Civitanova dice 'no' alla violenza sulle donne: incontri nelle discoteche e banchetti informativi
Questa mattina si è tenuta presso la Sala del Consiglio comunale di Civitanova Marche la presentazione della campagna di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne chiamata "Respect is an act of love".
"La campagna è stata un'idea nata a seguito dei tanti episodi di violenza di questa estate e ai continui episodi ai quali assistiamo ogni giorno - ha dichiarato la consigliera Paola Fontana -. Per evitare che questo diventi normale, ho creduto importante realizzare questo progetto, in cui sono stati coinvolti, l'intera amministrazione, l'Azienda Tdc, Informadonna, Il Faro e 1522".
La campagna prenderà il via sabato 28 ottobre dalle ore 10:30 alle ore 12:30: verranno predisposti dei banchetti informativi lungo il corso Umberto I di Civitanova; lo stesso avverrà il 18 novembre. Il 20 novembre i banchetti informativi avranno luogo presso l’ospedale di Civitanova Marche sempre alla stessa ora. Il 10 novembre appuntamento al Teatro Annibal Caro di Civitanova con "Parlami d’amore", uno spettacolo di riflessione contro la violenza sulle donne.
Il tema sarà affrontato attraverso una chiave positiva: si mostreranno cosa non è violenza, come è un rapporto d'amore e come deve essere. Le parole delle professioniste saranno alternate dalla musica e dall'interpretazione. Gli uomini canteranno e suoneranno: anche loro esprimeranno il loro pensiero su questo tema delicato. Il 25 novembre, giornata mondiale contro la violenza sulle donne, al Teatro Rossini verrà rappresentato lo spettacolo "Edera velenosa".
Nelle scuole superiori si terranno delle lezioni di legalità sul tema del femminicidio e delle pari opportunità al fine di rendere consapevoli i ragazzi su questo argomento. Inoltre, nel 2024 si svolgeranno due incontri nelle discoteche, che sono i luoghi frequentati dai giovani.
Il sindaco Fabrizio Ciarapica ha affermato: "Questa iniziativa tocca un tema di grandissima attualità. Siamo molto orgogliosi di poterla presentare. Dobbiamo lavorare sulle coscienze delle persone".
"Quello sulla violenza sulle donne è un problema trasversale legato alla cultura - ha sottolineato l'assessore Barbara Capponi -. Bisogna scrollarsi dalla mente che la violenza sia relegata solo ad alcune fasce. Esistono tanti tipi di violenza, che possono anche culminare in tragedia. Da soli non si va da nessuna parte. Dobbiamo lavorare sulla forma mentis dei giovani e della cittadinanza, fornendo informazioni. La delicatezza dell’argomento necessita di grande riflessione e di un gran lavoro di confronto".
La dottoressa Elisa Giusti ha spiegato come la maggior parte delle donne che si rivolgono allo Sportello Antiviolenza siano comprese nella fascia d'età che va dai dai 30 ai 50 anni, per lo più italiane e madri. I servizi dello sportello sono totalmente gratuiti. La dottoressa Agnese Biritognolo ha, poi, evidenziato: "Tutti noi, pediatri, istituzioni, centri antiviolenza dovremmo essere i custodi di un’integrità psicologica. Purtroppo siamo in un momento di tanta miseria educativa. Siamo noi che con la parola dobbiamo andare a muovere la sensibilità dei giovani e ampliare gli orizzonti della loro conoscenza riguardo a certi valori".
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