Sabato 18 Gennaio, alla Domus San Giuliano di Macerata, si terrà un incontro con Stefano Ardito, escursionista e alpinista, scrittore e giornalista, che collabora con importanti testate a livello nazionale. Ardito, una delle voci più autorevoli nel divulgare la bellezza di itinerari nell’Appennino Centrale, attraverso la presentazione del suo libro ci condurrà alla scoperta di sentieri e cime tra Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo.
Il libro è una guida di escursionismo ed alpinismo ma non solo perché da spazio anche a tutto quello che è il “contorno del camminare”. Andare in montagna non è solo salire verso una cima, è immergersi in un territorio impregnato di storia e cultura come ricorda Stefano Ardito; è muoversi in un ambiente naturale ricco di flora e fauna. L’area oggetto di questa guida, inoltre, da diversi anni, lotta per riprendersi dalle profonde ferite del sisma del 2016.
Come sezione CAI – ricorda il Presidente Marco Ceccarani - con questo evento speriamo anche di dare un contributo per allargare la conoscenza di questi straordinari luoghi e per invogliare sempre più appassionati ma anche la gente comune a frequentare maggiormente le nostre zone montane, così da favorire una ripresa economica di tutta l’area del cratere. Insomma un evento da non perdersi, itinerari nuovi e da rivisitare con nuove prospettive, in ogni stagione dell’anno e per tutti i livelli di abilità ed impegno, dall’alpinista alla semplice escursione per tutta la famiglia. Vi aspettiamo numerosi.
L’Appennino Centrale è il cuore di pietra dell’Italia. Dai Monti Sibillini alla Majella, passando per la Laga, il Terminillo, il Gran Sasso, il Velino-Sirente e le vette del Parco d’Abruzzo, Lazio e Molise, un aspro sistema di montagne offre centinaia di itinerari a escursionisti e alpinisti.
Gli 80 itinerari di questa guida accompagnano su 152 vette di Umbria, Marche, Lazio e Abruzzo, in quattro Parchi nazionali e varie aree protette regionali. Molti sono accessibili a tutti gli escursionisti, qualcuno include facili rocce, tratti attrezzati o canaloni di neve.
Sono incluse nella guida le nuove ferrate del Gran Sasso e gli itinerari dei Sibillini e della Laga trasformati dai terremoti. I collezionisti dei 2000 appenninici trovano qui 114 cime dell’elenco. Accompagnano chi cammina aquile e camosci, fioriture d’alta quota e faggete, panorami e cascate, eremi e borghi. Il lupo e l’orso si vedono di rado, ma ci sono.
Stefano Ardito, è una delle firme più note del giornalismo di montagna italiano. I suoi reportage, i suoi itinerari e le sue inchieste sono stati pubblicati da Repubblica, Il Venerdì, Alp, Rivista della Montagna e Specchio, settimanale de La Stampa. Oggi scrive per Il Messaggero, Il Manifesto, Meridiani Montagne, Plein Air e Montagne 360. Il pubblico di Rai Tre lo conosce per i suoi documentari trasmessi dal programma quotidiano Geo & Geo. Ha all’attivo una ventina di libri e alcune decine di guide dedicate alle Dolomiti, alla Valle d’Aosta, alla Toscana, ai monti dell’Appennino centrale ai quali è molto legato, e ai Parchi nazionali del Gran Paradiso, dei Monti Sibillini, della Val Grande, del Gran Sasso e Monti della Laga, d’Abruzzo, Lazio e Molise e della Majella. Si è occupato del Parco nazionale dello Stelvio nei libri Alpi di guerra, Alpi di pace (Corbaccio 2014, Premio Cortina Montagna 2015) e Grande Guerra, guida ai luoghi del 1915-’18 (Iter Edizioni, seconda edizione 2018).
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