Economia

Viabilità e turismo: Cna incontra il sindaco di Civitanova

Viabilità e turismo: Cna incontra il sindaco di Civitanova

Una delegazione dell’Associazione di categoria degli artigiani e delle piccole imprese di Macerata ha incontrato nei giorni scorsi il sindaco di Civitanova Marche, Fabrizio Ciarapica, per un confronto sulle principali problematiche del mondo economico locale. Presenti a Palazzo Sforza, insieme al Sindaco, Carlo D'Angelo Presidente CNA Civitanova Marche, Mara Petrelli presidente CNA Balneari Macerata, Federica Carosi e Fabrizio Ramadori funzionari CNA e coordinatori di zona. Il presidente CNA Carlo D’Angelo ha messo subito sul tavolo del Sindaco il problema infrastrutture: “Ci sono molti progetti portati avanti dall’Amministrazione cittadina che, una volta realizzati, potrebbero dare una significativa svolta all’economia locale. Alcuni però sono fermi al palo anche per via del rincaro dei costi delle materie prime e della loro scarsa reperibilità sul mercato”. D’Angelo circoscrive quindi il problema: “Gli interventi sulla viabilità non sono tuttavia procrastinabili; da troppo tempo scontano disagi chi vuole entrare in città, penso per esempio al flusso di turisti, e chi per lavoro deve spostarsi all’interno dell’urbano cittadino”. Il sindaco, da parte sua, ha illustrato gli interventi, ad oggi in cantiere, per cercare di risolvere i problemi posti: il sottopasso nella zona del passaggio a livello sulla statale Adriatica; un collegamento sopraelevato dall'uscita A14 verso Porto Sant'Elpidio, per permettere un rapido deflusso a chi è diretto a sud; una nuova bretella per il traffico dal casello autostradale diretto a nord della città. I rappresentanti CNA, approfittando della disponibilità di ascolto da parte del primo cittadino civitanovese, hanno potuto condividere altri temi, cari alla parte produttiva della città. Mara Petrelli, Presidente CNA balneari Macerata, ha sottoposto al sindaco le criticità presenti nel regolamento per i lavori rumorosi che, con lo stop dalle 13 alle 16,30, penalizzano eccessivamente le imprese. Sempre in tema di turismo, risorsa fondamentale per l’economia della città, Mara Petrelli ha proposto l’idea di costruire, con l’aiuto di un coordinamento istituzionale, una rete del turismo che comprenda tutti gli operatori del settore; rete che potrà essere utile anche per mettere a sistema tutte le iniziative estive in un unico cartellone. La delegazione CNA guidata dal Presidente di zona Carlo D'Angelo, esprime quindi soddisfazione per l’ottima riuscita dell’incontro: “Abbiamo notato da parte del Sindaco una condivisione su tutte le questioni affrontate e abbiamo quindi rinnovato la disponibilità come CNA a fare la nostra parte

04/11/2021 13:24
Cna, il presidente Tritarelli: "316 imprese in più nel Maceratese nel 2021, ma manca forza lavoro"

Cna, il presidente Tritarelli: "316 imprese in più nel Maceratese nel 2021, ma manca forza lavoro"

Il Presidente CNA Macerata Maurizio Tritarelli fa il punto sull’anomalo momento che sta attraversando l’economia globale e le ripercussioni sull’economia e sul mercato del lavoro locale. “La ripresa, oramai tangibile, rischia di rimanere storpiata dalle difficoltà che hanno le imprese di raggiungere i livelli produttivi che sarebbero necessari – sottolinea Tritarelli. La produzione è paradossalmente ostacolata non, come nel passato, da mancanza di ordini, che comunque continuano a salire in diversi settori, ma dall’assenza sul mercato di alcune componenti vitali per il ciclo produttivo”. La denuncia va quindi sul costo delle materie prime e sulla difficoltà del loro reperimento: “Le materie prime, la componentistica e le spese energetiche e di distribuzione delle merci, hanno raggiunto prezzi che incidono esageratamente nelle tasche degli imprenditori, tanto che a volte è più conveniente rinunciare direttamente alla commessa. Stiamo parlando di scelte estremamente dolorose che arrivano dopo anni di difficoltà dovuti alle cause opposte”. Le anomalie sono presenti anche in provincia di Macerata, dove l’intoppo maggiore è dovuto alla mancanza di forza lavoro: “Nella nostra provincia – evidenzia il Presidente CNA - sta crescendo il numero delle imprese attive; dal 28 febbraio al 30 settembre abbiamo un saldo positivo di ben 316 imprese in più. Salgono le partite iva del settore costruzioni che costituiscono il 18% delle nuove imprese, bene il commercio (+ 4%) ma soprattutto crescono le imprese che offrono servizi innovativi; sono più di un terzo delle nuove nate (35% con 111 imprese)”. “A questi dati – secondo Tritarelli - fanno però da contraltare l’enorme richiesta di professionalità da parte delle imprese. L’Osservatorio Excelsior di UnionCamere, calcola in 2.700 opportunità di lavoro al mese nella sola provincia di Macerata, 13.400 in tutta la Regione”. Tritarelli elenca quindi i settori più ricettivi ed i profili maggiormente richiesti: “Per la maggior parte (47%) si cercano operai specializzati e conduttori di impianti e macchine, professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi (27%), professioni tecniche (8,5%). A cercarli sono le imprese di produzione di beni e servizi (56%), quelle commerciali (14%) e della logistica (12%)”. Il Presidente dell’Associazione degli artigiani e delle piccole imprese prova a delineare i possibili scenari futuri e le relative necessità: “È ora che si mettano in campo politiche attive del lavoro per far incontrare domanda ed offerta. Ad esser sincero sino in fondo, credo che a questo punto, se anche ci riuscissimo, da sole queste non basteranno”. Questa la riflessione di Tritarelli: “Forse non siamo ancora in grado di valutare a pieno le enormi ricadute positive che avranno, da qui a breve, i fondi europei. I costi delle materie prime sono dati in calo per la prossima primavera. A quel punto le imprese potranno lavorare a pieno regime e avranno necessità di manodopera come non mai. Difficile quantificare con esattezza, ma credo che non basteranno i nostri giovani o chi è al momento inattivo. La situazione richiederà, a mio parere, di rivedere il meccanismo, oggi troppo complesso, per far ricorso anche alla manodopera straniera”. 

03/11/2021 14:29
Lo spettacolo della faggeta di Canfaito in autunno: escursione e orienteering per i ragazzi del "Gentili"

Lo spettacolo della faggeta di Canfaito in autunno: escursione e orienteering per i ragazzi del "Gentili"

La suggestiva faggeta di Canfaito è stata lo scenario dell’uscita didattica per le classi seconde dell’Istituto “A. Gentili” di Macerata. Gli studenti si sono immersi nello spettacolo maestoso della Natura ed in particolare nel bosco di faggi presente sulla Piana di Canfaito. A rendere ancora più suggestiva l’escursione è stata la stagione autunnale con il placido cadere delle foglie che ha steso un soffice tappeto giallo-bruno ad accogliere i passi dei ragazzi.  Quasi ammutoliti da tanta visione, gli studenti sono stati accompagnati dalle guide ambientali che hanno mostrato loro tutte le caratteristiche e curiosità del posto: dalle peculiarità dei faggi, alle orme del cinghiale fino alle tane di scoiattoli e altri abitanti del bosco. Il cammino si è concluso al cospetto del vero protagonista dell’escursione, il Patriarca, il colossale faggio di 600 anni davanti al quale gli studenti dell’ITE sono rimasti a bocca aperta. Dopo la pausa pranzo, nel pomeriggio, i ragazzi si sono cimentati nell’orienteering, assistiti dalle guide paesaggistiche in un’atmosfera di grande gioia e divertimento. La vicepreside del “Gentili” Prof.ssa Cinzia Cecchini, presente all’escursione, ha espresso tutta la propria soddisfazione e la ferma convinzione che tali attività sono essenziali, a maggior ragione dopo tutte le vicissitudini legate alla pandemia, per la socializzazione dei ragazzi nel rispetto delle norme anticovid, per recuperare un rapporto con gli elementi naturali di cui i nostri giovani hanno bisogno per la loro formazione.

02/11/2021 19:42
Le Marche tornano a crescere, ma meno della media nazionale: boom nel settore delle costruzioni (+110)

Le Marche tornano a crescere, ma meno della media nazionale: boom nel settore delle costruzioni (+110)

Sono 166.371 le imprese registrate nelle Marche, delle quali 146.309 risultano attive, sulla base dei risultati della rilevazione trimestrale Movimprese, condotta da Unioncamere e Infocamere sui Registri delle Imprese delle Camere di Commercio. La rilevazione della demografia di impresa del 2 novembre 2021 mostra il miglior dato del terzo trimestre degli ultimi dieci anni. In questo trimestre il saldo rispetto al precedente è di +452 imprese corrispondente a una crescita del +0,27%. Dato confortante ma inferiore alla media nazionale dello stesso periodo, pari a +0,36%. CRESCONO LE ISCRIZIONI, DIMINUISCONO LE CESSAZIONI - L'emorragia di imprese sembra arrestata. In particolare è positivo il dato delle nuove iscrizioni (1.586 imprese registrate), e le cessazioni diminuiscono (1.134 imprese cancellate: il dato più basso della serie storica).  EFFETTO ECO BONUS - Il settore delle costruzioni è quello che registra la migliore performance (saldo di +110 nel periodo considerato rispetto al trimestre precedente), in linea col trend nazionale. Altri settori con risultati significativi sono quelli di: servizi alle imprese, alloggio, ristorazione e immobiliari (anche qui si risente dell'effetto incentivi edilizia). L'effetto dell'ecobonus sarà potenziato se aumenterà la chiarezza nell'applicazione e delle norme che governano questa misura. La semplificazione del processo consentirà ai Comuni di svolgere la loro parte con più tempestività ed efficacia. LA CRESCITA ANNUA DELLE IMPRESE ATTIVE - Guardando alla dinamica più di lungo periodo, se si prendono in considerazione le imprese attive (il totale delle imprese al netto di quelle sospese o in scioglimento) su base annua la base produttiva cresce di alcune decine di unità (+66) grazie, in particolare, alla performance molto positiva di Fermo (+137).   

02/11/2021 18:00
Guzzini al G20 di Roma: mille borracce compariranno sui tavoli delle trattative dei grandi del mondo

Guzzini al G20 di Roma: mille borracce compariranno sui tavoli delle trattative dei grandi del mondo

Il 30 e il 31 ottobre, a Roma, si terrà il G20, un vertice dei Capi di Stato e di Governo delle venti principali economie del mondo. Le tematiche su cui verterà questo importante incontro sono: persone, pianeta, prosperità. Il programma Guzzini Circle, nato nel 2018, rappresenta appieno le priorità del prossimo G20 e per questo l’azienda ha avuto il privilegio di diventare partner dell’evento offrendo 1.000 borracce realizzate in Italia con materiale plastico riciclato 100% post consumo e personalizzate con il logo del G20. “Da sempre dichiariamo che la sostenibilità passa attraverso il benessere delle persone, del pianeta e che deve essere fonte di prosperità per entrambe” ha dichiarato Domenico Guzzini Presidente dell’omonima azienda marchigiana “Trasformare in risorsa tutto ciò che fino a qualche anno fa era considerato solo rifiuto diventa un must per chi ha cuore la salute del nostro pianeta e Guzzini sta lavorando in questa direzione mettendo in campo tecnologie, conoscenze e ricerca”.  Attraverso l’offerta di questi prodotti, Guzzini può offrire al Made in Italy un palcoscenico davvero speciale dove sottolinearne ed enfatizzarne il valore. Le borracce saranno consegnate ai rappresentanti delle delegazioni straniere invitate. “Si tratta per noi di un’occasione importante per raccontare il programma Circle, la forte competenza della nostra azienda in ambito di materiali riciclati e il modo in cui stiamo accompagnando l’Italia nella transizione verso l’Economia Circolare” conclude Domenico Guzzini.

29/10/2021 18:22
Il sogno di un ragazzo diventato una splendida realtà: "primi" 50 anni per la Montiplast

Il sogno di un ragazzo diventato una splendida realtà: "primi" 50 anni per la Montiplast

Il 28 Ottobre la Montiplast Srl di Pollenza celebra il cinquantesimo anno di attività, un traguardo rilevante che rappresenta, soprattutto in questo momento storico/economico complesso e difficile, un segnale importante che partendo dal passato dà certezza di futuro. Tutto ha origine da un’idea geniale del fondatore Lorenzo Monti, faceva l’agente con deposito di elettrodomestici per Marche ed Umbria, ed era anche molto bravo nel vendere, ma aveva un sogno, realizzare qualcosa che fosse un prodotto “suo”. Nel 1971 andò ad una fiera importante nazionale a Milano e vide una macchina che produceva taniche di kerosene, si fermò ammirato allo stand chiedendo informazioni sul funzionamento e comprese che era quella la sua strada. La cosa incredibile è che prese la tanica, fece un giro in Puglia e, con le sue grandi capacità e competenze, riuscì a venderne più di 20.000: avrebbe dovuto consegnare un prodotto entro pochi mesi senza avere ancora ne’ la macchina ne’ tanto meno l’azienda Andò quindi a Milano dal titolare dell’azienda che produceva la macchina che aveva visto in mostra e gli confidò il suo sogno ammettendo però di non avere una lira ma solo tanta voglia di lavorare. L’imprenditore ebbe fiducia in quel giovane intraprendente così motivato e gli vendette la macchina sulla fiducia, certo che i soldi sarebbero arrivati. Aveva 28 anni una famiglia con tre figli piccoli, lasciò un lavoro certo per l’incerto. La Montiplast iniziò così, dal coraggio di un uomo che aveva un sogno da realizzare, in una stanza con pochissimi collaboratori, uniti però dalla voglia di fare. Oggi, Lorenzo sfortunatamente non c’è più, è la moglie Giuliana Pasquarella, donna coraggiosa che ha sempre appoggiato il marito sostenendolo,  l’amministratore e con i figli Franco e Marco porta avanti l'attività dell’impresa che in questi cinquant’anni è sempre più cresciuta. Da un’ iniziale lavorazione principalmente di contenitori e di segnaletica stradale oggi produce quasi esclusivamente quest’ultima ed arredo urbano: manufatti di cordolatura per piste ciclabili e per percorsi di ogni genere dalle rotatorie ai rondò, dalle isole spartitraffico a quelle salvagente,  avendo come clienti anche molti Enti Pubblici, direttamente e tramite aziende edili che ne eseguono l'istallazione. La produzione arriva anche fuori dal confine nazionale: in Spagna, in Francia, Germania, Romania, Albania, Grecia, Cipro, Bulgaria.L’impresa ha un’attenzione particolare al rispetto dell’ambiente, dal 2005 ha un reparto che impiega al 100% materie plastiche prime-secondarie, fino ad ora destinate solo alle discariche. Grazie alla tecnologia impiegata, unica in Europa, ogni articolo viene stampato con metodo della fusione a caldo (220°) senza aggiunta di additivi e/o e solventi e risulta possedere, caratteristiche fisico-meccaniche ben superiori ad ogni altro presente sul mercato, ad oggi oltre 18.000 tonnellate derivanti dal recupero dei cavi elettrici sono state già riutilizzate dalla Montiplast. ciò fa sì che si utilizzino materiali di post-consumo. Dalla prima tanica tanta strada è stata fatta, evoluzione, tecnologia, impegno, ricerca, studio, sono componenti essenziali dell’azienda che i figli e la moglie unitamente ai collaboratori applicano ogni giorno nella quotidianità.La Montiplast nasce da un’intuizione talentuosa di un imprenditore coraggioso e capace, oggi compie 50 anni è un’azienda di successo che guarda avanti con tanti progetti da realizzare forte delle sue radici solide date dalla storia.

28/10/2021 11:40
Le Marche del calzaturiero a Mosca: la vetrina russa chiude con un bilancio positivo

Le Marche del calzaturiero a Mosca: la vetrina russa chiude con un bilancio positivo

Il nome completo è OBUV Mir Kozhi ed è la vetrina moscovita degli articoli delle calzature e della pelletteria ed accessori: l'ultima edizione si è chiusa il 22 ottobre, ed i 45 imprenditori marchigiani presenti hanno fatto un primo positivo bilancio. Trentanove di loro hanno partecipato alla fiera di Mosca all'interno della collettiva organizzata da Linea, Azienda Speciale del comparto moda della Camera di Commercio delle Marche e dalla Regione Marche, grazie all’accordo tra i due enti locali le imprese hanno beneficiato dell’abbattimento dei costi del 50%.  Dopo i buoni risultati del Micam Milano, dell’ottimo andamento delle vendite alla fiera di Almaty in Kazakistan e del buon numero di ordini ricevuti alla fiera di Kiev in Ucraina, da Mosca si sono registrati valori di vendita che per alcune aziende sono stati superiori a quelli pre-pandemia del 2019 e molto gradita è stata la sorpresa di trovare in fiera molti nuovi clienti che hanno fatto subito ordini. “Segno di un ricambio generazionale: i nuovi clienti si uniscono ai storici clienti fidelizzati che dalla metà degli anni ’90 hanno dato fiducia alle imprese marchigiane acquistando qualità e design Made in Marche - spiega Francesca Orlandi presidente di Linea – Questa grande positività, ha generato un entusiasmo fondamentale in questo momento storico, e ci auguriamo che non venga disatteso a causa degli eventi pandemici”. A Mosca gli imprenditori marchigiani hanno portato le collezioni primavera estate uomo/donna: scarpe eleganti e formali dunque scarpe aperte, sandali e tacchi arricchiti con strass, fibbie e pietre luccicanti, mocassini e soprattutto tante sneakers. I clienti russi hanno molto apprezzato, oltre alle nuove collezioni, il fatto stesso che le nostre imprese abbiano continuato ad investire nella ricerca di campionari innovativi. “E' stato un trionfo di colori" spiega Francesca Orlandi che oltre presiedere Linea è imprenditrice della pelletteria " richiesti  arancio, verde mela, menta, ocra e giallo. Il giallo insieme al grigio, colori Pantone dell'anno nel 21 saranno i colori di successo che troveremo nelle vetrine anche nella primavera/estate 2022" . E il giallo e il grigio rispecchiano bene anche la dicotomia del presente. Preoccupazione e luce in fondo al tunnel "Di fondamentale rilevanza nelle relazioni commerciali, rimane la questione pandemica, che in una popolazione russa poco incline ai vaccini e alla misure precauzionali ha determinato la decisione governativa di un temporaneo lockdown per i prossimi giorni con la chiusura totale delle attività commerciali. Ci auguriamo che le misure siano efficienti e che non ci sia necessità di un successivo allungamento delle chiusure”.  Linea, Azienda Speciale della Camera di Commercio delle Marche Moda e Calzature, ha organizzato in fiera la possibilità di procedere al tampone molecolare presso gli stand, per facilitare la procedura e velocizzare l'ingresso in sicurezza. Per Mirco Carloni – Vicepresidente Regione Marche - assessore allo sviluppo economico: Tutte le istituzioni regionali si stringono a supporto delle imprese del calzaturiero, un distretto che rappresenta la massima eccellenza della produzione marchigiana. Per vincere con la qualità e l'efficienza la sfida del mercato globale, Regione Marche ha identificato una nuova strategia di finanziamento pubblico centrata sulle filiere, l’innovazione ed una presenza costante e significativa su tutte le principali fiere nazionali ed estere.  A incoraggiare gli imprenditori marchigiani ad Obuv anche l'Ambasciatore Italiano a Mosca, insediatosi da pochi giorni: Giorgio Starace, già Ambasciatore a Tokyo, altra piazza di interesse per la nostra regione, conosce bene la realtà calzaturiera marchigiana e ha dato la propria disponibilità a facilitarne la presenza nei mercati della Federazione Russa. “L'Oriente è l'orizzonte che gli imprenditori sognano per il 2022, quando cesseranno del tutto le restrizioni, il Giappone e Corea in primis ”, l'auspicio di Francesca Orlandi. "E se per andare in Oriente è necessaria la fine dell'emergenza sanitaria e delle sue restrizioni, per andare ovunque è imprescindibile l'accordo tra le istituzioni: l'unione degli amministratori  fa la forza degli imprenditori e per questo confidiamo nel rinnovo di un accordo con la Regione per promuovere il comparto moda all'estero, favorire incoming e organizzare collettive"  

28/10/2021 10:13
"L'aumento costi materie prime e problemi di approvvigionamento bloccano la ripresa"

"L'aumento costi materie prime e problemi di approvvigionamento bloccano la ripresa"

Nell’ultimo rapporto dell’Osce si certifica che l'Italia cresce più del previsto (+5,9%) ma proprio mentre in tutti i comparti tira la domanda, è già partita la ricostruzione post-sisma, sta per partire il Pnrr e sono in arrivo ingenti finanziamenti europei per la nostra Regione, l’aumento dei costi delle materie prime e i problemi di approvvigionamento rischiano di vanificare tutto. Il Direttore CNA Macerata Massimiliano Moriconi sottolinea in particolare le difficoltà del settore delle costruzioni: “Stretto da una morsa composta dal rincaro dei prezzi delle materie prime, dalla scarsità di molti materiali, dalla carenza di manodopera specializzata per i cantieri, il comparto edile e tutti i settori affini non ce la fanno più”. “Sul mercato manca un po’ di tutto – aggiunge Moriconi - dal legname alla plastica, dal ferro all’acciaio e ai semiconduttori indispensabili per l’industria elettronica, le comunicazioni, automotive e componentistica; per i ponteggi edili passano oltre sei mesi fra l’ordine e la consegna, i tondini in cemento sono ormai introvabili; per gli infissi, l’impiantistica e gli elettrodomestici ci sono fortissime difficoltà di consegna. A questo aggiungiamo aumenti anche del 150% del calcestruzzo, del bitume e di tutti i derivati del petrolio… non è difficile intuire lo scenario dei prossimi mesi. Siamo vicini al blocco totale”. Sulle cause che hanno comportato questa pericolosa congiuntura, il Direttore CNA elenca alcuni fattori decisivi: “Durante i primi mesi della pandemia il calo della domanda ha portato anche ad un calo dei prezzi delle materie prime, di cui hanno approfittato alcuni Fondi per le loro speculazioni e la Cina per fare scorte (il metano su tutte). Ora che la domanda è ripartita – precisa il Direttore – e quella cinese con mesi in anticipo rispetto al resto del mondo, il Paese asiatico si trova in un’indubbia posizione di vantaggio e ricca di materie prime acquistate o prodotte internamente”. Il contesto macro economico ha, come non mai, ripercussioni sui nostri territori: “Questa situazione post-Covid è la cartina al tornasole di strategie industriali poco lungimiranti, che hanno reso alcuni Paesi dipendenti da altri. Il fabbisogno di tali materie prime non potrà che aumentare, in particolar modo nelle economie occidentali. La carenza diffusa di materie prime, indispensabili per i Paesi trasformatori, come l’Italia, per far ripartire la produzione, il consumo, le esportazioni e quindi l’economia, comporta per le nostre imprese l’impossibilità di rispettare i contratti firmati. Le imprese, loro malgrado, non riescono a stare nei tempi previsti senza rimetterci un’enormità di soldi e rischiano seriamente la chiusura”.  “Se la situazione non si dovesse sgonfiare in tempi brevi – conclude Moriconi - occorre un intervento immediato che consenta una revisione dei prezzi anche sul fronte del mercato privato ed è necessaria ed urgente una misura che consenta un allungamento delle tempistiche dei contratti, senza ulteriori more per le imprese”.        

26/10/2021 09:12
Economia, forte ripresa nelle Marche, a fare da traino la manifattura. Ma il lavoro resta precario

Economia, forte ripresa nelle Marche, a fare da traino la manifattura. Ma il lavoro resta precario

In finanza lo chiamano rimbalzo positivo o, più crudelmente, rimbalzo del gatto morto (cat bounce): la ripresa, forse momentanea, di un asset a lungo e pesantemente in declino. Accade ad ottobre 2021, mese di ripartenza economica dopo un anno e mezzo di stallo e incertezze, anche con riguardo alle  previsioni occupazionali: dall'indagine mensile sui fabbisogni professionali delle imprese marchigiane si registra una notevole crescita della domanda di lavoro e, attenzione, per una volta è  la manifattura/servizi a mostrare un incremento interessante (+ 52,8%)  paragonato all'analogo periodo pre covid (ottobre 2019). Questo si traduce in 13.370 posizioni lavorative aperte che le imprese prevedono di coprire, cifra che, considerando l'intero trimestre ottobre/dicembre, sale a 34mila. Il rimbalzo vale per tutta l'Italia (la crescita del sistema Paese è del circa il 30% rispetto al 2019) ma le Marche corrono molto di più; il trend accomuna tutte le province : l’incremento  supera la media regionale per la provincia di Ancona (4.470; +67,4%) e per quella di Ascoli Piceno (1.850, +56,8%). Altra novità: non sono più le professioni turistiche, seppur sempre molto ricercate, a detenere il primato delle più richieste: in questa ripresa torna protagonista la manifattura. "Questi dati sono un ottimo segnale e danno fiducia ma ci devono anche spingere su tre azioni ugualmente prioritarie. La prima riguarda la necessità che le aziende possano trovare velocemente le risorse umane richieste: al contrario, continua a esserci uno scollamento tra domanda e offerta di lavoro, che soprattutto in questa fase congiunturale rischia di limitare moltissimo la ripresa economica della nostra regione. La seconda è strettamente collegata a questa esigenza e passa attraverso un rafforzamento degli ITS e, più in generale, una maggiore collaborazione tra il sistema scolastico e le aziende, perché chi trova un’occupazione possa essere facilmente e velocemente in grado di essere operativo. La terza, ugualmente importante, è creare i presupposti perché il lavoro sia sempre più stabile e sicuro, obiettivo che si raggiunge alleggerendo le tasse sul lavoro e aprendo una fase nuova nei rapporti tra organizzazioni datoriali e sindacali” il commento del Presidente di Camera Marche Gino Sabatini. Le imprese cercano soprattutto operai metalmeccanici ed elettromeccanici (1420 le posizioni aperte) che risultano essere anche i profili più difficili da reperire (in un caso su due le imprese non trovano il candidato). Sembra confermarsi la tendenza rilevata nei mesi estivi: il lavoro, in certi ambiti, c'è. Più difficile trovare lavoratori con la preparazione tecnica giusta. Altra tendenza purtroppo strutturale è la precarizzazione del lavoro: il 78,2% dei contratti previsti è a tempo determinato.

22/10/2021 16:21
Area del cratere sismico, "Rilancio dell'economia di piccola impresa": i dati dell'osservatorio Cna

Area del cratere sismico, "Rilancio dell'economia di piccola impresa": i dati dell'osservatorio Cna

La ripresa post-Covid della prima metà del 2021 sta rilanciando l’economia di piccola impresa anche nell’area del cratere sismico che, considerato nel suo complesso, supera di slancio i livelli di ricavo registrati prima della pandemia. La crescita dei ricavi medi delle imprese, calcolata dall’Osservatorio CNA rispetto allo stesso trimestre dell’anno prima, ha registrato un +22,7% nel corso del primo trimestre ma soprattutto un +96,1% nel corso del secondo trimestre. Il Presidente CNA Macerata Maurizio Tritarelli commenta i risultati dell’indagine: “Lo studio ci restituisce un quadro positivo per la manifattura che ci fa ben sperare e una ripresa oramai costante per le costruzioni. Il raffronto con l’anno più nero dell’economia, però, non ci deve illudere. Gli andamenti non sono ancora del tutto stabili, è presto ancora per dire che siamo usciti dalla crisi, soprattutto in area Cratere”. Il Presidente distingue quindi tra settori diversi e tra imprese dello stesso macro-settore: “I dati dell’Osservatorio CNA sono molto puntuali e ci permettono di fare opportune distinzioni anche temporali. Se il manifatturiero e le costruzioni nel secondo trimestre 2021 hanno registrato una fortissima crescita dei ricavi (rispettivamente +162,2% e +104,9%) nel confronto con lo stesso trimestre del 2020, l’exploit non riguarda tutti i settori e c’è già un rallentamento nei primi dati del III trimestre. Le condizioni di difficoltà quindi continuano a interessare una quota non marginale di micro imprese, oltre un quarto delle imprese nella nostra regione e quasi un terzo di quelle nel Cratere”.Questi, secondo l’Associazione di categoria, i settori che ancora non hanno incontrato la ripresa: “Siamo preoccupati per le difficoltà nel terziario e in tutti quei campi che comprendono i servizi alle persone e alle famiglie – sottolinea Tritarelli. Alcuni settori del macro-compartimento manifatturiero come pelli e calzatura, i settori alimentari, le lavorazioni meccaniche ed i trasporti, nel Cratere hanno avuto una bassissima diffusione di investimenti e scontano una dinamica congiunturale più sfavorevole”. Per il Presidente CNA Macerata le cause recenti di queste difficoltà sono da ricercare anche nel forte rincaro dei prezzi delle materie prime e dell’energia che hanno eroso non poco i ricavi delle imprese: “Per l’edilizia e per i rivenditori ma un po’ per tutti i settori e le singole imprese coinvolte, chiediamo massima attenzione al controllo dei prezzi delle materie prime che in qualche caso pare davvero stiano andando fuori controllo”.   Tritarelli, infine, dati alla mano, cerca di analizzare le cause di un trend che in generale è positivo: “I buoni risultati di alcuni settori, dove ci sono stati considerevoli investimenti, possono essere in gran parte collegati alle politiche di finanziamento regionale che hanno veicolato a terra diversi bandi per incentivare l’innovazione e gli investimenti. Questo anche a riprova che una corretta modulazione delle risorse comunitarie ha effettivamente delle ricadute positive sulle economie territoriali. La nostra Associazione, come sempre, si rende disponibile a raccogliere le informazioni e le necessità delle aziende e riportarle puntualmente nei tavoli della pianificazione regionale”.  

22/10/2021 13:03
L'allarme di Confindustria Macerata: "Rincari e carenza di materie prime, dov'è la ripresa?"

L'allarme di Confindustria Macerata: "Rincari e carenza di materie prime, dov'è la ripresa?"

“Dopo aver trascorso un mese di settembre pieno di aspettative sulla ripresa, oggi ci troviamo ancora una volta a fare i conti con una situazione pandemica che rimane preoccupante. Dobbiamo affrontare una modalità di lavoro fortemente precaria, con ordini che in parte arrivano ma che rappresentano solo un’occasionalità e non offrono prospettive per consolidamenti e strategie future". Questo è quanto dichiara l’imprenditore Alessio Castricini, Presidente della Sezione Accessori Calzature e Vicepresidente di Confindustria Macerata. "In questo quadro già pesante - prosegue Castricini -, con una Regione che, secondo i parametri Europei già da prima del Covid ha iniziato un percorso a ritroso che la sta accomunando alle aree depresse del meridione, si è aggiunta la questione degli smisurati rincari dell’energia e delle materie prime con l’ulteriore enorme difficoltà di approvvigionamento delle stesse. Parliamo di aumenti senza precedenti che stanno generando gravissime ripercussioni negative sulla ripresa dei consumi delle famiglie, sulla competitività delle nostre imprese costrette ad aumentare i prezzi e, in molti casi, a ricorrere nuovamente alla Cassa Integrazione per le mancate forniture.” “Una situazione di una gravità senza pari – sostiene anche Matteo Piervincenzi, Presidente della Sezione Calzature e Vicepresidente di Confindustria Macerata – stiamo assistendo ad una guerra commerciale senza precedenti che vede il nostro Paese, e l’Europa, in difficoltà nel contrastare la predominanza e le imposizioni dei colossi Asiatici, oramai unici regolatori del mercato mondiali". "Per giunta – sottolinea Piervincenzi – già da prima della pandemia assistevamo al fatto che i grandi Brand e la distribuzione organizzata incorporavano o acquisivano le nostre migliori aziende, un fenomeno che è indubbiamente un riconoscimento alla qualità e all’eccellenza dei nostri prodotti ma che può farci perdere i legami con i mercati e l’identità che ci caratterizza".  "Il nostro distretto rischia di scomparire e con esso i nostri prodotti, la creatività che li caratterizza, uno stile riconosciuto ed apprezzato a livello mondiale; molti sono stati e sono tuttora gli apprezzamenti per le eccellenti competenze che rappresentiamo, che si riassumono nell’arte del nostro saper fare - prosegue il vicepresidente di Confindustria Macerata -. Oggi però quelle nicchie non ci sono più, o è quasi impossibile intercettarle; per riprendere i mercati e tenere testa alla grande distribuzione digitalizzata ed ai seducenti richiami dei brand globali, bisogna divenire noi stessi marchi riconosciuti e visibili (o come gruppi di imprese o come territorio), valorizzando nel contempo il nostro Made in Italy, altrimenti non avremo alternative al definitivo declino". "Possiamo ottenere ciò solo con un lavoro di squadra, per questo chiediamo alla politica di continuare a credere nel nostro settore. Occorre urgentemente rafforzare la cooperazione tra Imprese, Istituzioni, Enti, Associazioni di Categoria, per trovare, insieme, le soluzioni migliori per superare le criticità e convincere l’Unione Europea a reagire in modo fermo e proattivo a logiche commerciali che altrimenti ci condurranno al tracollo” conclude Piervincenzi.  

16/10/2021 15:30
Non solo manifattura: Marche sesta regione in Italia per numero di start up innovative

Non solo manifattura: Marche sesta regione in Italia per numero di start up innovative

Le Marche presentano un sistema produttivo caratterizzato più che altrove dalla presenza di imprese piccole e piccolissime presenti nei settori della manifattura tradizionale e che oggi conosce qualche difficoltà ad inseguire la competizione internazionale e la riconversione digitale (gli indicatori mostrano, in effetti, qualche che ritardo rispetto alle migliori performance nazionali e internazionali). Lascia fortemente sperare, da questo punto di vista, un dato solo apparentemente in contraddizione: una presenza assai significativa di start up innovative in rapporto al numero complessivo della società di capitali, che collocano le Marche al sesto posto in Italia ed Ascoli Piceno addirittura quarta tra le province (nell’ascolano le start up innovative sono il 5,7% delle nuove società di capitali che si iscrivono in Camera di Commercio). Questa straordinaria vitalità si è mostrata all’apertura di SMAU Milano dove la collettiva organizzata da Camera di Commercio delle Marche e Regione Marche ha visto in primo piano 20 start up innovative al centro dell’attenzione di incubatori, investitori nazionali e internazionali: fondamentale infatti per i creativi del nostro territorio entrare a contatto  - secondo le logiche  dell’open innovation - con soggetti interessati ad acquistare o mettere a frutto le loro innovazioni. “Si tratta di realtà tendenzialmente giovani, caratterizzate da competenze molto elevate e trasversali tra settori del sapere, quasi sempre provenienti dal mondo dell’Università e della Ricerca, che operano in particolare nello sviluppo di soluzioni tecnologiche per le grandi questioni della modernità: economia circolare, salute, telemedicina, sicurezza sul lavoro, risparmio energetico, mobilità, riconversione industriale, smart city, ecc.”  ha rilevato Fabrizio Schiavoni, Segretario Generale della Camera di Commercio delle Marche, secondo il quale “la filiera marchigiana dell’innovazione - in cui un ruolo determinante giocano le Università -  attraverso manifestazioni come SMAU entra in contattato con network nazionali e internazionali. Le Marche non devono essere più una regione da scoprire ma un territorio “scoperto”, ovvero sempre più aperto al mondo e dove l’innovazione 4.0 si coniuga con la manifattura tradizionale e con il territorio. Un ruolo importante per avvicinare anche imprese più piccole e tradizionali alle nuove tecnologie e alle opportunità di finanziamento è rappresentato dal sistema dei Punti Impresa Digitale delle camere di commercio  Il Vice Presidente della Regione Marche Mirco Carloni: “Le Marche tornano protagoniste al salone per le imprese innovative di Milano e ciò costituisce un segnale importante poiché le start-up rappresentano il principale indicatore di vivacità e voglia di investire per la comunità. Per garantire nuovi stimoli stiamo definendo una nuova strategia di specializzazione intelligente in ricerca e innovazione che sarà la base per la ripresa ed il rilancio dei nostri sistemi produttivi, Si tratta di un patrimonio importante di progettualità innovative, in grado di innescare nei settori produttivi tradizionali la necessaria modernizzazione e la transizione verso nuovi modelli di business capaci di aumentare la competitività dell’intero sistema marchigiano. Questo fermento imprenditoriale è evidente anche dal numero elevato di domande pervenute a valere sul primo bando emanato dalla Regione Marche (chiuso il 20 settembre) per sostenere gli investimenti per l’avvio di nuove start-up innovative in attuazione dell’apposita legge regionale, approvata all’unanimità dal Consiglio regionale il 29 aprile scorso”. Sono ben 74 i progetti presentati alla Regione Marche per beneficiare delle opportunità offerte dall’intervento, per un ammontare complessivo dei contributi richiesti pari a 5,88 milioni di euro, a fronte di costi complessivi di investimento per oltre 9 milioni di euro. “Le start-up innovative rappresentano il principale indicatore di vivacità e di voglia di investire nell’innovazione per la comunità regionale –continua Carloni - La risposta al bando è andata oltre le aspettative, e questo è un segnale importante per la ripresa e per il rilancio dei nostri sistemi produttivi”.  “A fianco a questa legge - ha aggiunto Carloni - stiamo lavorando all’approvazione di un’altra importante legge volta alla ‘Promozione degli investimenti, dell’innovazione e dello sviluppo imprenditoriale nelle Marche’. Le start-up costituiranno un filone importante della nuova programmazione 2021-27 che stiamo definendo così come ai sensi della nuova strategia di specializzazione intelligente in ricerca e innovazione. Molte infatti sono le azioni individuate nel policy mix della Regione di interesse per le start up innovative. In primo luogo, il potenziamento della ricerca industriale e della capacità innovativa, puntando sullo sviluppo sostenibile, sulla qualità, sulla digitalizzazione e sull’adeguata formazione degli addetti e l’inserimento di figure professionali innovative”. Per fare questo occorre coinvolgere tutti gli attori che hanno a che fare con l’innovazione, a partire da SMAU, dagli incubatori, al sistema bancario, fino alla formazione avanzata, per dare un adeguato supporto a queste nuove imprese e all’intero ecosistema.

12/10/2021 17:14
Green Pass, Confindustria: "Possibili difficoltà i primi giorni, ma 90% lavoratori sono vaccinati"

Green Pass, Confindustria: "Possibili difficoltà i primi giorni, ma 90% lavoratori sono vaccinati"

Il presidente di Confindustria Marche Claudio Schiavoni ritiene che si sia vaccinato "l'85-90% dei dipendenti" e, pur essendo piuttosto ottimista, a pochi giorni dell'entrata in vigore dell'obbligo di Green pass sui luoghi di lavoro, ammette che le aziende non sono pronte al 100%. “E' possibile che ci siano, soprattutto nei primi giorni, delle difficoltà, ma credo che poi arriveremo ad avere le cose sotto controllo", riferisce il presidente Confindustria all’Ansa. Un po' come è successo durante la pandemia, quando le aziende e le loro associazioni hanno elaborato rapidamente dei protocolli per il lavoro in sicurezza e poi li hanno applicati, Comunque, sottolinea, "non è il momento di abbassare la guardia". Schiavoni spera che la percentuale di lavoratori residua "decida di vaccinarsi" o quanto meno di sottoporsi al tampone per avere il Green pass, "perché mandare a casa delle persone non fa piacere". E rimarca che purtroppo "c'è anche chi non vuole né vaccinarsi né farsi il tampone". Sul fronte aziendale prevede maggiori difficoltà per le Pmi, "che hanno meno personale e quindi hanno figure multifunzione. Non è semplice, ad esempio, avere una struttura di 10 persone, tre delle quali senza Green pass che non possono lavorare". Le aziende di maggiori dimensioni invece "avranno più problemi nei controlli agli ingressi". L'importante però, conclude, è che "chi può si vaccini".

11/10/2021 19:40
Fusione tra Banco Marchigiano e Banca del Gran Sasso: "Nasce una nuova Bcc interregionale"

Fusione tra Banco Marchigiano e Banca del Gran Sasso: "Nasce una nuova Bcc interregionale"

"Dal 1° ottobre Abruzzo e Marche sono ancora più vicine grazie alla fusione tra il Banco Marchigiano e la Banca del Gran Sasso d’Italia che ha dato vita ad una nuova realtà nel panorama del Credito Cooperativo Italiano, un’unica banca che, con la sua solidità, è già al servizio di un vasto territorio che, dalle sponde dell’Adriatico, si spinge fino ai monti dell’appennino abruzzese crescendo “nel territorio…per il territorio” come spiega lo slogan scelto per presentare l’operazione a soci e clienti. Il nuovo Istituto di Credito, frutto dell’aggregazione tra le due realtà, ha 28 filiali (25 provenienti dal Banco Marchigiano e 3 dalla Banca del Gran Sasso d’Italia) suddivise su sei province e serviranno complessivamente ben 106 comuni (74 sotto le insegne del Banco Marchigiano e 32 della Banca del Gran Sasso d’Italia). In totale la nuova Banca di Credito Cooperativo ha un numero complessivo di soci pari a 11.509, frutto dei 9.120 del Banco Marchigiano e dei 2.389 della Banca del Gran Sasso d’Italia e 196 dipendenti (179 provenienti dal Banco Marchigiano e 17 dalla Banca del Gran Sasso d’Italia). l patrimonio netto della banca è di 75 milioni di euro (di cui 70 milioni di euro del Banco Marchigiano e 5 della Banca del Gran Sasso d’Italia) con un attivo patrimoniale pari a 1 miliardo e 118 milioni di euro (1 miliardo e 46 milioni del Banco Marchigiano e 72 milioni della Banca del Gran Sasso d’Italia). Gli impieghi lordi della nuova realtà bancaria sono pari a 585 milioni di euro, per una raccolta totale di 1 miliardo e 159 milioni di euro, mentre i fondi intermediati ammontano a 1 miliardo e 709 milioni di euro (i dati sono frutto del Consuntivo 2020 e del Piano Strategico 2021/24). L’intera operazione si è svolta sotto l’egida della Cassa Centrale Banca S.p.A. che è la Capogruppo di cui fanno parte entrambe BCC. Il nuovo CdA della BCC è composto da 13 membri (11 del Banco Marchigiano e 2 della Banca del Gran Sasso a cui è andato anche il ruolo di Vice-Direttore). “Si tratta di una pagina importante per la storia della Banca del Gran Sasso d’Italia che da questa fusione strategica esce “rivalutata” e ancora più forte di prima, un dato questo che testimonia quanta strada è stata fatta e quanto di buono è stato costruito in questi anni, malgrado la crisi che ha colpito il nostro settore e ha visto tante BCC, nate prima e dopo di noi, sparire dalla scena italiana” sottolinea il Presidente della Banca del Gran Sasso d’Italia, Giulio Cesare Sottanelli. “Oggi siamo qui a presentare un’unione che ci vedrà protagonisti nel mondo del Credito Cooperativo nei due rispettivi territori regionali e che porterà indubbi benefici ai soci, ai clienti, ai dipendenti, ma soprattutto alle due regioni, Abruzzo e Marche, che vedranno nascere una realtà ancora più solida e forte, in grado di raccogliere le sfide che i tempi moderni ci impongono”. “Ci tengo in questa occasione a ringraziare di cuore quanti, in questi anni, hanno lavorato con passione e dedizione per far nascere, crescere e prosperare la Banca del Gran Sasso d’Italia che, in un momento di oggettiva difficoltà per il Paese e il nostro settore, è riuscita ad aprire ben tre filiali in tre anni, potendo contare su alcune delle migliori energie imprenditoriali presenti nel comprensorio teramano e aquilano” prosegue Sottanelli. “Il mio primo grazie va ai membri del Comitato Promotore della banca che, con generosità, passione, attaccamento, mettendo a disposizione le proprie energie, le proprie risorse e il proprio bagaglio di relazioni e contatti, hanno permesso a questa realtà di essere prima autorizzata e poi di svilupparsi nel territorio. Il mio secondo grazie va al Consiglio di Amministrazione che in questi anni ha lavorato quotidianamente, rinunciando a ogni forma di compenso, con il solo obiettivo di far sì che questo Istituto di Credito potesse svilupparsi. Infine permettetemi di spendere l’ultimo ringraziamento per i nostri splendidi dipendenti che sono stati il vero e proprio “cuore pulsante”, l’anima vitale della nostra banca, andando oltre il semplice lavoro, mettendosi ogni giorno al servizio dei nostri clienti. Voglio dire, senza falsa modestia, che abbiamo scritto in questi anni alcune pagine importanti di storia sia a livello nazionale che per il nostro comprensorio e, dove altri hanno dovuto abdicare, noi siamo andati avanti crescendo”.  “Le Istituzioni appartengono al territorio e alla sua comunità, non devono essere legate alle singole persone: è questo uno dei motivi per cui ho scelto di lasciare il testimone a altri e di non avere più ruoli all’interno della governance della banca” conclude Giulio Cesare Sottanelli. “Nel CdA dell’Istituto di Credito la Banca del Gran Sasso d’Italia sarà rappresentata, previa autorizzazione della BCE, dall’attuale Vice Presidente, Gabriele Di Simone, e da Domenica Arangiaro”. Siamo pronti ad iniziare questo nuovo percorso con entusiasmo e positività, orgogliosi di unirci con una BCC solida e affine” il pensiero del Vice-Direttore Generale della Banca del Gran Sasso, Maria Concetta Di Saverio. “Diamo vita ad una nuova Banca – dichiara il Presidente del Banco Marchigiano, Sandro Palombini – che rappresenta un ulteriore step di crescita per il Banco. Uno step molto importante che ci porta ad un orizzonte di operatività non più solamente regionale, ma interregionale e in cui abbiamo deciso di unire le forze con una Banca piccola ma virtuosa, come la Banca del Gran Sasso d’Italia. Accettiamo con entusiasmo la sfida di misurarci con nuovi territori, nuovi fabbisogni e nuove attività da sviluppare”. “Questa nuova realtà – dice Marco Bindelli, Vice Presidente del Banco Marchigiano e Amministratore delegato ai rapporti con il mondo del Credito Cooperativo – decisamente si evidenzia nel panorama del Credito Cooperativo per numeri e copertura territoriale importanti per le BCC italiane visto che sarà presente in 6 province (Pesaro-Urbino, Ancona, Macerata, Fermo, Teramo, L’Aquila), andrà a servire per competenza ben 106 Comuni e ci farà arrivare a oltre 11.500 soci complessivi”. “Siamo dinanzi all’unione di due banche e due regioni con l’obiettivo di fare sistema e sostenere lo sviluppo di famiglie e piccole medie imprese” spiega il Direttore Generale del Banco Marchigiano, Marco Moreschi. La Banca del Gran Sasso d’Italia è stata l’ultima Banca di Credito Cooperativa autorizzata in Italia, nata ufficialmente nel gennaio del 2015 con l’allora denominazione di Banca del Vomano poi diventata Banca del Gran Sasso d’Italia nel maggio del 2017 a seguito dell’incorporazione del Comitato promotore della costituenda Banca de L’Aquila. Nel 2019 ha raggiunto il break even point, con una gestione molto virtuosa. Nel 2018 l’adesione alla Capogruppo Cassa Centrale Banca SpA. Il Banco Marchigiano affonda le sue radici in due Istituti di credito marchigiani dalla storia ultradecennale e profondamente radicati nei rispettivi territori, la BCC di Civitanova Marche e Montecosaro e la Banca di Suasa, dalla cui aggregazione il Banco Marchigiano è ufficialmente nato, nel dicembre del 2018.      

08/10/2021 15:45
Civitanova, istituito uno sportello informativo per aziende

Civitanova, istituito uno sportello informativo per aziende

Nasce a Civitanova uno sportello di informazione gratuita per opportunità aziendali. L’associazione Tutela Impresa , presieduta da Giuseppe Tosoni,  ha messo a disposizione uno sportello dedicato all'Innovazione e Sviluppo – ( N. Verde 800.93.11.70 ) – per fornire insieme all'azienda leader del settore Novain s.r.l., utili informazioni, supporti e servizi dedicati aventi come obiettivo quello di dare un concreto contributo per il rilancio dell'economia locale. In questo periodo gli argomenti più importanti trattati, visto anche la prossimità delle scadenze sono i seguenti. Il credito d'imposta pubblicità 50/75% dell'investimento con  scadenza il 31 ottobre 2021, nuove opportunità sviluppo attività, con piattaforma a sostegno e  nuovi Incentivi previsti per “Brevetti , Marchi, disegni.  

06/10/2021 16:04
Civitanova, la manager Eleonora Rizzuto entra nel Cda Ica: è tra i massimi esperti in sostenibilità

Civitanova, la manager Eleonora Rizzuto entra nel Cda Ica: è tra i massimi esperti in sostenibilità

ICA Group annuncia un nuovo ingresso nel CDA, in qualità di Consigliere Indipendente: la dottoressa Eleonora Rizzuto. Dopo la nomina, pochi mesi fa, dell’architetto Giulio De Carli, questa volta l’azienda civitanovese della famiglia Paniccia ha individuato una professionista tra diversi manager italiani esperti in sostenibilità. Eleonora Rizzuto è direttore dello sviluppo sostenibile ed ethics & compliance officer della Bulgari SPA, azienda leader nella manifattura comparto orafo e da 4 anni ricopre anche il ruolo di direttore sviluppo sostenibile per il gruppo LVMH Italia, con focus ambiente, etica e compliance. Fa parte del gruppo di lavoro per l’attuazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile (Agenda 2030) di ASviS – Alleanza italiana per lo Sviluppo Sostenibile - ed è stata designata rappresentante dell’Italia nel gruppo di lavoro europeo sull’Economia Circolare, promossa dall’OCCE, fondata dalla francese INEC – Institut Nationale de l’économie circulaire -. Nel 2017 ha dato vita all’Alleanza per l’Economia Circolare insieme a un pool di aziende, leader nei vari settori del Made in Italy, con l’obiettivo di promuovere e diffondere un nuovo tipo di relazione tra produzione e consumo, un vero cambio di passo nell’integrazione tra politiche sociali, ambientali ed economiche, basato sul ciclo di vita dei prodotti e incentrato sul recupero e il riutilizzo delle materie prime. Fa parte di numerose commissioni di studio presso il Mims e Mise. «Sono particolarmente lieta di questa nomina a consigliere indipendente nel gruppo ICA, soprattutto nella fase di grande consapevolezza, sui vari temi della sostenibilità, da parte di molte realtà produttive del nostro Paese – afferma Eleonora Rizzuto –. L’orientamento concreto verso la sostenibilità rende il gruppo ICA pioniere nel loro segmento, sia in termini di prodotto che di processo, iter già avviato da anni. Sotto questa luce, l’avermi scelta, è fonte di grande orgoglio per me e l’impegno è quello di potenziare sempre più questa strategia con maggiori target in innovazione e sostenibilità». Il gruppo ICA, fin dalla sua fondazione, è stato tra gli antesignani dell’innovazione green nel settore delle vernici per legno. Più di 25 anni fa si è imposto al mondo ottenendo dalla Comunità Europea il prestigioso marchio Life, quale riconoscimento ufficiale per lo “sviluppo durevole e sostenibile” dimostrato dall’azienda e finalizzato alla riduzione dell’inquinamento atmosferico, anticipando la svolta verde dell’intero comparto; cinque anni fa, grazie alla ricerca effettuata dai propri laboratori, ha sviluppato le vernici bio che, grazie all’utilizzo di materie prime da fonti rinnovabili, permettono di ridurre drasticamente le emissioni di anidride carbonica. «L’ingresso nel nostro CDA di una figura professionale altamente specializzata sulle tematiche legate alla sostenibilità - commenta Sandro Paniccia, presidente ICA - è la conferma della volontà di raggiungere obiettivi sempre più ambiziosi in termini di tutela ambientale e non solo». La sostenibilità fa parte del DNA aziendale fatto di azioni virtuose che coinvolgono anche il personale, come la mobilità sostenibile, la mensa con prodotti di filiera corta, l’eliminazione della plastica usa e getta e una serie di progetti finalizzati alla tutela ambientale come la realizzazione di un bugs hotel, una vera e propria “area della sostenibilità”, volta a sensibilizzare bambini e adolescenti in primis, ma non solo, al bene prezioso della tutela delle risorse del territorio e alla conservazione degli equilibri della natura.

04/10/2021 12:57
Pandemia, Cna: "Disoccupazione quasi raddoppiata e Pil giù di 9 punti nelle Marche nel 2020"

Pandemia, Cna: "Disoccupazione quasi raddoppiata e Pil giù di 9 punti nelle Marche nel 2020"

Nell’anno della pandemia sono crollati tutti gli indicatori economici più importanti. Questi i dati elaborati da CNA Macerata e presentati dal Presidente Maurizio Tritarelli: “Nel 2020 nelle Marche la disoccupazione è quasi raddoppiata (+71%), il PIL è sceso di 9 punti, la produzione del 14%, gli investimenti delle imprese del 12% e le esportazioni dell’11%. Il settore Moda, pelletteria e calzature nel primo trimestre 2021 ha subito un crollo dell’export del 13,7%, qui a crisi si è aggiunta crisi”. Il Presidente CNA Macerata prende come riferimento temporale il 31 dicembre del 2019, quando tutto doveva ancora iniziare, e il 28 febbraio di quest’anno quando si è registrato il punto più basso: “In questi terribili 14 mesi solo nella provincia di Macerata abbiamo perso 619 imprese (-1,8%), di cui 234 artigiane, nello stesso periodo in tutta la regione Marche sono calate dell’1,2%, mentre la media italiana non è arrivata allo 0,1%”. Nella nostra provincia quindi la crisi dovuta alla pandemia è stata più forte rispetto alla media regionale e soprattutto alla media nazionale: “L’economia locale – commenta Tritarelli – ha reagito in ritardo rispetto alle regioni del nord. E questo è avvenuto sia ad inizio pandemia, quando aveva retto più a lungo, per poi crollare come le altre con il protrarsi della crisi, ma purtroppo anche nei tempi di ripresa, quando a febbraio 2021 abbiamo registrato il minor numero di imprese attive, 33.720 in tutta la provincia”. Gli indicatori hanno qui ripreso l’ascesa solo a marzo: “Grazie alla campagna vaccinale e ai dati di una estate da tutto esaurito – sottolinea Tritarelli – in soli 6 mesi abbiamo recuperato 270 imprese. I settori turistici e quelli legati alle costruzioni hanno trainato l’anagrafe delle imprese”. Ora il problema si sposta alla difficoltà nella ricerca del personale per queste nuove imprese e per tutte quelle che vogliono investire. Tritarelli, su questo aspetto, cita i dati dell’ultimo bollettino Unioncamere: “Le opportunità di lavoro previste nel periodo settembre - novembre 2021 in provincia di Macerata sono ben 7.780. Nel 26% dei casi gli ingressi nel mondo del lavoro previsti saranno stabili, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel 74% saranno a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita). In 35 casi su 100, però, le imprese prevedono di avere difficoltà a trovare i profili desiderati”. Da questa criticità muove la recente iniziativa della CNA di Macerata: “Stiamo organizzando corsi formativi per studenti che prevedono esperienze in azienda. Abbiamo chiesto alle nostre imprese di dare la loro disponibilità ad ospitare gli stage e ai nostri imprenditori di salire in cattedra e di diventare docenti. Siamo convinti che l’esperienza pratica sia il metodo più efficace per insegnare e per apprendere un mestiere”.  

04/10/2021 12:49
Offerte di lavoro del 1 ottobre: Confindustria ricerca un autista con patente c

Offerte di lavoro del 1 ottobre: Confindustria ricerca un autista con patente c

Confindustria Macerata ricerca per azienda settore carta e cartotecnica un/a AUTISTA con patente C (cod. annuncio Conf 254). La risorsa si occuperà di consegne giornaliere in zona. Orario di lavoro full time.  Sede di lavoro: provincia di Macerata.  Inviare il CV, con espressa autorizzazione al trattamento dei dati personali in conformità alla normativa vigente (Reg. UE 2016/679, specificando il codice dell’ annuncio, al link : https://www.confindustriamacerata.it/index.php/sportello-lavoro  (Assindustria Servizi srl soggetto accreditato con decreto Regione Marche n. 235/SIM del 30/06/2016).  Informativa art. 13 GDPR (bit.ly/36LHSAY)  Il presente annuncio è rivolto ad entrambi i sessi, ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91 e a persone di tutte l'età e le nazionalità ai sensi dei decreti legislativi 215/03 e 216/03

01/10/2021 19:08
IGuzzini Illuminazione: aperta procedura di licenziamento per 103 dipendenti

IGuzzini Illuminazione: aperta procedura di licenziamento per 103 dipendenti

L’azienda IGuzzini illuminazione di Recanati, dal 2018 in mano all’azienda svedese Fagerhult, ha aperto presso le organizzazioni sindacali e la Regione una procedura di licenziamento collettivo per 103 persone di cui due terzi del settore impiegatizio. La notizia ha colto tutti di sorpresa, considerando che solo due mesi fa l’azienda annunciava l’acquisizione di tutte le azioni di Sistemalux Inc. con sede a Montreal, in Canada, rafforzando così ulteriormente la sua presenza e quella del Gruppo Fagerhult in Nord America. La crisi, invece, ha attaccato anche il colosso degli impianti di illuminazione e pian piano il fatturato è diminuito passando dai 238 milioni di euro del 2019 ai 190 del 2020 e presumibilmente ai 200 di quest’anno con un calo del 16% rispetto al 2019 che, in termini di soldi, significa circa 40 milioni in meno di ricavi. Dal marzo dell’anno scorso era stata attivata la Cassa Integrazione, che ormai non è più prorogabile, poi sono stati azzerati i contratti a termine e mandati a casa gli apprendisti. Prevista, per oggi, un’assemblea del personale per cercare di frenare la proposta dell’azienda,  le speranze, però, sono ridotte al lumicino. “Apprendiamo con preoccupazione dell’avvio di una procedura di licenziamento da parte di iGuzzini Illuminazione. Come amministrazione regionale siamo fortemente preoccupati per questa eventualità. Nelle prossime ore approfondiremo la situazione e qualora dovesse essere confermata questa eventualità sarà nostra premura convocare sia le parti aziendali che le parti sindacali e trovare le migliori e più auspicate soluzioni possibili nell’interesse dei lavoratori e delle attività del territorio”: è la dichiarazione dell’assessore regionale al Lavoro Stefano Aguzzi in merito alla vicenda iGuzzini Illuminazione di Recanati. 

30/09/2021 09:45
Confindustria, tra caro prezzi dei materiali e macerie private: incontro sulla ricostruzione post-sisma

Confindustria, tra caro prezzi dei materiali e macerie private: incontro sulla ricostruzione post-sisma

Confindustria Macerata, in collaborazione con Ance Macerata, ha organizzato un secondo incontro sulla tematica della Ricostruzione Post Sisma e del Rilancio economico delle aree colpite.  Alla riunione per Confindustria Macerata erano presenti, oltre al Presidente Sauro Grimaldi, il Presidente di Ance Macerata Carlo Resparambia, il Presidente della Cassa Edile di Macerata Massimo Paci, il Direttore Gianni Niccolò, i funzionari di Ance Macerata Sabina Bianchi e Paola Bara del Servizio Ambiente. Sono intervenuti Giovanni Legnini, Commissario Straordinario per la Ricostruzione Post Sisma 2016, Gianluca Loffredo, Sub Commissario, Guido Castelli, Assessore con delega alla ricostruzione, Monsignor Massara, Vescovo di Camerino, Monsignor Marconi, Vescovo di Macerata, Pierluigi Moriconi, reggente presso la Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio delle Marche, nonché le Direttrici di Confindustria Marche e Ance Marche. Molti i temi affrontati dal tavolo, Confindustria Macerata e Ance hanno espresso grave preoccupazione rispetto a diversi problemi: il fortissimo rincaro dei materiali, il ritardo degli approvvigionamenti delle materie prime, la situazione riguardante le macerie private (per le quali sembra ancora mancare una programmazione), la mancanza di strategie di rilancio e di sviluppo per le aree colpite (in vista anche delle ingenti risorse stanziate al cratere dal PNRR oltre 1,8 miliardi di euro).  Si è parlato anche del progetto della ZESSisma (Zona Economica Speciale Sisma), strumento derogatorio, speciale, di fiscalità privilegiata e di attrazione degli investimenti richiesto dalla comunità imprenditoriale associativa, Universitaria e da 39 Sindaci del cratere. È stato chiesto inoltre un aggiornamento dello schema di contratto di appalto tipo, nonché una misura che possa rendere strutturali gli incentivi fiscali dell’edilizia per il cratere sismico. L’Assessore Castelli ha parlato della strategia della Regione sul tema della Zes alla luce delle novità emergenti dalla nuova programmazione comunitaria. Il Commissario Legnini ha ricordato che nei primi mesi del 2021 si sono concretizzate le prime risorse economiche per i nuovi investimenti destinati a sostenere lo sviluppo economico dei territori interessati dal sisma 2016, sia con il Contratto Istituzionale di Sviluppo, dotato di 160 milioni di euro che con il Piano complementare al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, con un progetto da 1,78 miliardi di euro. Due le linee principali di intervento: “città e paesi sicuri, sostenibili e connessi” e: “rilancio economico e sociale”. Per questi programmi, che a suo dire saranno operativi entro settembre, sarà importante il ruolo della cabina di coordinamento. A tali risorse si sommano i benefici fiscali della Zona Franca Urbana e del Credito di Imposta per gli investimenti delle imprese in beni strumentali.  Sul tema del caro materiali il Commissario ha sostenuto che i ristori previsti all’interno dell’ordinanza siano una risposta molto concreta per le imprese, pur sapendo che solo un aggiornamento del prezzario del cratere consentirà un adeguamento idoneo.   Per le macerie Legnini condivide la priorità del tema e l’urgenza di una sua soluzione.  Sono seguiti gli interventi del Vescovo Massara, che ha citato il problema del cumulo dei progetti e quello delle macerie, il mancato smaltimento delle quali impedisce l’avvio di molti cantieri, la difficoltà di reperimento di manodopera e di alloggiamenti per le maestranze, medesime istanze sono state presentate dal Vescovo Marconi. La riunione si è conclusa con l’impegno da parte di Confindustria Macerata, Ance Macerata e le Autorità Ecclesiali di costituire la “cabina di regia” per seguitare il confronto e facilitare la progettazione per la ricostruzione per il bene della comunità tutta.    

23/09/2021 15:30
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