Teatri Antichi Uniti 2024, si parte con Aldo Cazzullo all'Anfiteatro di Urbisaglia: programma, date e location
Presentato il cartellone estivo 2024 della rassegna Teatri Antichi Uniti, organizzata in collaborazione tra regione Marche, Amat e MiC. Quest'anno, giunti alla ventiseiesima edizione, gli appuntamenti saranno 32 in 14 incantevoli siti di Ancona, Ascoli Piceno, Castelleone di Suasa, Corinaldo, Falerone, Fano, Macerata, Monte Rinaldo, Pesaro, Porto San Giorgio, San Severino Marche, Senigallia, Sirolo e Urbisaglia.
Si parte con un arguto viaggio ne "Il romanzo della Bibbia", in cui uno scrittore e giornalista come Aldo Cazzullo, un attore e performer come Moni Ovadia e una eclettica musicista come Giovanna Famulari accompagnano gli spettatori, il 7 luglio all’Anfiteatro Romano di Urbisaglia e il giorno dopo al Parco Miralfiore di Pesaro, in un viaggio che tocca alcuni degli episodi e dei personaggi più noti dell’Antico Testamento.
Maria, il grande enigma della Cristianità, vergine e madre, corpo sensuale e spirituale, è al centro del testo di Giovanni Testori Interrogatorio a Maria interpretato da Maria Chiara Arrighini in scena nel suggestivo spazio dell’ex Chiesa di San Francesco di Fano l’11 luglio. Dal 12 al 14 luglio nell’Anfiteatro Romano di Castelleone di Suasa, è proposto un trittico di appuntamenti, all’interno di Insuasa Festival promosso da Collettivo Collegamenti, che attraversa le poetiche di Ovidio, Aristofane e Plauto.
Si parte con una produzione di Teatro Koreja e Le Belle Bandiere, con la drammaturgia e la regia di Elena Bucci, dal titolo Herodies. Lettere di eroine del mito dall’antichità al presente, dove Ovidio immagina le eroine del mito intente a scrivere una lettera ai loro uomini, narrando di amore, abbandoni e tradimenti, per raccontare l’intero mito, ma anche per rivolgere una luce speciale e spesso ironica sul destino delle donne.
Le Nuvole di Aristofane sono al centro dello spettacolo di Confine Zero, che mette in scena la storia eterna di un padre e un figlio che non si capiscono, di una famiglia oppressa dai debiti e di una risoluzione che ha dell’incredibile. L’ultimo appuntamento di Insuasa Festival, il 14 luglio, affronta I Menecmi di Plauto, dove il Collettivo Van coglie l’opportunità per approfondire la natura umana, l'apparente semplicità delle relazioni con gli altri e, di conseguenza, la necessità di ognuno di noi di riconoscersi tra il caos degli eventi e della vita.
Metamorfosi, tratto dal poema di Ovidio, a cura dei performer e musicisti Munedaiko, in programma il 16 luglio all’Anfiteatro Romano di Urbisaglia e il 17 al Parco Miralfiore di Pesaro propone una sorta di concerto di musica, corpo e parola capace di restituire la potenza visiva e sonora di cui il testo di Ovidio è ancora oggi sorprendentemente portatore.
Emilio Solfrizzi è il travolgente interprete di Anfitrione, una delle commedie più celebri di Plauto, in scena il 22 luglio all’Anfiteatro Romano di Ancona, il 23 a Urbisaglia e il 24 nel Chiostro di San’Agostino di Ascoli Piceno. La tragedia sofoclea e le stragi della resistenza si fondono nel racconto di Antigone, eroina tragica a cui Ascanio Celestini dà voce nel suo Le nozze di Antigone, il 24 luglio alla Rocca Tiepolo di Porto San Giorgio e il 29 nell’Area Archeologia Santa Maria in Portuno di Corinaldo.
Enrico Lo Verso e Paola Quattrini, tra i più rappresentativi interpreti della scena artistica nazionale, raccontano, in "Itaca per sempre", uno dei capolavori della letteratura mondiale, il viaggio dell’eroe omerico e il suo ritorno a Itaca, da una prospettiva nuova e assolutamente originale, il 4 agosto nell’Area Archeologica La Cuma di Monte Rinaldo.
Il 6 agosto, nell’ex Chiesa di San Francesco a Fano e il 7 nel Chiostro di San’Agostino ad Ascoli Piceno, nel trentennale della strage di Capaci, Luciano Violante, magistrato e già Presidente della Camera dei Deputati, torna ad interrogarsi sul mito attraverso la figura di Medea, che nel suo peregrinare approda nella terra di Sicilia, un monologo straziante e sublime interpretato da Viola Graziosi e diretto da Giuseppe Dipasquale.
L’ultima opera di Sofocle, rappresentata dopo la sua morte, Edipo a Colono, vede in scena Giuseppe Pambieri e sua figlia Micol, nel ruolo di Antigone, insieme ad un cast di ottimi attori, l’8 agosto all’Anfiteatro Romano di Ancona e il 9 al Teatro Romano di Falerone. La tragedia di Sofocle non solo racconta la complessità imperfetta e meravigliosa dell’essere umano, ma ribadisce il diritto all’accoglienza dello straniero e il rispetto delle sacre leggi dell’ospitalità.
La creatività marchigiana trova la sua valorizzazione in una serie di appuntamenti denominati Tau Made in Marche che offrono spunti e riflessioni di grande valore, incrociando percorsi con altre realtà che operano nel territorio, come Collettivo Collegamenti per CollegaMenti Festival, Insuasa Festival e Radici Festival per spettacoli e conversazioni sui miti classici, Proscenio Teatro per Epos, i Teatri di San Severino diretti da Francesco Rapaccioni.
Tre le lezioni-spettacolo a cura di Cesare Catà, che guida anche Paola Giorgi in un viaggio nelle immortali Heroides. E ancora, tra i protagonisti: Luca Violini, in un affascinante spettacolo di RadioTeatro, Filippo Mantoni, Francesca Berardi, Paolo Frigo, Andrea Fazzini e Andrea Pierdicca, Stefano Tosoni e Stefano De Bernardin, Gabriele Claretti e Geografie Teatrali.
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