Young under 31), mentre più staccato sul terzo gradino del podio si è classificato l’altro settempedano Pietro Caglini in coppia con Gianfilippo Bugiardini su Lancia Fulvia Coupè del 1975.
Nella femminile supremazia dell’aretina Rita Magnanini con Enrico Valentini su Lancia Fulvia Coupè del 1966.
Lo staff organizzatore ringrazia per la loro presenza il vicesindaco di Treia David Buschittari, l’assessore al turismo di Cingoli Cristiana Nardi ed il Commissario ASI Marco Poponi che si sono espressi favorevolmente sulla manifestazione, sulla promozione del territorio, la numerosa partecipazione di equipaggi da tutte le regioni del centro Italia e la professionalità della squadra CAEM coordinata dal presidente Roberto Carlorosi.
Positivo l’apporto dello staff ASI Crono guidato dal presidente Alessandro Stentella che ha saputo gestire nel migliore dei modi il lato sportivo dell’evento.
CLASSIFICA ASSOLUTA: 1° Paciaroni (A112/1974) p.342,78; 2° Gaggioli-Pierini (A112/1972) p.353,16; 3° Caglini-Bugiardini (Lancia Fulvia Coupé/1975) p.505,75; 4° Carnevali-Renzi (Alfa Romeo GT2000 Veloce/1972) p.534,92; 5° Formiconi A.-Formiconi M. (Lancia Fulvia Coupè/1973) p.621,03. YOUNG UNDER 31: 1° Gaggioli-Pierini (A112/1972) p.353,16; 2° Formiconi A.-Formiconi M. (Lancia Fulvia Coupè/1973) p.621,03; 3° Alessandrelli N.-Alessandrelli M. (Fiat 850S/1965) p.1102,05. FEMMINILE: 1° Magnanini-Valentini (Lancia Fulvia Coupè/1966) p.1492,34; 2° Onofri-Lazzarini (Fiat 124 Sport Coupè/1972) p.4117,68.
Prosegue a Villa Torre di Cingoli la tradizionale festa di Sant'Antonio Abate, grazie al lavoro portato avanti da svariato anni da un gruppo di volontari. La ricorrenza ha mescolato il sacro con uno dei piaceri della vita, che è anche un vizio capitale: la gola.
Una manifestazione non strillata, ma sussurrata all'orecchio del vicino. Diversi uomini si sono dati da fare per preparare la tavola del pranzo aperto, e le loro signore sono state le incontrastate “regine” della cucina. Titolo nobiliare meritato in quanto ciò che esce dalle loro mani di cuciniere esperte e dal loro cuore di massaie vale tantissimo.
I cappelletti, rigorosamente fatti a mano, le tagliatelle con il sugo di carne, e poi le oche, i polli, l'agnello. Tutti gli animali allevati in proprio, e proprio per questa occasione. Il piatto principale, anche quest'anno è stato il maialino che nonostante una cottura di 12 ore, grazie a una tecnica particolare mantiene fragranza e succulenza. A completare il menu il dolce: una torta di pan di spagna imbevuta di spuma al cedro.
Gente per bene quella di Torre che fa della condivisione e dello stare insieme in allegria uno stile di vita. L'unico riconoscimento gradito per il duro lavoro, è il sentirsi dire grazie accompagnato da un sorriso e da una calorosa stretta di mano.
Nonostante le fatiche e il peso della stanchezza i "Festaroli" del comitato 2020, gratificati dal successo dell'evento, si rendono disponibili per riproporlo anche per il prossimo anno. Continuare questa tradizione è un piacere, ma anche un dovere nei confronti di tutti.
L'incontro ha avuto come colonna musicale l'esibizione di due organettisti cingolani, di cui uno soltanto 17enne. Purtroppo quest'anno si è sentita la mancanza di don Giuseppe (affettuosamente chiamato don Pè), recentemente scomparso, che per molti anni ha retto la comunità. Una mancanza sentita per tutti i fedeli.
Inaugura oggi la nuova sede Med Store. Oltre alla famiglia Parcaroli al completo presenti i vescovi di Macerata e Camerino e i sindaci Carancini diMacerata, Sborgia di Camerino e Marinelli di Castelraimondo.
Tanti gli amici della grande famiglia Med Store accorsi per l’attesissima occasione. Rappresentantidelle istituzioni locali, collaboratori e tanti imprenditori maceratesi a sottolineare una retecoesa che opera e crea un forte tessuto sociale nel territorio.
Immancabile la presenza dei dipendenti che hanno partecipato con trasporto al taglio del nastro, giunti anche da fuori sede, per un giorno che sarà memorabile per l’intero gruppo Med.
Importante intervento del vescovo sulla dignità del lavoro,che, unendo le persone, diventafonte di benedizione e mezzo di costruzione della civiltà votata al bene:
“In una terra intrisa di capacità e votata al lavoro è importante seguire le tradizioni ed innovare. Ilpetrolio di queste terre si chiama intelligenza e inventiva.Oggi siamo in casa di chi ci crede inqueste cose. Vorrei che questo fosse unsegno della voglia di ripartire di questo territorio.Slancio positivo al quale noi crediamo e sosteniamo non solo con la preghiera.”
Dopo le benedizioni di rito taglia il nastro Carancini con il figlio di Stefano Parcaroli - direttore generale del gruppo - a sottolineare lo sguardo al futuro della famiglia augurando così ilproseguire della tradizione imprenditoriale dei Parcaroli.
Conclude la cerimonia del taglio del nastro Sandro Parcaroli: “Subito dopo il terremoto mi sonomesso in gioco, ho trovato questo terreno e ho voluto realizzare una sede per l’azienda, qui nellanostra città, che rappresentasse i valori di chi siamo. Ho trovato uno studio di architetti di Camerino (Harcome) ragazzi giovani con idee innovativeche mi hanno presentato un progetto bellissimo. Gli abbiamo dato la possibilità di esprimere le loro ideeche potrete ammirare. Rappresenta un po' il nostro sogno, all’interno troverete due alberi stilizzati che simboleggiano ilnostro attaccamento al territorio. Una costruzione che vuole essere di tutti per la rinascita dellenostre terre.”
A concludere la mattinata la visita dei locali guidati da Sandro e dall’architetto Gianfelici.
A un anno dalla morte di Mario Scagnetti (30 gennaio 2019), sindaco di San Ginesio dal 2008 al 2018, il sindaco del terremoto, nasce un'associazione a lui intitolata. “L'associazione Circolo Culturale Mario Scagnetti è stata costituita con lo scopo di mantenere vivo il ricordo di Mario e valorizzarne la persona attraverso l’organizzazione di eventi, convegni, attività culturali, sportive e ludiche - spiega Benito Barchetta, presidente dell’associazione - per non dimenticare ciò che ha contraddistinto la sua vita personale e politica, prestando attenzione ai temi importanti per il nostro territorio e ricordando gli insegnamenti che nel tempo ha trasmesso”.
Un obbiettivo e un impegno, quello di ricordare questa importante figura, che inizia con un evento il 2 febbraio, nel salone dell'Ostello Comunale di San Ginesio, dove dalle 16 avrà luogo l'incontro dal titolo "Mario Scagnetti, il ricordo di un uomo - racconti, emozioni e immagini". “Intraprenderemo un viaggio di ricordi, per rivivere insieme ciò che, attraverso la sua vita, ci ha trasmesso ed insegnato - continua Barchetta - e lo faremo attraverso foto, video, racconti raccolto grazie alla partecipazione di molti cittadini, familiari, amici”. A ricordare saranno anche rappresentanti di associazioni e Istituzioni locali e nazionali, come Giampiero Feliciotti, presidente Unione Montana dei Monti Azzurri ed il sindaco di San Ginesio, Giuliano Ciabocco. Presenti il capo della protezione civile durante il sisma 2016, Fabrizio Curcio, e Susanna Balducci, il presidente della Provincia di Macerata, Antonio Pettinari, l’assessore Regionale Angelo Sciapichetti, il Rettore dell’Università di Camerino, Claudio Pettinari, e poi Luca Marconi, Andrea Spaterna, presidente del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, Gabriele Barucca, Soprintendente Beni Culturali di Mantova, e sindaci e associazioni che hanno collaborato con Scagnetti durante il sisma.
Febbraio è già arrivato e i musei civici di Recanati hanno in programma tanti appuntamenti tra arte, la musica e gastronomia. Non mancheranno appuntamenti con le proiezioni di alcune pellicole e un evento per festeggiare San Valentino, festa degli innamorati, all’insegna della cultura. La programmazione culturale nei musei civici è organizzata dal Comune della città leopardiana e da Sistema Museo che gestisce il circuito dei musei civici.
La mostra paesaggio italiano. Continua, fino all’8 marzo, la mostra a cura di Vittorio Sgarbi “Paesaggio Italiano – L’infinito tra incanto e sfregio”. L’italia in mostra viene raccontato attraverso scatti che sono piccole e grandi storie, dalla bellezza al degrado, nelle immagini di 58 fotografi, tra professionisti ed amatori evoluti, i cui lavori sono stati selezionati da Sgarbi tra migliaia di autocandidature arrivate. Sono 90 le foto in mostra, e non è solo la bellezza ma sono soprattutto le storie dei luoghi e le gesta dei suoi abitanti a segnare il paesaggio italiano nelle sue contraddizioni, tra tran tran quotidiano e situazioni straordinarie, in un passato glorioso col futuro ancora da scrivere.
Arte musica. Due gli appuntamenti di febbraio con l’arte del Rinascimento, musica live di artisti internazionali e la gastronomia. Si parte domenica 2 febbraio, alle 17, a tema Francia con una lezione d’arte sulle opere di Antoine Caron, seguita da una visita ai capolavori di Lorenzo Lotto che si trovano a Villa Colloredo Mels, la musica dei Bonnie Li e un aperitivo a base di ricette francesi.
Appuntamento speciale dalle 19 per San Valentino con una lezione “Love&Art: l’amore al tempo del rinascimento” e degustazioni di prodotti marchigiani con la musica dei Cap’n Hector’s Crew (Egitto e Romania).
Oggi Lotto. Appuntamenti dedicati a Lorenzo Lotto in collaborazione con l’associazione di promozione sociale Whats Art. “Oggi Lotto” è una rassegna di teatro, danza e musica nella sala del Granaio del museo di Villa Colloredo Mels. L’evento sarà l’occasione anche per scoprire, grazie ad una visita guidata, i capolavori dell’artista rinascimentale conservati nel museo civico di Recanati.
Sabato 8 febbraio, dalle 20, andrà in scena Mad Jam, un evento live in cui, attraverso la modalità della jam session, musicisti e danzatori daranno vita ad un vero spettacolo in cui nulla è stato scritto o provato prima. L’unica regola in scena per gli artisti sarà quella di afferrare e interpretare la partitura musicale così come quella corporea per arrivare a fonderle; inaspettati e mutevoli; comporranno lo spettacolo per un evento in cui la protagonista principale sarà la creatività.
Costo: 5 euro, ingresso gratuito con Recanati Card. Prenotazione obbligatori per posti limitati. Inizio visita guidata ore 20, spettacoli ore 21.30. Per info 071 7570410 recanati@sistemamuseo.it italytolive.it/ www.infinitorecanati.it
Lotto di domenica. Un'immersione nella vita e nell'opera del genio ribelle del Rinascimento. Si parte domenica 23 febbraio alle 10 con la proiezione del documentario “Lorenzo Lotto. Il richiamo delle Marche” e si prosegue con la visita ai capolavori di Lorenzo Lotto presenti nella pinacoteca del museo di Villa Colloredo Mels e al San Vincenzo Ferrer custodito nella cattedrale di San Flaviano. Costo 7 euro adulti, bambini/ragazzi fino a 19 anni gratis.
Cinema In Villa. Il meglio delle pellicole da vedere al museo? A Recanati è possibile! Sabato 1 febbraio, alle 17, visioneramo insieme “Il cittadino illustre” di Gastòn Duprat e Mariano Cohn (2016), domenica 9 “Storie pazzesche” di Damiàn Szifròn (2014) e domenica 16 febbraio “Il segreto dei suoi occhi” di Juan José Campanella (2009). Inizio spettacolo ore 17, costo 3 euro.
Musica e solidarietà insieme domani pomeriggio (domenica 2 febbraio), a partire dalle ore 17, al teatro Feronia. Nell’ambito del progetto “Marche inVita”, realizzato dalla Regione Marche in collaborazione con Consorzio Marche Spettacolo e Amat per la promozione di attività di spettacolo dal vivo nei Comuni colpiti dal sisma, i Teatri di Sanseverino presentano l’esibizione live dell’artista Aurora Kuda.
Siciliana di nascita, ma civitanovese d’adozione, Aurora è una cantautrice che scrive di suo pugno i testi e le melodie delle sue canzoni. Un’artista vera e viscerale che con la sua energia, a volte spiazzante, riesce nelle sue canzoni a fotografare in modo onesto e trasparente i sentimenti, le passioni e anche le paure che tutti noi incontriamo nel cammino di questa meravigliosa esperienza che è la vita.
Fattasi conoscere con il suo primo singolo, “Vivo Persa”, la cantautrice ha già conquistato il pubblico marchigiano.
Il suo concerto è la nuova tappa della rassegna “Marche inVita” che coinvolge ben 53 enti e associazioni, che vivono capillarmente il territorio e di cui rappresentano un tassello di grande valore culturale e sociale.
Proseguono gli appuntamenti della stagione teatrale di Tolentino, che continua a raccogliere grandi successi; domenica 2 febbraio alle 17, sarà la volta di Bella Figura, ultimo testo di Yasmina Reza, una delle voci internazionali più esplosive, per il quale il Teatro Vaccaj è stata, per una settimana, residenza di allestimento.
Il Vaccaj e la città di Tolentino hanno accolto un cast d’eccezione composto da Anna Foglietta, Paolo Calabresi, Simona Marchini, Anna Ferzetti, David Sebasti, e tutto il team tecnico e artistico.
A salutare gli attori, nel corso di una conferenza stampa, l’Assessore alla Cultura Silvia Tatò che ha sottolineato la grande tradizione del Teatro Vaccaj, luogo ideale per gli allestimenti degli spettacoli, e la grande ospitalità di tutta la Comunità tolentinate che accoglie gli attori come veri e propri amici e non semplicemente come ospiti. All’incontro, oltre ai giornalisti erano presenti anche gli alunni dell’Istituto Filelfo che partecipano al progetto teatro e che li coinvolge, dopo aver assistito allo spettacolo, nella stesura di un articolo critico e di commento della rappresentazione andata in scena.
Bella figura è stata scritta nel 2015 per il regista Thomas Osthermeier e la compagnia del teatro Schaubühne di Berlino, e ha riscosso, sia in Germania, sia in Francia - dove l’ha messo in scena la stessa Reza per l’interpretazione di Emmanuelle Devos - un grande successo di pubblico e di critica. In Italia lo spettacolo, che ha debuttato lo scorso anno, porta la firma di Roberto Andò.
Come i lavori precedenti della Reza, anche Bella figura può essere considerata una “tragedia divertente”, le contraddizioni e le nevrosi dei personaggi sono spinte all’eccesso e si ribaltano a volte nel loro contrario, creando effetti capaci di provocare al contempo disagio sottile e risate clamorose.
La biglietteria è aperta venerdì 30 e sabato 31 gennaio, con orario 18 – 20 e, domenica 2 febbraio alle 14
Info 0733 960059 opz. 3 (negli orari di apertura del botteghino)
info@teatrovaccaj.it - www.teatrovaccaj.it - Facebook/TeatroVaccaj
On line www.vivaticket.it
BIGLIETTI
Platea e palchi I settore Intero € 28 / Ridotto € 25 / Ridotto bambini fino a 12 anni € 20
Palco II settore Intero € 25 / Ridotto € 22 / Ridotto bambini fino a 12 anni € 18
Palco III settore Intero € 22 Ridotto € 20 / Ridotto bambini fino a 12 anni € 15
Loggione (posti in piedi) e posti a visibilità ridotta Intero € 12 / Ridotto bambini fino a 12 anni € 10
Sabato 1° febbraio arriva al Cine Teatro Conti di Civitanova Marche il Teatro Umbro dei Burattini con lo spettacolo “Pinocchio, Le Avventure di un sognatore” (spettacoli ore 15.30 e 17.30; info e prenotazioni 347.0002029; teatrodeiburattini.it), un grande classico, ma nella rivisitazione della favola proposta dal Teatro Umbro dei Burattini il celebre personaggio di Collodi gioca con i moderni videogames e strizza l’occhio ai social-network. Sarà l’antica arte dei burattini a presentare Pinocchio in chiave moderna con uno spettacolo di 75 minuti che ha ottenuto ottimi riscontri di pubblico e da parte dei media nel corso delle precedenti tournée in tutta Italia. Al burattino più famoso d’Italia, il compito di veicolare un messaggio contro il bullismo e a favore dell’integrazione sociale, tema sempre più attuale e di primaria importanza anche tra le fasce più giovani e indifese ed esposte a pericoli sia sul web (il cosiddetto cyberbullismo) che negli ambienti di socializzazione.
La particolarità dello spettacolo è quella di raccontare una favola senza tempo che ha appassionato generazioni di bambini attraverso l’antica arte dei burattini che riesce ancora a emozionare e a divertire, lasciando ai più piccoli anche spazio per l’immaginazione. Ma non basta. Un’altra particolarità è quella di raccontare la celebre storia con un’originale rivisitazione, dal momento che Pinocchio giocherà e sarà alle prese con i moderni videogiochi o ancora interagirà con gli altri bambini anche attraverso i social-network. La compagnia ha deciso così di avvicinare il pubblico più giovane parlando il suo stesso linguaggio, il linguaggio delle nuove generazioni che trascorrono il tempo su internet oppure davanti al monitor giocando con la playstation. Ma questa volta non sarà così. I bambini potranno fare una nuova esperienza, dal vivo, attraverso un nuovo linguaggio, quello dei burattini, che per molti sarà inedito.
I burattini, di grandi dimensioni, utilizzati dalla compagnia umbra sono in legno e tutti dipinti a mano, delle vere e proprie opere d’arte realizzate da un anziano artigiano torinese. Le musiche dello spettacolo, tutte originali, sono composte da Giuliano Ciabatta in arte “Paco”, musicista e compositore, con al suo attivo prestigiose collaborazioni con artisti di livello nazionale. Una fra tutte quella con Lucio Dalla.
Il Teatro Umbro dei Burattini, diretto da Andrea Bertinelli e Vioris Sciolan, ha alle spalle centinaia di spettacoli in tutta la Penisola, dal Piemonte alla Sicilia, e si appresta a toccare nuove regioni in occasione del tour invernale che arriva ora nelle Marche per poi raggiungere altre regioni del Centro e Nord Italia.
In oltre 5.000 farmacie che espongono la locandina #GRF2020 Banco Farmaceutico sarà possibile acquistare farmaci da banco da donare agli indigenti. I medicinali saranno consegnati agli oltre 1.800 enti assistenziali convenzionati che offrono cure e medicine gratuite a chi non può permettersele.
E sarà la cura dei minori al centro della mostra “Rinascimento dei bambini, 600 anni di accoglienza all’ospedale degli Innocenti di Firenze”, organizzata da BF per il meeting di Rimini, che è allestita a Civitanova Alta presso lo spazio multimediale ex chiesa di San Francesco con il contributo del Comune di Civitanova, del Rotary, Arca Centro culturale e Massimo Capriccioni consulente finanziario. La presentazione dell’esposizione, che rimarrà aperta fino al 5 febbraio 2020, si svolgerà sabato 1 febbraio alle ore 17,00. All’incontro di inaugurazione saranno presenti per l’Amministrazione comunale l’assessore al Welfare Barbara Capponi, la curatrice della mostra prof.ssa Mariella Carlotti e il direttore di APS Lorenzelli e Chierichetti e la dott.ssa Laura Taccari.
A Macerata e provincia, la Giornata si svolgerà dal 4 al 10 febbraio in 39 farmacie. I volontari di Banco Farmaceutico saranno presenti l’8 febbraio. I farmaci raccolti aiuteranno 33 enti assistenziali del territorio. Durante l’edizione del 2019 sono state raccolte 3715 confezioni di farmaci (pari a un valore di 25529 euro) che hanno aiutato 2212assistiti da 32 enti.
“Anche quest'anno l'assessorato al Welfare ha voluto collaborare alla realizzazione dell’iniziativa in collaborazione con il Banco Farmaceutico – ha detto l’assessore Barbara Capponi – quale momento di crescita umana e di bellezza artistica. Auspichiamo una grande partecipazione della cittadinanza alla mostra, veramente meritevole e legata al bel progetto della raccolta farmaci, un gesto di solidarietà in cui i civitanovesi si distinguono sempre per grande generosità”.
In Italia, nel 2019, c’è stato il picco di richieste da parte degli enti, pari a 1.040.607 confezioni di medicinali (+4,8% rispetto al 2018); 473.000 persone povere si sono ammalate e hanno chiesto il loro aiuto per curarsi; in Italia, su 5 milioni di persone in povertà assolta, 1 milione 260.000 sono minori, mentre 1 famiglia su 5 con figli è stata costretta a rinunciare alle cure per ragioni economiche. Nel 2020, Banco Farmaceutico compie 20 anni. In tale occasione, la GRF - Giornata di Raccolta del Farmaco durerà una settimana, dal 4 al 10 febbraio (il giorno principale sarà sabato 8 febbraio). In questi giorni, sarà possibile acquistare uno o più medicinali da banco in una delle oltre 5.000 farmacie che, in tutta Italia, aderiscono all’iniziativa (riconoscibili dal fatto che espongono la locandina della GRF). I medicinali raccolti saranno consegnati agli oltre 1.800 enti assistenziali convenzionati con Banco Farmaceutico. Si tratta di realtà che offrono cure e medicine gratuite a chi non può permettersele per ragioni economiche. La Giornata è resa possibile da quasi 24.000 volontari che svolgono il turno in farmacia e da oltre 15.000 farmacisti.
“Nel nostro Paese, c’è ancora tanto lavoro da fare - ha dichiarato Sergio Daniotti, presidente della Fondazione Banco Farmaceutico onlus. Nei sette giorni della prossima Giornata di Raccolta del Farmaco sarà possibile dare un importante contributo, aiutando concretamente chi ha bisogno. Sostenere la GRF, come donatori, farmacisti, o volontari, significa sostenere quella rete di solidarietà composta dagli enti di assistenza e di prossimità senza la quale le persone povere sarebbero non solo prive di cure, ma anche più sole. Significa compiere un gesto che indica come la gratuità sia la strada da percorrere per realizzare il bene della società”.
La Giornata della Raccolta del farmaco si svolge con il patrocinio di Aifa, in collaborazione con Cdo Opere Sociali, Federfarma, Fofi, Federchimica Assosalute, Assogenerici, Federsalus e BFResearch. Intesa Sanpaolo è Partner Istituzionale dell’iniziativa. La GRF è realizzata grazie all’importante contributo incondizionato di IBSA e Teva e al sostegno di EG Stada Group e DOC Generici. La Giornata è supportata da Mediafriends, Responsabilità Sociale Rai, La7, Sky per il sociale, e Pubblicità Progresso.
La decisione di estendere le attività di raccolta ad una settimana deriva soprattutto dalla necessità di rispondere in maniera più efficace al fabbisogno espresso dagli enti.
Nella scorsa edizione della Giornata della Raccolta del Farmaco, infatti, nonostante l’ottimo risultato (421.904 confezioni di farmaci raccolte, pari a un valore di 3.069.595 euro) è stato possibile soddisfare solamente il 40,5% delle richieste degli enti assistenziali.
Questo poiché la povertà sanitaria resta un problema preoccupante e di elevate dimensioni. In Italia ci sono 1,8 milioni di famiglie e 5 milioni di individui che vivono in condizioni di povertà assoluta.
Tra questi, nel 2019, sono stati 473.000 quelli che hanno avuto bisogno di farmaci e che hanno chiesto aiuto ad un ente assistenziale per potersi curare, come rileva il 7° Rapporto sulla Povertà Sanitaria di Banco Farmaceutico.
La richiesta di medicinali da parte degli enti assistenziali – si legge nel Rapporto - è cresciuta, in 7 anni (2013-2019) del 28%. Nel 2019, si è raggiunto il picco di richieste, pari a 1.040.607 confezioni di medicinali (+4,8% rispetto al 2018).
Val la pena, infine, ricordare che, tra i 5 milioni di poveri, 1 milione 260.000 sono minori; questo, nonostante il nostro intero sistema, a partire della Costituzione, riconosca al bambino il diritto a vedere riconosciuti i propri interessi e le proprie esigenze come superiori e nonostante siano passati 30 anni dall’approvazione della Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia (New York, 20 novembre 1989), che riconosce al minore il diritto “di godere del miglior stato di salute possibile”.
Un altro tutto esaurito per la quinta rassegna de Il Gusto del Teatro, a Caldarola.
La Cooperativa CI CREDO dell’Anffas di Macerata ha portato in scena una bellissima e struggente commedia di Vincenzo Salemme dal titolo … E FUORI NEVICA, per la regia di Scilla Sticchi e Francesco Facciolli.
L’opera aveva debuttato a Macerata, per poi replicare a Potenza Picena e a Corridonia, ottenendo gratificanti successi
“E FUORI NEVICA” nasce dall’idea di Marco Scarponi, Presidente di Anffas Onlus Macerata e attore amatoriale (nello spettacolo è Stefano) di realizzare uno spettacolo mettendo insieme più compagnie del teatro amatoriale maceratese, con l’obiettivo di mettere la propria passione per il teatro a “servizio” per un progetto sociale di ampio respiro. Non si tratta solo di raccogliere fondi per una buona causa, ma coinvolgere, o meglio, includere quante più mani, teste e cuori possibili. L’idea è stata accolta con entusiasmo dalla Compagnia Teatrale “G. Lucaroni” di Mogliano (Pietro Romagnoli – nello spettacolo è Cico), da APS TUTTINSIEME di Corridonia (Francesco Facciolli – nello spettacolo è Enzo) e Teatro Totò di Pollenza (Paolo Moretti – nello spettacolo è il Notaio).
La rappresentazione di Caldarola è stata magistrale, seguita con attenzione magnetica dal pubblico che ha riso, ha sofferto, ha pianto, ha riso ancora moltissimo, fino al pugno nello stomaco finale che apre discorsi, riflessioni, magoni e prospettive. L’Anffas ha voluto, in questo modo, raccontarsi, senza scorza, senza finzioni, senza falsità, senza commiserazione: ha detto quello che c’è, che esiste, che va saputo, cha va sorretto, accettato e, possibilmente, aiutato.
Interpretazioni veramente eccellenti con un Facciolli perno e istrione della storia (ha recitato con la febbre, ma la sua performance è stata impeccabile), con un Romagnoli esemplare nel suo ruolo, pulito, preciso, mai fuori dal personaggio, attento, chirurgico; e lo stesso Scarponi, sempre sul crinale del personaggio interpretato, senza pause, lucido nella disperazione e, comunque, ottimista anche quando un baratro si apre sotto ai suoi piedi. Leggero, quasi impalpabile il personaggio del notaio (Paolo Moretti), fra il naif e lo scaltro, in linea perfetta con l’inconcludenza della sua prestazione professionale. Un lungo applauso finale, con molti spettatori in piedi ha sancito il grande successo della serata artistica che si è avvalsa di una regia attenta, illuminata, “dentro”, sempre attenta alle sfumature e particolarmente ispirata sulle pieghe dei personaggi che mai sono usciti dai limiti del debordabile possibile e sempre in agguato; i personaggi hanno marciato in tutte le direzioni richieste senza mai diventare macchiette e con una leggerezza ed una levità che solo chi conosce la polvere delle tavole del palcoscenico sa infondere. Dall’arte all’enogastronomia si è passati successivamente, con un’altra sontuosa apericena preparata dallo staff dell’amministrazione comunale e dai produttori presenti per le illustrazioni dei prodotti.
Moltissime le aziende che hanno aderito a questa quinta rassegna: Oro della Terra, Cantine Belisario, BCC Banca dei Sibillini, Rhütten, Valbeton, Marco Imperatori Movimento Terra, Impresa Bozzi Paolo, Porzi Ezio Impianti elettrici, Alimentari Ferranti Pa’ e Salato, Azienda Vinicola Colleluce, Coroncina, Rocchi Paris, Biscottificio Annavini, Maurizi Luigino, Antico Biscottificio Carducci, Caseificio Di Pietrantonio, Pizzeria Mariella, Azienda agricola Fabrizi Paolo, Azienda agricola Angeletti, Azienda agricola Alesiani, Nuova Simonelli, Bernys, Forno De Luca & Petetta, Hotel Il Tesoro, Pizza in Piazza, Systematica, Varnelli, Crucianelli Rest Edile, Super Coal Vitellitaly, Azienda Agricola Podere sul lago, Azienda Carlini Graziella, Tecniconsul Energia, Pucciarelli Agricoltura, Il Picciolo di Rame.
Hanno collaborato anche il Nuovo Oratorio Cristo Re e la Pro Loco.
La rassegna è organizzata dall’amministrazione comunale di Caldarola e dalla Compagnia Teatrale Valenti, con la collaborazione artistica di Francesco Facciolli.
Appuntamento per sabato 1° febbraio, alle 21.30 con la commedia Il Libertino di E.E. Schmitt, presentata dalla compagnia Nuovo Teatro Piceno di Castignano, per la regia di Gianfranco Fioravanti.
La storia: È una commedia che scorre come un fiume senza ostacoli. Pulita, divertente, ben strutturata, recitata benissimo e che ci ricorda cosa siamo e chi siamo. È anche uno specchio di sé dove poter vedere quegli aspetti, quei modi di fare e di essere che, in fondo, ci appartengono, pur in misura diversa. Ci riguardano da vicino, scendono introspettivamente, creano riflessi psicologici. Ecco, il taglio “filosofico”, tipico nelle opere di Schmitt, nel “Libertino” lo vediamo bene. Per quanto impegnato e impegnativo, lo spettacolo non perde mai lo smalto, non abbassa l’attenzione. Resta una commedia divertente con bellissimi dialoghi scoppiettanti dove vediamo l’intellettuale Diderot, lucido e rigoroso pensatore, ospite del barone d’Holbach, alle prese con l’arte del donnaiolo, insospettabile ed arguto. L’opera teatrale mette in scena le contraddizioni umane, cercando di non farle apparire pesanti ma semplicemente parte di noi, condizione dell’uomo di tutti i tempi e di tutte le “classi” sociali. Lo spettatore, pur comodo in poltrona, si sente in qualche modo rappresentato. È sul palco anche lui, idealmente. Partecipa ed è una simbiosi perfetta.
I biglietti saranno in vendita il giorno dello spettacolo, a partire dalle 19 e costeranno 13 €; abbonamenti e biglietti danno diritto all’apericena che sarà servito, alle 20, nella tensostruttura Luna, ex mensa.
Per info e prenotazioni si può telefonare al seguente numero: 335/7681738 dalle ore 17 alle 20 di tutti i giorni.
Sabato prossimo, 1 febbraio, prenderà il via Alfabeti fotografici, laboratorio di esplorazione urbana e autoproduzione su Potenza Picena, a cura di Emanuela Amadio, docente di fotografia e ideatrice di Case di Fotografia. Si tratta della prima edizione marchigiana di un format didattico inaugurato nel 2019 a Teramo, che ha l’obiettivo di raccontare con nuovi occhi i centri abitati, soffermandosi sugli aspetti che meglio caratterizzano gli spazi urbani e la comunità.
I protagonisti del laboratorio saranno i soci del Fotoclub di Potenza Picena, una realtà molto attiva che da anni si occupa di promozione della cultura fotografica sul territorio. “Un’iniziativa di eccellenza volta a valorizzare il nostro territorio – ha commentato l’Assessore alla Cultura e Turismo, Tommaso Ruffini – con il Fotoclub potentino sempre pronto a recepire attività di indubbio livello sociale e culturale. Mi piace sottolineare la collaborazione del Comune, e in questo caso del mio Assessorato, con il Fotoclub impegnato anche nella stagione teatrale del Mugellini in cui, ad ogni spettacolo, è presente ed operativo un fotografo del club”. Alfabeti fotografici sarà suddiviso in due moduli, curati rispettivamente da Emanuela Amadio e da Ziczic, casa editrice indipendente di Polignano a Mare (BA). Il primo è dedicato alla produzione fotografica, dalla fase di progettazione alla selezione delle immagini, passando per le sessioni di scatto; il secondo modulo prevede la realizzazione di un menabò del dizionario fotografico di Potenza Picena, che impegnerà i corsisti nella scelta di carte, rilegature e layout della pubblicazione.
Domenica 2 febbraio, al Teatro “Annibal Caro”, con inizio alle ore 17,00, si svolgerà il quarto appuntamento con “A teatro con mamma e papà”, stagione 2019-2020 di Teatro per Ragazzi e Famiglie promossa dal Comune di Civitanova Marche, da “Teatri di Civitanova” e da “Proscenio Teatro Ragazzi” per la direzione artistica di Marco Renzi.
Il progetto, giunto alla sua ottava edizione, si iscrive nel Circuito Intercomunale Tir-teatri in rete che vede coinvolti nove Comuni nelle Province di Macerata, Fermo e Ascoli Piceno, la più grande rete di teatro per l'infanzia e la gioventù nella parte sud della Regione Marche.
In scena il “Teatro Evento” di Modena, in attività da oltre quarant'anni, formazione riconosciuta da MIBACT e dalla Regione Emilia Romagna, che porta la loro ultima produzione La mela rossa di Biancaneve, uno spettacolo dove l'arte dell'attore e del racconto si intreccia con quella del teatro d'animazione e dei pupazzi, per raccontare una storia tra le più amate di tutti i tempi, quella di Biancaneve e dei sette nani.
Non mancherà certamente la strega, non ci sarà invece la mela rossa, non perché sia stata eliminata dalla vicenda ma perché i due protagonisti se la sono dimenticata. Sarà curioso e divertente vedere come riusciranno a renderci la magia di questa celeberrima storia anche in assenza della famosa mela rossa avvelenata.