Domani, sabato 3 agosto, seconda tappa de "La terra tremano" un festival intorno alle parole chiave memoria e territorio, realizzato in collaborazione tra dieci dei Comuni della Provincia maceratese particolarmente coinvolti dal sisma del 2016, e con l'Assessorato alla Cultura e Turismo della Regione Marche.
Il regista e autore teatrale Giorgio Felicetti, metterà in scena, nella centralissima piazza Vittorio Veneto di Pievebovigliana, lo spettacolo che dà il nome al festival. È l’occasione per far arrivare questa storia importante nell’alto maceratese, fuori dai teatri, ma dentro i paesi feriti. E per questo il festival entrerà nel cuore dei paesi, proprio dentro ai centri storici. Si è scelto, per Valfornace un luogo simbolo, la Piazza Vittorio Veneto, luogo vitale del borgo di Pievebovigliana.
In uno scambio vero tra ospiti, pubblico, e residenti, Felicetti ha tenuto incontri di laboratorio teatrale, coinvolgendo alcune donne del luogo, le quali hanno, a modo loro, collaborato alla drammaturgia e appariranno domani nel prologo dello spettacolo.
Nello spettacolo che dà nome al festival si vivrà il senso vero di una comunità che si ritrova e si mobilita, per ascoltare la propria storia, il proprio accaduto, il proprio vissuto, nella catarsi collettiva. Lo spettacolo è potentissimo, così come la storia narrata. Il primo lavoro è stato quello dell’ascolto di tante persone che hanno vissuto i terremoti. Il regista ha infatti incontrato i protagonisti di questa tragedia e ha raccolto testimonianze e racconti in diretta dai luoghi degli “sfollati”: hotel, camping, container. La narrazione è la storia di vite cambiate, per sempre.
Così come il paesaggio, umano, lavorativo, artistico. Destini e luoghi stravolti. Un’umanità capovolta, una moltitudine ammutolita. Ma non c’è alcun intento didascalico nello spettacolo. C’è forte invece la voglia di andare avanti oltre le macerie e oltre la rabbia. In questi luoghi dell’Appennino, nel centro dell’Italia, in mezzo e sopra la natura, si può vivere, perché è bellissimo, ma è urgente e necessario scegliere come farlo. Allora è il tempo di raccontare e di ascoltare questa storia. Perché riguarda tutti noi. Nessuno escluso. Fuori dal Festival, lo spettacolo andrà in scena anche nell’epicentro dell’Umbria, il 6 agosto a Campi di Norcia.
Il programma del festival, dopo la tappa di domani a Valfornace, prevede Fiastra il 10 agosto, Bolognola il 14 agosto, Sarnano il 18 agosto, Visso il 24 agosto, Monte Cavallo il 28 agosto, Ussita il 31 agosto, Camporotondo il 7 settembre e infine Pieve Torina il 15 settembre.
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