Il bando nazionale "Per Chi Crea" premia il progetto 'In Domum' dell’artista Adinda Putri-Palma
Mercoledì 10 ottobre nella prestigiosa Sala Castiglioni della Biblioteca Mozzi Borgetti l’Associazione Amici di Palazzo Buonaccorsi e delle Istituzioni Culturali del Territorio ha presentato il progetto “In Donum” dell’artista Adinda Putri-Palma (Matelica 1986) selezionato dal bando nazionale “Per Chi Crea”, promosso dal MIBAC e gestito da SIAE, che destinano il 10% dei compensi per “copia privata” a supporto della creatività e della promozione culturale dei giovani.
Il 17 luglio scorso il Consiglio di Gestione SIAE ha deliberato i vincitori dei 449 progetti beneficiari suddivisi in quattro bandi tra cui quello per le Nuove opere. In Donum rientra tra i sette vincitori nella sezione Arti Visive.
“Il progetto - ha dichiarato la presidente dell’associazione Paola Ballesi - oltre a rafforzare l’offerta culturale, gratifica la politica del MaMa – Marca Maceratese aperta alle proposte degli artisti contemporanei del territorio. L’obiettivo principale dell’associazione, infatti, è di sostenere l’arte contemporanea nelle sue molteplici manifestazioni, anche in sinergia con altre associazioni e operatori nel sistema dell'arte, e i giovani artisti del territorio.”
L’opera sarà esposta da fine marzo, fino al 19 aprile 2020, negli spazi espositivi del Palazzo Comunale di Recanati. Durante l’inaugurazione si presenterà il catalogo con il contributo fotografico dell’artista, testi istituzionali e testi critici in italiano e inglese.
La città di Recanati ha un ruolo centrale poiché l’Annunciazione di Lorenzo Lotto, parte della Collezione del Museo Villa Colloredo Mels, è una delle opere che ha ispirato lo studio per la parte pittorica dell'istallazione, mantenendo comunque un referente certo con le esperienze del Bauhaus e delle avanguardie storiche. Come spiega l’artista nel progetto “Nel 2016 sono accaduti due fatti straordinari che hanno instillato in me la necessità di parlare dell’abitare e del vivere/fare casa con un progetto artistico; un viaggio in bicicletta di 7000 Km attraverso l’Europa per tornare a casa nelle Marche e il terremoto che ha colpito il centro Italia nel 2016. Con questo lavoro vorrei mettere in moto una riflessione sulla cultura dell’abitare ed il concetto di casa rapportata al contesto post-sisma delle Marche offrendo spunti per un percorso costruttivo alternativo.”
Il dipinto del Lotto, oltre a rispondere alla tradizione pittorica del territorio, rappresenta meglio di chiunque altra il “terremoto emotivo” che investe la Madonna – e di riflesso il gatto – nel momento in cui appare l’angelo mentre Dio attraversa l’arco della stanza con un tuffo, scuotendo il tranquillo ambiente domestico.
L’opera consiste in un’installazione ambientale, un volume ad arco autoportante (h. 4m x l. 3m) e relativamente bidimensionale che sovrasta un’apertura percorribile, costruita con i materiali edili della Bioarchitettura, legno e paglia, argilla, calce e pigmenti. Dal 2017 Adinda ha instaurato la sua base operativa sull’Appenino umbro-marchigiano dove vive e lavora. La realizzazione dell’opera è perciò connessa al progetto di autocostruzione familiare in bioedilizia della sua attuale casa nel borgo di Braccano a Matelica (MC), avviato da poco e destinato a ospitare uno studio artistico indipendente.
Una conferenza stampa di medio termine sarà organizzata a Macerata con la rete della Marca Maceratese per presentare lo stato di avanzamento dei lavori.
Durante il periodo di lavorazione sono previsti open studio per incontrare e conoscere da vicino la ricerca dell’artista. Sarà l’occasione per creare delle opportunità di confronto pubblico con gli abitanti dei paesi nei dintorni di Matelica e con visitatori interessati al tema ecologico dell’autocostruzione e della bioedilizia, al fine di sensibilizzare e di creare una partecipazione attiva della società civile alla realizzazione dell’opera.
In seguito sarà presentata la parte fotografica della mostra in una galleria italiana di fama nazionale, ed altre gallerie europee.
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