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Caldarola, a Dialettiamoci la Compagnia Briciole d’Arte porta in scena un testo legato allo Sferisterio

Caldarola, a Dialettiamoci la Compagnia Briciole d’Arte porta in scena un testo legato allo Sferisterio

Da San Severino a Montefano. Il festival Dialettiamoci continua a giocare in casa e sabato 30 novembre lo fa con una commedia che sarà portata in scena dalla Compagnia teatrale Briciole d’Arte di Montefano. Il nuovo spettacolo del gruppo - testo di Eriodante Domizioli e regia di Quinto Romagnoli - debutterà proprio sabato alle 21.15 al teatro comunale di Caldarola per la rassegna nazionale di teatro dialettale.

Sul palco nove attori ruotano attorno a una storia scritta dal noto commediografo maceratese che riporta nel testo le tradizioni e le credenze legate a Macerata e al rione delle Casette dove era nato. La commedia - il titolo è Amami Arfreddo… ovvero Viola de Pertecara ecchese lavannara - nasce infatti dalla vicinanza con il tempio della lirica del capoluogo: «Una contagiosa passione per la lirica, le cui romanze risuonano dallo Sferisterio di Macerata - si legge nelle note di regia -, poco distante dalla sua casa, portano Viola a cercare di cimentarsi con il  “bel canto”. La nostra protagonista, apprezzata cantante di stornellate popolari, si esalta in acuti stridenti all'interno della sua casa, coinvolgendo tutti i familiari sulle sue straordinarie doti canore. Nel periodo della stagione lirica viene ospitato dal marito un maestro di musica che alimenta in Viola la convinzione di essere una grande artista capace di cantare nei più grandi teatri del mondo. È questa una esilarante commedia uscita dalla fantasia di Eriodante Domizioli, che, nato nel rione delle Casette di Macerata e vissuto gran parte a Milano, riesce a dare a questa storia tutto il brio di due dialetti assolutamente straordinari. La vicenda viene colorata dalla collaboratrice domestica Chiarina, dal marito di Viola, Antonio, dai loro figli, Aida e Otello, da Ninon de Lude assistente del  Maestro Cazzaniga, da Paulì  tuttofare di Antonio e dalla sartina Stirina. La commedia ci riporta agli anni del dopoguerra quando si andava alla fonte per lavare i panni, allorché una gravidanza andava portata avanti guidata da credenze popolari, la rettitudine dei figli era il vanto di ogni famiglia, e tanti altri valori morali ancor oggi necessari». 

Va avanti a pieno ritmo la rassegna che continua a riscuotere sold out e apprezzamenti e con il pubblico che per ogni spettacolo esprime il proprio voto: la rappresentazione che totalizzerà la media più alta riceverà proprio il premio del pubblico assegnato nella serata delle premiazioni il prossimo 15 dicembre. La giuria è invece composta dal presidente Gaetano Tartarelli e da Giulia Sancricca, Paola Scaficchia, Alberto Cingolani e Fabio Macedoni. 

La commedia è inserita nel cartellone di Dialettiamoci, tredicesima edizione del festival nazionale di teatro dialettale, organizzata dalla Compagnia Teatrale Valenti e dall’Amministrazione comunale di Caldarola, unitamente ai comuni di Belforte Del Chienti, Camporotondo Di Fiastrone, Cessapalombo e Serrapetrona. Dialettiamoci ha il patrocinio di Regione Marche, Unione Montana Monti Azzurri; Uilt Marche e Pro Loco Caldarola.

Ha il sostegno di: Assm Tolentino, Oro Della Terra, Valbeton Mariotti, Rhutten, Imperatori Scavi, Infissi Design, Tec Di Luca Pelacani, Cosci Industria, Porzi Ezio Elettricista, Efi Srl, Lead Time, Ricca Associati, Malagrida, Mobilificio Pontoni, Impianti Mancini, Bcc Banca di Credito Cooperativo dei Sibillini e R.G. di Gratani Roberto.

 

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