Il peacekeeper Andrea Angeli al Rotary Club di Macerata con Vincenzo Varagona: un mondo in subbuglio (FOTO)
Si è parlato di guerra e pace in un mondo in subbuglio con il funzionario internazionale Andrea Angeli (per Istituzioni quali Onu Nato ed Osce) intervistato dal giornalista Vincenzo Varagona, volto notissimo della Direzione Regionale di Rai, in occasione di una gremita conviviale tenuta dal Rotary Club Macerata Matteo Ricci, alla presenza di numerosi soci, ospiti e amici giunti a salutare e ascoltare l’illustre Maceratese.
Dopo il saluto e la presentazione dei relatori da parte del Presidente del Club Guido Grandinetti e la proiezione di un filmato (https://www.facebook.com/watch/?v=592928598988739) tra il giornalista Varagona ed il peacekeeper Angeli è iniziato un viaggio narrativo nelle aree di tensione globale degli ultimi anni, cercando di capire come le vicende del passato possano farci comprendere il presente e immaginare il futuro.
Mentre scorrevano le immagini di "guerra" del fotografo maceratese Guido Picchio presente alla serata, partendo dal ricordo della missione in Bosnia nel groviglio balcanico, la narrazione è proseguita con suggestioni che vanno dal Cile di Pinochet all’Iraq, all’Afghanistan, da Timor Est al Kosovo: gli scenari più difficili e rischiosi ove Angeli ha servito. Ricordi di terre in stato di tensione perenne dove la litigiosità è elevatissima, le crisi ritornano e dove l'azione di mediazione del conflitto è di vitale importanza.
Varagona riporta Angeli a rievocare il dramma della strage di Nassiriya ove il funzionario si trovò a dover dispensare le prime notizie del drammatico attentato alla base Maestrale, sede della MSU italiana dei Carabinieri. Commovente è stato il ricordo del cooperatore internazionale civile marchigiano di Pergola Marco Beci, vittima della strage. Come Beci, che fu un cooperatore sanitario presente in zone a rischio, Angeli ha voluto ricordare Carlo Urbani, il medico marchigiano in missione sanitaria in Vietnam, cui Varagona ha dedicato un libro toccante.
La riflessione dei due relatori si sposta sul momento attuale della crisi russo-ucraina: se i russi nelle crisi della Bosnia e del Kossovo parteciparono attivamente alle forze di interposizione IFOR e KFOR, attualmente si assiste ad un radicale cambiamento di paradigma, ad un atteggiamento fortemente ostile della Russia.
Angeli si chiede perché non si è riusciti a cementare nel tempo i rapporti con la Russia, pur con le differenze esistenti, con progetti, legami, con la constatazione amara che nella situazione attuale ci vorrà molto tempo per normalizzare la situazione dei rapporti a la radicalizzazione del conflitto non sembra aprire scenari volti all'ottimismo, anche per la considerazione che la Russia è membro permanente del Consiglio di Sicurezza dell’Onu, il che indebolisce l'efficacia dell'iniziativa dell’importante Organismo Internazionale.
Nel ricordare i quattro avvincenti libri scritti da Andrea Angeli e le decine di missioni in tutto il mondo, Vincenzo Varagona, nel concludere il viaggio narrativo, chiede al funzionario la persona, il luogo e la missione di maggiore affezione.
Il luogo la missione: Sarajevo durante la guerra di Bosnia, risponde Angeli, un assedio durato tre anni, una missione che ha lasciato il segno, per la durata, l'intensità, il rischio, il ricordo delle privazioni per tutti, l’umana solidarietà nelle grandi difficoltà.
La persona: Sérgio Vieira de Mello, un “numero uno”, diplomatico brasiliano e alto ufficiale delle Nazioni Unite per le quali ha lavorato oltre 34 anni in contesti quali Sudan, Cipro, Mozambico, Libano, Cambogia, Bosnia, Congo, Kosovo e Timor Est, guadagnando rispetto e ammirazione internazionale per il suo impegno nei programmi umanitari e politici dell'ONU, rimasto ucciso, assieme ad altri 21 membri del suo staff, nell'attentato dell'Hotel Canal a Baghdad, dove era in servizio come rappresentante speciale delle Nazioni Unite per l'Iraq.
La serata, passando da un aneddoto all'altro, volge al termine con la sollecitazione del presidente Grandinetti ad Angeli a ricordare l'inizio della sua avventura alle Nazioni Unite insieme all'altro ex Funzionario maceratese ONU, pure presente, Costantino Tamburrini, entrambi sulle orme del Diplomatico maceratese Giorgio Pagnanelli e si conclude tra gli applausi, la gratitudine dei presenti e le richieste di una dedica sui libri del Peacekeeper Andrea Angeli e di foto scattate in Afganistan di Guido Picchio, donati per i services del Club.
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