"Focaraccio della venuta", si rinnova a San Severino la tradizione di fede
Anche quest’anno San Severino Marche ha rinnovato la tradizione del Focaraccio della Venuta accendendo i tradizionali falò nelle campagne per indicare la strada agli angeli trasportatori in direzione della città mariana di Loreto e della Santa Casa.
L’appuntamento si è rinnovato soprattutto nelle frazioni di campagna, ma non solo. I fuochi della Venuta hanno arso da Serralta, dove c’è un’edicola votiva dedicata proprio alla Madonna di Loreto, al Santuario di San Pacifico, dove il padre guardiano, fra Luciana Genga, ha animato una funzione religiosa e fino al piazzale degli Smeducci, a Castello al Monte, dove le Clarisse del monastero di Santa Chiara hanno organizzato un momento di fede molto sentito.
Nella storia del Cristianesimo si narra che gli abitanti di Loreto, per un’enorme gratitudine verso Dio, cominciarono ad accendere i fuochi d’allegrezza per illuminare la notte tra il 9 e il 10 dicembre perché proprio in questa notte, nel 1294, la casa dove la Madonna nacque, visse e ricevette l’annuncio dell’Arcangelo Gabriele, fu trasportata da Nazareth nelle Marche.
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