Civitanova, inaugurata la mostra dedicata a Wladimiro Tulli a cent'anni dalla nascita
Taglio del nastro questo pomeriggio all’Auditorium Sant’Agostino di Civitanova per la mostra “Wladimiro Tulli. Cavalcare i sogni”, un’esposizione (aperta fino al 28 agosto e a ingresso gratuito) che celebra il ‘Maestro-ultimo dei futuristi’ (Macerata 1922-2003) a cent’anni dalla nascita e a quasi vent’anni dalla morte. Sono in tutto 21 le grandi tele e ben 11 le opere in ceramica, che coprono un arco temporale di dieci anni, che si chiude con “Il Navigatore solitario Innamorato”, del 2001.
Curata da Enrica Bruni, direttrice della Pinacoteca civica Marco Moretti e da Stefano Papetti, direttore dei Musei Comunali di Ascoli Piceno, la mostra prevede in concomitanza l’apertura straordinaria della Pinacoteca civica stessa, dove sarà possibile ammirare il dipinto di Tulli “Arcobaleno spezzato”, a sottolineare ulteriormente il legame fra l’artista e Civitanova..
“Queste opere fanno parte dell’ultimo periodo artistico di Tulli - ha dichiarato Bruni durante la cerimonia -, ormai maturo e più che mai libero, anche dalla sua formazione futurista e astrattista. Fino all’ultimo Tulli è stato un artista effervescente, uno sperimentatore che non si lascia contaminare, anzi perennemente autonomo, originale, giovane”.
La rassegna vede collaborare fianco a fianco il Comune di Civitanova, il Comune di Macerata, il Comune di Recanati, la Fondazione Carima, la Regione Marche e la figlia di Wladimiro, Carla Tulli, con il fratello del Maestro Piero Alberto.
“Sono proprio questa vitalità e questo desiderio di sperimentazione che caratterizzano i grandi pannelli ospitati nella chiesa di sant’Agostino a Civitanova Alta – ha aggiunto Papetti - un luogo che da tempo promuove ed ospita eventi culturali, a segnalare un artista che superati gli ottanta anni non esitava a rinnovare il proprio linguaggio, animato da una apertura verso il futuro che ne denota la perenne giovinezza”.
“Rispetto ad altre esposizioni, a Civitanova abbiamo un’esplosione di colore – ha concluso Carla Tulli -, e in queste tele Wladimiro affronta una pittura di dimensioni importanti. Vi invito a vedere la mostra sognando assieme a lui”.
Commenti