Potenza Picena, una serata alla riscoperta del dialetto maceratese con le opere di Fazi e Regnicoli
Se è vero, come ha scritto Gilbert Keith Chesterton, che «tutti i dialetti sono metafore e tutte le metafore sono poesia», allora quella di domenica 21 agosto alle 21,30, in piazza Marotta (sotto l'antica torre di Sant'Anna) a Porto Potenza, sarà anche una serata all'insegna della poesia.
Nel corso dell'incontro "Il nostro dialetto tra storia e futuro", organizzato dalla Pro Loco di Porto Potenza Picena, ospitato nella deliziosa cornice della piazzetta più antica del paese rivierasco, e introdotto da Arianna Fermani, saranno presentati due volumi editi da Vydia Editore (collane Case di Terra). Il primo, scritto da Silvano Fazi (autore anche di altri due volumi: Èra d'aprì e Per quanti fjiuri caccia 'mprate ), è intitolato Me sa mijj'anne. Ovviro le avventure e le disavventure de òtto generazziò de contadì de la parte de Macerata.
Il secondo volume, invece, è la prima traduzione in dialetto maceratese, ad opera di Agostino Regnicoli, del capolavoro di Antoine di Saint-Exupéry: Lu pringipittu, rescrittu co' la parlata de Macerata. Agostino Regnicoli si occupa da anni di fonetica e grafia dei dialetti dell'area maceratese e il suo manuale Scrivere il dialetto. Proposte ortografiche per le parlate delle aree maceratese-camerte e fermana (EUM, 2020) si è classificato secondo nel premio nazionale "Salva la tua lingua locale 2021". Si tratta, insomma di una serata che non mancherà di incuriosire e divertire, alla scoperta (o alla riscoperta) di una lingua, come il dialetto maceratese, ricchissima, estremamente evocativa e ricca di sapore, oltre che di sapere, e di tradizioni che hanno fatto la storia del nostro territorio, rendendolo, insieme, unico e bellissimo.
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